Dati macro, eventi, trimestrali, emiss. obblig., notizie per venerdì 8 febbraio (1 Viewer)

anonimus08

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DATI MACRO PER LA SEDUTA CORRENTE

GERMANIA
Ore 8.00
Bilancia commerciale dicembre 2012. Attesa 14,8mld (precedente: +14,6 mld euro).

Italia
Ore 10.00
Produzione industriale dicembre 2012 (precedente: -1% m/m, -7,6% a/a; previsione: +0,3% m/m, -5% a/a; consenso: +0,2% m/m).

USA:
Ore 14.30
Bilancia commerciale. Attesa -46.0B Preced. -48.7B
Ore 16.00
Scorte magazzini grossisti (mensile). Attesa 0.4% Preced. 0.6%


EVENTI SOCIETARI

Italia
Ultimo giorno a disposizione per aderire all’offerta pubblica di acquisto totalitaria lanciata da Treemmea su RCF Group.
Ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale lanciato da MolMed. L'offerta terminerà il 15 febbraio.
Ultimo giorno di quotazione dei diritti relativi all’aumento di capitale lanciato da LVenture Group. L'offerta terminerà il 15 febbraio.
In corso l’offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Hera su Acegas-APS. L’operazione terminerà il 27 febbraio.
In corso l’aumento di capitale lanciato da Cape LIVE. L'offerta terminerà il 22 febbraio, mentre i diritti resteranno quotati fino al 15 febbraio.


EVENTI

Europa
Prevista la seconda giornata di lavori del Consiglio europeo a Bruxelles sul bilancio comunitario per il periodo 2014-2020.

Italia
Trimestrali
Buzzi Unicem (preliminari esercizio 2012)- Aeffe (preliminari esercizio 2012)- Damiani (3° trimestre 2012/2013)- Edison (Esercizio 2012) ...

USA
Trimestrali
AOL Inc


:ciao:
 

anonimus08

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MERCATO USA

Borsa Usa: Dow Jones e Nasdaq chiudono in calo, bene Apple
A Wall Street i principali indici hanno terminato la seduta in calo. Il Dow Jones evidenzia un ribasso dello 0,3% e il Nasdaq Composite dello 0,11%. Sui listini a stelle e strisce hanno pesato i deludenti dati macroeconomici pubblicati in giornata. I sussidi di disoccupazione sono scesi la scorsa settimana meno di quanto atteso dagli analisti mentre la produttività ha registrato nel quarto trimestre un calo del 2%.

Sul fronte societario sugli scudi Apple (+2,97%). Il gruppo di Cupertino sta studiando la possibilità di emettere azioni privilegiate.

In ribasso Visa (-2,34%). Il colosso delle carte di credito ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 2,846 miliardi di dollari, in crescita dell'11,7% rispetto allo stesso periodo di u n anno prima, e con un utile netto di 1,293 miliardi (1,029 mld nel 4Q 2011).

Sale Macy's (+2%). Il retailer ha annunciato di aver registrato nel mese di gennaio vendite in rialzo dell'11,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Il gruppo ha alzato le stime di utile per azione adjusted per il quarto trimestre a 1,94-1,99 dollari da 1,91-1,96 dollari.

Lettera su News Corp (-2,34%). Il colosso dei media ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 9,43 miliardi di dollari, in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e con un utile netto di 2,38 miliardi di dollari (+124%). A livello adjusted l'Eps è pari a 0,44 dollari per azione, un cent in più rispetto alle attese. La società ha rivisto al ribasso le stime di utile operativo per l'intero esercizio.

In ribasso Prudential Financial (-2,75%). Il gruppo assicurativo ha annunciato di aver chiuso il quarto trime stre con una perdita di 232 milioni di dollari contro l'utile di 604 milioni dello stesso periodo di un anno prima. L'utile operativo adjusted è pari a 1,69 dollari per azione, 5 centesimi in meno rispetto alle attese degli analisti.


