e' la Germania a dover uscire dall'euro (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
ESCLUSIVA: ho potuto sbirciare nel "foglio excel" della Germania dal titolo "riskien vs. beneficien di rimanere dell'Eurozonen"...



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selezione appartamenti, consigli e ricerche su misura per italiani


In giro si vocifera di un mitico e mastodontico piano salva Eurozona
proposto dalla Krande Cermania
che fondamentalmente metterebbe ulteriormente in chiaro un semplice concetto che in molti tardano ancora a capire:
o l'Eurozona si fa e si gestisce come dicono la Germania(&soci), cedendo man mano sovranità agli Euro-Forti...
oppure l'Eurozona potrebbe saltare
NON SOLO perchè ti saltano i PIIGS che tutti ormai monitorizzano ossessivamente...
ma potrebbe saltare ANCHE per una ragione ASSAI PIU' TRASCURATA.....
Infatti ormai da mesi la Germania
sta aggiornando quotidianamente il suo foglio di excel
intitolato "riskien vs. beneficien di rimanere dell'Eurozonen"....
e se la somma al fondo delle colonnine giungerà ad un certo valore X
SARA' LA GERMANIA AD USCIRE DALL'EUROZONA (magari portandosi dietro qualche amichetto....)
altro che Grecia e PIIGS vari....

Anche perchè una buona parte degli "euro-beneficien" la Germania li ha già ottenuti negli ultimi 10 anni....ed adesso potrebbe orientarsi sempre più verso "altrove"...
NON PERDERE il mio post: I "mirabolanti effetti" dell'EURO sull'Italia e sulla Germania...
Ma ve ne parlerò più a fondo......
in un articolo che ho sempre lì in bozza e che non riesco mai a realizzare in concreto,
citandovi un po' di dati significativi da tenere d'okkio (quelli che la Germania ha inserito nel suo suddetto foglio di excel...),
sfatando un po' di miti da Bar Sport del tipo "se noi italiani non compriamo più BMW, per i Crucchi sono dolori"
e lanciandovi alcune Ipotesi
di utilizzo del SoFFIN da 400mld (= scudo di protezione crucco per le sue banche)
e di come la Bundesbank rediviva potrebbe agire per controbilanciare efficacemente i duri contraccolpi che un NEIN all'Euro provocherebbe alla "Cermania stessa" (vedi forte rivalutazione del New-Marco...ipotesi di 2:1 su $)
Ne riparleremo quanto prima.

Nel frattempo ecco l'ipotetico piano KOLOSSAL della Cermania...
che, tra le altre cose..., temo non sia caratterizzato da tempi molto rapidi di realizzazione...
e come ben sappiamo in questo Mondo finanziarizzato&globalizzato è sempre il tempo a mancare...
Crisi: pronto il superpiano di Bce e Ue. “Obiettivo? Rafforzare l’euro”
Crisi: pronto il superpiano di Bce e Ue. "Obiettivo? Rafforzare l'euro"
La Bce e la Ue stanno mettendo a punto un "superpiano" per l'Eurozona con lo scopo di rafforzare la moneta unica.
E' la ricostruzione del giornale tedesco Welt am Sonntag (l'edizione domenicale del giornale conservatore) secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Il piano include proposte per integrare la politica di bilancio, creare "un'unione bancaria", "un'unione politica" e sottoscrivere riforme strutturali comuni.....



Ad di là delle soluzioni mitiche di lungo....
nel breve un po' di respiro all'Euro potrebbe arrivare da qui
ma nulla è sicuro perchè la situazione ormai è molto caotica ed aperta ad ogni esito
e comunque sarebbe solo l'ennesimo tampone:
Spagna negozia con l'Ue aiuti diretti alle banche
Un piano che non rientri nel quadro di un salvataggio internazionale.
mf.gif
..
Non a caso OGGI la Spagna guida il PIIGS-rilassamento innescato dalle speranze di un TAMPONE...
European 10yr government bond yield spread update: Spain (-15.4bps), Italy (-8.3bps), Portugal (-9.9bps)....
Sollievo nel breve potrebbe arrivare anche dal possibile reciclaggio del fondo ESM...
che guardacaso...è proprio il piano della Merkel (vedi Come Merkel intende salvare l'Europa)
anche se lo propone ufficialmente la UE...;-)
L'UE studia ricapitalizzazione banche attraverso ESM
Lo ha dichiarato Olli Rehn, il Commissario europeo agli Affari economici e monetari.
Alla fine della fiera
anche alla luce di questo post
riflettete ben bene sul LOGO
dell'Operazione Valchiria (mi compro casa a Berlino)
[email protected]
e sui suoi "profondi" significati...
E' l'immagine in apertura di questo post...
 

