Macroeconomia E.Brancaccio: L Euro è ormai un morto, occorre tentare una exit strategy da sinistra. (1 Viewer)

amboise

ci metto la lingua
Sempre in tema di euro propongo questo articolo dell'Ing. Migliorino sito Borsari..... ricordarsi i nomi di Prodi,Amato, Bersani, D'Alema ....ovvero il "partito dei lavoratori" : ""non basta mmandarli a casa, bisognerà mandarli di fronte ad un tribunale speciale con l'accusa di alto tradimento""....

7 Marzo ore 8.00: ... paga il capitale o il lavoro?
Cercherò di spiegarvi, alla mia maniera s'intende, la svalutazione in contrapposizione ai cambi fissi... ma soprattutto perché Prodi, Monti, Amato, Draghi... etc... ci hanno "ficcato" dentro l'euro, come un condannato a morte a cui si chiede di mettere la testa dentro al cappio che lo strangolerà...
E se sarò bravo a spiegarvelo, capirete che grande truffa è stata perpetrata a danno delle moltitudini di lavoratori italiani condannati alla miseria per fare arricchire pochi capitalisti parassiti e cedere ricchezza, sovranità e, soprattutto, la nostra dignità, ad una nazione verso la quale non abbiamo mai avuto grande simpatia: la Germania.
Ora che la rivoluzione è già in corso, ognuno ha il dovere di assumersi le sue responsabilità e fare la sua parte... io che scrivo, voi che leggete e, soprattutto, quegli altri, quelli che nell'euro ci hanno condotto, mantenuto e, ancora oggi, paventano grandi catastrofi se dovessimo uscirne...
Quando conduci milioni di lavoratori alla miseria non puoi sfuggire alla tua responsabilità "traccheggiando dialetticamente", ma devi essere pronto anche a pagare in prima persona i danni che hai procurato a così tante persone...
Non puoi invocare il principio di ignoranza (non lo sapevo) quando tanti altri si sono tolti la vita a causa di una tua errata decisione che li ha rovinati. Devi pagare tanto quanto hai fatto pagare a quelli... soprattutto se, contro ogni evidenza, persisti nell'errore e legittimi il sospetto che la tua non sia stata ingenua ignoranza, ma malsana malafede...
Io vi chiederò, dunque, di ricordarvi i nomi e le facce di coloro che, ancora oggi, difendono (o, peggio, ci impongono) l'euro senza spiegarcene i motivi... contando sull'ignoranza di chi l'ascolta... Costoro, quando tutto si compirà, dovranno rispondere della miseria in cui hanno condotto il popolo italiano e, soprattutto, delle migliaia di suicidi che ciò ha comportato.
Ma prima devo spiegarvi (con i numeri) la truffa compiuta ai danni dei lavoratori italiani... e non dovrò lasciarvi dubbi... diversamente non sarei diverso da quegli altri... quelli di cui, come un pubblico ministero, chiedo la condanna...
Per farlo mi avvarrò di una esempio estremamente semplice: due ditte una italiana e l'altra tedesca che producono bicarbonato di sodio... la bianca e banale polverina che fa passare il bruciore di stomaco.
Facciamo due ipotesi di ulteriore semplificazione: tutti i costi di produzione siano costi del lavoro (stipendi, salari, etc..) e, all'anno zero (ad esempio il 2003) i costi erano uguali per entrambe le aziende ed ammontavano ad 1.0 euro a scatola, sicché, vendendo a 1.15 euro, entrambe guadagnavano 15 centesimi (lordi) a scatola, ovvero 9.0 centesimi dopo tasse.
Questa, dunque, è la situazione nel 2003...



Azienda italiana

Azienda tedesca








Numero di scatole vendute
10.000.000


10.000.000

Prezzo di vendita a scatola
1,15


1,15









Dati in euro X 000














Fatturato Euro X 0000
11.500


11.500









Costo del lavoro

10.000


10.000









Utile lordo

1.500


1.500









Imposte


600


600









Utile netto

900


900

















Mezzi propri

11.250


11.250

Roe


8,0%


8,0%










... ed entrambe le aziende guadagnano un decoroso 8.0% sui loro mezzi propri.
Spostiamoci di 10 anni in avanti (al 2013) e supponiamo che l'azienda italiana abbia subito un aumento dei costi del 20% (che significa un incremento dell'1.85% l'anno) e, dunque, si trova nella situazione sotto...