MERCATI ASIATICI

Il Nikkei chiude l’ottava con un ribasso
Seconda seduta consecutiva archiviata in territorio negativo dal Nikkei, che questa mattina ha chiuso gli scambi a quota 11153,16 facendo registrare un calo di 1,8 punti percentuali. L'indice prosegue dunque l'operazione di consolidamento del rialzo che a meta' settimana aveva condotto le quotazioni ai nuovi massimi annuali (11498), circostanza che non modifica l'impostazione rialzista di fondo che ha permesso il bel recupero dai bottom di novembre.

Tra i singoli titoli da segnalare il forte ribasso di Sony che ha ceduto l'8 ,49% dopo aver riportato una nuova perdita nell'ultimo trimestre, (ottavo trimestre consecutivo con risultati in perdita). Denaro invece su Mitsumi Electric, Sumitomo Metal Mining e Tokuyama Corp.

Sul fronte macroeconomico l'Ufficio di Gabinetto ha comunicato questa mattina il dato relativo all'Indice Economy Watchers Current, che determina il sentiment tra i lavoratori in relazione all'attività economica e permette di anticipare la spesa dei consumatori. Nel mese di gennaio tale rilevazione ha fatto segnare un valore pari a 49,5 punti dai 45,8 del mese di dicembre, risultando migliore rispetto alle attese degli analisti che avevano stimato un valore pari a 48,2 punti.

In Cina invece la Bilancia Commerciale ha fatto registrare in gennaio un surplus di 29,2 miliardi di dollari, superiore alle attese degli analisti pari a 22,0 miliardi ma lievemente inferiore ai 31,6 miliardi di dicembre. Le esportazioni sono cresciute del 25% rispetto ad un anno fa , sui valori massimi degli ultimi otto mesi, mentre le importazioni sono salite del 28,8% rispetto allo stesso periodo del 2011, battendo anche le attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 23,3%.

Restando in Cina da segnalare che i prezzi al consumo nel mese di gennaio sono cresciuti dell'1,0% dal +0,8% del mese precedente. Gli analisti avevano stimato un incremento dello 0,9% rispetto a dicembre. Su base annuale l'inflazione si e' attestata al 2,0% in calo rispetto al +2,5% rilevato in dicembre (consensus +2,0% a/a).
I prezzi alla produzione nel mese di gennaio sono scesi dell'1,6% rispetto ad un anno fa, in linea con le attese, contro un ribasso dell'1,9% rilevato il mese precedente.

In rialzo le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong che guadagna lo 0,26%, Shanghai lo 0,57% e Seul l'1% circa.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: indici positivi in avvio di seduta
Avvio di seduta positivo per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,31%, il Cac40 di Parigi lo 0,56%, il Ftse100 di Londra lo 0,61%, l'Ibex35 di Madrid lo 0,08%, l'Aex di Amsterdam lo 0,27% e lo Smi di Zurigo lo 0,51%. Acquisti sulle banche, sul settore auto e sui titoli minerari. Sugli scudi Peugeot (+3,7%).

La casa francese ha annunciato svalutazioni della divisione auto per 4,13 miliardi di euro. Gli oneri peseranno sull'utile del quarto trimestre 2012. Sale Alcatel-Lucent (+1,5%). Morgan Stanley ha alzato il rating sul gruppo dei servizi per telecomunicazioni a overweight da underweight.

Ben comprata anche Vodafone (+1,6%) in scia all'upgrade di Bank of America (rating alzato a buy da neutral).


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari sopra la parità. Bene Fiat e bancari, In rosso Telecom e RCS
Il Ftse Mib segna +0,4%, il Ftse Italia All-Share +0,5%, il Ftse Italia Mid Cap +0,4%, il Ftse Italia Star +0,3%. Borse europee positive in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a -0,18%, il Nasdaq a -0,11%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in lieve progresso. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a -1,80%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng poco fa ha chiuso a +0,16%. Buon avvio per Fiat (+2,7%) che approfitta della positiva intonazione del settore auto in Europa: l'indice EURO STOXX Automobiles & Parts segna +1,1% al traino di Peugeot (+2,6%) che ha annunciato svalutazioni per 4,13 miliardi di euro. La stampa francese ipotizza un intervento del governo nel capitale della società transalp ina.

