Dati macro, eventi, collocamenti per mercoledì 19 dicembre (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO ATTESI IN SEDUTA

Italia
Ore 10.00
Ordini all'industria, dato di ottobre. Attesa:

Germania
Ore 10.00
Indice Ifo, sentiment, dato di dicembre. Attese: 97.0
Indice Ifo, dato di dicembre. Attesa: 102.1
Indice Ifo situazione corrente, dato di dicembre. Attesa:108.5

Usa
Ore 14.30
Licenze delizie, dato di novembre. Attesa 875mila
Nuovi cantieri, dato di novembre. Attesa: 865mila
Ore 16.30
Scorte settimanali di petrolio.


EVENTI

Gran Bretagna
Ore 10.30
Verbali ultima riunione della BoE


EVENTI SOCIETARI
Italia
OPA
RCF
Cda
Rcs

USA
Trimestrali
Oracle


COLLOCAMENTI
Portogallo
Emissione titoli scadenza 6 e 12 mesi per un ammontare massimo di 1.75 miliardi.

:ciao:
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA

Borsa Usa: Dow Jones e Nasdaq chiudono in netto rialzo
Chiusura positiva a Wall Street. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,87%, il Nasdaq Composite l'1,46%. Il governo statunitense guidato dal presidente democratico Barack Obama ha proposto un nuovo piano di interventi per 1.200 miliardi di dollari per risolvere il problema di budget.
Lo ha scritto il New York Times, che sottolinea come le posizioni di Obama e del presidente repubblicano della Camera John Boehner sembrano sempre più vicine e prossime alla convergenza.

Sul fronte societario denaro su Boeing (+1,17%). La società americana ha annunciato un incremento del dividendo trimestrale del 10% a quota 48,5 centesimi di dollaro per ogni azione ordinaria. Il presidente e amministratore delegato del gruppo Jim McNerney ha inoltre comunicato il riavvio del piano di riacquisto di titoli propri della società (buyback) con investimenti attesi complessivamente tra 1,5 e 2 miliardi di dollari nel 2013. Il dividendo andrà in pagamento l'8 marzo 2013.

Positiva Wal-Mart (+0,43%). Un articolo del New York Times accusa il gruppo di avere finanziato con tangenti per 24 milioni di dollari la campagna di espansione nel mercato messicano e, alla scoperta dei misfatti, di avere taciuto sui misfatti dei manager coinvolti per non subire danni d'immagine. A dicembre il gruppo, però, dopo essere venuto a conoscenza delle inchieste in corso da parte del New York Times avrebbe informato il Dipartimento di giustizia di avere avviato delle indagini interne per verificare eventuali violazioni. Ben comprata Baker Hughes (+3,17%). La società attiva nell'industria petrolifera ha annunciato di aver rivisto al ribasso gli obiettivi di ricavi e margini del quarto trimestre riferibili alle attività in Nord America. In particolare l'utile operativo è atteso in contrazione tra l'8,5% e il 9,5%. Denaro su Apple (+2,9%). Il Wall Street Journal scrive che il colosso Samsung ha ritirato le richieste di ingiunzione contro il gruppo di Cupertino in cinque paesi europei. Sale Aig (+0,6%). Il gruppo assicurativo ha ceduto la partecipazione in AIA per 6,4 miliardi di dollari.

In progresso ConocoPhillips (+1,75%). La compagnia petrolifera ha annunciato di avere raggiunto un accordo per la cessione della propria divisione algerina per 1,75 miliardi di dollari. Continuano a perdere terreno Smith & Wesson (-9,99%) e Sturm Ruger & Co (-7,73%) sui timori di una reintroduzione del bando contro le vendite di armi d'assalto negli Stati Uniti. Vola Arbitron (+23,63%) dopo l'offerta di Nielsen da 1,26 miliardi di dollari.


