E DEL RESTO L'OROSCOPO L'AVEVA DETTO, I PRIMI 83 ANNI SARANNO UN PO' COSI' (1 Viewer)

DANY1969

Forumer storico
:d:
Ancora un pochino di pazienza e le cose dovrebbero migliorare :hua:
Buona settimana a tutti :)
E con oggi concludiamo la spedizione in mountain bike in Ladakh raggiungendo il Passo Kardung (5570 m) :)

Sonamark (Kashmir)

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Lago Tso Kar

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Passo Kardung

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Vista dal Passo Kardung
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Vicino al Passo Zoji La
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Srinagar
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Val

Torniamo alla LIRA
Il direttore sanitario dell’istituto Spallanzani di Roma, Francesco Vaia,
si è espresso sul tema delle mutazioni del coronavirus e sulle ipotesi di rischio,
spiegando che ci sono alcune “varianti benigne“.


Cosa sono e come agiscono?


Lo ha detto lo stesso Vaia in un’intervista al Messaggero.



In Italia, oltre alla variante inglese decisamente dominante, sono presenti quella sudafricana e quella indiana.


Secondo Vaia, però, “il nemico è il virus, non le varianti“.
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha sottolineato che
“le mutazioni ci aiutano a capire come avere strumenti sempre adatti a fronteggiare la pandemia, ma non ci devono spaventare“.


Per esempio, la ragazza di Roma positiva alla sudafricana
“è in via di guarigione, la situazione è sotto controllo”.

E, ancora, “tra gli indiani abbiamo scoperto, col nostro sequenzimetro, alcune mutazioni ‘benigne‘”.


Cosa significa?

Che sono “meno gravi dal punto di vista della contagiosità e della patogenicità”.

Si tratta di un elemento decisamente confortante perché significa – secondo Vaia – che “il virus può mutare in forme meno invalidanti“.


Se il nemico è il virus, l’arma per sconfiggerlo è solamente il vaccino.

Secondo Vaia, a questo punto della campagna vaccinale, non è più opportuno ragionare seguendo le fasce di età.


“Con gli anziani vaccinati è ridicolo fare distinzioni tra un 50enne e un 40enne.
Negli open day bisogna dare le dosi a tutti, senza più fasce di età”.


La proposta di Vaia, quindi consiste negli open day:
“Il progetto è allo studio, si devono evitare gli assembramenti attivando un sistema di prenotazione e coinvolgendo i medici di base“.


Magari usando le fiale di astrazeneca rifiutate da migliaia di cittadini,
visto che “tutti i vaccini approvati sono efficaci”
e “tutti i farmaci hanno effetti collaterali, ma i benefici superano infinitamente i rischi, molto ridotti”.


Dal punto di vista della cura della malattia, invece,

“c’è già un progetto per gli anticorpi a domicilio.

I monoclonali, se la cura inizia subito, salvano vite”.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Nel corso della storia, le persone hanno venerato l’oro come segno di ricchezza e riserva di valore.

Oggi l’oro non è solo un metallo prezioso ma anche un investimento prezioso.


In effetti, come Visual Capitalist mostra di seguito,
nel 2020, il 47% della domanda globale di oro, la quota maggiore, proveniva da investitori.


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L’infografica odierna di Kalo Gold delinea le ragioni economiche per l’oro
e mette in evidenza alcuni dei motivi principali per cui gli investitori sono attratti dal prezioso metallo giallo.


Oro come investimento:

uno scudo per tutte le condizioni finanziarie
  • L’oro può proteggere la ricchezza degli investitori durante i periodi difficili, preservando il capitale a lungo termine.

  • Gli investitori aggiungono oro ai loro portafogli perché offre molti vantaggi d’investimento.

Diversificazione efficace
  • In un tipico portafoglio di azioni e obbligazioni, la correlazione storicamente bassa dell’oro con le principali classi di attività
  • e la correlazione negativa con il dollaro USA può ridurre il rischio attraverso la diversificazione.

Protezione contro l’inflazione
  • L’oro ha un prezzo in dollari USA.
  • Pertanto, poiché il potere d’acquisto del dollaro diminuisce a causa dell’inflazione,
  • l’acquisto dell’oro diventa più costoso, fungendo da copertura contro l’erosione del valore del dollaro.

Rendimenti a lungo termine
  • L’oro ha sempre mantenuto il suo valore nel lungo periodo. Tra il 2001 e il 2020, il rendimento annuo dell’oro è stato in media dell’11,2%, sovraperformando altre classi di attività chiave tra cui azioni, obbligazioni e titoli di stato statunitensi.

Inoltre, la bassa correlazione dell’oro con altri asset gli consente di sovraperformare durante i periodi di recessione,
riducendo il ribasso delle flessioni del mercato azionario.
In effetti, l’oro ha prodotto rendimenti positivi durante le recessioni del 2001 e del 2008, mentre l’S & P 500 è diventato negativo.