Partenza positiva anche per i bancari, nonostante lo spread a 300 bp, che approfittano probabilmente delle indiscrezione sull'accordo tra i leader europei su una prima bozza del bilancio UE. In evidenza UBI Banca (+2,1%), BP EMilia Romagna (+2%) e Banca MPS (+1,7%). In verde Eni (+0,9%) nonostante che gli analisti di Citigroup abbiano abbassato il giudizio sul titolo a "neutral" da "buy" (acquistare). La società ha diffuso ieri un comunicato per rispondere alle indiscrezioni sull'evoluzione dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Milano che riguarda l'operato di Saipem (-2,3%) in Algeria: "Eni e il suo Amministratore Delegato si dichiarano totalmente estranei alle vicende oggetto di indagine". Debole Telecom Italia (-2,3%) che ha archiviato il 2012 con EBITDA a 11,665 miliardi di euro, ricavi a 29,503 miliardi, il cash flow operativo a 6,466 miliardi, sostanzialmente in linea con le attese. Secondo indiscrezion i di stampa il nulla di fatto riguardo alla vendita della controllata TI Media (+1,6%) nel cda di ieri potrebbe essere frutto non solo della scarsa attrattività delle offerte pervenute, ma anche di un intervento di Diego Della Valle.

Negli ultimi giorni l'imprenditore marchigiano avrebbe contattato il presidente di Telecom, Franco Bernabè, prospettando l'ipotesi di creazione di una cordata formata da una decina di imprenditori in grado di assumere il controllo stabile di TI Media (e La7). Netto calo per RCS MediaGroup (-4,6%), che però è reduce dal balzo da oltre +20% di ieri. MF scrive che circolano indiscrezioni molto preoccupanti sulla raccolta pubblicitaria dei due quotidiani del gruppo, Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport: si parla di un calo a doppia cifra per l'unica business unit ancora redditizia a livello di EBITDA (in base ai dati al 30 settembre).


TITOLI DEL GIORNO

Snam Rete Gas in calo nell'ultima seduta verso i 3,50 euro. Il titolo ha violato nel corso della discesa intrapresa dal top di fine gennaio a 3,80 sia la linea di tendenza disegnata dai minimi di dicembre sia il top di inizio gennaio, superato al rialzo ad inizio anno ed ora tornato a fungere da resistenza a 3,60. Il rischio di proseguimento del ribasso fino a testare a 3,47 la media mobile a 100 giorni è elevato, supporto successivo a 3,41 dove confluiscono la trend line che sale dai minimi di luglio e la media mobile a 200 giorni. Solo oltre 3,65 atteso ritorno a 3,80. Sarebbe la rottura di questa soglia a segnalare le fine della fase correttiva e la ripresa dell'uptrend con obiettivi fino a 4,20 euro.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 3,65 per intervenire con target a 3,80 e stop a 3,50.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop subito al di sotto di 3,50, incrementare oltre 3,65 p er il test di 3,80.

La pausa di consolidamento che Tod’s ha avviato dai record assoluti a quota 105 non ha messo in discussione la solidità della struttura rialzista, ma ha permesso agli oscillatori tecnici più comuni di tornare in una condizione di neutralità. Nell’ultima seduta il titolo è tuttavia sceso sotto quota 100, per la prima volta nelle ultime tre settimane, inviando un segnale di debolezza. Chiusure di ottava sotto 98,50, ex resistenza rappresentata dai top di maggio 2011, rischiano dunque di anticipare flessioni verso almeno 95 euro, 50% di ritorno dell’ascesa dal flesso di novembre. Al contrario, oltre 103 si creerebbero nuovi spazi per un allungo verso area 110 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre i 100 euro per il test di 110 euro. Stop loss a 98,5 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: ridurre le posizioni sotto 98,50 euro ed uscire alla violazione di 95,00 euro.

