E DEL RESTO L'OROSCOPO L'AVEVA DETTO, I PRIMI 83 ANNI SARANNO UN PO' COSI' (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Possedere miliardi non significa che li si sia fatti in modo serio,
anzi spesso mi ricordo il vecchio detto “Ogni giorno nasce un pollo”.

Altrimenti non mi spiego quello che sta succedendo con Tesla, Elon Musk, Bitcoin e DogEcoin.


Elon Musk, che ieri ha rifiutato bitcoin perché il suo mining è “dannoso per l’ambiente” in quanto consuma molta elettricità
(come se i metalli rari che permettono la costruzione della Tesla non fossero estratti con processi energivori ed ecologicamente devastanti),
ha colpito ancora un nido di vespe, e poco dopo aver twittato che “è ora che ci sia una tassa sul carbonio”. ..



It is high time there was a carbon tax!
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2021




… perché i miliardari amano così tanto dare consigli su come tassare gli altri per finalità ecologiche,
senza rendersi conto che i suoi due maggiori mercati sono Cina ed USA, i primi due inquinatori al mondo ,
di cui il primo non pensa neanche di rallentare la propria marcia anti verde ?


Comunque Musk continua


To be clear, I strongly believe in crypto, but it can’t drive a massive increase in fossil fuel use, especially coal
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2021




Come se l’elettricità che alimenta la Tesla non fosse la stessa, identica, utilizzata per il mining di BTC…

… Musk poi ha deciso di tornare sulla scena del crimine e ha scatenato una forte manifestazione
nella battuta letterale di una criptovaluta, Dogecoin, dicendo che sta
“lavorando con gli sviluppatori di Doge per migliorare l’efficienza delle transazioni di sistema. Potenzialmente promettente”.


Working with Doge devs to improve system transaction efficiency. Potentially promising.
— Elon Musk (@elonmusk) May 13, 2021




Il tweet ha fatto salire Dogecoin nettamente più in alto mentre un altro giro di sfortunati fanatici di Tesla si è precipitato,
rendendo Musk – il cui comportamento è diventato pericolosamente ondivago nelle ultime settimane – immediatamente più ricco di qualche miliardo in più.



doge-14-05.png



Non esiste nessun team di sviluppo di DogECoin ormai da diversi anni.

Questa criptovaluta non è Ethereum o un’altra valuta di seconda generazione
che ha bisogno di sviluppo per la creazione e l’Implementazione degli Smart contract.

Se veramente Musk voleva utilizzare una critpo “Verde”
sarebbe stato sufficiente utilizzarne una dal mining poco energivoro e basato su un diverso algoritmo.


Siamo ai soliti giochetti , agli specchi per le allodole, che sono la parte peggiore del carattere dell’imprenditore,
ed è incredibile che nessuno intervenga a mettere uno stop a questi vaneggiamenti.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Sede legale in Svizzera.


Il vaccino "italiano" ReiThera contro il Covid rischia lo stop definitivo.

La Corte dei Conti ha infatti fatto sapere che non ha registrato il decreto per la sua produzione
e dunque la biotech di Castel Romano rischia di non ricevere i fondi da Invitalia.

Per la precisione 81 milioni di euro promessi a gennaio.
lg.php


Il progetto, arrivato alla fase due delle sperimentazioni, rischia di finire qui.
Senza quei finanziamenti ReiThera non potrà avviare la fase 3 né ricevere l’autorizzazione all’uso.


L’ufficio del controllo, scrive la magistratura contabile in una nota, il 4 maggio scorso,
“ritenendo che le risposte fornite dall’Amministrazione non fossero idonee a superare le osservazioni formulate nel rilievo,
ha deferito la questione all’esame del Collegio della Sezione centrale controllo di legittimità”.

A conclusione dell’adunanza, l’11 maggio 2021,
“la Sezione centrale ha deliberato di ricusare il visto sul decreto”
relativo all’Accordo di sviluppo sottoscritto il 17 febbraio 2021.

“L’atto non è stato, quindi, ammesso a registrazione“. Lo rende noto la Corte dei Conti.



