Discutiamo di P L A G I O (1 Viewer)

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Sia pure. Tuttavia.
Appurata l''aporia nell''interiezione ostativa, comprensiva delle variegate primarie scatologie euristiche {in francese semplicemente m&rd&}, l''acribia virginale soggiacente ad una qualche predittiva weltanschaung esocaribica non concede un ette di malinconica aggravazione sul registro delle intensita'' bitumistiche apparenti. Risulta con cio'' estraneo come al regresso del polisenso corticale ineunte una acclarata provenienza etilica, come magari ben seppe rimarcare il Nietsche nella sua demenza, allora l''exitus del sotteso poligramma suddetto si appagherebbe di ampie cacofonie ipotermiche di provenienza . absit iniuria {et urinia} verbis . sciacquonica. Ne"si pretenda con siffatta esegesi diuretica di deconcionare il petogramma di tale arke'' ausonica, purtuttavia, inzomma,
madamina il cacalogo e'questo.
Accidenti, così non riesco a starti dietro ... però si potrebbe continuare e al post n. 200 chiudere e farne un libro dal titolo 'La critica dell'assurdo', un po' come il teatro dell'assurdo di Ionesco.
Mi limito a riportare direttamente dal FOL una citazione di un critico (Caramel). Ho sostituito il nome dell'autore con XYZ tanto per far capire che al posto di XYZ si potrebbe mettere qualsiasi nome e funzionerebbe sempre:
«XYZ, in realtà, è insieme uguale e diverso. Si potrebbe anzi dire che è diverso perché uguale. La freschezza dei quadri di questi anni, la loro palpitante leggerezza e sfuggente imprendibilità, sono la conseguenza della fedeltà ad un metodo che è mentale prima che pratico, fondato com’è sulla coscienza dell’irriducibilità del reale a schemi monologici».
 

kiappo

Forumer storico
Accidenti, così non riesco a starti dietro ... però si potrebbe continuare e al post n. 200 chiudere e farne un libro dal titolo 'La critica dell'assurdo', un po' come il teatro dell'assurdo di Ionesco.
Mi limito a riportare direttamente dal FOL una citazione di un critico (Caramel). Ho sostituito il nome dell'autore con XYZ tanto per far capire che al posto di XYZ si potrebbe mettere qualsiasi nome e funzionerebbe sempre:
«XYZ, in realtà, è insieme uguale e diverso. Si potrebbe anzi dire che è diverso perché uguale. La freschezza dei quadri di questi anni, la loro palpitante leggerezza e sfuggente imprendibilità, sono la conseguenza della fedeltà ad un metodo che è mentale prima che pratico, fondato com’è sulla coscienza dell’irriducibilità del reale a schemi monologici».

Ecco...appunto..vabbè, vi saluto tutti, fra poco parto sotto un mega temporale...statemi bene!!
 

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