Cir (CIR) De BENE chiede lo sconto sui debiti (1 Viewer)

tontolina

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Sta per iniziare la MATTANZA per gli investitori del Fotovoltaico (e altre rinnovabili) da parte di Renzi e dei suoi sponsor (Sorgenia indebitata, De Benedetti, costruttori di centrali a carbone) una chiave di lettura e perchè non bisogna condannare gli investitori più importanti dal dopoguerra. P.s. Okkio a chiamare il fiorentino “Ebetino” : vi querela!

Sta per scattare l’operazione “grande tonnara” per gli investitori in Fotovoltaico
Perchè colpevolizzarli, perchè schernirli? che differenza c’è tra chi investe in energia pulita e migliora l’ambiente e chi in titoli Lockheed Martin o Bot, o oro? Forse perchè si è fidato dallo Stato? ma se ricalcolassero le imposte decuplicandole retroattive su chi ha realizzato i propri guadagni rischiando i propri soldi come valuteremmo la cosa?
Prima sono stati attirati

anche perchè andava avvicinato l’obiettivo del 20-20-20 Europeo che proprio grazie a loro permetterà forse all’Italia di non dover comprare certificati antinquinamento.




Dati incontrovertibili (cito da investitore, consulente ed esperto di politiche legate alle rinnovabili anche in campo agricolo)
1) Il contributo Cip6 ha foraggiato per numerosi anni “indicibili investimenti”. Da quando è nato il FV è nato solo 1/3 è destinato alle vere rinnovabili. 2/3 alle assimilate tra cui costi di smaltimento scorie nucleari Caorso &co, trattamento fanghi bituminosi etc…
2) L’investimento in Fv è stato il più importante del dopoguerra su un solo settore con 70.000.000.000 di impegno finanziario da parte delle imprese
3) E’ frutto di una direttiva europea del 2002. Ha visto due governi tenere il pedale del freno premuto per tre anni (mentre in Germania, senza sole, si sviluppava un mercato di 10.000 addetti. Poi a luglio 2005 il Ministro Scajola ha DOVUTO ratificare la direttiva, pentendosene già a febbraio 2006 e riducendolo di 1/4. Molte le richieste di porre dei limiti, non accolte dal Governo per favorire grandi imprese che hanno fatto impianti giganteschi (bastava porre un limite di 200 kw…) Beghelli fece 80 MW !!! l’Eneol quello più grande di tutti. Sulla base di una precisa norma dello stato si misero in moto tutti i settori compreso quello agricolo.)
4) Nel solo 2010 lo stato incassa 14.000.000.000 dall’Iva (tutto è fatturato!!!!)
5) Per i piccoli impianti di casa prima consumavi la tua corrente e poi pagavi quella che attingevi dall’Enel. adesso paghi ogni kw dall’Enel e quello che fai te lo pagano solo se superi una certa soglia… e solo se fai domanda, dopo averti OBBLIGATO a modificare i contratti
6) in tre anni la produzioni da solo Fv supera quella di due centrali nucleari che Scajola , Enel & Co volevano costruire. (nel 2010 le banche rallentano i prestiti, mentre i costi degli impianti crescevano di un 5% al mese per la grandissima richiesta) Le stesse banche, 13 per l’esattezza concedono una line di credito all’Enel
7) il “colpo di reni dell’Italia in questo settore raggiunge livelli ragguardevoli. Col Sole che l’Italia ha raggiungiamo e superiamo la Germania. Diventiamo il primo produttore mondiale di Fv, al di sopra degli Usa (che stanno sì investendo anche loro, ma guardano alle trivellazioni in Alaska e al fracking e vogliono estrarre dalle sabbie bituminose (operazione una volta troppo costosa, come i prelievi del mare del nord quando il petrolio costava 20 dollari al barile (5 i costi di estrazioni in Iraq), ma grazie alla guerra a Saddam che nulla c’entrava con le torri – ma questa è un’altra storia – da allora il prezzo del greggio è saldamente quintuplicato)
8) da quando sono entrate in funzione le centrali l’energia di giorno costa meno di quella di notte e hanno dovuto modificare le tariffe. Tuttavia il dimezzamento dell’energia all’ingrosso è crollato (grazie alle tante petroliere in arrivo in meno e al minor consumo delle fossili con RISPARMI ENORMI DELLO STATO, mai conteggiati nei costi benefici, senza parlare di quelle ambientali – vedasi chiusura centrale a carbone di Vado ex Sorgenia De Benedetti) . La riduzione del MW all’ingrosso costava 80 Euro ed è sceso a 46 con un -42,5% !! grazie alle rinnovabili. Ma non ne parla nessuno. Invece con la rimodulazione di gennaio 2014 i grandi consumatori (cementifici ibn primis ) hanno avuto una riduzione del 27%. Voi e la vecchietta del vs pianerottiolo insieme a me ce la siamo presa in quel posto con un +5%
9) C’è UN PROGETTO DAL NOME INGLESE (CAPACITY PAYMENTE – VERIFICATE) PER DARE 12.000.000.000 DI INDENNIZZO AI COSTRUTTORI DI CENTRALI A CARBONE (delle aquile davvero quanto a fiuto) che nel periodo di boom delle rinnovabili ha investito in centrali a Carbone che sono ferme perchè NON SERVONO (si tenga conto anche della riduzione rilevante dei consumi a causa della crisi)
10) Contemporaneamente lo Stato dal 2013 taglia di un terzo i pagamenti di energia (da 11 centesimi a 8) Taglia dal primo gennaio da 8 a 3,9 per i cpiccoli e da 8 a 5,9 per i grossi (dividi et impera). La vendetta dei petro-carbo lieri prende forma.
11) Contributi ed imposte pagati da imprese del settore in questi anni (crescita del settore del 40%) incalcolabili. Ho seguito aziende che nel 2010 hanno raggiunto i 60 dipendenti (ne avevano 4 nel 2009) fatturando milioni di euro e pagando deleghe mensili a molti zeri . Ah, ma la colpa è delle rinnovabili
accoppiamoli!!!
12) Presi alla sprovvista i grandi nuclearisti si attrezzano:
a) primo siluro: l’autorità per l’energia parla di eccessivo costo delle rinnovabili in bolletta , tacendo che 2/3 del Cip6 vanno ad altri in audizioni in Parlamento
b) secondo siluro Report fa un programma con moltissime falsità miratissime e dai danni incalcolabili (ne sa qualcosa di Pietro con i 46 immobili che sono quasi tutti terreni…). Sono tra le centinaia di persone che scrive alla Rai



