E SE UNA PERSONA NON Ti CERCA PIU'... VUOL DIRE CHE (2 lettori)

Val

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Diverso è il discorso economico legato al costo delle opere.
Il percorso è semplice :
- Un'opera viene progettata. SE il progetto è fatto bene, vengono prese in considerazione e contabilizzate tutte le opere di infrastruttura. Esiste un conto economico dell'opera. Un costo certo (e dato che sei del mestiere, sai come funzionano i listini che fanno da riferimento).
- Viene bandito un bando per la costruzione dell'opera. Al costo di progettazione.
- Chi si aggiudica un'opera deve portarla a termine nei termini fissati dal bando.

E' perfettamente inutile presentare offerte al ribasso da aziende che sanno già in partenza che non potranno portare a termine l'opera.
Come è norma presentare istanze di adeguamento del costo dell'opera "per lavori straordinari, etc...."

Personalmente cambierei il sistema di aggiudicazione.
Esiste un costo dell'opera. Quello è il costo.
Vince chi offre un tempo di realizzazione inferiore.

Ma inflessibili nel caso di mancato adempimento degli impegni.

Può darsi sia utopia, ma meglio del presente.

"Sapendo poi che in Italia i costi delle linee ad alta velocità sono sempre aumentati moltissimo rispetto ai preventivi (le spese della Roma-Firenze sono cresciute di 6,8 volte, quelle della Firenze-Bologna di 4 volte, quelle per la Milano-Torino di 5,6 volte)"
 

Val

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Dai un dito ad una donna e - 9 volte su 10 - si prende il braccio :lol::lol:

Leonardo Del Vecchio, selfmade man per eccellenza, con un’infanzia trascorsa ai Martinitt, l’orfanotrofio di Milano in cui fu accolto dopo la morte del padre. Per diventare prima un negoziante di montature di occhiali con la bottega di Agordo aperta nel 1958, poi imprenditore di successo,quindi capo di quella che è diventata una multinazionale con un fatturato di quasi 7 miliardi.
E ancora, come in ogni dynasty, ci sono sei figli avuti da tre mogli diverse.

DelVecchio ha inteso assicurare a tutti gli stessi diritti: ha fondato la Delfin che controlla Luxottica con una quota del 67,7%.

La società è divisa in parti uguali (16,38%) tra Claudio, Marisa e Paola, avuti dal primo matrimonio, Leonardo Maria (oggi ventenne, figlio della seconda moglie Nicoletta Zampillo con cui De Vecchio si risposa nel luglio del 2010), Luca (9) e Clemente (7 anni), frutto di una terza unione con Sabina Grossi, anche lei, ai tempi, nel cda.

Nel board del gruppo siede il primogenito Claudio, 57 anni.
Ma oggi la moglie Nicoletta, sposata in prime nozze con il creatore del fondo Kairos, Paolo Basilico, una bella signora mora che ha fatto dell’understatement la sua forza, ha chiesto di contare di più.
Il suo obiettivo sarebbe arrivare al controllo del 25% della holding con un ruolo diretto nella gestione.

Intanto il figlio Leonardo Maria sarebbe candidato all’ingresso nel cda, dove in futuro la consorte di Del Vecchio vedrebbe di buon occhio il consulente e amico di famiglia Francesco Milleri.
L’occasione sarebbe il board a fine del mese.
I rumors raccontano che Leonardo Maria potrebbe prendere il posto del primogenito Claudio, 57 anni, che è stato responsabile delle attività Usa del gruppo prima di mettersi in proprio acquisendo Brooks Brothers.

Se si dovessero riscrivere gli equilibri raggiunti pensando alla successione, il dossier sarebbe all’esame dello studio legale Erede, consulente storico di Del Vecchio.
Ma non è escluso il colpo di scena: il fondatore di Luxottica, 80 anni il prossimo 22 maggio, potrebbe tornare a occuparsi in prima persona della gestione dell’azienda con possibili riflessi sull’azionariato. Già dopo l’addio di Guerra del resto, la presidenza di Del Vecchio è tornata ad essere operativa.
 
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Forumer storico
Oh si!
Dirà che la colpa è tutta del partito installato nel Comune......
ma se ci fossimo stati noi.......

Non trovo la "faccina" del calcio in kulo.

Buona giornata Dany :)

Giace alla camera dall'estate scorsa una proposta per poter scorporare dal patto di stabilità i fondi per frenare il dissesto idrogeologico. La colpa non è certo del partito installato nel comune di Genova ma di quelli installati a Roma :up:
 

Val

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Dovrebbe aver ceduto :rolleyes:

Consigliere Claudio Del Vecchio non sara' riconfermato (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 ott - Il Presidente di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, sempre nella nota diffusa ieri sera, comunica inoltre che e' attualmente allo studio un riassetto di Delfin, societa' controllante di Luxottica Group, con l'obiettivo di migliorarne la governance e separare ulteriormente la proprieta' dalla gestione delle aziende partecipate. A conferma di questo orientamento Leonardo Del Vecchio dichiara che l'ingresso nel cda di Leonardo Maria Del Vecchio non e' mai stato preso in considerazione e che l'attuale consigliere Claudio Del Vecchio non sara' riconfermato alla scadenza naturale del mandato, per dare omogeneita' e coerenza alle posizioni di tutti i membri della famiglia.
com-rmi (RADIOCOR) 13-10-14 08:40:28 (0137) 3 NNNN
 

Val

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CAPITOLATO

(AGI) - Milano, 13 ott. - Il direttore operativo di Luxottica, Massimo Vian, sara' nominato nuovo 'co-amministratore delegato' del gruppo. La proposta sara' portata oggi al cda dal presidente, Leonardo Del Vecchio, dopo che Enrico Cavatorta ha manifestato la "volonta'" di "rimettere al cda le deleghe di amministratore delegato"
 

Val

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Ho letto post di utenti che stigmatizzavano il comportamento degli Agenti e del Comune .......siamo proprio caduti in basso. :wall:

ROMA – Pompi, una delle pasticcerie più note di Roma, chiude i battenti.

Non cessa l’attività: semplicemente si sposta da via Albalonga nel quartiere San Giovanni all’Eur, almeno così spiega il proprietario.


Ma a far discutere non è la chiusura in sé quanto la coda di veleni e accuse che alla chiusura si legano.

Tre i temi al centro dello scontro: il primo è che Pompi cede ai cinesi e dove fino a oggi c’è stato il “tempio del tiramisù” in futuro si venderanno pollo alle mandorle e ravioli al vapore.

Il secondo è che il titolare accusa il Municipio di avergli distrutto l’attività facendogli perdere 4mila euro al giorno di incassi solo perché ha prima multato i clienti in tripla fila e poi messo uno spartitraffico che ha reso impossibile la sosta selvaggia.

Il terzo è che sempre il titolare, annunciando la chiusura, ha messo un cartello che ha infastidito una parte della comunità cinese.
 

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