Il primo marzo 2021 era pervenuto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti
il decreto relativo all’Accordo di sviluppo sottoscritto il 17 febbraio 2021 dal ministero dello Sviluppo economico,
da Invitalia spa e dalla Società ReiThera srl, volto a sostenere il programma di sviluppo industriale
da realizzare presso lo stabilimento produttivo sito in Castel Romano.

Questo programma è costituito da un progetto di investimento produttivo
– finalizzato all’ampliamento dello stabilimento produttivo sito in Castel Romano (Rm),
e da un progetto di ricerca industriale e sviluppo sperimentale,
destinato a completare la sperimentazione clinica (studi clinici di fase 2 e 3) del vaccino anti Covid-19.


Il decreto prevedeva di mettere a disposizione per il finanziamento degli investimenti risorse nel limite massimo di 50 milioni di euro.

Di cui, 41 mln di euro a fondo perduto.

E il resto come finanziamento a fondo agevolato.

Su un totale complessivo pari ad 80 milioni previsto dal cosiddetto Decreto rilancio.


In esito all’attività istruttoria, in data 8 aprile 2021, è stato formulato rilievo da parte del competente Ufficio di controllo della Corte.

L’Amministrazione ha riscontrato tale rilievo, fornendo i richiesti chiarimenti, in data 21 aprile 2021.

Successivamente, in data 4 maggio 2021, l’Ufficio del controllo ritenendo che le risposte fornite dall'Amministrazione
non fossero idonee a superare le osservazioni formulate nel rilievo,
ha deferito la questione all’esame del Collegio della Sezione centrale controllo di legittimità.

A conclusione dell’adunanza, in data 11 maggio 2021,
la Sezione centrale ha deliberato di ricusare il visto sul decreto.
L’atto non è stato, quindi, ammesso a registrazione.


“Sui ritardi della sperimentazione del vaccino italiano Reithera (che poi in realtà italiano non è)
abbiamo fin da subito chiesto chiarimenti presentando un’interrogazione alla Regione Lazio.
La notizia di oggi che vede la bocciatura da parte della Corte dei Conti proprio sul vaccino,
conferma che i nostri dubbi erano più che legittimi.
Abbiamo presentato una seconda interrogazione per sapere il perché non sia stata fatta
almeno una manifestazione di interesse per affidare una cifra così importante”.


“Oltre al governo, che ha erogato 81 milioni di euro, anche la Regione Lazio ha investito 5 milioni.
Soldi pubblici su cui Zingaretti dovrà chiarire e spiegare se la sperimentazione del vaccino italiano andrà avanti o meno.
Una vicenda che si appresta a diventare un altro scandalo
che si aggiunge alle vicende delle mascherine e della concorsopoli targata Pd”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
“È incredibile che il mio nome non venga neanche menzionato in quello che tutti chiamano il miracolo moderno dei vaccini”.

Così Donald Trump rivendica il fatto che è stata l’azione impressa dalla sua amministrazione con Operation Warp Speed
a permettere che si arrivasse ai vaccini anti Covid. Il tutto “con anni di anticipo”.
lg.php

“Senza i vaccini, il mondo avrebbe avuto un’altra influenza spagnola come nel 1917.
All’epoca ha fatto 100 milioni di vittime.
Grazie ai vaccini che abbiamo spinto e sviluppato in tempo record niente di questo accadrà.
Chiedo solo di ricordarlo per favore!”.


E poi l’attacco finale a Joe Biden.
“L’amministrazione Biden ha avuto zero merito in questo,
tutto quello che hanno fatto hanno continuato il nostro piano di distribuzione che stava funzionando bene sin dall’inizio”.


In queste ore, Elise Stefanik, deputata newyorkese alleata di Donald Trump,
è stata scelta dai repubblicani come presidente della conferenza del partito.

Sostituisce Liz Cheney silurata per le sue critiche all’ex presidente.

Stefanik ha facilmente superato nella votazione, con 134 voti contro 46, Chip Roy, esponente del Freedom Caucus.
Candidato sostenendo che la deputata newyorkese non è allineata con le posizioni più conservatrici.