MERCATI ASIATICI

Tokyo: Nikkei a gonfie vele
Momento molto positivo per la borsa giapponese. Le attese per la decisione della BoJ che domani dovrebbe dare il via libera ad un nuovo pacchetto di interventi a sostegno dell'economia, hanno spinto il Nikkei al di sopra dei 10000 punti per la prima volta da aprile. L'indice ha chiuso gli scambi a quota 10160,40 in deciso rialzo (+2,39%) rispetto alla seduta precedente, mentre il Topix e' salito del 2,75% a 839,34 punti. La vittoria alle recenti elezioni del partito liberal democratico ha galvanizzato gli addetti ai lavori che hanno puntato le loro attenzioni sui titoli delle societa' esportatrici, grazie anche al contemporaneo calo dello yen nei confronti delle altre principali valute. Contro euro il cambio e' sceso sui livelli dell'estate 2011.

Sul fronte macroeconomico il Ministero delle Finanze ha reso noto il dato relativo alla Bilancia Commerciale. Nel mese di novembre il deficit si è attestato a 868,5 miliardi di yen (dato desta gionalizzato), in crescita rispetto ai 624,3 miliardi rilevati in ottobre e superiore ai 810 miliardi stimati dagli analisti. Prosegue anche il trend negativo delle esportazioni: a novembre sono diminuite del 4,1% a fronte di un calo stimato dagli analisti pari al 5,4%. Le importazioni sono invece cresciute dello 0,8% a fronte di una diminuzione pari all'1,6% del mese precedente. Il consensus era fissato su un incremento dello 0,6%.
Il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria ha invece reso noto che l'Indice delle Attivita' Industriali in ottobre e' salito dello 0,2%, dal -0,3% rilevato in settembre. Il consensus degli addetti ai lavori era però fissato su una crescita pari allo 0,4% m/m.
Il leading index (indice anticipatore) è salito nel mese di ottobre a 92,8 punti dai 91,8 punti del mese precedente (rivisto dai 91,6 punti della lettura preliminare). Lo ha comunicato l'Ufficio di Gabinetto del governo giapponese ch e ha pubblicato i risultati definitivi. L'indice coincidente, che riflette le condizioni economiche attuali, ha fatto registrare il settimo calo consecutivo, dai 91,3 punti di settembre agli attuali 90,7 punti, indicando un'economia in fase discendente.

In rialzo di mezzo punto percentuale la borsa di Hong Kong cosi' come quella di Seul mentre Shanghai arretra dello 0,2% circa.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: apertura sopra la parità
Avvio positivo per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,16%, il Cac40 di Parigi lo 0,07%, il Ftse100 di Londra lo 0,20% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,6%.

Standard & Poor's ha alzato il rating della Grecia a B- da selective default con outlook stabile.

Sul fronte societario acquisti sul settore bancario. Le rigide norme di Basilea III non entreranno in vigore dal primo gennaio. L'accordo Ue sull'applicazione slitta al 2013.

In rialzo Ubs (+0,5%). L'istituto svizzero pagherà circa 1,4 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,15 miliardi di euro) in multe e autorizzazioni a diverse autorità statunitensi, britanniche e svizzere per la risoluzione delle problematiche connesse al caso Libor.
Sulla base dei dati attuali Ubs stima che il risulta to netto di UBS attribuibile alla capogruppo nel quarto trimestre del 2012 mostri una perdita di 2,0-2,5 miliardi di franchi svizzeri.

Sugli scudi i titoli del comparto del cemento. HeidelbergCement avanza del 3,5%, Lafarge del 2,6%, Holcim dell'1%.

Debole Axa (-0,4%). Standard & Poor's ha tagliato il rating del gruppo assicurativo ad A+ da AA- con outlook stabile.

Denaro su ThyssenKrupp (+1,3%). Credit Suisse ha alzato il giudizio sul produttore di acciaio a outperform da neutral.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari parte bene, acquisti su Buzzi Unicem, bancari ed Erg
Il Ftse Mib segna +0,5%, il Ftse Italia All-Share +0,6%, il Ftse Italia Mid Cap +0,8%, il Ftse Italia Star +0,2%.

Borse europee positive in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a + 1,15%, il Nasdaq a +1,46%. Attualmente i future sui principali indici USA sono sulla parità. A Tokyo l'indice Nikkei 225 ha chiuso a +2,39%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare +0,57%.