Momento delicato per Prelios che, a seguito dei ribassi delle ultime due settimane, si trova ora a contatto con il supporto rappresentato dal minimo di metà gennaio a 0,08280 euro. L'eventuale rottura di questo sostegno, con conferma in chiusura di seduta, determinerebbe il completamento del potenziale doppio massimo in formazione da inizio anno, evento che spingerebbe i prezzi verso 0,078 almeno, e quindi in area 0,74, ovvero a coprire il gap rialzista lasciato il 27 dicembre. Questo ultimo livello risulterebbe determinante al fine di impedire il completo ritracciamento del rialzo messo a segno dai minimi allineati di fine novembre/inizio dicembre a 0,065 circa. Primi segnali positivi in caso di superamento di 0,08890, prologo a un allungo verso 0,094 e sul top di dicembre a 0,0968, resistenza decisiva nel medio periodo dato che al di sopra della stessa verrebbe riattivato il movimento ascendente in direzione di 0,1160 almeno.
Per chi volesse acqu istare il titolo: posizioni long oltre 0,08890 per 0,094 e 0,0968, stop sotto 0,08280.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 0,09680 per 0,1160, ridurre sotto 0,08280 e uscire alla violazione di 0,074.


HEADLINES

Telecom Italia: 2012 in linea con le stime
Chiude il 2012 con risultati in linea con le stime degli analisti Telecom Italia. Il gruppo afferma di proseguire nella riduzione del debito grazie ad una solida generazione di cassa, ma che la liquidità dovrà essere impiegata per sviluppare la rete in Italia e all'estero, un impegno che il presidente Franco Bernabè ritiene fondamentale. Da un comunicato diffuso dalla società emerge che l'Ebitda si attesta a 11,665 miliardi (-2%), i ricavi a 29,503 (+0,5%) e il debito netto rettificato a fine 2012 a 28,274 miliardi (in calo di 2,14 miliardi sul dato di un anno prima). L'operating free cash flow netto si attesta a 6,46 miliardi di euro in crescita di 699 milioni di euro.

Eni: Scaroni indagato nel caso delle tangenti in Algeria
In merito all'inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Milano che coinvolge Saipem per atti vità in Algeria, Eni prende atto che la Procura ha esteso le indagini anche nei confronti di Eni e del suo Amministratore Delegato. Eni e il suo Amministratore Delegato si dichiarano totalmente estranei alle vicende oggetto di indagine. Già a fine novembre 2012, evidenzia la società, alla notizia dell'indagine per asserita corruzione internazionale in relazione a progetti di Saipem in Algeria, Eni si è immediatamente attivata raccomandando alla propria controllata Saipem, nel rispetto della sua autonomia in quanto società quotata, di mettere in atto tutte le più' opportune azioni di verifica interna, di cooperazione con la magistratura e di discontinuità organizzative e gestionali, che hanno portato alle dimissioni e licenziamento di diversi ruoli apicali di Saipem coinvolti nelle attività oggetto di indagine.

Peugeot: svalutazioni della divisione auto per 4,13 miliardi di euro
Peugeot ha annunciato svalutazioni della divisione auto per 4,13 miliardi di euro. Gli oneri peseranno sull'utile del quarto trimestre 2012.

Linkedin: forte crescita dei ricavi e dell'utile nel quarto trimestre
Linkedin ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 303,6 milioni di dollari, in aumento dell'81% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e con un utile netto di 11,5 milioni (+66%). A livello adjusted l'Eps è pari a 0,35 dollari. I dati sono superiori alle attese degli analisti. Per il trimestre in corso il gruppo si attende ricavi tra i 305 e i 310 milioni di dollari.