Azienda italiana

Azienda tedesca








Numero di scatole vendute
10.000.000


10.000.000

Prezzo di vendita a scatola
1,15


1,15









Dati in euro X 000














Fatturato Euro X 0000
11.500


11.500









Costo del lavoro

12.000


10.000









Utile lordo

-500


1.500









Imposte


0


600









Utile netto

-500


900

















Mezzi propri

11.250


11.250

Roe


-4,6%


8,0%










L'azienda italiana adesso ha costi per 1.2 euro a scatola (ovvero 12 milioni di euro complessivamente) a fronte di un prezzo di vendita che è rimasto lo stesso (1.15 euro a scatola) perché l'azienda tedesca non ha subito nessun aumento di costi e, quindi, continua a praticare gli stessi prezzi di prima... e se l'italiana aumentasse i suoi prezzi (per recuperare i suoi maggiori costi) perderebbe i suoi clienti (... che si chiederebbero perché mai dovrebbero pagare a 1.38 euro a scatola dagli italiani, ciò che si può tranquillamente comprare dai tedeschi a 1.15 euro?).
Ebbene... cosa può succedere a questo punto?
Ci sono tre sole soluzioni:
· 1) L'azienda italiana chiude a lascia tutto il mercato alla tedesca;
· 2) L'azienda italiana si rivolge ai suoi dipendenti e gli chiede una riduzione di stipendi e salari del 20%;
· 3) L'azienda italiana chiede al governo italiano di tornare alla lira e di svalutare del 20%.
Altro non c'è.
La prima soluzione significa che, supponendo che tutte le aziende italiane siano nelle stesse condizioni, si realizza il "default industriale" dell'Italia: poco a poco tutte le aziende chiudono ed il paese diventa "terzo mondo"...
Nell'Italia reale, è quello che sta succedendo da quando siamo entrati nell'euro (dal 2002 ad oggi abbiamo già perso il 30% della nostra produzione industriale)... e, quindi, l'esempio qui fatto, per quanto semplificato, rappresenta la realtà del paese.
La seconda soluzione significa fare pagare ai lavoratori il costo della competitività perduta a causa dell'euro...
I lavoratori, difatti, dovranno accettare salari inferiori del 20%... ma non tutti, solo quelli esposti alla concorrenza internazionale (per i quali si pone il problema di allinearsi ai prezzi di vendita dei concorrenti esteri)... quelli non esposti (impiegati pubblici, farmacisti, tassisti, notai, ed in generale tutti quelli che operano in mercati "chiusi") manterranno i loro "privilegi" e non subiranno (provvisoriamente) alcuna decurtazione...
Sicché i lavoratori esposti alla concorrenza internazionale (che supponiamo essere il 50% del totale) si vedranno ridurre del 20% i loro stipendi, mentre i prezzi si ridurranno solo del 10% (il 50% li riduce del 20%, e l'altro 50% non ha bisogno di ridurre alcunché) e, quindi, subiranno una riduzione del 10% del loro potere d'acquisto...
Cosa dovranno fare a quel punto?
... Ridurre del 10% i loro consumi (guadagni il 10% in meno... spendi il 10% meno)...
E questo cosa comporta?
Recessione... ovviamente: se i consumi del 50% degli italiani si riducono del 10%, significa che i consumi totali si riducono del 5.0%... e siccome i consumi interni rappresentano circa il 60% del Pil, questo si riduce del 3.0% (il 60% del 5.0%)...
... Vi ricorda qualcosa questa riduzione del 3.0% del Pil?
... Cosa succede alle aziende che sono interessate a quel calo dei consumi (che porta alla riduzione del 3.0% del Pil)?
... Vendono di meno e, quindi, devono ridurre le loro produzioni... ed in conseguenza di ciò devono licenziare... ridurre... chiudere, ovvero causare altre riduzioni dei consumi da parte dei lavoratori che sono licenziati o messi in cassa integrazione.
Significa altre riduzioni di consumi... di Pil... di produzione... etc...
In poche parole, significa "spirale recessiva"... esattamente quella in cui siamo entrati noi nel 2002... prima come stagnazione e poi come recessione che è diventata sempre più dura...