“Il popolo americano sta soffrendo per le politiche di estrema sinistra,
socialiste del presidente Biden e della Speaker Pelosi.
In solo 100 giorni, abbiamo una crisi economica, una crisi di confine ed una crisi di sicurezza nazionale”.

“Siamo uniti, lavoriamo come una sola squadra”,
ha detto ancora la deputata che, come era Cheney, è l’unica donna della leadership repubblicana.


“Siamo concentrati nel presentare programmi e comunicarli agli americani per battere i democratici e vincere la maggioranza nel 2022”,
ribadendo l’argomento usato dai leader repubblicani per rimuovere Cheney,
cioè che non avrebbe potuto guidare il partito unito verso la vittoria alle elezioni di mid term.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il gruppo di hacker responsabile dell’attacco ransomware a Colonial Pipeline,
con gravi danni alla fornitura di carburante nel sud-est degli Stati Uniti,
sembra aver chiuso tutto dopo il suo recente successo, secondo WSJ.


Darkside, che si ritiene abbia sede nell’Europa orientale o in Russia,
non è stato in grado di accedere ai suoi sistemi informatici per condurre attacchi informatici.

Esperti vicini al gruppo di hacker hanno detto che si sarebbe sciolto.



The DARKSIDE announcement stated that they lost access to their infrastructure, including their blog, payment, and CDN servers and would be closing their service. Decrypters would also be provided for companies who have not paid, possibly to their affiliates to distribute. (2/3)
— FireEye (@FireEye) May 14, 2021




The post cited law enforcement pressure and pressure from the United States for this decision. @Mandiant has not independently validated these claims and there is some speculation by other actors that this could be an exit scam. (3/3)
— FireEye (@FireEye) May 14, 2021








Dmitry Smilyanets, analista di informazioni sulle minacce di Recorded Future,
ha affermato che DarkSide ha perso il controllo dei suoi server e ha perso alcuni soldi guadagnati con i pagamenti del riscatto.


“Poche ore fa, abbiamo perso l’accesso alla parte pubblica della nostra infrastruttura, vale a dire:
Blog. Server di pagamento. Server DOS”, ha detto Darksupp, l’operatore del ransomware Darkside.


Ora questi server non sono disponibili tramite SSH e i pannelli di hosting sono bloccati “.


Darksupp ha anche riferito che i fondi in valute virtuali sono stati ritirati dal server di pagamento e sarebbero stati divisi tra sé e i suoi associati.


Questa improvvisa dispersione del gruppo di hacker è sospetta.
Il riscatto ottenuto da Dominion è stato, in fondo misero, 5 milioni di dollari.

Chiudere per una miseria come questa?


Giovedì, il presidente Joe Biden ha annunciato che la sua amministrazione era
“in comunicazione diretta con Mosca sull’imperativo per i paesi responsabili di intraprendere un’azione decisiva contro queste reti di ransomware”
e avrebbe “perseguito una misura per interrompere la loro capacità di operare”.



Biden ha detto: “Non crediamo che il governo russo sia stato coinvolto in questo attacco,
ma abbiamo forti ragioni per credere che i criminali che hanno fatto l’attacco vivano in Russia, ecco da dove proviene”.


Non tutti sono convinti che DarkSide sia un gruppo di hacker legittimo,
ma piuttosto una copertura per un gruppo canaglia di hacker della CIA.



Natalya Kaspersky, fondatrice ed ex CEO della società di software di sicurezza Kaspersky Lab,
ha suggerito in un’intervista all’agenzia di stampa nazionale russa RIA Novosti
che gli hacker della CIA fossero effettivamente dietro l’attacco al Colonial Pipeline, ha riferito RT News.


Kaspersky ha detto che il team di Umbrage,
che fa parte del Remote Development Branch sotto il Center for Cyber Intelligence della CIA,
può mascherare i suoi hacker come esterni e lasciare le “impronte digitali” degli hacker esterni
quando irrompe nei dispositivi elettronici.


Quindi l’assalto sarebbe arrivato direttamente dagli USA.

Una mossa interna?

A quale scopo?

Per scaldare ancora di più l’economia e fermare le manovre espansive, o una semplice “Strategia della tensione”?
 

Val

Torniamo alla LIRA
A me non spaventano i vaccini anti Covid.