Bilancio Ue: Van Rompuy presenta una nuova bozza di compromesso
Al via ieri con sei ore di ritardo sulla tabella di marcia, il vertice dell'Unione Europea sul bilancio comunitario per il 2014/2020. Una lunga maratona negoziale proseguita tutta la notte per cercare di suddividere i capitoli di spesa, agricoltura e coesione per esempio, su cui puntano i Paesi del Sud Europa e per ripartire il peso degli sconti di cui invece beneficiano altri stati come Germania, Gran Bretagna, Olanda e Svezia. Presentata una nuova bozza di compromesso dal presidente del Consiglio Herman Van Rompuy, che propone impegni per 960 miliardi di euro e pagamenti effettivi per 908,4. Più di 12 miliardi rimarrebbero fuori bilancio. Se i 27 membri della Ue approveranno la bozza, sarà la prima volta nella storia dell'Unione che un bilancio pluriennale è inferiore a quello precedente; nel dettaglio sarebbero 34 i miliardi in meno in sette anni. Rispetto alla proposta di novembre bocciata da gran parte dei membri, i tagli sono pari a 13 miliardi.

Usa: anche Moody's nel mirino della giustizia
Dopo Standard & Poor's anche Moody's rischia di dover fare i conti con la giustizia americana. Alcuni stati americani unitamente al Dipartimento di Giustizia stanno pensando di avanzare una causa legale contr o l'agenzia, con l'accusa di aver frodato gli investitori. Moody's non è nuova ad accuse di questo tipo; nel 2011 il Congresso presentò un rapporto secondo il quale le agenzie di rating avrebbero manipolato le valutazioni. Accuse che Moody's aveva respinto al mittente, evidenziando la qualità dei suoi giudizi e l'integrità del processo di rating. Moody's aveva anche affermato di aver messo in atto alcune protezioni per separare gli aspetti commerciali e di analisi della sua attività. Il titolo Moody's ieri è calato del 3% nell'after hour dopo le indiscrezioni su una possibile causa per frode.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

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Istat, produzione industria dicembre -6,6% annuo, volumi a minimo da 1990

ROMA (Reuters) - Nel mese di dicembre l'indice destagionalizzato della produzione industriale è salito dello 0,4% sul mese precedente. A novembre l'indice era sceso dell'1,1% (rivisto da -1,0%).

Istat sottolinea che il volume della produzione (indice grezzo) è il più basso almeno dal 1990.

Secondo i dati diffusi oggi da Istat, l'indice corretto per i giorni lavorativi ha registrato un calo del 6,6% su base annua dal -7,7% di novembre (rivisto da -7,6%).

Nella media dell'intero anno 2012, l'indice segna una diminuzione del 6,7% rispetto all'anno precedente, il calo maggiore dal 2009.

Le previsioni degli economisti indicavano un aumento dello 0,3% su mese e un calo del 7,2% su anno.
 

anonimus08

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Voto, sondaggi: centrosinistra in testa, ma Berlusconi più vicino

ROMA (Reuters) - La coalizione di centrosinistra si conferma prima nelle intenzioni di voto, ma il blocco di Silvio Berlusconi accorcia le distanze a due settimane dalle elezioni, spinto dalla promessa del Cavaliere di restituire l'Imu sulla prima casa, mentre la vera incognita per la formazione del prossimo governo rimane la conquista della maggioranza al Senato.

E' quanto emerge stamani da diversi sondaggi, nell'ultimo giorno in cui è possibile divulgare le rilevazioni elettorali.

Comune denominatore è il trend che vede ridursi il divario tra i due principali blocchi. Secondo Ispo/3G Deal & Research per il Corriere della Sera la distanza è oggi di oltre sette punti - centrosinistra al 37,2% e centrodestra al 29,7% - contro i 9,4 punti di fine gennaio.

Per Ipsos-Sole 24 Ore, il margine è più stretto, 6,6 punti - coalizione di Pierluigi Bersani al 34,9% e coalizione Berlusconi al 28,3% -, ma si è dimezzato in tre settimane.

Tradizionalmente più benevolo per il Cavaliere, il sondaggio di Alessandra Ghisleri per Euromedia Research evidenzia che la distanza tra i due blocchi è ora inferiore al 2% con il centrosinistra al 34,4% e il centrodestra al 32,7%.