tontolina

Forumer storico
I "mirabolanti effetti" dell'EURO sull'Italia e sulla Germania...

I "mirabolanti effetti" dell'EURO sull'Italia e sulla Germania...



Aggiungo un Grafico assai illuminante, per gentile concessione di Voci dall'Estero
Achtung! Non a caso ho messo un grafico riferito esplicitamente alla sola Eurozona...



---------------------------------------------------------------------------
Prima di tutto contemplate i GRAFICI sopra riportati
tenendo ben presente la scala temporale...
e correlandola alla fatidica introduzione dell'euro...




....A furia di menzionare lo spread che è non sostenibile, il debito pubblico italiano che è troppo alto, che il deficit corrente del nostro stato supera ancora abbondantemente il 3% ci si dimentica di guardare e analizzare quello che, secondo me, è la causa di tutte le nostre disgrazie.
Il deficit delle partite correnti della nostra Italia
Stranamente, quello che un tempo era il fattore che determinava il valore delle parità monetarie fra le valute, oggi non viene neppure citato e analizzarlo, come se fosse una variabile indipendente che sta per conto suo e di cui ci si può fregare altamente, oggi e per sempre. Purtroppo non è così.
Il grafico e i numeri che seguono dovrebbe far rabbrividire i governanti di molti paesi, Italia in primis, molto più dello spread.

......Ricordo che il Current Account Balance, ovvero il Conto delle partite correnti registra le transazioni internazionali in merci e servizi, redditi e trasferimenti unilaterali correnti (rimesse emigranti, donazioni, spese turistiche, ecc).
I cittadini dello stato che è in attivo consumano meno di quello che producono, viceversa quelli che sono in passivo.
Insomma il Current Account Balance divide le nazioni in formiche e cicale, più o meno assatanate.
Siccome però interessa qui parlare dell’Italia, che come si può ben vedere è molto ben posizionata nell’olimpo delle cicale, è il caso di chiedersi il perché siamo a questo punto............
SIA BEN CHIARO...
Non voglio fare della propaganda spiccia e semplicistica anti-Euro......

Non voglio fare l'italiota con il complesso del pene piccolo nei confronti della Germania...che addossa ai crucchi tutte le colpe con continue lamentationes vittimistiche.
Come sempre...le SITUAZIONI COMPLESSE necessitano di approcci d'analisi complessi e multi-causali...mentre il Web, per sua speedy-natura, tende sempre a SEMPLIFICARE.

Però
quando coniai il termine EURO-CANNIBALISMO da parte della Germania
mi sono basato su DATI REALI ed evidenti.
La Germania è stata più BRAVA
ed è stata anche più CINICA:
è stata quella che meglio si è adattata all'euro-così-com'è
ed è stata quella che più ne ha tratto vantaggio....
anche perchè l'Euro assomiglia tanto (troppo...) al Marco...
con qualcosa in PIU'...soprattutto per la Germania naturalmente...
perchè ha permesso a tanti "poveri PIIGS" di potersi "permettere" i prodotti tedeschi che prima erano un po' fuori portata...

Allo stesso tempo l'Italia è vissuta sugli allori dell'euro-ai-tempi-delle-vacche-grasse...(valuta stabile, riduzione dell'inflazione, riduzione interessi sul debito - ora non più -) senza fare nulla di quanto andava fatto...
e molto probabilmente senza avere mai capito appieno cosa COMPORTASSE REALMENTE entrare nell'Euro....
infatti STRUTTURALMENTE noi siamo ben poco "adatti ed adattabili" all'euro-così-com'è....