Neanche Astra Zeneca, che pare sia diventato quello degli sfigati.

Solo a leggere la ‘marca’ avete arricciato il naso, lo so.

Mica come il Pfizer, quello “fico”, quello che, secondo la credenza popolare del momento, tocca agli unti del Signore.


Sarà perché Astra Zeneca è un vaccino da “discount” costando più o meno un quinto del Pfizer- Biotech?


Chissà.

A me non spaventa più neanche il Covid.

Abbiamo iniziato a capire, dopo oltre un anno di lotta alla pandemia, che si può curare,

tranne in casi estremi di persone fragili o anziane e affette da altre patologie.


A me spaventano le chat.


I post sui social.

I link che circolano in rete sul Coronavirus.

Dove spopolano esibizioni pirotecniche di follia allo stato puro.

E chiamarle fake news è un eufemismo.

Assolutamente riduttivo.

Chattate per credere.


Sterminazione di massa, selezione della razza, lager in costruzione e su tutto la parola “Norimberga”.

L’evocazione di quel processo, che vide i nazisti alla sbarra, provoca orgasmi multipli.

E pure ai negazionisti, altra parola usata a sproposito che ricorda ben altri drammi.

E ci infarciscono ogni post, ogni tweet.

Poi il ritornello della dittatura sanitaria. Un mantra.

Quanto deciso e voluto in questo anno e mezzo dai nostri politici,

dai membri del Cts e anche dall’Oms sia stato proprio un capolavoro non si può dire.


E che qualche “curiosità” sul piano pandemico sbianchettato,
su alcune misure restrittive tipo il coprifuoco o sugli indici
che determinano i famigerati colori delle regioni prima o poi chi sta lassù,
e non intendo in cielo, ma nei Palazzi, dovrà avere la bontà di spiegarcelo.


Dittatura sanitaria perché?

Per il green pass ?

Certo, il libretto delle vaccinazioni esisteva già
.

Solo che serviva per recarsi all'estero, in quei paesi dove ci sono delle malattie che noi abbiamo debellato.
Oppure per iscrivere i bambini a scuola, per impedire il diffondersi di malattie infantili.


Ma i mentecatti siamo noi, a sentire quelli che sanno tutto e tutto spiegano ad ogni ora del giorno e della notte.


Del resto siamo ancora in democrazia.
E tutti abbiamo facoltà di parlare.

Anche a vanvera.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ed ecco cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.


Delta ha affermato che i nuovi assunti dovranno essere già vaccinati al covid-19,
anche se questo non viene richiesto ai dipendenti poiché hanno fatto “grandi progressi” verso l’immunità di gregge.

“Questa è una mossa importante per proteggere le persone e i clienti di Delta,
garantendo che la compagnia aerea possa operare in sicurezza quando la domanda ritorna
e mentre accelera attraverso la ripresa e nel futuro”,
ha affermato la società in una dichiarazione di venerdì.

La nuova politica entrerà in vigore lunedì.


L’amministratore delegato Ed Bastian ha reso pubblico questa settimana
il fatto che il 60% dei dipendenti dell’azienda ha ricevuto almeno una dose di vaccino,
ma si aspetta di avere il personale completamente vaccinato a un tasso dal 75% all’80% nel prossimo futuro.


Il portavoce Morgan Durrant ha affermato che l’attuale tasso di vaccinazione all’interno dell’azienda rappresenta
“un grande progresso per raggiungere l’immunità della mandria all’interno della nostra forza lavoro”.


Bastian ha riconosciuto che sarebbe ingiusto costringere i dipendenti attuali a farsi vaccinare
se hanno “qualche tipo di problema filosofico” con questo sistema preventivo,
ma ha sottolineato, tuttavia, che i dipendenti che non vengono vaccinati potrebbero subire restrizioni,
come non poter lavorare sui voli internazionali.


Delta, che ha 75.000 dipendenti, sta facendo un passo avanti rispetto ad altre grandi società
perchè ha semplicemente cercato di incentivare i dipendenti a farsi vaccinare,
dando loro la possibilità di ottenere le iniezioni durante l’orario di lavoro o offrendo bonus per i nuovi assunti.