In mezzo alle turbolenze economiche del 2020, gli investitori sono tornati all’oro, con afflussi record di ETF sull’oro.

E a sua volta, l’oro ha generato un rendimento annuo del 25%.


Oro: prezioso oggi, domani e per sempre
Con l’offerta di moneta in rapido aumento e tassi di interesse vicini allo zero in risposta alla recessione COVID-19,
il mondo sta entrando in un’era di allentamento quantitativo e, forse, di maggiore inflazione.


Questo potrebbe creare la tempesta perfetta per l’oro, per tre motivi chiave:

  • L’oro ha storicamente ottenuto buoni risultati durante i periodi di alta inflazione (superiore al 3%), offrendo un rendimento medio annuo del 15,4%.

  • Il prezzo dell’oro ha storicamente seguito la crescita dello stock globale dell’offerta di moneta M2.

  • I bassi tassi di interesse riducono il costo opportunità dell’oro. Pertanto, l’oro spesso sovraperforma quando i tassi di interesse reali scendono.

  • Il motivo economico per l’oro si basa sulla sua capacità di proteggere gli investitori in periodi di recessione e periodi di volatilità, preservando la ricchezza a lungo termine.

L’oro non arrugginisce: manterrà sempre il suo valore, come metallo prezioso e investimento prezioso.


O almeno questo è il pensiero di chi investe in oro,

ma ricordiamo che, comunque, è uno strumento d’investimento come gli altri soggetto al mercato.
 

vetro

valgo zero ma non sono scemo
Oro fisico comporta rischio furto, nel rivendere il prezzo del mercato lo fa chi compra sempre a meno, e' indicativo ma al contempo praticamente irrealizzabile.
 

Val

Torniamo alla LIRA
La luna di miele è già finita, interrotta a Roma, ai piedi del Campidoglio.


Con la candidatura di Roberto Gualtieri, arrivata dopo un lungo tira-e-molla, lo scenario per Enrico Letta è cambiato.

Sono iniziati i tradizionali malumori tra gli esponenti Partito democratico,
che finora lo avevano lasciato lavorare senza proferir verbo, anche quando ha di fatto rimosso i capigruppo di Camera e Senato,
Graziano Delrio
e Andrea Marcucci, facendo arrivare al loro posto Debora Serracchiani e Simona Malpezzi.

Tutto in nome delle quote rosa.

È passata appena qualche settimana, ma c’è stata una rapida evoluzione.

Diktat grillino
“Diciamo la verità, per come sono andate le cose, Gualtieri parte come un candidato già azzoppato”.

Il motivo?

“Si ha la sensazione che sia un ripiego, una seconda scelta rispetto a quella iniziale”.

E per prima scelta si intende il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti,
che Letta avrebbe voluto proporre per il Campidoglio, in virtù di sondaggi molto lusinghieri sull’ex leader dem.

Ma Zinga non ha voluto, temendo ripercussioni sull'alleanza con i 5 Stelle.

La questione non è semplicemente romana.


Il leader di Azione, Carlo Calenda, anche lui in campo per guidare la Capitale, ha lanciato l’assalto:

“Il candidato lo hanno scelto i 5 Stelle”, ha sentenziato l’europarlamentare.

E così ha trovato lo slogan per andare giù duro contro il Pd: la sudditanza nei confronti dei pentastellati.

Il problema interno al Pd è proprio quello relativo al dialogo con Movimento, al di là di Roma.


“Letta ha iniziato bene, dando un’identità al partito ben distinta dai grillini, recuperando l'autonomia politica”, è il ragionamento di una fonte interna.

Il progetto era anzi quello di voler erodere l'elettorato a Giuseppe Conte, sfruttando le difficoltà dei 5 Stelle.

“Ma sulla partita di Roma ha dimostrato ancora una timidezza incomprensibile.
Era chiaro che non avrebbero mai rinunciato alla candidatura della Raggi
e che noi non avremmo mai potuta sostenerla”, sottolinea la stessa fonte.


Un pasticcio, quindi.


“Noi lavoriamo con il Movimento 5 Stelle”, ha provato a spiegare Letta, aggiungendo:
“È evidente che a Torino e Roma, con Appendino e Raggi in campo, il lavoro è complesso, il Pd era all’opposizione.
È naturale che ci siano difficoltà in questo momento”.

Nodi mai sciolti, che sono arrivati al pettine.

Ma proprio per questo nell’area di Base riformista, quella degli ex renziani,
c’è chi punta il dito contro Giuseppe Conte, temendo una scarsa lealtà da parte dell’ex presidente del Consiglio.


Così sentenzia un esponente dem:
“Non riesce a tenere i suoi, sono troppo spaccati: non può fornire garanzie.
Continuare a elevarlo come interlocutore privilegiato è un grave errore”.


Lo stesso che nel partito ha alimentato i mal di pancia nei confronti di Zingaretti sulla cosiddetta linea-Bettini.