c) il ministro Romani affonda le rinnovabili abbreviando il terzo conto energia con decreto da 3 anni a 3 – cosa mai vista da sempre – saltano mutui, programamzioni e budet con il terzo conto energia. Intanto gli amici degli amici hanno costruito l’impossibile e con stazze enormi.
Esplodono i ricorsi.

Moltri investitori a garanzie concesse e mutui perfezionati si vedono saltare ogni business plain (ma si doveva fare il nucleare e non si poteva dare tutto alle rinnovabili..
Poi si sa, il diavolo fa le pentole e non i coperchi: Fukushima e il referendum affondano contro ogni previsione il lanciatissimo nucleare … avremmo pagato miliardi ai soliti per costruirle e miliardi a smantellarli (dopo 20 anni stiamo ancora pagando, insieme all’Eritrea , al Belice e al Vajont), ma questa è un’altra storia. Col fv non guadagna nessuno direttamente dagli impianti.


Mandiamoli a casa.

NEWS » ENERGIE ALTERNATIVE
Decreto Romani ‘blocca-solare’: a rischio il futuro delle rinnovabili
di Alessandra Profilio – 1 Marzo 2011
energia sole
Il settore delle rinnovabili in Italia rischia di subire un netto arresto con il Decreto che il Ministro Romani presenta oggi
La crescita del settore delle energie rinnovabili in Italia rischia di essere arrestata. Il Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani presenterà infatti oggi al Pre-Consiglio dei Ministri una proposta di decreto che le associazioni ambientaliste e le aziende delle rinnovabili hanno già significativamente definito ‘blocca-solare’.
A far discutere è in particolare il cuore del provvedimento (che arriva anche in attuazione della direttiva 2009/28/CE) il quale prevede la sospensione degli incentivi al fotovoltaico non appena si raggiunge l’obiettivo degli 8.000 Mw. Si tratta di un tetto di sei volte inferiore di quello previsto dalla Germania. Altri punti principali del testo sono il taglio retroattivo del 30% per gli incentivi per l’eolico ed un sistema di aste al ribasso per i nuovi impianti.
Secondo il Ministro Paolo Romani, i meccanismi di incentivazione alle fonti rinnovabili costano troppo e, per questo motivo, devono essere interrotti.
Non ci stanno gli ambientalisti e le aziende delle energie rinnovabili che, per denunciare un provvedimento che comporterebbe uno stop della marcia dell’Italia verso la crescita di queste fonti, hanno organizzato ieri mattina una conferenza stampa davanti al Ministero dello Sviluppo economico.