A queste DICOTOMIE Nazionali
vanno sommate anche le storture GENETICHE E STRUTTURALI
DELL'EURO e dell'EUROZONA
le quali hanno incancrenito ulteriormente le tendenze originarie da EURO-ARMATA BRANCALEONE che, tipicamente, alla prima SERIA CROCIATA tende a sfaldarsi....

Abbiamo creato una "fredda&numerica" Unione Monetaria
tra Stati RADICALMENTE DIVERSI da un punto di vista economico, sociale e culturale...
per non parlare della DIFFERENZA LINGUISTICA, che viene sempre SOTTOVALUTATA ma che è fondamentale nell'ostacolare i naturali flussi migratori compensativi tra vasi euro-comunicanti....

MA ALLO STESSO TEMPO
non abbiamo creato un'Unione Politica Efficiente e Rapida come i nostri tempi comportano
non abbiamo creato degli strumenti di compensazione degli squilibri euro-commerciali
e non abbiamo nemmeno concepito un'Unione Fiscale....
e la BCE in tutto questo è qualcosa di spurio...nè carne nè pesce....

Potete ben capire come in questo contesto complesso non si possa dare tutta la Colpa ai Crucchi malefici...
Diciamo che un'Unione incompleta ed imperfetta
ha portato a far prevalere la LEGGE DI NATURA
ovvero la Legge del più Forte...con tutte e conseguenze del caso.

Ma a pensarci bene NON ERA FACILE
e NON E' NEMMENO DETTO CHE FOSSE POSSIBILE
perchè il nostro Mondo Globalizzato&Finanziarizzato
è spietato, veloce e predatorio
e lascia ben pochi alibi e vie di scampo
a chi si è mostrato più Debole e più inefficiente.


A NOI la prossima mossa....senza troppi vittimismi....



A conclusione ecco una disarmante dichiarazione da parte dell'euro-Capro Espiatorio preferito dall'immaginario collettivo (e l'articolo che cito s'inserisce perfettamente in quel solco da euro-bar-sport...)
Io invece penso che Prodi semplicemente non abbia mai capito una CIPPA delle più profonde implicazioni di passare all'Euro....collocandosi alla perfezione nella media del politico medio italiano che non capisce mediamente una CIPPA....
PRODI: "La Germania grazie all'Euro è la nazione di gran lunga più potente d'Europa"

PRODI: "La Germania grazie all'Euro è la nazione di gran lunga più potente d'Europa"
Ascoltate attentamente le dichiarazioni di Prodi, principale promotore e artefice dell'adesione italiana all'eurozona, che LUI e la sinistra ci proposero come "l'affare del secolo", tale da esser disposti a pagare una tassa per riuscire ad aderire...



E comunque l'essenza dei nostri PROBLEMI Italiani non è certo tutta qui...
ma una buona fetta....;-)

Vedi i miei vari post di riferimento:
- La Forza della Germania (e l'euro-cannibalismo...)
- La debolezza più preoccupante dell'Italia
- Non sarei troppo "manicheo" sull'Euro
- Italia: ci sarà la ripresa economica?
Scritto il 9 marzo 2012 da gaolin


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big_boom

Forumer storico
stati uniti d'europa scusate mi viene da :lol:

ma quali stati uniti d'europa siamo una colonia angloamericana , siamo costretti a comprare armamenti militari per 15/20 miliardi all'anno e ci scassano le @@ per 2/3 miliardi perche' dicono che "mancano" :lol: http://www.ansa.it/web/notizie/rubr...Finanze-4-mesi-117-miliardi-1-3-_6986022.html
abbiamo piu' basi militari (inglesi e americane) e bombe atomiche noi in europa che gli Usa
http://www.kelebekler.com/occ/busa.htm

oggi leggo le direttive di Obama per l'europa ma dico io ma come si permette un presidente di un paese straniero di interferire sulle questioni economiche di stati sovrani :rolleyes: europei

Ma quali Stati Uniti d'europa!! siamo una unione di sconfitti, succubi, colonizzati, burocratizzati, tassati e militarizzati.

