Dopo di noi (1 Viewer)

ruidavid

Forumer attivo
Lo scorso 9 gennaio, in maniera molto veloce e dignitosa, mio padre se n'è andato a 82 anni.
Quando morì mamma, nel 2008, oltre agli effetti strettamente personali non venne buttato nulla.
Negli anni 70, e anche 80, i miei genitori pur essendo di umili origni, entrambi i loro padri erano minatori, avevano comprato alcuni mobili d'antiquariato, qualche stampa antica, e qualcosa di più contemporaneo.
Sgombo il campo: non c'è niente che abbia particolare valore economico, solo tanto valore affettivo.
Mio fratello si è già chiamato fuori, dicendo che per tutte queste cose non ha alcun interesse.
In qualche modo le sistemerò, o smaltirò, anche se l'idea di doverle disperdere mi angoscia.
Ma quello che voglio condividere con voi tutti è altro.
Tra 100 anni quando noi, e le nostre metà, non ci saremo più cosa sarà dei oggetti che riempiono le nostre vite?
Fregherà a qualcuno di quello che abbiamo messo assieme, o addirittura lasceremo qualcosa di fastidioso?
Penso ai miei figli, poco più che bambini, e credo che loro, difficilmente rimarranno in Italia, che se ne faranno di tutte le mie cianfrusaglie?
 

Barlafuss

Forumer storico
Caro Ruidavid, la perdita di un genitore è sempre una parte di noi che non torna più. Quello che parzialmente aiuta a mitigarne la mancanza è il fatto di aver goduto della sua presenza per tanti anni. Non tutti hanno questa "fortuna". Mio padre mi portava per gallerie e mercatini fin da bambino e mi ha spiegato diverse cose nel campo della pittura, oltre che nel campo della vita. Quello che mi porterò sempre a dietro sono alcuni suoi insegnamenti che ho fatto miei. Per quanto riguarda la parte materiale tutte cose di cui si può fare a meno. Quindi, per rispondere alla tua domanda, molto poco, se non nulla, di ciò che lasceremo interesserà ai nostri eredi se non gli insegnamenti, quelli di buonsenso.
 

vecchio frank

could be worse...
Ho vissuto la tua esperienza un anno fa a marzo perciò comprendo il tuo stato d'animo. Mio padre aveva compiuto 91 anni giusto una settimana prima, ma era ormai già semi-incosciente. Non ho nulla da aggiungere a quanto ha detto così bene @Barlafuss qui sopra.
 

kiappo

Forumer storico
Tu pensa che io persi mia madre a pochi mesi, e mio padre quando avevo 10 anni...di beni materiali, praticamente ZERO ( i soldi e altre cose furono rubati )..Mi è rimasto un diario di prigionia e qualche foto..ma un grande tenero ricordo di mio papà ..la memoria affettiva è cio' che veramente rimane ed è importante.. i beni materiali, probabilmente interesseranno a ben pochi.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Se si parla di beni materiali, sono abbastanza d'accordo con quanto scritto sinora.
Ma molti dei nostri beni non sono affatto solo materiali.
Essi portano un importante contenuto spirituale, qualcosa che si conserva non per godere di qualche comodita', ma per rinverdire il contributo dell'arte allo sviluppo dell'umanita'.
In pratica, non siamo affatto ''proprietari'' di quei beni, ma custodi.
Personalmente mi sento obiettivamente per eta' ormai piu' vicino alla posizione del papa' di @ruidavid che a rui stesso.
E' logico, ed e' normale, da sempre.
Avendo pero' operato come ''salvatore/speculatore'' sui ben noti orfanelli, sento il suo problema dal lato opposto.
Non ho eredi interessati.
Chi curera' i miei orfanelli?
Cederli, donarli, svenderli, ma certamente non a chi non ne sente il problema come l'ho indicato.
In certo senso e' il problema di una vita. Pregno di angoscia vera.
 