La Commissione per le pari opportunità di lavoro (EEOC) ha annunciato a dicembre che le aziende possono vaccinare i dipendenti,
concendendo però la possibilità di essere esentati per motivi religioni o per inabilità


American Airlines ha anche offerto ai dipendenti un giorno di ferie in più il prossimo anno ai dipendenti che ricevono le vaccinazioni.


La nuova guida del CDC richiede ancora maschere quando si utilizzano mezzi di trasporto come gli aeroplani,
nonostante il mandato sia stato revocato per le persone completamente vaccinate, all’interno e all’esterno,
a meno che non sia richiesto dal datore di lavoro.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Vi piaceva Mick Jagger? Ora godetevi Fedez.

Tifavate per Berlinguer? Be’, potete consolarvi con Speranza.

Vi irrita Salvini? Niente paura, arrivano le Sardine.

Avevate detto no al nucleare, invocando una ricoversione glocal, pacifista, solidale e green, come quella immaginata da Alex Langer?
Non c’è che l’imbarazzo della scelta: da Greta a Soros, da Bill Gates a Elon Musk.

Avevate palpitato per Thomas Sankara, cioè per la sovranità africana? Coraggio: ci sono le flotte delle Ong per raccogliere in mare chi scappa, dall’Africa schiava.


Qualcosa stona e non torna?
Troppi soldi in ballo, troppe frottole?
Sentite puzza di imbroglio?
Avvertite al collo qualcosa che assomiglia a un cappio?

E allora siete i soliti incorreggibili pessimisti, complottisti, negazionisti, sovranisti e, per buon peso, anche fascisti,
dunque ignoranti e rozzi, sgradevoli e volgari, sicuramente anche omofobi.

Poveri sciocchi: il mondo è bellissimo, spensierato e libero. Non è mai stato più felice di così.

Feldman
Se avete l’impressione che la democrazia sia stata semplicemente digitalizzata, siete fuori strada: la democrazia siete voi.


Lo s’è visto benissimo nelle ultime presidenziali americane,

stravinte regolarmente dal candidato più accattivante di tutti i tempi:

un uomo dal carismatravolgente, osannato dalle masse grazie anche al suo curriculum di specchiato filantropo,

da sempre dedito al sacrificio altruistico, alla causa della pace nel mondo, alla santificazione dell’onestà.



Uno vale uno, trillava in Italia il penultimo dei profeti nazionali,
quello che è riuscito a ribaltare anche le leggi della fisica e della chimica,
mettendo insieme prodigiosamente il fuoco e l’acqua, la merda e il risotto,
i sogni volatili e i ceppi di piombo alle caviglie.

Un mago dai poteri illimitati, capace di fondere alchemicamente – in un unico abbraccio, strepitoso –
gli amati alfieri del Pd, gli ostrogoti leghisti e l’adorato Cavaliere,
dopo aver regalato alla comunità italiana il miglior primo ministro della sua storia,
regnante nel corso dell’indimenticabile, meraviglioso 2020.


Tutto, del resto, procede per il meglio.

Da quando è stata universalmente decretata la ormai celebre pandemia di felicità,
gli esseri umani fanno a gara per brillare in intelligenza, senso critico e civile convivenza,
sottoponendosi volontariamente a meravigliose innovazioni :

La Dad e lo smart working,

il lockdown e le zone rosse,

il coprifuoco,

l’asporto e il delivery in luogo delle retrive frequentazioni di bar e ristoranti.


E’ stata riscoperta la bellezza della reclusione domestica,
mentre i pass vaccinali scoraggiano finalmente attività riprovevoli come il turismo,
insieme ad altre turpi abitudini (il cinema, il teatro, i concerti, gli aperitivi, le imprudenti passeggiate all’aria aperta, i pericolosi contatti umani).


S’è scoperto quant’è bello respirare male, con il volto coperto da un bavaglio.


E com’è entusiasmante non poter più lavorare, non poter più circolare, non poter più vivere come prima.


E’ molto bello, non avere più notizie vere dai giornali e dalla televisione.