Il Governo Berlusconi getta la maschera con un attacco senza precedenti alle fonti rinnovabili. Con la proposta di Decreto legislativo che verrà presentata domani dal Ministro Romani si vogliono fermare l’eolico, il solare, e le biomasse in Italia per dare spazio al nucleare”, ha dichiarato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, presente alla conferenza convocata da Legambiente Greenpeace, Wwf, Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Kyoto Club, Ises, Anev, Aper, Assoenergie futuro, Assosolare.

Legambiente ha poi affermato che si batterà affinché il provvedimento venga modificato e che invierà il prima possibile le sue osservazioni a Bruxelles “per denunciare come un Decreto che doveva attuare gli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili (decisi dall’Unione Europea con una precisa Direttiva) ne blocchi invece lo sviluppo”.

A denunciare il provvedimento è anche Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia, secondo cui “il decreto legislativo ‘blocca-solare’ proposto dal dicastero dell’economia, che vuole porre un ‘tetto’ al fotovoltaico e bloccarne gli incentivi, fa andare l’Italia in controtendenza rispetto al mondo intero”. In tal modo, avverte Leoni, “spegneremo il ‘nostro’ sole e tutta l’economia, ancora giovane, che ruota intorno alle rinnovabili”.

La proposta del Ministro Romani costituisce secondo il WWF “una mossa in controtendenza rispetto al mondo intero che ormai punta sulla green-economy con grande sviluppo delle fonti rinnovabili di energia” e anche “rispetto alla politica energetica indicata dall’Unione Europea che si è posta l’obiettivo di almeno il 20% al 2020 di copertura da fonti rinnovabili dei consumi di energia, un obiettivo sostenibile solo con il concorso di tutti i paesi”.

Le associazioni e le aziende sottolineano poi come tale provvedimento potrebbe infliggere un “colpo mortale” al settore delle rinnovabili che, peraltro, dà lavoro a oltre 100mila persone, 29mila solo nel settore dell’eolico italiano.

A tal proposito il presidente di Assosolare Gianni Chianetta ha dichiarato: “ci auguriamo che il governo abbia modo di rivedere la sua posizione, anche per non compromettere uno dei pochi settori in controtendenza nell’economia italiana e migliaia di posti di lavoro”.

AGGIORNAMENTI

1 marzo, 18.52 Decreto Romani su rinnovabili: salta il tetto per fotovoltaico


Dopo i bombardamenti di precisioni arrivano quelli a tappeto:

a) sale la burockrazja che colpisce anche i piccoli produttori con comunicazioni alla dogana da urlo, adeguamenti inverter a nuove normative, impegno a stakkare quando l’Enel lo richieda a suo insindakabile giudizio.
b) gli impianti vanno akkatastati come opifici in base ad una circolare dell’agenzia entrate che, in difformità da quando dalla stessa sempre sostenuto contro l’agenzia del territorio ex catasto, con costo di accatastamento, aumento delle rendite e più tasse per tutti per sempre
c) in agricoltura, oltre a portare al massimo le rendite sul coltivato, obbligare per 20 anni alla coltivazione, si crea un cortocircuito. Vorrebbero accatastare la parte a pannello con rendite elevatissime (si parla di accertamenti da 1750 euro al metro !!!) e inserimento in catasto URBANO dell’impianto. e SE POI i Comuni si svegliano e chiedono la Tasi, La Tares, l’Imu, la Tari e la tassa sulle superfici vetrate?
d) attribuzione al 25% (per ora) di tassazione alla produzione (quella ridotta di 2/3 in due anni mettendo in crisi da sola i flussi finanziari )
e) di prossima emanazione: spalma incentivi da 20 anni a 26 con esproprio di fatto e fallimento di tutte le imprese e investitori




Il tempo è galantuomo, mandiamoli a casa!!!



