Dati macro, eventi, notizie per venerdì 9 novembre (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO PREVISTI PER LA SEDUTA CORRENTE
Cina
Ore 02.30
Inflazione nel mese di ottobre. Attesa: 1.9% a/a
Indice di prezzi alla produzione nel mese di ottobre. Attesa: -2.8% a/a
Ore 06.30
Vendite al dettaglio nel mese di ottobre. Attesa: 14.3% a/a
Produzione industriale nel mese di ottobre. Attesa: 9.4% a/a
Francia
Produzione industriale nel mese di settembre. Attesa: -1.0%

Germania
Ore 08.00
Inflazione armonizzata nel mese di ottobre. Attesa: 0.0% m/m, 2.1% a/a.
Tasso di inflazione nel mese di ottobre. Attesa: 0.0% m/m, +2.0% a/a.
Italia
Ore 10.00
Produzione industriale nel mese di settembre. Attesa: -1,8% m/m.

Gran Bretagna
Ore 10.30
Bilancia commerciale nel mese di settembre. Attesa: -3.5 miliardi di sterline.

Usa
Ore 14.30
Indice dei prezzi all’importazione nel mese di ottobre. Attesa: 0.0% m/m.
Ore 15.55
Fiducia Università del Michigan, dato preliminare nel mese di ottobre. Attesa: 82,5


EVENTI SOCIETARI
Italia
Cda
Aeffe , Atlantia, Autostrada To-Mi, B&C Speakers, Bonifiche Ferraresi, Gemina, Generali, Immsi, Irce, Midindustry Capital, Parmalat, Poligrafica San Faustino, Seat Pagine Gialle, Sol, Tesmec, Zucchi
Conference Call
Aeffe, Generali, Telecom Italia, Tesmec

EUROPA
Trimestrali
Allianz, Credit Agricole

:ciao:
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA
Wall Street chiude in calo

A New York i principali indici hanno terminato la seduta in ribasso. Il Dow Jones evidenzia una perdita dello 0,94%, il Nasdaq Composite dell'1,42%. Mercati a stelle e strisce negativi nonostante i buoni dati macroeconomici pubblicati in giornata. Negli USA le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 2 novembre si sono attestate a 355 mila unità, al di sotto sia delle attese degli analisti fissate su un incremento pari a 370 mila sia al dato della settimana precedente (363 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 3,127 milioni, inferiore ai 3,253 milioni attesi. E' stato inoltre rivisto al ribasso il dato precedente, a 3,262 milioni di unità da 3,263 milioni.

A settembre la bilancia commerciale ha segn ato un deficit pari a 41,5 miliardi di dollari, inferiore sia rispetto ai -45,0 miliardi attesi dagli economisti sia ai -43,8 miliardi del mese precedente (rivisti da -44,2 mld). Sui listini hanno pesato le incertezze legate alla crisi economica del vecchio continente. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha detto che l'economia dell'eurozona resterà debole anche nel 2013. Inoltre secondo indiscrezioni l'Eurogruppo potrebbe rinviare la decisione sugli ulteriori aiuti alla Grecia.

Sul fronte societario brilla Bank of America (+1,73%). Poco mossa Jp Morgan (-0,15%). La banca ha ottenuto il via libera dalla Fed al buy back fino a 3 miliardi di dollari sospeso lo scorso maggio a causa della maxi perdita nei derivati causata da un trader. In calo McDonald's (-1,99%). Il gruppo dei fast food ha annunciato che le vendite nei propri negozi aperti da almeno un anno nel mese di ottobre hanno accusato una flessione dell'1,8%. Si tratta del primo calo da marzo 2003. Il dato è peggiore rispetto alle attese degli analisti (consensus -1,1%). Brilla Qualcomm (+4,39%) in scia ai risultati trimestrali superiori alle attese. L'azienda dei chip ha inoltre fornito un out look convincente.

Lettera su Monster Beverage (-1,27%). Il gruppo delle bevande ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 541,9 milioni di dollari in crescita del 14,2% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e con un utile netto di 86,1 mln (0,47 dollari) da 82,4 mln del 2011. L'Eps è inferiore alle attese degli analisti (consensus 0,55 dollari). Il titolo a Wall Street cede il 4%. Vola Dusa Pharmaceuticals (+37,54%). Sun Pharma ha lanciato una offerta di acquisto per circa 230 milioni di dollari, pari a 8 dollari per azione.