Crisi, Casa Bianca: Ue agisca subito, segua il nostro esempio - Economia - ANSA.it
 
Ultima modifica:

tontolina

Forumer storico
CRISI - Declassate anche le tre più grandi banche austriache

Moody's taglia il rating a sei banche
tedesche: c'è anche la Commerzbank


Il declassamento a causa della loro esposizione alla crisi finanziaria nei paesi dell'Europa dell'est

Moody's taglia il rating a sei banche tedesche: c'è anche la Commerzbank - Corriere.it






è per questo motivo che i mercati salgono?
che sia arrivqto il momento per cui anche la grande Cermania prende atto che non è invulnerabile?
e che se saltiamo noi
saltano anche le sue banchette esposte con una leva di 50 a 1




ma com'è che l'EBA non dice nulla sulle banche Cermaniche?
 

tontolina

Forumer storico
CRISI - Declassate anche le tre più grandi banche austriache

Moody's taglia il rating a sei banche
tedesche: c'è anche la Commerzbank


Il declassamento a causa della loro esposizione alla crisi finanziaria nei paesi dell'Europa dell'est

Moody's taglia il rating a sei banche tedesche: c'è anche la Commerzbank - Corriere.it






è per questo motivo che i mercati salgono?
che sia arrivqto il momento per cui anche la grande Cermania prende atto che non è invulnerabile?
e che se saltiamo noi
saltano anche le sue banchette esposte con una leva di 50 a 1




ma com'è che l'EBA non dice nulla sulle banche Cermaniche?
Aggiornamento – La Germania si prende il Virus della “crisi dell’euro”

Da Reuters arriva l'aggiornamento: Come volevasi dimostrare, la Germania sta segando il ramo in cui è seduta...

6 giugno 2012 , ore 16:26 - 0 Commenti




di Michelle Martin (Reuters) –
Nel mese di aprile la produzione industriale Tedesca è calata più del previsto, alimentando il timore che la più grande economia Europea stia per spomparsi e soccombere alla crisi, trascinando con sé gran parte dell’Europa.

Secondo i dati pubblicati mercoledì dal Ministero dell’Economia, nel mese di aprile la produzione è calata del 2,2 per cento, contro la previsione unanime di un calo dell’1 per cento, fatta da 35 economisti in un sondaggio organizzato da Reuters, e anche al di sotto delle previsioni più nere di un calo del 2.1.

“Benvenuta nella crisi dell’euro, Germania!”, ha dichiarato l’economista senior di ING Carsten Brzeski. “Questo calo ci fornisce la prova che l’economia alla fine ha preso il virus dell’eurocrisi”.
Il Ministero dell’Economia ha sostenuto che il forte calo si è avuto dopo la forte crescita di marzo e in concomitanza col fatto che i lavoratori hanno goduto di un giorno extra di riposo prima della festa del Primo Maggio. Anche i dati di marzo, tuttavia, sono stati rivisti al ribasso al 2,2 per cento da un 2,8 per cento riportato in precedenza.


Il calo è stato ampio, con solo l’energia in crescita del 2,4 per cento. Il settore delle costruzioni è stato il più colpito, con una contrazione del 6 per cento nel mese di aprile, ma il Ministero ha dichiarato che questa cifra sta al di sopra dei livelli osservati nel primo trimestre.


“Anche se non cadrà, l’ultima roccaforte dell’eurozona sta vacillando”, ha detto Brzeski. “Per il momento, è stabile. Tuttavia, i dati più recenti indicano per certo che economicamente la Germania non è un’isola”.


I dati pubblicati martedì avevano già mostrato che in aprile gli ordini all’industria Tedesca erano calati ad un ritmo che è risultato il più veloce dal novembre 2011, quando gli ordini dall’estero si sono prosciugati, confermando i segnali che la Germania si sta dirigendo verso un rallentamento.


Il forte calo della produzione si aggiunge alla serie dei recenti deludenti dati provenienti dalla Germania, tra cui un sondaggio pubblicato la settimana scorsa secondo il quale in maggio il settore manifatturiero del paese si è contratto al ritmo più rapido degli ultimi tre anni, come la domanda sempre più debole dall’eurozona e oltre mette alla prova la sua resistenza alla crisi del debito.