P.s. Perchè è pericoloso chiamare Renzi Ebetino?

perchè il suo staff vi querela! (#preoccupatiLicioGelli , che lo hai chiamato “oggi Bambinone”…)
Forte coi deboli, debole coi forti #ebetinodenunciacitutti
Renzie l’ebetino debole con la Merkel e forte con una mamma, una semplice cittadina
“Nel giugno del 2013 sono stata contattata dalla Polizia Postale di Gorizia, la quale mi dice di avere delle comunicazioni che mi riguardano. Al momento ho pensato Polizia Postale uguale internet. Avendo a mio nome le utenze sono risaliti a me ed avendo due figli, uno pre-adolescente e uno adolescente ho subito pensato: chissà quali siti sono andati a vedere! Il 21 giugno 2013, per recarmi a Gorizia, mi sono vista costretta, in piena stagione estiva, a chiudere la mia attività. Mentre sono in attesa dell’assistente capo, noto sulla scrivania una cartella intitolata “Matteo Renzi”, e qualcuno a matita ci aveva aggiunto “sindaco di Firenze”, ma non ci faccio troppo caso. Dopo aver comunicato le mie generalità arriviamo al dunque. Il Matteo Renzi ha sporto denuncia di diffamazione nei miei confronti! Giuro che stavo per svenire! Io non ho mai avuto contatti con il suddetto, lo vedo solo sui giornali e su internet. Cosa è accaduto? E poi che onore essere querelati da Renzi! Ma non mi conosce nemmeno. Sono una mamma, moglie, con una piccola attività che si fa in quattro tutti i santi giorni. Ma perché? Poi mi viene spiegato che questi Signori politici hanno degli uffici stampa con decine e decine di persone al loro servizio (pagati da chi?), che spulciano tra i post dei blog, alla ricerca di qualunque espressione, che alla lontana si possa considerare un’offesa, e scatta così automaticamente la querela. Bene (mica tanto!), mi viene letta la denuncia. Mi si chiede se il giorno 17 agosto 2012, alle ore 14 circa, mi sono collegata sul blog di Grillo, e se sono stata io a scrivere un commento. Rispondo che può essere, ma che non ricordo esattamente cosa ho scritto, essendo passato quasi un anno. Mi viene detto che ho scritto “ebetino”. Io incredula chiedo “ma scusi ho scritto solo ebetino? e null’altro, nemmeno un parolaccia piccola piccola?”. “No niente di tutto ciò” e mi sento rispondere: “solo ebetino”. Rimango senza parole. Ma come, scrivo “ebetino” e vengo denunciata per diffamazione. Ora ho in corso un processo penale! Dopo aver ammesso le mie “colpe”, ho dovuto nominare un avvocato seduta stante. Chiedo come andrà avanti la cosa non essendo esperta di queste situazioni. Rischio di avere la fedina penale sporca! Potrebbe chiedermi un risarcimento morale in denaro. Ora dipende tutto dal gip e sono ancora in attesa di avere notizie!
Tornata a casa, abbiamo riso per l’assurdità della situazione, e dopo essermi scusata con i miei figli incolpati ingiustamente, mi collego al blog e cerco nell’archivio il post incriminato ma il mio commento non c’è più, è stato cancellato. Ecco questo mi è accaduto, mi sono fatta coraggio, e allo sconcerto è subentrata la rabbia, e sono stanca di questi personaggi che ci mentono e ci umiliano ogni giorno. Vorrei solo che si comportassero da “Uomini””.
P.s. Dalla diretta streaming gremitissima a Roma: l’anagramma di MATTEO RENZI è MENTO A TERZI.. simpatica
e un bello slogan “adotta un indeciso”
dedicato alla diretta di Roma

Disclaimer: non trattasi di articolo giornalistico ma di pura opinione.
Ai nostri lettori è piaciuto anche Quelli dalle mani lunghe: Gr
illo è un violento.
Rambus: Silver Chartology
Bagnai: “Se l’Euro fosse una cosa che costringe i politici a fare i bravi, perchè tutti [i politici] lo hanno voluto?”
Daily Risk Monitor – May 23
 