E chi paga in questa spirale recessiva?
Tutti i lavoratori... alla fine anche i tassisti, i farmacisti e tutti quegli altri che inizialmente erano rimasti al riparo dalla crisi vengono colpiti perché quando i consumi calano... calano (più o meno) per tutti i settori...
E chi non viene colpito... anzi si arricchisce?
Quelli che non campano di "lavoro"... ma "speculano" sui mercati finanziari... ovvero i "capitalisti" che, grazie ad una moneta forte, possono comprare a basso prezzo ciò che è in vendita...
Quando il PD e SEL difendono l'euro e ci mantengono dentro... stanno, dunque, difendendo il capitale a scapito del lavoro...
Capite perché non vanno più nelle fabbriche a parlare con i lavoratori?
Capite perché il piano Merkel prevedeva Bersani + Monti al governo? ... Entrambi difendono i capitalisti... ma i primi (quelli del PD) hanno anche la faccia tosta di proclamarsi un partito di sinistra...
E la terza soluzione (la svalutazione)?
Torni alla lira, la svaluti del 20% (rispetto alla moneta dei tedeschi) e, quindi, sul mercato i prezzi dell'azienda italiana sono uguali a quelli della tedesca...
Chi paga in questo caso?
Quelli che hanno soldi che impiegano fuori dai confini nazionali (gli speculatori internazionali, le mafie che riciclano i loro proventi all'estero, gli evasori fiscali, i politici che portano i soldi in Svizzera... etc.. )... sono loro che ci rimettono il 20% quando convertono i loro denari nelle valute straniere...
E chi lascia i suoi soldi in Italia e non ha contatti con l'estero?
... Quasi manco si accorge della svalutazione...
Perché "quasi"?
Alcuni prodotti "obbligati" (tipo il petrolio) costeranno il 20% in più (rispetto a prima) e siccome rappresentano circa il 6% del Pil, produrranno un aumento dei prezzi interni del (20% x 6%=) 1.2%... un quasi zero...
Ed i lavoratori?
Percepiranno lo stesso stipendio di prima e, con l'esclusione dei prodotti obbligatoriamente importati, non si accorgeranno neanche della svalutazione...
In conclusione: la svalutazione danneggia prevalentemente i ricchi capitalisti, mentre la riduzione dei costi interni danneggia prevalentemente i lavoratori...
E non è un'opinione, ma matematica...
Cosa ha fatto l'Italia con l'entrata nell'euro?
Ha scelto di privilegiare i ricchi capitalisti a scapito dei poveracci che campano del loro lavoro...
... Ci credereste che a condurci dentro l'euro siano stati Prodi, Amato, Bersani, D'Alema... tutti coloro, cioè, che qualche anno prima si professavano "partito dei lavoratori"...??
... E ci credereste che per condurci in quella gabbia mortale, ci abbiano imposto tasse spaventose e ci abbiano anche raccontato l'ignobile balla che gli "altri europei" non ci volevano e, dunque, dovevamo "guadagnarci la loro fiducia"?
Capite cosa intendo quando dico che... vi chiederò, dunque, di ricordarvi i nomi e le facce di coloro che, ancora oggi, difendono (o, peggio, ci impongono) l'euro senza spiegarcene i motivi... contando sull'ignoranza di chi l'ascolta... Costoro, quando tutto si compirà, dovranno rispondere della miseria in cui hanno condotto il popolo italiano e, soprattutto, delle migliaia di suicidi che ciò ha comportato...
Non basta mandarli a casa, bisognerà mandarli di fronte ad un tribunale speciale con l'accusa di alto tradimento...
... E che resti di monito nei secoli a venire...
 

amboise

ci metto la lingua
Sempre in tema di euro propongo questo articolo dell'Ing. Migliorino sito Borsari..... ricordarsi i nomi di Prodi,Amato, Bersani, D'Alema ....ovvero il "partito dei lavoratori" : ""non basta mmandarli a casa, bisognerà mandarli di fronte ad un tribunale speciale con l'accusa di alto tradimento""....