La crisi dell’eurozona sta cominciando a mordere anche nel settore Tedesco dei servizi, che a maggio è cresciuto al ritmo più lento da sei mesi, peggio di quanto inizialmente stimato, in quanto i nuovi ordinativi sono calati.



Articolo originale: UPDATE 1-Germany catches “euro crisis virus” as output slips
 

tontolina

Forumer storico
Nazi Salute: HEIL Merkel

Riforme strutturali in Europa: ecco il piano in sei punti di Angela Merkel

È ormai prassi comune distruggere i salari e i diritti dei lavoratori, avviando procedure fallimentari. Il caso più noto è quello del colosso usamericano dell’industria automobilistica General Motors, che ha licenziato 30.000 lavoratori, ha dimezzato i salari dei nuovi assunti, e ha tagliato i benefici dei pensionati. Se il governo tedesco seguirà questa via, questa procedura verrà applicata a interi paesi. Secondo un rapporto della rivista Der Spiegel, la cancelleria di Berlino ha elaborato un piano in sei punti per “riforme strutturali” di vasta portata in Grecia e in altri paesi fortemente indebitati dell’Unione Europea…..
Il piano prevede

la vendita delle imprese statali,

lo smantellamento dei diritti di tutela dell’occupazione,

la promozione di settori del lavoro a basso salario,

la rimozione dei vincoli sulle imprese,

e la creazione di zone ad economia speciale e agenzie di privatizzazione sul modello della tedesca Treuhand.

Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert non ha confermato il piano, ma nemmeno lo ha negato. Secondo Der Spiegel, il piano costituirà la base per i negoziati al cosiddetto “summit sulla crescitadell’Unione Europea a fine giugno. Der Spiegel scrive che la cancelliera Angela Merkel accoglierà la richiesta di una politica di crescita dal neoeletto presidente francese François Hollande, “applicando il principio dei combattenti di judo: utilizzare lo slancio dell’avversario per sferrare il proprio attacco”.
Se la Merkel seguirà la sua linea, la “crescita” sarà realizzata interamente attraverso lo sfruttamento intensivo dei lavoratori e non con un eventuale piano di rilancio economico o con l’aumento delle spese sociali.


Lei ritiene che Hollande sarà aperto a queste proposte, in quanto il vertice UE avrà luogo dopo le elezioni parlamentari francesi del 17 giugno e il nuovo presidente francese non sarà più condizionato dalle opinioni degli elettori o dalle sue promesse elettorali.


Il governo tedesco sta cercando di imporre livelli di sfruttamento simili a quelli attualmente esistenti solo nei paradisi del lavoro a basso costo dell’Europa orientale e asiatici come la Cina e il Vietnam.



Le zone ad economia speciale hanno svolto un ruolo cruciale nel far emergere la Cina come la più grande fabbrica di sfruttamento del mondo. Queste zone libere esentano le imprese dal pagamento delle tasse o dall’osservanza delle disposizioni ambientali e degli standard di lavoro, riducendo i lavoratori allo status di poveri schiavi industriali.
Il modello per le agenzie di privatizzazione raccomandato dagli esperti presso la Cancelleria è la Treuhand, che ha distrutto il paesaggio industriale della Germania dell’Est dopo il crollo del regime stalinista nel 1989. Gestita da confidenti delle grandi imprese affaristiche e delle banche accuratamente scelti e senza rispondere ad alcun organismo democratico, la Treuhand ha deciso il destino di milioni di persone. Ha svenduto 8.500 imprese con 45.000 impianti a prezzi stracciati o semplicemente le ha chiuse. È rimasta solo una piccola frazione degli originali 4 milioni di posti di lavoro nell’industria.



Il piano in sei punti elaborato dalla cancelleria è incompatibile con la sovranità nazionale o la democrazia.