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Alla fine il gruppo De Benedetti non metterà nemmeno un euro nel salvataggio di Sorgenia, la società dell'energia sull'orlo del crac... Ecco cosa significa essere la tessera numero uno del PD Sorgenia salva, ma pagano le banche - IlGiornale.it



Sorgenia salva, ma pagano le banche
di Marcello Zacché
Alla fine il gruppo De Benedetti non metterà nemmeno un euro nel salvataggio di Sorgenia, la società dell'energia sull'orlo del crac, afflitta da 1,9 miliardi di debiti. Sorgenia, controllata al 53% da Cir, finirà alle 19 banche creditrici, che ne conquisteranno quasi il 100% attra…
Il Giornale
 

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finanza-borsa Borsa Milano, Cir, Cofide
Sorgenia, il gruppo finanziario della famiglia De Benedetti è al collasso

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La famiglia De Benedetti affonda finanziariamente tra un mare di debiti. Il caso più grave riguarda Sorgenia, che passerà nelle mani delle banche. Ma preoccupa anche Tirreno Power e le finanziarie sarebbero in perdite ugualmente.
 

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Cir, il primo trimestre in rosso di 2,6 mln.
Sui ricavi si sente l'effetto Sorgenia


La holding che controlla anche il gruppo l'Espresso segna 1,1 miliardi di ricavi, con l'ebitda a 72,2 milioni. Il presidente Rodolfo De Benedetti: "L'azienda è solida, siamo determinati a ripartire". "A Monica Mondardini la gestione del rilancio"

Lo leggo dopo
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Rodolfo De Benedetti

MILANO - L'effetto di Sorgenia si sente sui conti del gruppo Cir, che come si legge in una nota ha chiuso il primo trimestre dell'anno con ricavi di poco inferiori a 1,1 miliardi, in calo del 13,8% rispetto all'esercizio precedente. Anche l'Ebitda (72,2 milioni) del gruppo ha registrato una sensibile riduzione, penalizzato dal calo dei margini di Sorgenia, comunque in linea con il piano industriale della società, e in misura minore dalla diminuzione della redditività di Sogefi, dovuta a oneri straordinari di ristrutturazione.

Il risultato netto nel trimestre è stato leggermente negativo (rosso di 2,6 milioni) rispetto a un utile per 6,4 milioni nel 2013; scendono il risultato netto della capogruppo (che lo scorso anno beneficiava di rettifiche di valore positive di titoli in portafoglio) e quello di Sogefi, per gli oneri straordinari per ristrutturazioni registrati nel periodo. Le altre principali controllate del gruppo, Espresso e Kos, hanno conseguito nel trimestre un risultato netto positivo e in linea con quello dell'esercizio precedente, nonostante l'incerto contesto economico.

"La posizione finanziaria netta del gruppo Cir al 31 marzo 2014", si legge ancora nella nota, ammontava a 1.943,1 milioni, rispetto a 2.412,4 milioni al 31 marzo 2013 e a 1.845,3 milioni al 31 dicembre 2013. "L’incremento rispetto al dato di fine 2013 è stato determinato, a livello di capogruppo, dai previsti esborsi legati al Lodo Mondadori e, per quanto riguarda le controllate, dalla crescita dell’indebitamento di Sorgenia (dovuto all’aumento del capitale circolante nel periodo) e di Sogefi".

Quanto al prosieguo dell'esercizio, la società spiega: "L'andamento del gruppo Cir nei prossimi mesi del 2014 sarà influenzato, oltre che dall'evoluzione dell'ancora incerto quadro macroeconomico, dall'esito della ristrutturazione dell'indebitamento della controllata Sorgenia. Quanto a quest'ultima, le discussioni tra il sistema finanziario, l'azienda e i soci proseguono attivamente, a testimonianza della volontà delle parti di raggiungere un accordo".

Proprio parlando della controllata energetica, il presidente di Cir, Rodolfo De Benedetti, ha spiegato all'assemblea di bilancio che l'investimento "è stato un insuccesso", ma la Cir "è solida, ha nel suo portafoglio aziende di valore e noi siamo determinati a ripartire. Sono convinto - ha aggiunto - che il gruppo potrà tornare presto a generare valore per tutti voi azionisti, all'amministratore delegato Monica Mondardini spetterà la gestione in una prospettiva di rilancio, ha il pieno supporto mio e dei miei fratelli come azionisti di riferimento". (30 giugno 2014)
 

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