7 Marzo ore 8.00: ... paga il capitale o il lavoro?
Cercherò di spiegarvi, alla mia maniera s'intende, la svalutazione in contrapposizione ai cambi fissi... ma soprattutto perché Prodi, Monti, Amato, Draghi... etc... ci hanno "ficcato" dentro l'euro, come un condannato a morte a cui si chiede di mettere la testa dentro al cappio che lo strangolerà...
E se sarò bravo a spiegarvelo, capirete che grande truffa è stata perpetrata a danno delle moltitudini di lavoratori italiani condannati alla miseria per fare arricchire pochi capitalisti parassiti e cedere ricchezza, sovranità e, soprattutto, la nostra dignità, ad una nazione verso la quale non abbiamo mai avuto grande simpatia: la Germania.
Ora che la rivoluzione è già in corso, ognuno ha il dovere di assumersi le sue responsabilità e fare la sua parte... io che scrivo, voi che leggete e, soprattutto, quegli altri, quelli che nell'euro ci hanno condotto, mantenuto e, ancora oggi, paventano grandi catastrofi se dovessimo uscirne...
Quando conduci milioni di lavoratori alla miseria non puoi sfuggire alla tua responsabilità "traccheggiando dialetticamente", ma devi essere pronto anche a pagare in prima persona i danni che hai procurato a così tante persone...
Non puoi invocare il principio di ignoranza (non lo sapevo) quando tanti altri si sono tolti la vita a causa di una tua errata decisione che li ha rovinati. Devi pagare tanto quanto hai fatto pagare a quelli... soprattutto se, contro ogni evidenza, persisti nell'errore e legittimi il sospetto che la tua non sia stata ingenua ignoranza, ma malsana malafede...
Io vi chiederò, dunque, di ricordarvi i nomi e le facce di coloro che, ancora oggi, difendono (o, peggio, ci impongono) l'euro senza spiegarcene i motivi... contando sull'ignoranza di chi l'ascolta... Costoro, quando tutto si compirà, dovranno rispondere della miseria in cui hanno condotto il popolo italiano e, soprattutto, delle migliaia di suicidi che ciò ha comportato.
Ma prima devo spiegarvi (con i numeri) la truffa compiuta ai danni dei lavoratori italiani... e non dovrò lasciarvi dubbi... diversamente non sarei diverso da quegli altri... quelli di cui, come un pubblico ministero, chiedo la condanna...
Per farlo mi avvarrò di una esempio estremamente semplice: due ditte una italiana e l'altra tedesca che producono bicarbonato di sodio... la bianca e banale polverina che fa passare il bruciore di stomaco.
Facciamo due ipotesi di ulteriore semplificazione: tutti i costi di produzione siano costi del lavoro (stipendi, salari, etc..) e, all'anno zero (ad esempio il 2003) i costi erano uguali per entrambe le aziende ed ammontavano ad 1.0 euro a scatola, sicché, vendendo a 1.15 euro, entrambe guadagnavano 15 centesimi (lordi) a scatola, ovvero 9.0 centesimi dopo tasse.
Questa, dunque, è la situazione nel 2003...



Azienda italiana

Azienda tedesca








Numero di scatole vendute

10.000.000




10.000.000


Prezzo di vendita a scatola

1,15




1,15










Dati in euro X 000














Fatturato Euro X 0000

11.500




11.500










Costo del lavoro


10.000




10.000










Utile lordo


1.500




1.500










Imposte



600




600










Utile netto


900




900


















Mezzi propri


11.250




11.250


Roe



8,0%




8,0%











... ed entrambe le aziende guadagnano un decoroso 8.0% sui loro mezzi propri.
Spostiamoci di 10 anni in avanti (al 2013) e supponiamo che l'azienda italiana abbia subito un aumento dei costi del 20% (che significa un incremento dell'1.85% l'anno) e, dunque, si trova nella situazione sotto...











