Domanda su Buoni Postali Fruttiferi (1 Viewer)

HereIam

IamForce - HIearme
Ciao ho letto il seguente messaggio che riporto per correttezza:
"Abbiamo avuto notizia che Poste Italiane s.p.a. non rimborsa i buoni fruttiferi postali ordinari, cointestati con clausola di pari facoltà di rimborso ("p.f.r."), nel caso in cui uno dei cointestatari sia deceduto.
Tale comportamento è illegittimo"

Dato per buono quanto scritto, chiedo consiglio su questo tema:
1) ho dei buoni postali cointestati con mia madre deceduta da 11 anni
2) vorrei evitare di andare in regime di successione con altri eredi in vita
3) mia madre nn ha eseguito testamento

In sintesi la mia domanda è: se sono cointestatario di buoni con clausola pfr posso pretendere dalle poste la riscossione del denaro?

Grazie
Marco


Averlo non pretenderlo.
 

marcoin

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Ciao ho letto il seguente messaggio che riporto per correttezza:
"Abbiamo avuto notizia che Poste Italiane s.p.a. non rimborsa i buoni fruttiferi postali ordinari, cointestati con clausola di pari facoltà di rimborso ("p.f.r."), nel caso in cui uno dei cointestatari sia deceduto.
Tale comportamento è illegittimo"

Dato per buono quanto scritto, chiedo consiglio su questo tema:
1) ho dei buoni postali cointestati con mia madre deceduta da 11 anni
2) vorrei evitare di andare in regime di successione con altri eredi in vita
3) mia madre nn ha eseguito testamento

In sintesi la mia domanda è: se sono cointestatario di buoni con clausola pfr posso pretendere dalle poste la riscossione del denaro?

Grazie
Marco
Le poste rimborsano i Buoni PFR se *non sono a conoscenza* del decesso del cointestatario

Nel caso che siano a conoscenza guarda sul sito aduc.it (cerca "buoni postali") ed in particolare:

ADUC - Investire - Lettera - Buoni postali co-intestati ed incasso separato
 
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avvocatesse

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rimborso buoni fruttiferi

Certo che puoi riscuotere il buono. Devo però fare una precisazione: il rimborso ti spetta a norma di legge. Purtroppo però la prassi di poste italiane è quella di accampare scuse illegittime e pretestuose, adducendo per esempio, la necessità della dichiarazione di successione, oppure pretendendo la firma congiunta di tutti gli eredi. Chi ti scrive è un avvocato che ha ottenuto ben due sentenze che affermano quanto dichiaro. Sto cercando di creare un "movimento" per correggere tale condotta illecita ma se lascio il mio recapito telefonico mi "censurano". Mi chiamo emma iocca, per chi fosse interessato ad ottenere ulteriori chiarimenti mi cerchi sull'albo degli avvocati di cosenza.
 

HereIam

IamForce - HIearme
Certo che puoi riscuotere il buono. Devo però fare una precisazione: il rimborso ti spetta a norma di legge. Purtroppo però la prassi di poste italiane è quella di accampare scuse illegittime e pretestuose, adducendo per esempio, la necessità della dichiarazione di successione, oppure pretendendo la firma congiunta di tutti gli eredi. Chi ti scrive è un avvocato che ha ottenuto ben due sentenze che affermano quanto dichiaro. Sto cercando di creare un "movimento" per correggere tale condotta illecita ma se lascio il mio recapito telefonico mi "censurano". Mi chiamo emma iocca, per chi fosse interessato ad ottenere ulteriori chiarimenti mi cerchi sull'albo degli avvocati di cosenza.


Ma non succede la stessa cosa anche per i conti correnti, quando muore un cointestatario e la banca lo viene a sapere?
 

avvocatesse

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Francamente sull'argomento mi cogli impreparata. Io e la mia socia ci siamo imbattute un paio di anni fa, in alcuni clienti, possessori (cointestatari) di buoni fruttiferi (dotati della pari facoltà di rimborso), i quali non riuscivano ad incassare neppure la loro, INDISCUTIBILE, quota a causa del decesso dell'altro intestatario dei buoni. Per farla breve, nell'approntare le cause, ci siamo accorte che in tutt'Italia succede ciò. E' vergognoso e giuridicamente illegittimo (come confermano le sentenze che abbiamo ottenuto in seguito al ricorso all'autorità giudiziaria). La nostra aspirazione è quella di bloccare tale pratica scorretta, perpetrata a dannod ei risparmiatori. Vorremmo riunire un cospicuo gruppo di "malcapitati" per far sentire le nostre ragioni.
 