D’altra parte è anche vero che nessuno contesta il profilo dell’ex ministro dell’Economia, come candidato a Roma.

Su questo aspetto riesce a mettere d’accordo un po’ tutte le correnti dem.

Ma la questione è un’altra.

“La genesi della vicenda non è stata il massimo”, ribadisce un altro parlamentare.


E c’è chi, tra gli avversari, maligna:
“Gualtieri è un profilo perfetto per perdere e iniziare dopo il voto un congresso con Letta indebolito”.


Così, dopo le Amministrative, qualcuno potrebbe chiedere un primo conto al segretario.


Che potrebbe rivelarsi salato.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Lo scorso anno vado a fare una visita medica.
Ho sempre i contanti con me.
Al momento del pagamento qualcosa non quadra.
Non prende il bancomat.
Forse un problema con la linea.
Pago in contanti.
Il medico mi rilascia la fattura/ricevuta con tanto di marca da bollo.

Vi posso assicurare che la porterò in detrazione.
E poi - nel caso non venisse accettata - farò ricorso.



«La deducibilità delle spese mediche o dello sport per i ragazzi legata al pagamento elettronico è qualcosa di inenarrabile».

Lo scrive Giorgia Meloni su Facebook commentando la notizia che la precompilata è arrivata online
e le spese sono detraibili al 19% solo se tracciabili.

Scrive ancora la Meloni: «Pazzesco».

«Per il fisco, la signora anziana che ha pagato in contanti farmaci o visite mediche

non è degna di scaricarsi le spese, doveva pagare con la moneta elettronica e tracciare i suoi pagamenti.

E pensare che le banconote cartacee in euro sono l’unica moneta a corso legale in tutta l’Eurozona,

un mezzo di pagamento tutelato da norme civili e penali».



«Negli ultimi anni, la deriva dell’Italia volta ad eliminare il contante è chiaramente liberticida e illegittima,
ma trovo ancora più assurdo che in un’area valutaria comune ci siano regole differenti sull’utilizzo del contante tra gli stessi Stati.
Draghi sa benissimo di cosa parliamo, visto che anche la Bce ha criticato a più riprese le scelte dei precedenti governi.
Non è arrivato il momento di porre la questione in Ue e chiedere stesse regole per tutti?
Risparmiateci la litania sull’evasione fiscale, che ormai anche i somari hanno capito che non c’entra nulla con il contante».


«Sono ricatti mascherati. Se uno ha la fattura cosa c’entrano le modalità di pagamento?».
 

Val

Torniamo alla LIRA
:-?:-? :mmmm::mmmm:

Silvio Berlusconi è di nuovo ricoverato al San Raffaele, nella stanza-suite al sesto piano del padiglione Diamante.

Il leader di Forza Italia ha fatto ingresso in ospedale nella mattina di martedì 11 maggio intorno alle 7,
dopo appena dieci giorni trascorsi nella sua villa di Arcore .


...................:nnoo:

Per il 13 maggio è fissata un’udienza al Tribunale di Siena.

Ma al contrario di altri ricoveri considerati «strategici» per le vicende processuali,
le condizioni di Berlusconi vengono considerate da tenere particolarmente sotto controllo.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Valerio Malvezzi presenta i dati drammatici sull’economia italiana e sugli effetti della pandemia.
Dati drammatici, molto gravi, che non vengono detti mai in TV.


Da 1,9 milioni di poveri a 5,6;
da 820mila famiglie in povertà assoluta a 2 milioni di nuclei familiari che si ritrovano sotto questa infausta dicitura.

E non si tratta solo di effetti pandemici, per quanto devastanti,
perché parliamo di dati che vanno dal 2005 al 2020,
anno che ha solo aggravato un dato che va in costante peggioramento da anni.


Per ora non è successo: con l’euro non stiamo lavorando un giorno in meno come guadagnassimo un giorno in più, anzi.
In molti si ritrovano ora a rimpiangere il vecchio sistema, gli anni ’90, il pentapartito,
che per quanto macchiati da vicende di cronaca note, non hanno mai portato a tali dati di povertà.


Dati che ora l’Italia vorrebbe migliorare usufruendo del debito comune – che comune non è -
del RecoveryFund, un accordo con condizionalità politiche che ci sottopone a un duro controllo da parte dei nostri debitori,
e gli dà l’autorizzazione a darci direttive su come spendere quel denaro.


Ecco dunque che vediamo
la transizione ecologica incassare più fondi della sanità nel discusso RecoveryPlan,

ecco che le piccole e microimprese, che costituiscono la stragrande maggioranza della forza lavoro italiana,
vedono il futuro più nero, magari alla mercé di gruppi più grandi,

che di questi tempi la parola crisi non sanno neppure cosa voglia dire.


Su questo abbiamo fatto il punto della situazione insieme al Prof. ValerioMalvezzi,
che ha snocciolato tutti i dati inquietanti a ‘Un Giorno Speciale’.

 

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