Acquisti consistenti su Buzzi Unicem (+4%) grazie a Deutsche Bank che ha migliorato la raccomandazione sul titolo da "hold" (mantenere) a "buy" (acquistare).
Positivi i bancari in scia allo spread Btp-Bund, sceso stamattina sui 300 bp. In evidenza BP Milano (+1%), UBI Banca (+1,2%) e Unicredit (+1,1%), quest'ultima all'indomani dell'approvazione da parte del cda dell'adozione del nuovo assetto organizzativo a partire da gennaio.
Buon avvio di seduta per Erg (+2,8%) grazie all'approvazione da parte del cda del piano strategico 2013-2015. Il piano prevede investimenti totali nel periodo per circa 500 milioni di euro e un MOL a fine periodo pari a 600 milioni di euro. Confermati i target finanziari per il 2012 e l'attuale politi ca dei dividendi.
In lieve calo Generali (-0,7%) a causa della decisione di Moody's di mettere sotto revisione il rating della compagnia triestina per un possibile downgrade.


TITOLI DEL GIORNO

Dopo aver inviato nel corso della seduta del 17 dicembre un segnale graficamente rilevante di forza, superando il limite superiore posto a 13,20 circa della fase laterale disegnata dai prezzi a partire dal 2 novembre, Atlantia si e' avvicinato con i massimi dell'ultima seduta a 13,52 alla resistenza offerta a 13,60 dalla trend line che scende dal top di gennaio 2010. La rottura di questa resistenza vedrebbe salire i prezzi anche al di sopra del 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di inizio 2010, una quota percentuale derivata dalla successione di Fibonacci alla quale gli studiosi dei grafici riconoscono molta importanza in quanto spesso capace di discernere efficacemente tra una fase correttiva ed una vera propria inversione di trend. Oltre area 13,50 il titolo confermerebbe l'intonazione positiva dimostrata dai minimi di giugno prospettando movimenti fino a 14,80. Resistenza intermedia a 14,15. Ribassi fino in area 13,15 non farebbero temere conseguenze gravi, sotto quei livelli probabili invece cali a testare a 12,17 la media mobile a 100 giorni.
Per chi volesse acquistare il titolo intervenire oltre 13,50 per il test di 14,15, stop loss a 13,30.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere a 13 euro lo stop per le posizioni in essere, incrementare oltre 13,50 per 14,15.

L'ipercomprato accumulato sugli oscillatori piu' veloci ha frenato la corsa di Impregilo che nelle ultime sedute si e' mosso a cavallo di quota 3,43. La ricopertura del gap lasciato aperto settimana scorsa a 3,36 euro appare necessaria per garantire stabilita' al trend rialzista in atto da oltre un mese i cui obiettivi in caso di superamento di area 3,50, sono ipotizzabili sui massimi annuali di giugno a 3,718 euro (target successivo a 3,85 euro). Tali prospettive verrebbero compromesse solo a seguito della violazione di quota 3,29, preludio al ritorno sulla media a 40 sedute a 3,17 circa, sostegno strategico in ottica temporale piu' ampia.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 3,50 per il test a 3,70 e poi a 3,85 stop sotto 3,40.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 3,29 per gli obiettivi a 3,70 e 3,85 euro.

Con il rialzo di ieri Unicredit ha inviato un segnale di forza che potrebbe rilevarsi strategico ai fini di un ritorno a 3,90, sul lato alto di un canale che sale da ottobre, i cui riferimenti attuali si collocano a 3,40 e 3,90 appunto. Nell’ipotesi di vittoria su questo riferimento verrebbe poi riattivato il rally in forza dai minimi di luglio permettendo di sviluppare un ulteriore segmento rialzista verso 4,15/4,20. Se i prezzi riuscissero a trovare nuovi stimoli per salire anche oltre quest’ultimo ostacolo, dove sono allineati i massimi di marzo ed il minimo di settembre 2011, gli indizi positivi verrebbero confermati spalancando le porte al ritorno sui top annuali a 4,65. Questo scenario rischia invece di veni re compromesso dal cedimento di 3,40, dove transita anche la media mobile a 100 giorni. Atteso in tal caso il ritorno a 3,05 circa, valore coincidente con il 50% di ritracciamento del rialzo da luglio.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali con stop sotto 3,60 e target a 3,90 euro. In alternativa attendere la rottura di 3,90 per i target a 4,20 e 4,65 euro. Stop loss a 3,70 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperta la posizione sopra 3,40 euro. Incrementare oltre 3,90 euro, per obiettivi a 4,20 e 4,65 euro.