Azienda italiana

Azienda tedesca








Numero di scatole vendute

10.000.000




10.000.000


Prezzo di vendita a scatola

1,15




1,15










Dati in euro X 000














Fatturato Euro X 0000

11.500




11.500










Costo del lavoro


12.000




10.000










Utile lordo


-500




1.500










Imposte



0




600










Utile netto


-500




900


















Mezzi propri


11.250




11.250


Roe



-4,6%




8,0%











L'azienda italiana adesso ha costi per 1.2 euro a scatola (ovvero 12 milioni di euro complessivamente) a fronte di un prezzo di vendita che è rimasto lo stesso (1.15 euro a scatola) perché l'azienda tedesca non ha subito nessun aumento di costi e, quindi, continua a praticare gli stessi prezzi di prima... e se l'italiana aumentasse i suoi prezzi (per recuperare i suoi maggiori costi) perderebbe i suoi clienti (... che si chiederebbero perché mai dovrebbero pagare a 1.38 euro a scatola dagli italiani, ciò che si può tranquillamente comprare dai tedeschi a 1.15 euro?).
Ebbene... cosa può succedere a questo punto?
Ci sono tre sole soluzioni:
· 1) L'azienda italiana chiude a lascia tutto il mercato alla tedesca;
· 2) L'azienda italiana si rivolge ai suoi dipendenti e gli chiede una riduzione di stipendi e salari del 20%;
· 3) L'azienda italiana chiede al governo italiano di tornare alla lira e di svalutare del 20%.
Altro non c'è.
La prima soluzione significa che, supponendo che tutte le aziende italiane siano nelle stesse condizioni, si realizza il "default industriale" dell'Italia: poco a poco tutte le aziende chiudono ed il paese diventa "terzo mondo"...
Nell'Italia reale, è quello che sta succedendo da quando siamo entrati nell'euro (dal 2002 ad oggi abbiamo già perso il 30% della nostra produzione industriale)...e, quindi, l'esempio qui fatto, per quanto semplificato, rappresenta la realtà del paese.
La seconda soluzionesignifica fare pagare ai lavoratori il costo della competitività perduta a causa dell'euro...
I lavoratori, difatti, dovranno accettare salari inferiori del 20%... ma non tutti, solo quelli esposti alla concorrenza internazionale (per i quali si pone il problema di allinearsi ai prezzi di vendita dei concorrenti esteri)... quelli non esposti (impiegati pubblici, farmacisti, tassisti, notai, ed in generale tutti quelli che operano in mercati "chiusi") manterranno i loro "privilegi" e non subiranno (provvisoriamente) alcuna decurtazione...
Sicché i lavoratori esposti alla concorrenza internazionale (che supponiamo essere il 50% del totale) si vedranno ridurre del 20% i loro stipendi, mentre i prezzi si ridurranno solo del 10% (il 50% li riduce del 20%, e l'altro 50% non ha bisogno di ridurre alcunché) e, quindi, subiranno una riduzione del 10% del loro potere d'acquisto...
Cosa dovranno fare a quel punto?
... Ridurre del 10% i loro consumi (guadagni il 10% in meno... spendi il 10% meno)...
E questo cosa comporta?
Recessione... ovviamente: se i consumi del 50% degli italiani si riducono del 10%, significa che i consumi totali si riducono del 5.0%... e siccome i consumi interni rappresentano circa il 60% del Pil, questo si riduce del 3.0% (il 60% del 5.0%)...
... Vi ricorda qualcosa questa riduzione del 3.0% del Pil?
... Cosa succede alle aziende che sono interessate a quel calo dei consumi (che porta alla riduzione del 3.0% del Pil)?
... Vendono di meno e, quindi, devono ridurre le loro produzioni... ed in conseguenza di ciò devono licenziare... ridurre... chiudere, ovvero causare altre riduzioni dei consumi da parte dei lavoratori che sono licenziati o messi in cassa integrazione.
Significa altre riduzioni di consumi... di Pil... di produzione... etc...