HereIam

IamForce - HIearme
Francamente sull'argomento mi cogli impreparata. Io e la mia socia ci siamo imbattute un paio di anni fa, in alcuni clienti, possessori (cointestatari) di buoni fruttiferi (dotati della pari facoltà di rimborso), i quali non riuscivano ad incassare neppure la loro, INDISCUTIBILE, quota a causa del decesso dell'altro intestatario dei buoni. Per farla breve, nell'approntare le cause, ci siamo accorte che in tutt'Italia succede ciò. E' vergognoso e giuridicamente illegittimo (come confermano le sentenze che abbiamo ottenuto in seguito al ricorso all'autorità giudiziaria). La nostra aspirazione è quella di bloccare tale pratica scorretta, perpetrata a dannod ei risparmiatori. Vorremmo riunire un cospicuo gruppo di "malcapitati" per far sentire le nostre ragioni.


Il conto corrente viene bloccato e sembrerebbe logico fosse la stessa cosa per i BFP.
 

avvocatesse

Nuovo forumer
Dunque, per quel che riguarda i buoni fruttiferi postali, la COINTESTAZIONE e la clausola di pari facoltà di rimborso (P.F.R.), fan sì che tra poste italiane ed i proprietarid ei buoni, si instauri una specie di obbligazione che non consente alla società di bloccare l'intero rimborso del buono fruttifero (men che meno della quota relativa al/ai cointestatario/i superstite/i).
Non so (perchè non conosco nei dettagli il contratto di conto corrente) se analogo discorso valga per i rapporti di conto corrente appunto. Quel che è certo che logica e diritto non vanno sempre di pari passo.
 

avvocatesse

Nuovo forumer
Quel che posso garantire per esperienza personale è che, ripeto, non rimborsare i buoni fruttiferi postali (cointestati e con clausola di pari facoltà di rimborso, p.f.r.) costituisce una condotta illegittima, sanzionata dall'autorità giudiziaria.
 

HereIam

IamForce - HIearme
Dunque, per quel che riguarda i buoni fruttiferi postali, la COINTESTAZIONE e la clausola di pari facoltà di rimborso (P.F.R.), fan sì che tra poste italiane ed i proprietarid ei buoni, si instauri una specie di obbligazione che non consente alla società di bloccare l'intero rimborso del buono fruttifero (men che meno della quota relativa al/ai cointestatario/i superstite/i).
Non so (perchè non conosco nei dettagli il contratto di conto corrente) se analogo discorso valga per i rapporti di conto corrente appunto. Quel che è certo che logica e diritto non vanno sempre di pari passo.


Il saldo di un c/c si può (potrebbe) anche suddividere pro quota tra gli aventi diritto in vita, lasciando in essere il c/c (con la somma del de cuius) fino alla fine dell'iter di chiusura del c/c stesso, chiusura perchè comunque il conto dovrà essere chiuso, essendo deceduto un cointestario. Rimarrebbe comunque da stabilibire a chi farebbero capo le spese del conto fino alla sua chiusura, conto che rimane cointestato anche a chi avrebbe già incassato la sua quota.

Un BFP non si può incassare in quota parte: o tutto o niente.
 

HereIam

IamForce - HIearme
Quel che posso garantire per esperienza personale è che, ripeto, non rimborsare i buoni fruttiferi postali (cointestati e con clausola di pari facoltà di rimborso, p.f.r.) costituisce una condotta illegittima, sanzionata dall'autorità giudiziaria.


Anche i c/c di solito sono a firma disgiunta ma evidentemente non è la stessa cosa.:rolleyes:

Siamo alle solite: strabismo delle Leggi (italiane) e/o della loro attuazione/interpretazione.:D

Sull'interpretazione Magistratura e avvocati basano il loro potere/interesse.
 

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