Don piero (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
Riassumendo: un cre.tino e' solo un cre.tino, e in quanto tale cittadino del mondo (ad ogni latitudine e in ogni singolo strato dell'umana societa') come nessun altro.

Direi che condivido.

Dipende dal ruolo che ha il cretino.
Se io, che non sono nessuno, dico una cavolata, magari non influenzo nessuno.
Ma se la stessa cavolata la dice chi ha il potere di influire, anche solo in parte, su molte persone, allora è peggio.
 

tashtego

Forumer storico
Dipende dal ruolo che ha il cretino.
Se io, che non sono nessuno, dico una cavolata, magari non influenzo nessuno.
Ma se la stessa cavolata la dice chi ha il potere di influire, anche solo in parte, su molte persone, allora è peggio.

Purtroppo e' cosi'. E purtroppo spesso i cre.tini sono i migliori servitori di certe gerarchie, a cui sono troppo utili perche' esse reagiscano come sarebbe giusto quando la fanno fuori dal vaso...
 

cicomendez

Guest
Riassumendo: un cre.tino e' solo un cre.tino, e in quanto tale cittadino del mondo (ad ogni latitudine e in ogni singolo strato dell'umana societa') come nessun altro.

Direi che condivido.

Sai qual'è il problema? Che gente così anzichè essere protetta da chicchessia, andrebbe cacciata a calci in culo seduta stante, qualunque cosa faccia o qualunque posizione occupi nella società. Ho letto che il vescovo si è scusato , ma le scuse non bastano. Io da donna non mi sento offesa quando un deficiente dice cazzate del genere, mi sento offesa quando chi può e deve prendere provvedimenti resta impassibile e si limita a una laconica conferenza stampa, ben conscio che tra qualche giorno tutto questo sarà dimenticato.
Poi dicono dei musulmani . e vabbè...
 

Claire

ἰοίην
Sai qual'è il problema? Che gente così anzichè essere protetta da chicchessia, andrebbe cacciata a calci in culo seduta stante, qualunque cosa faccia o qualunque posizione occupi nella società. Ho letto che il vescovo si è scusato , ma le scuse non bastano. Io da donna non mi sento offesa quando un deficiente dice cazzate del genere, mi sento offesa quando chi può e deve prendere provvedimenti resta impassibile e si limita a una laconica conferenza stampa, ben conscio che tra qualche giorno tutto questo sarà dimenticato.
Poi dicono dei musulmani . e vabbè...

Servono prese di posizioni forti e coerenti.
La chiesa dovrebbe cacciare tutti i cretini come quello e come tutti gli altri.

Gli elettori dovrebbero piantarla di votare certa gente:-o:titanic:
 

tashtego

Forumer storico
Sai qual'è il problema? Che gente così anzichè essere protetta da chicchessia, andrebbe cacciata a calci in culo seduta stante, qualunque cosa faccia o qualunque posizione occupi nella società. Ho letto che il vescovo si è scusato , ma le scuse non bastano. Io da donna non mi sento offesa quando un deficiente dice cazzate del genere, mi sento offesa quando chi può e deve prendere provvedimenti resta impassibile e si limita a una laconica conferenza stampa, ben conscio che tra qualche giorno tutto questo sarà dimenticato.
Poi dicono dei musulmani . e vabbè...

Io per non saper ne' leggere ne' scrivere giorni fa ho scritto un tweet al Papa per chiedergli di cacciare lo str.onzo.
Di piu' ninzo'
 

cicomendez

Guest
Servono prese di posizioni forti e coerenti.
La chiesa dovrebbe cacciare tutti i cretini come quello e come tutti gli altri.

Gli elettori dovrebbero piantarla di votare certa gente:-o:titanic:

Si per il loro bene, nn certo per il nostro.
chi crede continua farlo nonostante gente del genere. Si tratta di questione morale, la stessa che pretendiamo dalla politica e che dovrebbe valere in qualunque contesto . Anche quello religioso.
Io continuerò a credere nonostante esistano persone così, che non sono chiamati da dio come loro credono.
 

doncraudio

intellettuale stronzissimo
mah... i calci e i cazzotti non servono a niente, io proporrei una bella sculacciata, penso che una sculacciata leggera e delicata sarebbe di grande aiuto e conforto per don Piero e che con un massaggio prostatico ben fatto don Piero si trasformerebbe in un femminista fanatico... perché le statistiche bisogna saperle leggere aldilà del frastuono mediatico: 100 femminicidi l'anno ci dicono che su 300mila maschi uno è assassino.
Gli altri 299999 più o meno sono tutti sconfitti e arresi, in ginocchio a mani giunte a implorare la pietà d'un bacetto... è una percentuale accettabile, siamo obiettivi.
 

cicomendez

Guest
mah... i calci e i cazzotti non servono a niente, io proporrei una bella sculacciata, penso che una sculacciata leggera e delicata sarebbe di grande aiuto e conforto per don Piero e che con un massaggio prostatico ben fatto don Piero si trasformerebbe in un femminista fanatico... perché le statistiche bisogna saperle leggere aldilà del frastuono mediatico: 100 femminicidi l'anno ci dicono che su 300mila maschi uno è assassino.
Gli altri 299999 più o meno sono tutti sconfitti e arresi, in ginocchio a mani giunte a implorare la pietà d'un bacetto... è una percentuale accettabile, siamo obiettivi.