In controtendenza il sondaggio Swg per Rai Tre, che misura in sei punti il divario, ma vede il centrosinistra in risalita di un punto percentuale nell'ultima settimana al 33,8% e il centrodestra fermo al 27,8%.


RIMONTA POSSIBILE?

Ma nei 16 giorni che restano prima dell'apertura delle urne ce la farà Berlusconi a rimontare?

Il curatore del sondaggio Ispo, Renato Mannheimer pensa di no. Sette punti sono "un divario che il Cavaliere pensa di recuperare nei prossimi giorni, ma che è obiettivamente assai difficile da colmare", scrive oggi Mannheimer sul Corriere.

"Non impossibile, ma francamente difficile", dice Roberto D'Alimonte sul Sole 24 Ore, riferendo dei 6,6 punti di divario del sondaggio Ipsos.

Vero è che due settimane fa la distanza era di 10,8 punti, argomenta D'Alimonte, ma ne restano da recuperare più di sei in in altre due settimane - gli stessi che Berlusconi riuscì a recuperare in ben quattro mesi alle elezioni del 2006. Un'impresa al limite dell'impossibile, prosegue il politologo, perché il Cavaliere dovrebbe ora conquistare alla sua causa una percentuale superiore al 50% dei 5 milioni di elettori ancora indecisi.

Ben più ottimista è la Ghisleri che ha stimato anche al 7% la distanza tra Pd e Pdl - 30% circa al Pd, 23% al Pdl -, mentre le altre tre case di sondaggi la danno attorno al 10%.

I centristi di Monti vengono dati in una forbice che va dal 12% al 15%, mentre cresce l'attenzione per le performace del M5S di Beppe Grillo, visto in recupero di consensi soprattutto dopo lo scandalo Mps: Swg gli attribuisce il 18,8%, Ipsos il 15,8%, Euromedia il 14,5% e Ispo il 14,3%.


IL SENATO RIMANE LA VERA INCOGNITA

Quanto alle formazioni di sinistra e destra che corrono non coalizzate a partiti più grandi, l'interesse viene dal fatto che possono sottrarre voti ai due blocchi principali nelle regioni decisive per l'attribuzione dei seggi al Senato.

Su scala nazionale, a sinistra, Rivoluzione civile di Antonio Ingroia viene dato al 3,7% da Ipsos, al 4,1% da Swg e al 4,2% da Ispo. A destra, Fare per fermare il declino di Oscar Giannino prenderebbe l'1,7% per Ipsos e Swg e l'1% per Ispo.

Se questa distribuzione delle preferenze su scala nazionale dà la quasi certezza al centrosinistra di conquistare la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera, per il Senato, dove il premio di maggioranza è attribuito su base regionale, il discorso rimane più delicato.

Secondo D'Alimonte, in Lombardia e Sicilia la partita è ancora aperta, mentre in Veneto sembra che il vantaggio del centrodestra sia consolidato. Ma per privare Bersani della maggioranza assoluta al Senato, il centrodestra dovrebbe imporsi anche in una delle due regioni di cui sopra.

Per Ispo in Lombardia e Sicilia, il distacco rilevato dal sondaggio tra i due principali blocchi è inferiore al 3%, impedendo quindi di dare una indicazione sufficentemente solida (il margine di approssimazione del sondaggio è del 2,5%).

In Lombardia il blocco Pdl-Lega è visto primo al 37,5% contro il 34,6% del centrosinistra. Situazione opposta in Sicilia dove la coalizione di Bersani è in testa con il 32,6% contro il 29,9% del centrodestra.

Se Veneto e Lombardia andassero al centrodestra, un governo Bersani avrà bisogno del sostegno dei centristi di Monti per avere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento.


