Denunciamo l'italia per istigazione al suicidio (1 Viewer)

DNGMRZ

ordine 11.110
VI CHIEDO AIUTO. Luigi Di Maio.

Non vi ho mai chiesto nulla con questa pagina facebook. L'ho sempre usata solo per informare e farvi partecipare alle mie opinioni e iniziative quotidiane.
Ma Eddy era uno di noi. Era del Movimento. Era un commerciante di Pomigliano d'Arco che si è suicidato qualche giorno fa per una multa di 2000 euro, fattagli dall'ispettorato del lavoro: la moglie lo stava aiutando nel panificio che gestiva (si è beccato per questo 2000 euro da pagare entro 12 ore + altri 9000 euro). Una tragedia. VIDEO Rabbia ai funerali del panettiere suicida: "Ci prendono in giro la sera in tv e la gente muore"
ho visto una trasmissione in tv: è intervenuto un tizio, un burocrate che con un arroganza vergognosa ha difeso le persone che hanno spinto al suicidio il povero eddy. I 2 giornalisti in studio non han detto nulla. Idem il conduttore.
L'italia è un paese di *****, in cui tutti hanno qualcosa da guadagnare.
Tutti tranne chi lavora onestamente come il povero eddy.
Caro eddy dove sei in quessto momento spero tu stia bene. Di sicuro non ci sarà gente di ***** come quella che hai lasciato qui.
Io sarò contento quando arriverà il FMI a rompere il culo ai giornlisti e al figlio di puttana che difendeva gli assassini di eddy.
 

tontolina

Forumer storico
BANCHE CORROTTE, TV INFETTA – LA RAI RINVIA LA TRASMISSIONE DELLA FICTION SULLE BANCHE CHE NEGANO I PRESTITI E PORTANO GLI IMPRENDITORI AL SUICIDIO: DI MAFIA E SERIAL KILLER SI PUÒ PARLARE, MA GUAI A TOCCARE GLI ISTITUTI

“Le due leggi” con Elena Sofia Ricci doveva andare in onda domani e mercoledì, invece viale Mazzini lo ha bloccato, per evitare contenziosi con società di credito che esistono davvero e hanno lo stesso nome di quelle citate nella fiction. Che sarà ri-montata e ri-doppiata…


Laura Rio per “il Giornale”
Le banche spaventano. Anche per fiction. I vertici della Rai hanno deciso di rinviare a data da definirsi la mini-serie Le due leggi che avrebbe dovuto andare in onda martedì e mercoledì su Raiuno. Protagonista Elena Sofia Ricci, direttrice di banca,che vede suicidarsi un imprenditore dopo avergli negato un prestito. Il dolore e il rimorso per il dramma la portano prima a trasformarsi in novella Robin Hood e a spostare sui conti dei clienti in difficoltà somme dei clienti più ricchi.
Poi ad auto- denunciarsi e, nel contempo, scoprire che la propria banca è dedita a traffici ben più gravi. Il rinvio della serie ufficialmente è stato deciso per evitare contenziosi con società di credito reali: è stato scoperto infatti che casualmente portano lo stesso nome della fiction. Si deciderà se procedere a un rimontaggio e ri-doppiaggio tagliando le parti che potrebbero creare problemi o se cercare di ottenere un «via libera » dagli istituti che potrebbero sentirsi danneggiati.
Sembra, però, che si stia usando fin troppa precauzione: l’argomento è scottante e racconta di problemi che hanno causato tanti danni e sofferenza tra la gente, ma potrebbe anche irritare potentati economici forti e molto sensibili alla propria immagine. Un fatto è certo.
Ci si è accorti solo a pochi giorni dalla messa in onda dei possibili problemi: la conferenza stampa di presentazione di domani è stata annullata all’ultimo momento e i settimanali riportano la visione martedì e mercoledì. Vedremo quando e come la fiction sarà rimessa in onda, perché tra programmarla in una stagione di grande ascolto come questa e farla passare a tarda primavera c’è grande differenza.
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FONTE:
dagospia
 

DNGMRZ

ordine 11.110
Montemarano: Imprenditore 44enne si suicida sparandosi in auto
24 marzo 2014
Nel corso delle indagini da parte dei carabinieri sulla vicenda dell’uomo ritrovato morto nella sua auto nei pressi del cimitero di Montemarano, le forze dell’ordine sembrano aver ricostruito i pezzi dell’accaduto. Si tratta di un noto imprenditore di 44 anni, titolare di un’azienda di calcestruzzo. Costui, in preda alla grave crisi economica che da tempo si è abbattuta sul nostro paese, ha deciso di farla finita e così si è sparato alla testa.(…)
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Montemarano: Imprenditore 44enne si suicida sparandosi in auto - crisitaly
 

ninjaxx

amico del maestro...
Effetto crisi: impennata di suicidi nel 2013, la metà erano imprenditori

Cronologia articolo15 febbraio 2014Commenti (5)
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Argomenti: Imprese | Italia Centrale | Laboratorio | Studi Link Campus University | Sud


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Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2014 alle ore 15:24.