MERCATI ASIATICI
Tokyo negativa anche in chiusura di settimana

Chiusura di ottava negativa per la borsa giapponese. Il Nikkei ha ceduto lo 0,9% attestandosi a quota 8757,60 mentre il Topix e' arretrato dello 0,63% a 730,47 punti. Si tratta del quinto ribasso consecutivo dovuto prevalentemente al rafforzamento dello yen nei confronti delle altre principali valute ed alla situazione della Grecia ancora al centro delle preoccupazioni europee.

Tra i titoli piu' colpiti dalle vendite troviamo Nec, Pacific Metals e Trend Micro mentre si sono mossi in contro tendenza tra gli altri Shinsei Bank, Nippon Telegraph e Yokogawa Electric.

Sul fronte macroeconomico da segnalare quelli comunicati stamani in Cina con i prezzi alla produzione che nel mese di ottobre sono scesi del 2,8% contro un ribasso del 3,6% del mese precedente. Nonostante sia migliore del precedente, il dato attuale risulta comunque leggermente al di sotto delle attese degli addetti ai lavori (- 2,7%).

Le vendite al dettaglio nel mese di ottobre sono cresciute del 14,5% rispetto allo stesso periodo del 2011, contro il +14,0% atteso dagli economisti. Il mese precedente il dato era risultato pari a +14,2% a/a. La produzione industriale nel mese di ottobre è cresciuta del 9,6% contro il 9,2% del mese precedente. Il dato è risultato migliore delle attese fissate su un incremento del +9,4%.

La Spesa per costruzioni edili infine è cresciuta del 20,7% su base annua, oltre le attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 20,6%. Lo ha reso noto questa mattina l'Istituto Nazionale di Statistica cinese. Il mese precedente l'indice era cresciuto del 20,5%.

In rosso tra le altre borse asiatiche Hong Kong (-1,07%), Seul (-0,52%) e Shanghai (-0,12%)


MERCATI EUROPEI
Borse europee contrastate

Avvio contrastato per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,1%, il Ftse100 di Londra lo 0,05%. Sotto la parità il Cac40 di Parigi (-0,18%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,6%). Sui mercati continua a pesare la delicata situazione in Grecia dopo le nuove voci su un possibile rinvio degli aiuti dell’Ue. Sul fronte societario vendite su assicurazioni e banche.

In ribasso Allianz (-0,5%) dopo aver annunciato i dati del terzo trimestre. Il colosso tedesco ha chiuso il periodo con un utile netto di 1,43 miliardi di euro in forte aumento rispetto ai 258 mln dello stesso periodo dello scorso anno. Deciso calo per Credit Agricole (-4,5%). L’istituto francese ha chiuso il terzo trimestre con una perdita di 2,85 miliardi di euro a causa della cessione delle atti vità in Grecia.

Sale Iag (+1,4%). La holding che controlla Iberia e British Airways licenzierà 4.500 dipendenti della compagnia aerea spagnola. Negativa Richemont (-2,2%). Le vendite nel mese di ottobre del produttore di gioielli hanno evidenziato un rallentamento.

APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari in calo

Il Ftse Mib segna -0,4%, il Ftse Italia All-Share -0,4%, il Ftse Italia Mid Cap -0,5%, il Ftse Italia Star -0,6%. Borse europee deboli in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a -1,22%, il Nasdaq a -1,42%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in lieve rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a -0,90%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare -0,85%. Lettera sui finanziari in scia allo spread Btp-Bund che tocca quota 373 bp, il massim o da circa un mese. Preoccupano le ipotesi di rinvio dell'erogazione della tranche di aiuti alla Grecia. In calo troviamo Mediolanum (-1,9%), Banca MPS (-1,3%), Mediobanca (-1,2%).