E’ bello, poter contare sempre su qualcuno che ti spiega cosa puoi dire e cosa no, cosa puoi pensare e cosa no.



Ed è consolante, sapere di doversi vaccinare per sempre:

che scemi siamo stati, a non averci pensato prima.
 

foo fighter

Forumer storico
Possedere miliardi non significa che li si sia fatti in modo serio,
anzi spesso mi ricordo il vecchio detto “Ogni giorno nasce un pollo”.

Altrimenti non mi spiego quello che sta succedendo con Tesla, Elon Musk, Bitcoin e DogEcoin.


Elon Musk, che ieri ha rifiutato bitcoin perché il suo mining è “dannoso per l’ambiente” in quanto consuma molta elettricità
(come se i metalli rari che permettono la costruzione della Tesla non fossero estratti con processi energivori ed ecologicamente devastanti),
ha colpito ancora un nido di vespe, e poco dopo aver twittato che “è ora che ci sia una tassa sul carbonio”. ..








… perché i miliardari amano così tanto dare consigli su come tassare gli altri per finalità ecologiche,
senza rendersi conto che i suoi due maggiori mercati sono Cina ed USA, i primi due inquinatori al mondo ,
di cui il primo non pensa neanche di rallentare la propria marcia anti verde ?


Comunque Musk continua







Come se l’elettricità che alimenta la Tesla non fosse la stessa, identica, utilizzata per il mining di BTC…

… Musk poi ha deciso di tornare sulla scena del crimine e ha scatenato una forte manifestazione
nella battuta letterale di una criptovaluta, Dogecoin, dicendo che sta
“lavorando con gli sviluppatori di Doge per migliorare l’efficienza delle transazioni di sistema. Potenzialmente promettente”.







Il tweet ha fatto salire Dogecoin nettamente più in alto mentre un altro giro di sfortunati fanatici di Tesla si è precipitato,
rendendo Musk – il cui comportamento è diventato pericolosamente ondivago nelle ultime settimane – immediatamente più ricco di qualche miliardo in più.



doge-14-05.png



Non esiste nessun team di sviluppo di DogECoin ormai da diversi anni.

Questa criptovaluta non è Ethereum o un’altra valuta di seconda generazione
che ha bisogno di sviluppo per la creazione e l’Implementazione degli Smart contract.

Se veramente Musk voleva utilizzare una critpo “Verde”
sarebbe stato sufficiente utilizzarne una dal mining poco energivoro e basato su un diverso algoritmo.


Siamo ai soliti giochetti , agli specchi per le allodole, che sono la parte peggiore del carattere dell’imprenditore,
ed è incredibile che nessuno intervenga a mettere uno stop a questi vaneggiamenti.

è il secolo della ipocrisia, in forme sfacciate mai viste... La Cina non a caso ne sarà la Nazione Egemone
 

Val

Torniamo alla LIRA
L’American Medical Association (AMA), la più grande organizzazione nazionale
che rappresenta medici e studenti di medicina negli Stati Uniti,
afferma che metterà da parte il concetto di meritocrazia di a favore della “giustizia razziale” e dell ‘”equità sanitaria”.


In un piano d’azione di 86 pagine pubblicato l’11 maggio,
l’AMA ha definito una road map triennale che descrive in dettaglio come il gruppo di difesa utilizzerà la sua influenza
per smantellare il “razzismo strutturale e istituzionale” e promuovere la “giustizia sociale e razziale” nell’assistenza sanitaria americana.


Secondo il suo piano, l’AMA seguirà una serie di strategie, inclusa l’implementazione della “giustizia sociale e razziale” in tutta la cultura,
i sistemi, le politiche e le pratiche aziendali dell’AMA; espandere l’educazione medica per includere la teoria critica della razza;
e spingendo verso “la guarigione, la riconciliazione e la trasformazione razziale” riguardo al passato “razzialmente discriminatorio” dell’organizzazione.


L’AMA inoltre chiarisce anche che ora rifiuta i concetti di “uguaglianza” e “meritocrazia”,
che sono stati obiettivi nei campi della scienza medica e dell’assistenza medica.