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Un suicidio ogni 2 giorni e mezzo. Nell'anno 2013 sono state complessivamente 149 le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche, rispetto agli 89 casi registrati nel 2012 di cui il 40% nel solo ultimo quadrimestre. Sono questi gli ultimi dati resi noti da Link Lab, il Laboratorio di ricerca socio-economica dell'Università degli Studi Link Campus University, che da oltre due anni studia il fenomeno e che adesso pubblica i dati complessivi di un'attività di monitoraggio avviata nel 2012.
Circa un suicida su due (45,6%) è imprenditore (68 i casi nel 2013, 49 nel 2012) ma, rispetto al 2012, cresce il numero delle vittime tra i disoccupati: sono 58, infatti, i suicidi tra i senza lavoro, numero che risulta più che raddoppiato rispetto al 2012 quando gli episodi registrati furono 28. Dopo i mesi estivi, il numero dei suicidi per ragioni economiche è tornato a salire vertiginosamente a settembre, con 13 episodi registrati; ottobre ha contato 16 vittime, novembre ha registrato 12 casi mentre nell'ultimo mese dell'anno in cui le vittime sono state ben 18. In 19 casi si è arrivati al gesto estremo per stipendi non percepiti.

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Il fenomeno non conosce differenze geografiche: al Sud come al Nord. Nel 2012 il numero più elevato dei suicidi per motivi economici si registrava nelle regioni del Nord-Est (27 casi con un'incidenza percentuale pari al 30,3%), un'area geografica a maggior frequenza di suicidio tra gli imprenditori a causa della maggiore densità industriale. L'analisi complessiva dell'anno 2013 sottolinea come il fenomeno sia andato uniformandosi a livello territoriale interessando con la stessa forza tutte le aree geografiche. Persino nel Mezzogiorno dove il tasso dei suicidi per crisi economica é sempre stato storicamente più basso rispetto alla media nazionale, vi è stato un allarmante aumento del numero dei suicidi: 13 i casi complessivi dell'anno 2012 a fronte dei 29 del 2013. Nel 2013 il numero più elevato di suicidi per ragioni economiche si è registrato nel Nord-Ovest che vede triplicato il numero delle vittime che passa da 12 dell'anno 2012 a 35 nel 2013. A seguire le regioni centrali con 33 casi (22,1%) a fronte dei 23 del 2012 (25,8%) e il Nord-Est con 32 (21,5%), dato quest'ultimo in linea con quanto registrato nel 2012 quando gli episodi sono stati 27. Sono invece 19 i casi di suicidio registrati nelle Isole (14 nel 2012).
La crisi interessa strati sempre più ampi della popolazione. Nel 2013, così come nel 2012, la crisi economica, intesa come mancanza di denaro o come situazione debitoria insanabile, rappresenta la motivazione principale del tragico gesto, all'origine dei 108 suicidi (72,5%) nel 2013, a fronte dei 44 del 2012. La perdita del posto di lavoro continua a rappresentare la seconda causa di suicidio: 26 gli episodi registrati, in lieve aumento rispetto al 2012 quando i casi sono stati 25. Ad incidere inoltre sul tragico epilogo, i debiti verso l'erario: 13 le persone che nel 2013 si son tolte la vita a causa dell'impossibilità di saldare i propri debiti nei confronti dello Stato.
E i tentati suicidi? Quasi raddoppiato il numero rispetto al 2012. Preoccupante e significativo anche il numero dei tentati suicidi: sono infatti 86 le persone che nel 2013 hanno provato a togliersi la vita per motivazioni riconducibili alla crisi economica, tra cui 72 uomini e 14 donne, contro i 48 casi complessivi registrati nel 2012. Anche tra i tentativi di suicidio, a destare allarme é l'incremento registrato nelle regioni meridionali: si passa infatti dai 5 casi del 2012 a ben 25 tragici tentativi di porre fine alla propria vita rilevati nel 2013. Anche nelle regioni insulari si passa a 15 casi dai 6 registrati nel 2012. L'aumento si registra anche nelle regioni del Centro Italia in cui nel 2013 si sono verificati ben 22 casi a fronte dei 13 rilevati nel 2012. A livello regionale il numero più elevato di tentativi di suicidio nel 2013 si ha nel Lazio (12). Seguono Sicilia (11), Campania ed Emilia Romagna (10), Lombardia (7), Abruzzo e Toscana (6). I disoccupati che nel 2013 hanno tentato di togliersi la vita sono 50. Erano 20 nel 2012.
 

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