HEADLINES

Buzzi Unicem: Deutsche Bank migliora la raccomandazione
Deutsche Bank ha migliorato la raccomandazione su Buzzi Unicem da "hold" (mantenere) a "buy" (acquistare).

UBS versa 1,15 miliardi di euro per il caso Libor
Il consiglio di amministrazione di Ubs ha acconsentito a pagare circa 1,4 miliardi di franchi svizzeri (circa 1,15 miliardi di euro) in multe e autorizzazioni a diverse autorità statunitensi, britanniche e svizzere per la risoluzione delle problematiche connesse al caso Libor. In particolare Ubs verserà 160 milioni di sterline all'FSA (la Consob britannica) e 59 milioni di franchi svizzeri all'FINMA (Swiss Financial Market Supervisory Authority). In totale 1,2 miliardi di dollari andranno invece al Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti e alla Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Sulla base dei dati attuali Ubs stima che il risultato netto di UBS attribuibile alla capogruppo nel quarto trimest re del 2012 mostri una perdita di 2,0-2,5 miliardi di franchi svizzeri.

Generali: Moody's mette sotto osservazione il rating per un possibile downgrade
L'agenzia Moody's ha messo sotto revisione il rating di Generali per un possibile downgrade.

Grecia: S&P alza il rating a B- da SD, outlook stabile
Standard & Poor's ha alzato il rating della Grecia a B- da selective default. Outlook stabile.


Ascopiave cede la quota in Serin al Gruppo Casillo
Ascopiave si concentra nella distribuzione e vendita di gas naturale ed esce dal business del fotovoltaico. Il 18 dicembre 2012 AscoEnergy (Gruppo Ascopiave) ha ceduto ad Agroenergetica (Gruppo Casillo), l'intera quota di Serin, società che controlla 9 società operative del settore fotovoltaico, oggetto di joint-venture con il gruppo pugliese acquirente, leader mondiale nel settore del grano. La quota ceduta del 50% del capitale di Serin r appresenta l'unica partecipazione detenuta da Ascopiave nel settore fotovoltaico. Il prezzo è pari a 8,35 milioni di euro, e l'Enterprise Value è risultato pari a circa 58 milioni di Euro, con un multiplo implicito della transazione EV/Ebitda di circa 11x. L'operazione prevede, oltre alla cessione della quota di Serin, anche il contestuale acquisto da parte del Gruppo Ascopiave della quota del socio di minoranza di AscoEnergy, pari al 30% del capitale sociale, ad un prezzo di 1,9 milioni di Euro.

Screen Service: l'esercizio 2011-2012 si chiude con una perdita da 17,9 milioni di euro
Il Consiglio di Amministrazione di Screen Service ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato dell'esercizio 2011-2012. I dati in sintesi indicano Ricavi consolidati fa 46,4 milioni di Euro rispetto ai 61,5 milioni di Euro dell'esercizio 2010-11. L'EBITDA consolidato è positivo per Euro 5.8 milioni (Euro 15.4 milioni dell'esercizio 2010- 11), e risulta pari ad Euro -2.1 milioni dopo accantonamenti per poste non ricorrenti. L'EBIT consolidato riporta una perdita di 17,3 milioni dopo accantonamenti per poste non ricorrenti. L'esercizio si chiude con una perdita netta pari a Euro 17,9 milioni dopo accantonamenti per Euro 20,2 milioni totali per poste non ricorrenti. La posizione finanziaria netta è pari ad Euro 38,8 milioni, rispetto ai 33,2 dell'esercizio 2010-11. Deliberato l'incremento al 100% della partecipazione detenuta in Screen Service do Brasil, già controllata al 75% e deliberato e sottoscritto il finanziamento da parte del socio Screen Group per 3 milioni di Euro.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

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