Perde terreno Prysmian (-2,8%) su cui Natixis ha peggiorato la raccomandazione da "buy" a "neutral". In netto ribasso Autogrill (-2,1%), penalizzata dai giudizio negativi di importanti broker come Equita, Cheuverux, Exane. Lettera su Geox (-3,6%) che nei primi nove mesi del 2012 ha visto i ricavi scendere del 9% a/a a 701,5 milioni di euro. Il management si attende, nell’intero esercizio 2012, una diminuzione percentuale dei ricavi in un intorno dell’8% ed ipotizza che un andamento simile debba attendersi anche per il primo semestre del 2013.

Acquisti consistenti sui Finmeccanica (+4,2%) in scia ai dati trimestrali e alla notizia della commessa da 300 milioni di dollari acquisita dalla controllata AnsaldoBreda. Per l'ufficio studi di UBS l'EDITDA adjusted registrato nel terzo trimestre 2012 da Finmeccanica è superiore del 13% rispetto al consensus.

Ottimo avvio per Telecom Italia (+3,5%) che nei primi nove mesi del 2012 ha ottenuto risultati in linea con il consensus. Il management ha confermato la guidance: alcuni operatori temevano invece una revisione al ribasso dei target.

TITOLI DEL GIORNO
Azimut ha dimostrato nell'ultima seduta una notevole forza relativa, fatto del resto non nuovo per il titolo che nell'ultimo trimestre e' cresciuto in modo costante a fronte di un mercato sostanzialmente piatto. I prezzi potrebbero tuttavia aver raggiunto un punto di arrivo, almeno temporaneo, per la fase crescente. Poco oltre i 10 euro, area di massimi ad inizio mese, si colloca infatti il lato superiore del canale rialzista che contiene le oscillazioni del titolo dal settembre 2011. Il rischio che almeno temporaneamente i prezzi si dimostrino incapaci di salire oltre questa soglia esiste, di conseguenza la fase attuale potrebbe dimostrarsi una opportunita' per alleggerire le posizioni in attesa di ricavare nuovi segnali. Oltre 10,30 verrebbe sgomberato il campo dai timori di un ribasso correttivo, i prezzi potrebbero dirigere verso area 11,50 almeno. Sotto 9,30 probabile invece il test almeno della base della parte centrale del can ale, a 9 euro circa. Supporti successivi a 8,60, base del gap rialzista del 7 settembre, ed a 8 euro.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 10,30 per intervenire con target a 11,50, stop loss a 10,00.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop sotto 9,30, sfruttare area 10 per alleggerire le posizioni da incrementare nuovamente oltre 10,30.

Buzzi Unicem sta correggendo il rialzo che lo scorso mese aveva spinto le quotazioni ai nuovi massimi annuali a 9,81 euro. Discese fino a 8,50 euro che nel breve verrebbero anticipate dalla violazione del sostegno a quota 9,00 resterebbero comunque compatibili con lo scenario rialzista di fondo e potrebbero rappresentare soltanto una pausa interlocutoria di detto movimento, i cui obiettivi al di sopra di area 9,50 sono ipotizzabili a 10,50 e 11,00 euro circa. La violazione di quota 8,50 amplierebbe invece la portata della correzione proiettando target a 8,10 e 7,70 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 9,50 per il target a 10,50 e 11,00 euro, stop sotto 9,00.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 8,50 per gli obiettivi a 10,50 e 11,00 euro.

Exor sta disegnando dal massimo di ottobre a 21,50 euro un piccolo canale discendente, i cui attuali riferimenti si collocano a 19,50 e 20,60. In analisi tecnica questa configurazione prende il nome di ‘flag’e rappresenta una breve pausa del trend precedente (nella fattispecie lo slancio realizzato dai minimi di maggio). La rottura del lato superiore della figura potrebbe quindi favorire la ripresa del rialzo, proiettando obiettivi anche molto distanti dagli attuali valori, a 22,50 e 23,50, e fin sui massimi del 2011, a circa 26,00. Per raggiungere tale scopo il titolo dovrà superare stabilmente area 21,30/21,50, resistenza critica nel medio lungo termine coincidente con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dai top del 2011. N ella direzione opposta, la violazione di area 19,50 potrebbe invece compromettere le possibilità di rialzo introducendo al rischio di ritorno a 18,45 euro, media mobile a 200 giorni e 50% di ritracciamento del rialzo da maggio.
Per chi volesse comprare il titolo: intervenire oltre 20,60 per il test di 21,50 euro, stop loss a 20,20.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop loss a 19,50, incrementare oltre 21,50 euro per i target a 22,50 e 23,50 euro.


