Dipinti e disegni antichi (1 Viewer)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Satyrn opfern dem Gott Pan vor einer Herme des Priapos
Tempera

Vedi l'allegato 570991

Avrei voluto tradurre ma non trovo Herme :confused:
Significa erma, e' una statua religiosa di quel tipo li' (busto, in pratica)
Andando a occhio - qui non posso controllare - Satiri sacrificano al dio Pan davanti ad un'erma di Priapo.

A meno che non sia: Sacrificio del telespettatore in una televendita. :grinangel:
Nel senso che il dio Priapo te lo ritrovi dentro ... :fiu:
 
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RedArrow

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Significa erma, e' una statua religiosa di quel tipo li' (busto, in pratica)
Andando a occhio - qui non posso controllare - Satiri sacrificano al dio Pan davanti ad un'erma di Priapo.

A meno che non sia: Sacrificio del telespettatore in una televendita. :grinangel:
Nel senso che il dio Priapo te lo ritrovi dentro ... :fiu:
Ottimo, traduzione inserita ma aggiustata, direi 'compiono sacrifici' e non 'sacrificano' che è un verbo transitivo e quindi mancherebbe il complemento oggetto.
Dobbiamo essere puristi della lingua italiana !
 

RedArrow

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Giovane che suona il flauto per un satiro
Olio su carta

Passato in asta presso Christie's e Sotheby's, adesso al MET di New York.
L'attribuzione al Grechetto è data per certa anche se l'opera non è firmata.



1598015784663.png
 

baleng

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Ottimo, traduzione inserita ma aggiustata, direi 'compiono sacrifici' e non 'sacrificano' che è un verbo transitivo e quindi mancherebbe il complemento oggetto.
Dobbiamo essere puristi della lingua italiana !
Beh, io ricordo di avere visto spesso questa forma, sacrificare agli dei, senza c.ogg., che indica appunto l'atto di fare un sacrificio visto in se', senza specificare l'oggetto.. E infatti, dalla Polonia non potendo far molto altro, ho cercato "sacrificare" in Treccani on line

(ant. o region. sagrificare) v. tr. [dal lat. sacrificare, comp. di sacrum «rito sacro» e -ficare, dal tema di facĕre «fare»] (io sacrìfico, tu sacrìfichi, ecc.). – 1. a. Nelle religioni pagane, celebrare solennemente un rito sacrificale, offrire un sacrificio, generalmente cruento, a una o più divinità: s. animali, vittime umane. Anche assol.: s. a Diana; s. agli dèi inferi. etc.
Quindi in senso assoluto.

Poi un esempio concreto
si raccontava che, mentre Ecuba stava sacrificando nel tempio di Apollo Timbreo, che era territorio neutro, Achille arrivò al tempio con la medesima intenzione

Non e' che di ogni verbo transitivo si debba sempre mettere l'oggetto, es.: io mangio, stiamo costruendo, ecc.
In particolare, la prep art "al" libera, diciamo cosi', dall'obbligo (presunto) di indicare un soggetto. L'attenzione viene portata sull'azione in quanto diretta al fruitore della stessa.

Che stai facendo?
Sto cucinando.
Chi? :eplus:
R.A. :prr::prr: :grinangel:
 
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baleng

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Aggiunte da sacrificare in Vocabolario - Treccani

Per estens., assol., dimostrare apertamente, e anche ostentatamente, devozione e ammirazione per un valore ideale, o attaccamento e dedizione a un proposito: s. alla bellezza; a ogni occasione sacrificano alla pace e preparano segretamente la guerra.

Part. pres. sacrificante, anche come agg. e sost., solo nel sign. religioso, che o chi compie (o celebra) il sacrificio: il sacerdote sacrificante o il sacrificante.
 