Il quotidiano Tagesspiegel ha intervistato vari esperti tedeschi di economia che sono stati brutalmente sinceri nell’esprimere le loro opinioni sulle prospettive future per la Grecia.
Thomas Straubhaar, direttore dell’Istituto di Economia Internazionale di Amburgo, ha chiesto l’istituzione di un “protettorato europeo” sulla Grecia. Ha detto che qualunque sia l’esito delle prossime elezioni del 17 giugno in Grecia, il paese resterebbe uno “Stato fallito”, senza “la forza di ricominciare da sola.”

Il termine “protettorato” evoca ricordi orribili. L’imperialismo britannico si riferiva alle sue ex colonie come protettorati quando consentiva a burattini locali, come in Egitto e in diversi emirati del Golfo, di giocare a fare i capi di Stato.

Nel periodo antecedente la Seconda guerra mondiale il termine divenne famoso dopo l’occupazione nazista della Cecoslovacchia e la creazione del Protettorato di Boemia e Moravia.
Il fatto che questo termine venga re-introdotto nel vocabolario ufficiale rivela ciò che i circoli dirigenti della Germania e dell’Europa hanno in mente. Il dibattito sulle zone ad economia speciale e sui protettorati si svolge sullo sfondo di un peggioramento della crisi economica.
Come risultato del programma di austerità dettato dalla troika – UE, Fondo monetario internazionale (FMI) e Banca centrale europea (BCE) – l’economia greca è in caduta libera. Il paese è ora al suo quinto anno di recessione. Le piccole e medie imprese sono al collasso. L’associazione dei piccoli e medi imprenditori prevede che, solo quest’anno, 61.000 imprese chiuderanno, si perderanno 240.000 posti di lavoro. L’industria del turismo, che rappresenta uno su cinque dei posti di lavoro greci, ha visto una perdita di entrate del 45 % nell’ultimo anno.
Le banche del paese sono al collasso, perché i mutuatari non possono più rimborsare i loro prestiti e gli investitori e i correntisti stanno ritirando i loro soldi. Gli esperti parlano di un assalto “al rallentatore” alle banche che minaccia di propagarsi alla Spagna e in Italia. Dall’inizio della crisi, privati cittadini e imprese hanno ritirato 63 miliardi di euro dai conti greci, vale a dire, un terzo dei depositi totali. Dalla metà dello scorso anno, 100 miliardi di euro sono stati ritirati dalle banche spagnole e 160 miliardi di euro dalle banche in Italia.
In queste circostanze, la classe dirigente sta arrivando alla conclusione che non può più permettersi il lusso della democrazia. Funzionari importanti come il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble e la direttrice generale del Fondo Monetario Christine Lagarde minacciano il popolo greco di immediata bancarotta dello Stato se il 17 giugno voterà a favore di partiti che chiedono un ammorbidimento delle politiche di austerità dettate dalle banche attraverso la troika.
Allo stesso tempo, l’Unione Europea si prepara alla bancarotta nazionale greca e all’uscita della Grecia dall’euro. L’Euro Working Group, un comitato dei ministri delle finanze di tutti i 17 paesi dell’area euro, ha dato istruzioni a tutti i governi di preparare piani di emergenza per un’uscita della Grecia dall’euro. Nella stessa Grecia, la classe dirigente sta preparando segretamente piani per utilizzare l’esercito per schiacciare l’opposizione popolare alle misure di austerità.
La Grecia non lascia dubbi su cosa deve affrontare la classe operaia in tutta Europa. Quasi quattro anni dopo lo scoppio della crisi finanziaria globale, le strutture democratiche sono al collasso ed i rappresentanti delle élite finanziarie e societarie stanno difendendo il loro dominio con attacchi interminabili contro i salari, i posti di lavoro e i programmi sociali.
La classe operaia può contrastare questa offensiva solo serrando i ranghi a livello internazionale e lottando per un programma socialista. Il compito non è quello di riformare l’Unione europea, ma di mobilitare la classe operaia per abbattere questa Unione e sostituirla con gli Stati Uniti Socialisti d’Europa. source
di Peter Schwarz
Riforme strutturali in Europa: ecco il piano in sei punti di Angela Merkel FinanzaNoStop | FinanzaNoStop
 

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