I calci, per quel che mi riguarda, erano ovviamente in senso figurato.
Il senso reale era quello di prendere immediatamente le distanze ed allontanare gente del genere, anziche coprirla ad oltranza. Emblematico il caso del vescovo di Boston che per coprire atti di pedofilia messi in essere nella sua parrocchia e di cui era a conoscenza, mise a tacere le vittime comprandone il silenzio col denaro e continuò a far svolgere ai preti pedofili la loro funzione nn solo sacerdotale ma anche di mietere altre vittime. E tutto questo nonostante un prete denunciò pubblicamente quanto avveniva in quella diocesi. Morale della favola: a nessuno venne fatto nulla, salvo promuovere il vescovo connivente arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma.
E di casi di insabbiamento ne trovi a iosa dappertutto nel web . Tipo qui Preti pedofili. La mano leggera di Wojtyla, il pugno duro di Ratzinger - Panorama

Gli assassini non sono tali in quanto appartenenti al genere maschile. Io non mi stancherò mai di pensare e dire che la natura e l'indole degli individui nulla hanno a che fare con il loro sesso, tanto più che non esiste ricerca scientifica che abbia portato a conclusioni del genere. Nè dovrebbero essere i numeri a far scattare il campanello di allarme. Ci si dovrebbe chiedere perchè le persone, fosse anche una soltanto, possano arrivare a compiere atti del genere senza che nessuno intervenga preventivamente e si appellino poi all'incapacità di intendere e volere nel momento in cui compiono atti così efferati. Uscire di casa con una pistola piuttosto che con un coltello è premeditazione e non raptus di follia. Eppure c'è ancora parte della legge che crede a questa favoletta.
 

Salvodue

Nuovo forumer
Gli uomini hanno paura delle donne che "decidono" in autonomia e con liberi pensieri. Non tutti, ma tanti.
I sacerdoti hanno paura delle donne che si liberano dalla dottrina della chiesa, gestendo in autonomia il loro corpo o il loro cervello, senza mettersi a servizio di qualcosa o di qualcuno
E anche molti uomini.
Paura perché hanno sempre visto, volenti o nolenti, la donna e il suo corpo al servizio di qualcuno. Quasi sempre al servizio di un uomo.
La madre è un corpo al servizio del figlio.
La moglie, un corpo al servizio del marito.
La figlia è al servizio della famiglia.
La sposa, la ragazza, la fidanzata, un corpo al servizio (sessuale e non) del fidanzato.
Fa paura una donna che decide di non essere più al servizio di un uomo.
Fa paura una donna libera, perché sovverte "l'ordine" che molti uomini hanno in testa. Quell'ordine per il quale l'uomo comanda e la donna ubbidisce.

Quanti uomini pensano che una donna in minigonna si vesta in quel modo per farsi vedere da un uomo?
Quanti uomini pensano che una donna in abiti succinti lo faccia per il piacere di un uomo? Per farsi notare sessualmente da un uomo?
Quasi tutti.
E, ahimé, anche molte, troppe donne lo pensano.

Perché?
Perché anche noi donne siamo abituate a vederci "al servizio" di un uomo.
"In funzione" di un uomo, "con gli occhi di un uomo".

L'uomo che uccide la donna che lo lascia, che DECIDE di non volerlo più, che DECIDE di poter stare da sola, rimane destabilizzato.
Perché lei interrompe l'ordine che lui ha in testa.

Non è colpa della donna che decide, ovviamente.
La colpa è dell'uomo che uccide.

L'uomo che si scaglia contro i corpi nudi e liberi delle donne, come i sacerdoti, o coloro che giustificano gli stupri con un "da come va in giro vestita, è andata a cercarselo" sono quelli che hanno più paura e quindi si nascondo dietro queste cretinate e questi falsissimi moralismi.

Un corpo nudo a servizio di un uomo, come in pubblicità, in televisione, nei locali a luci rosse, ecc. infatti, trova sempre uomini contenti e ammiccanti, uomini che pensano che vada tutto bene.
Una donna che si spoglia per i fatti suoi o che decide di usare del proprio corpo come le pare (abortendo, per esempio), allora viene sempre giudicata.
Perché?
Perché in quel momento la donna usa il suo corpo in funzione solo di sé stessa e dei suoi desideri e non di quelli del maschio di turno.
Se ci fate caso, la maggior parte degli antiabortisti, infatti, è costituita da uomini.

E allora si ricade, per difesa delle proprie piccinerie, nella consueta distinzione tra puttane e sante.

Gli uomini sono anche la maggior parte degli omofobi.
Anche qui, non è un caso.
Il diverso fa paura, soprattutto agli uomini.

Vittime anche loro, senza rendersene conto, di stereotipi che li penalizzano impedendo loro di accogliere e di condividere, di emozionarsi e di partecipare, di crescere e di elevarsi.

Mi domando sempre come mai gli uomini non si ribellino al modello unico che viene proposto nei media della virilità :mumble:
Uomini rappresentati in balia degli istinti sessuali e incapaci di svolgere le più semplici mansioni casalinghe come fare il bucato e di occuparsi della propria salute. Eterni bambocci in preda agli ormoni.

Quando gli uomini smetteranno di vedere le donne libere come una "minaccia" all'ordine del patriarcato, allora le cose miglioreranno. Per tutti, non solo per le donne.

Chiudo dicendo che sono molte anche le donne che portano avanti l'ordine patriarcale.
Un po' perché fanno di necessità virtù, avendo poca libertà di scelta, nei fatti.
Un po' perché per sovvertire tale ordine occorre un livello di consapevolezza e di forza notevole che non è certamente facile sviluppare in un contesto sociale come quello in cui viviamo.

Analisi perfetta, dal mio punto di vista.
Complimenti!:up:
 

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