HEADLINES

Generali: Utile netto dei 9 mesi sale a € 1,1 mld (+37,3%)
La compagnia assicurativa triestina Generali ha chiuso i primo nove mesi del 2012 con un risultato operativo complessivo a € 3.292 mln (+9,4%), trainato dal risultato vita (+16,5%). I Premi totali sono a € 51 mld (+1,8%), spinti dai rami danni (+4,7%) e l'Utile netto dei 9 mesi sale a € 1,1 mld (+37,3%). Il Patrimonio netto è in crescita del 24,1% a € 19,2 mld (€ 15,5 mld FY11). Il Solvency I migliora a 140% (130% 1H12; 117% FY11). Il Premi vita sono pari a € 33,5 mld (+0,4%) con focus su qualità e profittabilità del business, i premi danni a € 17,4 mld (+4,7%) con una crescita in tutte le linee di business. Il Combined ratio è stabile a 96,6% nonostante il maggiore impatto di 1,3 p.p. da eventi catastrofali. Il Group Ceo di Generali, Mario Greco, ha affermato: "Questi risultati testimoniano la qualit&ag rave; del business, la forza del marchio e delle reti distributive di Generali. Sono particolarmente soddisfatto della performance del risultato operativo, il nostro indicatore chiave, che si attesta a € 3,3 miliardi. Siamo fiduciosi di raggiungere un risultato operativo di fine anno superiore ai € 4 miliardi, in linea con il target annunciato". Per quanto riguarda l'outlook di fine 2012 si stima un risultato operativo superiore a € 4 miliardi, in linea con il target annunciato di un risultato operativo in un range di € 3,9 - € 4,5 miliardi.

Grecia: l’Europa prende tempo sugli aiuti
L’Ecofin difficilmente deciderà di sbloccare i fondi in favore della Grecia prima della fine di novembre. Lo riporta l’agenzia di stampa Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier e sottolinea che, prima di dare il via libera alla nuova tranche da 31,5 miliardi di euro in favore di Atene bloccata lo scorso giugno, i ministri f inanziari dell’eurozona aspettano di avere tutti gli elementi per la valutazione dalla Troika. Con essa il governo di Antonis Samaras ha raggiunto un accordo per il pacchetto di austerity approvato di misura ieri dal Parlamento di Atene nel contesto di uno sciopero generale di due giorni. Il prossimo meeting dell’Ecofin è atteso per il 12 novembre, ma sembra dunque che ancora manchino degli elementi per la ricomposizione del puzzle greco. Di recente l’Fmi ha sottolineato il pericolo che l’austerity si mostri socialmente insostenibile nell’Eurozona periferica, ma ieri il numero uno della Bce Mario Draghi ha ribadito il suo appoggio a una politica di rigore. Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble si è detto scettico sulla possibilità di una soluzione per la prossima settimana.

Finmeccanica: utile da 75 milioni di euro nel terzo trimestre
Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica dell'8 n ovembre 2012 ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2012. Gli Ordini si sono attestati a 10,7 miliardi di euro nei 9 mesi (+4% a parità di perimetro) e a 2,9 mld nel terzo trimestre (-3%). Il Portafoglio ordini è pari a 44,7 mld al 30 settembre 2012, pari a circa 2,5 anni di produzione equivalente. I Ricavi dei 9 mesi da 12,2 mld crescono dell'1%; sono pari a 4,1 miliardi di euro nel terzo trimestre (+8%). L'EBITA Adj. è di 741 mln nei 9 mesi (+36% a pari perimetro e al netto di oneri “eccezionali”) e di 280 mln nel terzo trimestre (+154 milioni rispetto ai 126 milioni del III trimestre 2011). Il Risultato netto di Finmeccanica è di 146 mln nei 9 mesi (+90% senza oneri “eccezionali” e al netto della plusvalenza per la cessione del 45% di Ansaldo Energia) e di 75 mln nel terzo trimestre (+50 milioni rispetto ai 25 milioni del terzo trimestre 2011. L'Indebitamento finanziario netto da 4,8 miliardi di euro al 30 settembre 2012 risente del tipico andamento negativo di periodo del FOCF. Si confermano le previsioni per l’intero esercizio 2012 con ricavi da 16,9/17,3 miliardi di euro e un EBITA Adj. di circa 1,1 miliardi di euro.

