Dati macro, eventi, cda, notizie per VENERDì 21 GIUGNO (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO

Italia
Ore 10.00
Inflazione salari (mensile). Prec. 0.3%

Europa
Ore 10.00
Saldo delle partire correnti, dato di aprile. Attesa: 25,9 mld


EVENTI

Giappone
Ore 08.35
Discorso del Governatore Kuroda

Europa
Riunione Ecofin


EVENTI SOCIETARI

Italia
Aumento di capitale
Primi Sui Motori: 1 azione nuova su 8 vecchie a 21 euro. Operazione sino al 29 giugno
Noemalife: 3 azioni nuove ogni 13 possedute al prezzo di 3.49 euro. Diritti trattati sino al 14 giugno e chiusura operazione al 21 giugno.
Pop Etruria: 17 azioni nuove ogni 5 possedute al prezzo di 0.60 euro. Contrattazione diritti sino al 28/06. Operazione sino al 5/07
Rcs: 3 azioni nuove ogni 1 posseduto al prezzo di 0.268 euro. Contrattazione diritti sino al 28/06. Operazione sino al 5/07
Conference Call
Mediobanca
Assemblee
Moviemax, Stm


:ciao:
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA

Wall Street chiude in netto ribasso. Pesano Fed ed economia cinese
A New York i principali indici hanno terminato la seduta in netto ribasso. Il Dow Jones evidenzia un ribasso del 2,34%, lo S&P500 del 2,5% e il Nasdaq Composite del 2,28%. I timori legati alla possibile riduzione degli stimoli monetari della Fed e i rischi di un rallentamento dell'economia cinese hanno zavorrato i listini Usa. Luci ed ombre dai dati macroeconomici pubblicati in giornata. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 14 giugno si sono attestate a 354 mila unità, al di sopra sia delle attese degli analisti (pari a 340 mila unità) che al dato rilevato la settimana precedente (336 mila unità, rivisto da 334 mila unità). La Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio Indice, che monitora l'and amento dell'attivita' manifatturiera dell'area di Philadelphia , e' salito nel mese di giugno a +12,5 punti dai -5,2 punti di maggio, risultando nettamente superiore anche alle attese degli analisti che si aspettavano un calo dell'indice di 0,2 punti.

Le vendite di abitazioni esistenti a maggio si sono attestate a 5,18 milioni (dato annualizzato), in crescita del 4,2 rispetto al dato di aprile (4,97 milioni). Il dato è risultato superiore al consensus fissato su un valore totale di abitazioni vendute pari a 5,00 milioni. Il Conference Board ha comunicato che, nel mese di maggio, l'Indice Anticipatore (Leading Indicator), che misura l'andamento dell'attivita' economica statunitense nei prossimi 6-12 mesi, ha evidenziato un incremento dello 0,1% su base mensile, poco sotto le attese degli economisti fissate su una crescita dello 0,2%. Tuttavia e' stato ritoccato al rialzo il dato relativo ad aprile a +0,8% da +0,6% m/m.

Sul fronte societario vola Durect Corporation (+17,35%). La Fda ha accettato la sperimentazione del farmaco Posidur.Vendite su Micron Technology (-3,11%). Il gruppo dei chip per memorie ha chiuso il terzo trimestre con ricavi e profitti superiori alle attese. Il giro d'affari nei tre mesi terminati lo scorso maggio sono cresciuti a 2,32 miliardi di dollari (+7% a/a) mentre il risultato netto è passato in positivo per 43 milioni contro il rosso di 320 milioni dello stesso periodo di un anno prima.

Lettera su Wal-Mart (-1,92%) nonostante la promozione di Raymond James. Il broker ha alzato il rating sul colosso della grande distribuzione a outperform. In calo Hewlett-Packard (-2,79%). Wells Fargo ha alzato il rating sul produttore di pc a outperform da market perform. Negativa Walt Disney (-3,65%). Goldman Sachs ha tagliato il rating sul gruppo di intrattenimento a neutral da buy. In ribasso Microsoft (-3,18%). Secondo indiscrezioni il gruppo tecnol ogico sarebbe interessato al business legato agli smartphone di Nokia.

Male Barrick Gold (-7,83%). Il primo produttore al mondo di oro risente della caduta del prezzo del metallo prezioso.

Lettera su Oracle (-2,58%) in attesa dei risultati trimestrali. Gli analisti stimano un utile per azione di 0,85 dollari.

Crolla Ebix (-44,22%). Goldman Sachs ha rinunciato all'acquisto del fornitore di software per il settore assicurativo dopo che su quest'ultima è stata avviata una indagine dal regolatore Usa per cattiva condotta.


MERCATI ASIATICI

Nikkei positivo in chiusura di ottava
Chiusura di ottava positiva per il Nikkei (+1,66%), a quota 13230,13. In verde anche il Topix (+ 0,70%) a 1099,40 punti. Lo scenario grafico resta ancora dominato dall’incertezza, nonost ante i prezzi abbiano sfruttato il sostegno della media mobile a 100 giorni, attualmente in transito a 12800 punti, per mettere a segno una reazione verso la prima resistenza a 13600/13700. Nelle ultime sedute, infatti, sta prendendo forma una fase di trading range compresa tra questi due estremi: le speranze di recupero dipendono ora dalla capacita' dei prezzi di superare questo limite superiore e di riavvicinarsi alla resistenza a 14500. Una vittoria su questo ultimo ostacolo ripristinerebbe la tendenza ascendente di lungo periodo in direzione dei record di quest’anno a 16000 punti. Il mancato superamento di 13700 e la violazione di 12400 porterebbero invece al test a 11800 dei bottom di aprile. Sotto quei livelli rischio di cali fino a 11400 punti, pari al 61,8% di ritracciamento del rialzo da novembre e livello coincidente con i massimi del 2010.