In poche parole, significa "spirale recessiva"... esattamente quella in cui siamo entrati noi nel 2002... prima come stagnazione e poi come recessione che è diventata sempre più dura...
E chi paga in questa spirale recessiva?
Tutti i lavoratori... alla fine anche i tassisti, i farmacisti e tutti quegli altri che inizialmente erano rimasti al riparo dalla crisi vengono colpiti perché quando i consumi calano... calano (più o meno) per tutti i settori...
E chi non viene colpito... anzi si arricchisce?
Quelli che non campano di "lavoro"... ma "speculano" sui mercati finanziari... ovvero i "capitalisti" che, grazie ad una moneta forte, possono comprare a basso prezzo ciò che è in vendita...
Quando il PD e SEL difendono l'euro e ci mantengono dentro... stanno, dunque, difendendo il capitale a scapito del lavoro...
Capite perché non vanno più nelle fabbriche a parlare con i lavoratori?
Capite perché il piano Merkel prevedeva Bersani + Monti al governo? ... Entrambi difendono i capitalisti... ma i primi (quelli del PD) hanno anche la faccia tosta di proclamarsi un partito di sinistra...
E la terza soluzione (la svalutazione)?
Torni alla lira, la svaluti del 20% (rispetto alla moneta dei tedeschi) e, quindi, sul mercato i prezzi dell'azienda italiana sono uguali a quelli della tedesca...
Chi paga in questo caso?
Quelli che hanno soldi che impiegano fuori dai confini nazionali (gli speculatori internazionali, le mafie che riciclano i loro proventi all'estero, gli evasori fiscali, i politici che portano i soldi in Svizzera... etc.. )... sono loro che ci rimettono il 20% quando convertono i loro denari nelle valute straniere...
E chi lascia i suoi soldi in Italia e non ha contatti con l'estero?
... Quasi manco si accorge della svalutazione...
Perché "quasi"?
Alcuni prodotti "obbligati" (tipo il petrolio) costeranno il 20% in più (rispetto a prima) e siccome rappresentano circa il 6% del Pil, produrranno un aumento dei prezzi interni del (20% x 6%=) 1.2%... un quasi zero...
Ed i lavoratori?
Percepiranno lo stesso stipendio di prima e, con l'esclusione dei prodotti obbligatoriamente importati, non si accorgeranno neanche della svalutazione...
In conclusione: la svalutazione danneggia prevalentemente i ricchi capitalisti, mentre la riduzione dei costi interni danneggia prevalentemente i lavoratori...
E non è un'opinione, ma matematica...
Cosa ha fatto l'Italia con l'entrata nell'euro?
Ha scelto di privilegiare i ricchi capitalisti a scapito dei poveracci che campano del loro lavoro...
... Ci credereste che a condurci dentro l'euro siano stati Prodi, Amato, Bersani, D'Alema... tutti coloro, cioè, che qualche anno prima si professavano "partito dei lavoratori"...??
... E ci credereste che per condurci in quella gabbia mortale, ci abbiano imposto tasse spaventose e ci abbiano anche raccontato l'ignobile balla che gli "altri europei" non ci volevano e, dunque, dovevamo "guadagnarci la loro fiducia"?
Capite cosa intendo quando dico che... vi chiederò, dunque, di ricordarvi i nomi e le facce di coloro che, ancora oggi, difendono (o, peggio, ci impongono) l'euro senza spiegarcene i motivi... contando sull'ignoranza di chi l'ascolta... Costoro, quando tutto si compirà, dovranno rispondere della miseria in cui hanno condotto il popolo italiano e, soprattutto, delle migliaia di suicidi che ciò ha comportato...
Non basta mandarli a casa, bisognerà mandarli di fronte ad un tribunale speciale con l'accusa di alto tradimento...
... E che resti di monito nei secoli a venire...


La tabellina è illeggibile, la ripropongo
 

Allegati

  • 7 mar13 tabellina report.bmp
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