Telecom Italia: utile del terzo trimestre in calo del 13,4%
I ricavi consolidati del terzo trimestre 2012 di Telecom sono pari a 7.268 milioni di euro, in calo del 3,3% rispetto al terzo trimestre 2011; in termini organici la riduzione è pari all’1,4%. La variazione sconta la contrazione subita dal comparto domestico (-7,9%), solo in parte compensata dalla positiva performance delle Business Unit Brasile e Argentina, che crescono rispettivamente dell’8,0% e del 18,2%. L’EBITDA consolidato dei primi nove mesi del 2012 si attesta a 8.860 milioni di euro (-3,0%). L’EBITDA consolidato del terzo trimestre 2012 è pari a 3.001 milioni di euro (-5,7%). L’EBIT consolidato dei primi nove mesi del 20 12 è pari a 4.900 milioni di euro (-0,6%). L’EBIT consolidato del terzo trimestre 2012 è pari a 1.695 milioni di euro (-9,5%). L’utile del periodo attribuibile ai Soci della Controllante è pari a 1.926 milioni di euro (era negativo per 1.256 milioni euro nei primi nove mesi del 2011), sostanzialmente in linea con il risultato dello stesso periodo dell’esercizio precedente, al netto di una svalutazione per circa 3,2 miliardi di euro effettuata nei primi nove mesi del 2011. L’utile del terzo trimestre 2012 attribuibile ai Soci della Controllante è di 681 milioni di euro, inferiore di 105 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (-13,4%). L'indebitamento finanziario netto rettificato flette di 929 milioni di euro e si porta a 29,485 miliardi di euro.

Campari: al via l’opa sulla giamaicana Lascelles deMercado
Davide Campari-Milano ha annunciato oggi l’inizio de ll’Offerta Pubblica di Acquisto per l’acquisto in contanti di tutte le azioni di Lascelles deMercado & Co. Limited. L’Offerta inizierà il 9 novembre 2012 e terminerà il 30 novembre 2012 alle 16.30 (ora giamaicana), oppure successivamente in caso di proroga dell’Offerta. Il corrispettivo offerto è USD 4,32 per ciascuna azione ordinaria e USD 0,57 per ciascuna azione privilegiata del capitale sociale di Lascelles. Il controvalore complessivo dell’Offerta per il 100% del capitale di Lascelles è USD 414.754.200 (equivalente a circa € 330 milioni al tasso di cambio alla data di annuncio dell’operazione), in assenza di cassa o debito finanziario. L’Offerente ha siglato un accordo con alcuni soci di CL Financial Limited per l’acquisizione della quota del 81,4% delle azioni ordinarie e del 97% delle azioni privilegiate di Lascelles.

Cina, per Hu Jintao occorre accelerare la convertibilità dello yuan. E' una delle promesse fatte ieri dal presidente Hu Jintao aprendo il diciottesimo Congresso del partito comunista cinese. Per Hu la Cina deve dare il via ad un nuovo modello di sviluppo, che porti a raddoppiare entro il 2020 il Pil del Paese ed il reddito medio della popolazione. Il leader uscente punta quindi a livello economico sul sempre valido leit motiv del cambiamento strutturale, che nello specifico si traduce nello spingere l'industria manifatturiera domestica a puntare su produzioni con grande valore aggiunto e diminuire le esportazioni a favore dei consumi interni. La rivalutazione dello yuan cinese, considerato attualmente al di sotto del suo valore, è un tema affrontato recentemente anche dal presidente francese Francois Hollande. Durante il vertice Asem svoltosi in Laos la scorsa settimana Hollande aveva parlato di concorrenza sleale sul mercato delle valute da parte della divisa di Pechino, che limiterebbe la competitività europea.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

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