“L’uguaglianza come processo significa fornire la stessa quantità e tipologia di risorse tra le popolazioni”, ha affermato l’associazione.
“Cercare di trattare tutti allo stesso modo, ignora l’eredità storica del disinvestimento e della privazione
attraverso la politica storica e la pratica di emarginare e minorizzare le comunità”.


Sebbene l’AMA non gestisca il sistema sanitario americano, esercita un’enorme influenza
sulle scuole di medicina e sugli ospedali universitari che formano medici e altri professionisti sanitari.

Quegli istituti, dice l’AMA, devono rifiutare la meritocrazia,
che descrive come una narrativa dannosa che
“ignora le risorse sociali, strutturali e politiche ingiustamente distribuite”.


“La narrativa comunemente sostenuta della meritocrazia è l’idea che le persone abbiano successo
semplicemente grazie al loro sforzo individuale”, afferma.

“L’educazione medica si è basata in gran parte su ideali meritocratici così viziati,
e ci vorrà una concentrazione e uno sforzo intenzionali per riconoscere e rivedere questa interpretazione profondamente imperfetta”.


Insomma maledette le facoltà di medicina che bocciano i somari, indipendentemente dalla razza.


In una dichiarazione che accompagnava il piano, il presidente dell’AMA Gerald Harmon ha affermato di essere
“pienamente impegnato in questa causa” e ha invitato la comunità medica a unirsi allo sforzo.

“Crediamo che sfruttando il potere dei nostri membri, la nostra influenza e la nostra portata
possiamo contribuire a portare un cambiamento reale e duraturo alla medicina”.

Se il cambiamento sarà in meglio, questo è tutto da vedere.


Quindi la conseguenza di questa scelta è semplice:
  1. il giuramento di Ippocrate, che regge la scienza medica da millenni con il suo
  2. di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica
  3. viene stracciato e buttato nell’immondizia;

  4. I medici non forniranno il proprio servizio negli USA in modo uguale, indipendentemente dal paziente , ma potranno discriminare;

  5. I medici non saranno formati in base alla loro capacità, ma in base alla loro “Razza” per compensare “Il mancato investimento”.
  6. Quindi un medico mediocre, ma di una minoranza, potrà fare più carriera e studiare di più di uno asiatico e bianco, ma molto bravo.

La conseguenza sarà l’esatto opposto di quanto desiderato dall’AMA.

I medici razzialmente colpevolizzati (bianchi ed asiatici) saranno selezionati più duramente,
e quindi più preparati rispetto a quelli delle minoranze.

Dato che nel bisogno uno ricerca il medico per la sua bravura e non per la sua razza
avranno quindi ancor più facile possibilità di emergere nel settore.

Potremo dire che si è vero, ci sono medici più bravi su base razziale.


Un distorsione portata dalla stupidità delle teorie razziste moderne.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ahahahahahahahah


Con un post su Instagram, il programma Propaganda Live annunciava nelle scorse ore
la partecipazione degli ospiti attesi per questa sera.

Dopo di che è accaduto l’imprevisto:

uno degli ospiti non appena venuto a conoscenza di chi fossero gli altri invitati, ha declinato l’invito con tanto di critica.


Il noto programma, trasmesso su La 7 e condotto da Diego Bianchi, noto anche con lo pseudonimo Zoro,
ha ricevuto un bel due di picche, con l’accusa di maschilismo.

“Questa sera torna Propaganda Live. Saranno con noi Rula Jebreal, Michele Serra, Elio, Caparezza,
Colapesce e Dimartino, Valerio Aprea, Fabio Celenza, Claudio Morici, Memo Remigi e il maestro Enrico Melozzi per ricordare Ezio Bosso”,
si legge nel post pubblicato sul canale Instagram del programma.




Unknown-17.jpeg



La giornalista Rula Jebreal dopo aver letto i nomi previsti per la puntata di questa sera (14 maggio)
ha rifiutato, pubblicamente, sempre via social, di intervenire in trasmissione.

“7 ospiti… Solo una donna! Come mai? Con rammarico devo declinare l’invito,
come scelta professionale non partecipo a eventi che non garantiscano la parità di genere e l’inclusione”.



Unknown-1-9.jpeg
 

Users who are viewing this thread

Alto