Cris70

... a prescindere
Argomento già saggiamente risolto: nessun bene materiale può reggere gli insegnamenti avuti e la memoria.
Mi dispiace per @kiappo, ho provato un'enorme tristezza a leggere il suo post.
 

RedArrow

Forumer storico
Questo argomento è per me molto sentito, e purtroppo molto doloroso. Ho perso mio padre quando avevo 27 anni e l'ho visto poco, e questo per me è motivo di rimorso.
Adesso sono padre e mi chiedo come potrebbe crescere mio figlio, che oggi ha cinque anni ed è uno splendido bambino, se un infarto domani mi dovesse stroncare. Se invece dovessi morire novantenne mi chiedo cosa farà mio figlio delle opere che gli lascerò, grandi o piccole che siano.
Non c'è soluzione, anzi ce n'è una sola, ed è semplicemente vivere qui ed ora. Potrebbe darsi che io riesca a trasmettere a mio figlio la mia passione, e allora a qualcosa sarà servito, ma potrebbe darsi che non gliene importerà nulla, e allora venderà tutto, svendendo. Se dovesse conservare le opere che gli lascerò allora nessun problema, saranno i nipoti a svendere. Vale sempre la regola del tre: i nonni accumulano, i figli vendono (consumano), i nipoti svendono (sperperano).
Vorrei consigliare a @baleng di donare tutte le opere meritevoli ad un museo (quelle meno meritevoli basterebbe provare a venderle) ma non c'è niente da fare, un museo le metterebbe in qualche scantinato polveroso e lì rimarranno per duecento anni fino a quando saranno i topi a fare il resto. O magari a regalarle alla regione Lombardia che, è l'unica regione d'Italia che ha questo tipo di sensibilità, e che ne potrebbe farne una sezione della raccolta e del sito. Il precursore Achille Bertarelli - Wikipedia ha fatto proprio questo e per fortuna niente è andato perduto: Bella Lombardia - Guida patrimonio culturale lombardo - Beni culturali
Ma bisogna pensarci per tempo perchè in futuro eventuali eredi o acquirenti non faranno niente di tutto questo.
 

ruidavid

Forumer attivo
Tu pensa che io persi mia madre a pochi mesi, e mio padre quando avevo 10 anni...di beni materiali, praticamente ZERO ( i soldi e altre cose furono rubati )..Mi è rimasto un diario di prigionia e qualche foto..ma un grande tenero ricordo di mio papà ..la memoria affettiva è cio' che veramente rimane ed è importante.. i beni materiali, probabilmente interesseranno a ben pochi.
Ieri sera non riuscivo a prendere sonno, tormentato dal problema della gestione materiale di tutto quello che è contenuto nella casa dei miei genitori. Era praticamente l'una e mi è venuta voglia di condividere con voi, amici sempre meno virtuali, questa mia angoscia.
È chiaro che i beni materiali non hanno nessun valore rispetto a quelli immateriali, ed etici, lasciati dai nostri genitori. Non c'è paragone.
Nessun mobile antico è paragonabile al valore delle passeggiate sul Monte Amiata di mio padre con Pietro e Caterina.
Nessuna stampa vale la foto di mio nonno che insegna a mio fratello al legare le cipolle appena "cavate".
Però appena penso alle vetrine del salotto dei miei genitori, che non mi entreranno in casa, o a tutti i libri di mia mamma mi viene un gran dolore.
Magari devo solo elaborare il lutto.


La tua storia Kiappo non può non farmi ricordare quanto io sia privilegiato nella mia vita familiare piccolo borghese, con me e mia moglie impegnati in occupazioni decenti e due figli di 12 e 9 anni meravigliosi.
 

kiappo

Forumer storico
Ringrazio per l'empatia...la vita è strana, ognuno ha il suo destino. Ho imparato ad essere fatalista..Buona giornata a tutti.
 

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