RedArrow

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Naturalmente un verbo transitivo non richiede necessariamente un complemento oggetto, è solo una problema di "suono", cioè di come la frase appunto suona. Mettiamo di essere nel V° secolo avanti cristo, io su una spiaggia della Magna Grecia (dove in effetti adesso sono) e tu in compagnia dello scultore Σκόπας (per dire, ovviamente) nei pressi del Partenone. Io ti telefono con lo Smartphone: "Ciao @baleng che fai di bello" e tu "Ciao, sacrifico". La frase rimane sospesa, no? Se invece tu dicessi "Ciao, sto compiendo un sacrificio", io penso ah ok, lo richiamo dopo. Ecco, tutto qua.
 

baleng

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Stanotte parto in auto. Da solo. Mi aspetta un viaggio di 1300 km, praticamente tutto di seguito. Poco piu'di meta' in autostrada. Dalla Polonia, altro che Magna Grecia :pollicione:. Peraltro, Scopas non e' voluto venire (Parte? None!), rimarra' in questa citta' dal nome impronunciabile di Przemyśl. Quella dove la debordante fantasia di Jaroslav Hašek abbandono' per sempre il buon soldato Sc’vèik (ecco, chi ha provato a pronunciare questi nomi capira' facilmente perche' ora, in procinto di tornare, mi ritrovi con la lingua annodata).
Scopas rimarra' qui e sacrifichera' al dio Mercurio per la buona riuscita del mio viaggio. Che e' la principale cosa per me, in questo momento. Penso che l'aglio di cui ho riempito la macchina bastera' a proteggermi. Se cosi' non fosse, lascio tutti i miei possedimenti alla dea Venere, una vera specialista nel dissiparli. Come quasi tutte le signore. :)
 

cassettone

In stand by
Stanotte parto in auto. Da solo. Mi aspetta un viaggio di 1300 km, praticamente tutto di seguito. Poco piu'di meta' in autostrada. Dalla Polonia, altro che Magna Grecia :pollicione:. Peraltro, Scopas non e' voluto venire (Parte? None!), rimarra' in questa citta' dal nome impronunciabile di Przemyśl. Quella dove la debordante fantasia di Jaroslav Hašek abbandono' per sempre il buon soldato Sc’vèik (ecco, chi ha provato a pronunciare questi nomi capira' facilmente perche' ora, in procinto di tornare, mi ritrovi con la lingua annodata).
Scopas rimarra' qui e sacrifichera' al dio Mercurio per la buona riuscita del mio viaggio. Che e' la principale cosa per me, in questo momento. Penso che l'aglio di cui ho riempito la macchina bastera' a proteggermi. Se cosi' non fosse, lascio tutti i miei possedimenti alla dea Venere, una vera specialista nel dissiparli. Come quasi tutte le signore. :)

Da esperto di lunghi percorsi, armati di bevande energetiche e caffè o ginseng in termos, visto che nella zona dove sei non puoi chiedere aiuto ai prodotti della Ferrero ;)
 

RedArrow

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Stanotte parto in auto. Da solo. Mi aspetta un viaggio di 1300 km, praticamente tutto di seguito. Poco piu'di meta' in autostrada. Dalla Polonia, altro che Magna Grecia :pollicione:. Peraltro, Scopas non e' voluto venire (Parte? None!), rimarra' in questa citta' dal nome impronunciabile di Przemyśl. Quella dove la debordante fantasia di Jaroslav Hašek abbandono' per sempre il buon soldato Sc’vèik (ecco, chi ha provato a pronunciare questi nomi capira' facilmente perche' ora, in procinto di tornare, mi ritrovi con la lingua annodata).
Scopas rimarra' qui e sacrifichera' al dio Mercurio per la buona riuscita del mio viaggio. Che e' la principale cosa per me, in questo momento. Penso che l'aglio di cui ho riempito la macchina bastera' a proteggermi. Se cosi' non fosse, lascio tutti i miei possedimenti alla dea Venere, una vera specialista nel dissiparli. Come quasi tutte le signore. :)
Con lo Smartphone segnati un posto dove poterti fermare, se ce ne fosse bisogno, a metà strada.
 

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