Fonte Reuters.com
 
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Borsa Milano prosegue rimbalzo, tonici bancari, giù Saipem, Telecom


MILANO (Reuters) - Piazza Affari rimbalza dopo il calo di ieri seguito al tracollo di Eni. I listini milanesi si muovono in tandem con le altre borse europee, aiutati anche dalle buone performance dei bancari nazionali.

"La seduta si prospetta tranquilla, con le banche che recuperano grazie al miglioramento dello spread. In generale i volumi appaiono contenuti, eccezion fatta per quei titoli interessati dai temi caldi come Telecom, Saipem ed Mps" commenta un trader.

La fiducia prende dunque il posto dell'incertezza che ha permeato i listini ieri, quando la borsa milanese è stata "presa in contropiede dalle notizie negative su un titolo pesante come quello di Eni. Gli indici hanno comunque tenuto il livello chiave dei 16.400, il che ha aiutato il rimbalzo odierno" aggiunge l'operatore.

Sul fronte macro, il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si restringe stamane a quota 293, dopo un'apertura sopra i 300 punti base, favorendo i bancari.

Attorno alle 12,40 l'indice FTSE Mib guadagna l'1% a 16.550 punti circa, in linea con i rialzi dell'Allshare. Positivo anche il derivato. I volumi hanno raggiunto un controvalore di 1,1 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst sale dello 0,66%.

* I bancari sono in denaro, guidati da MEDIOBANCA che avanza di oltre tre punti, seguita da POP MILANO, UBI e UNICREDIT. Più debole INTESA SP.

Prosegue tonica anche MPS, in rialzo del 2,2%. "I rialzi del titolo sono tuttavia più contenuti dei giorni scorsi. Sembra dunque che Mps si stia stabilizzando" nota un trader. Ieri il management della banca ha cercato di rassicurare il mercato sull'assenza di altre operazioni finanziarie rischiose. L'agenzia di rating canadese Dbrs ha confermato oggi i giudizi attribuiti il mese scorso a Mps.

* ENI muove in territorio positivo dopo il crollo del 4,6% di ieri in scia alla notizia delle indagini sull'AD Paolo Scaroni per ipotesi di reato di corruzione nell'ambito di un'inchiesta sulle attività Saipem in Algeria. "L'impatto per Eni dal punto di vista economico non è particolarmente rilevante, ma dal punto di vista reputazionale la notizia è sicuramente negativa" riferisce un broker.

* Più pesante SAIPEM (-1,7%), che lascia sul campo circa due punti percentuali su una serie di prese di profitto, in scia a manovre di day trading e in vista dell'arrivo del week end, riferiscono i trader. Non incidono positivamente sull'andamento borsistico i commenti di alcuni analisti, all'indomani della conference call con il management.

* Venduta TELECOM (-2%), in un mercato che si fa domande su come sarà possibile garantire i nuovi investimenti sulla rete, mantenendo la politica di riduzione del debito.

* Anche la controllata TI MEDIA è negativa. Banca Akros parla di un ebitda, reso noto ieri, "più debole delle attese". "Riteniamo che difficilmente gli asset televisivi potranno essere venduti con una valutazione positiva" aggiunge.

* In rialzo FIAT (+2,3%), allineata con uno stoxx europeo di settore che sale di un punto e mezzo.

* Tra i minori, prosegue il rimbalzo di SEAT che ieri ha terminato la seduta a quasi +70% e oggi sale del 38% circa.

* Realizzi diffusi su RCS dopo le brillanti performance della vigilia. Oggi Mf parla di un calo della raccolta pubblicitaria dei quotidiani del gruppo a gennaio, possibilmente vicino al 30%. "Il recente trend del mercato pubblicitario suggerisce che le nostre stime saranno presto soggette a ulteriori downgrade, alla luce dell'evidente sopravvalutazione del titolo" dice Banca Akros.

* CLASS EDITORI è debole (-1,6%). Secondo Il Giornale, il gruppo si appresterebbe a chiudere il bilancio 2012 con una perdita superiore ai 10 milioni di euro, a causa del tracollo dei periodici e della tv generalista Class Tv Msnbc.
 

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