Tra i maggiori rialzi da segnalare quelli di Dowa Holdings (+8,46%) e Suzuki Motor (+3,82%). Male invec e Isuzu Motors (-3,69%) e Sumitomo Electric (-4,39%). Positivi anche i titoli del comparto bancario che beneficiano della debolezza dello Yen e dell’ipotesi di rialzo dei tassi Usa avanzato dalla Fed.

Restano deboli invece le altre principali piazze asiatiche: Hong Kong cede lo 0,26%, Taiwan l’1,49% e Shangai lo 0,21%.


MERCATI EUROPEI

Borse europee positive
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,7%, il Ftse100 di Londra lo 0,5% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,05%.

Denaro su Telefonica (+1%) dopo le nuove indiscrezioni su AT&T. Secondo Bloomberg il colosso Usa starebbe studiando una offerta sul 29,9% del capitale del gruppo spagnolo o in alternativa potrebbe valutare l'acquisto della controllata inglese O2. Negativa Sap (-1,8%). La rivale statunitense Oracle ha chiuso il quarto trimestre con ricavi piatti, al di sotto delle attese degli analisti e della guidance della stessa società. Sale Bhp Billiton (+0,9%). Il gruppo delle materie prime ha annunciato la vendita del 15% di una miniera in Australia per 1,5 miliardi di dollari. In ribasso Alstom (-0,5%). L'agenzia Moody's ha tagliato il rating del gruppo francese a Baa3 da Baa2. Outlook stabile. Rimbalza Fnac (+0,8%) dopo il tonfo di ieri. Il titolo nel giorno del debutto dopo lo spin-off da Kering ha perso il 13,6%. Lettera su Merck (-1%). Goldman Sachs ha avviato la copertura sul titolo con rating sell.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari in ripresa
Il Ftse Mib segna +0,52%, il Ftse Italia All-Share +0,51%, il Ftse Italia Mid Cap +0,31%, il Ftse Italia Star +0,06%.

Borse europee in ripresa dopo le forti vendite di ieri. Ieri sera l'S&P 500 ha terminato a -2,50%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in progresso di oltre mezzo punto percentuale circa. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +1,66%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng è a -0,26%.

Saras (+1,25%) beneficia dell&rs quo;accordo con Rosneft per la creazione di una joint venture per il commercio di petrolio e prodotti petroliferi. Segnali di ripresa per Erg (+1,25%) dopo che LUKERG Renew, joint venture tra ERG Renew (100% ERG) e LUKOIL- Ecoenergo ha sottoscritto due accordi con Vestas per l’acquisizione del 100% di due parchi eolici già operativi a Gebelesis in Romania e Hrabrovo in Bulgaria. Reazione positiva per Banca Popolare dell'Emilia Romagna (+4,27%) dopo che l'amministratore delegato, Luigi Odorici, ha confermato che il livello di patrimonio dell’istituto è soddisfacente e che non servono aumenti di capitale. Sotto la parità Mediobanca (-0,78%), dopo l’annuncio che nell'arco di un triennio ridurrà la partecipazione in Generali (-0,15%) al 10%. E' quanto emerge dalle linee guida del piano industriale 2013/2016 dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Positivi gli altri titoli del settore bancario con UBI Banca (+1,44 %), Banco Popolare (+1,04%), Banca MPS (+1,40%) e Unicredit (+0,53%) in evidenza.

L'agenda macroeconomica odierna prevede alle 08:35 l’Intervento di Kuroda (BoJ), alle 09:00 la Riunione Ecofin, alle 10:00 la pubblicazione della Bilancia delle partite correnti europea e dei Salari contrattuali italiani.


TITOLI DEL GIORNO

La flessione vista ieri su Unicredit ha cancellato i progressi dell’ultima settimana riconducendo nuovamente i prezzi verso il supporto a 3,75, trend line che sale dai minimi di fine marzo coincidente in questa fase con la media mobile a 200 giorni. La tenuta di questo riferimento potrebbe fornire la base per la costruzione di un piccolo doppio minimo che troverebbe conferma oltre 4,08, proiettando obiettivi verso 4,40/4,43. Oltre questa soglia giungerebbero segnali di miglioramento creando i presupposti per un allungo verso i top dell'anno a 4,88. Discese sotto 3,75 porterebbero invece al test a 3,65, base del gap del 22 aprile e ultimo supporto in grado di evitare il ritorno a 3,55 sulla linea di tendenza che accompagna il movimento ascendente da luglio 2012.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire oltre 4,08 per il test di 4,40, stop loss sotto 3,95.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop sotto 3,75, incrementare oltre 4,40 per il test di 4,88.

Va assumendo sempre piu' le sembianze di un testa e spalle ribassista il movimento che Luxottica sta disegnando sul grafico da inizio aprile. Il supporto a 37,50 euro e' apparso solido nelle molteplici occasioni in cui e' stato testato (due delle quali settimana scorsa), ma un nuovo affondo su tale livello cosi' a breve distanza dall'ultimo potrebbe risultare fatale e portare alla capitolazione del sostegno. Via libera in tal caso verso un primo target a quota 35 e poi in direzione di area 32, obiettivo finale dello stesso testa e spalle. Reazioni dai livelli attuali dovranno invece oltrepassare area 40,50 per assumere spessore tecnico ed introdurre il ritorno sui massimi assoluti a 43 euro circa.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 40,50 per il test a 43,00 euro, stop sotto 39,50
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 37,50 per il target a 43,00 euro

BP Milano co n il minimo di giovedi' a 0,363 ha violato la base del canale ascendente disegnato dai prezzi dal minimo di inizio 2012. Il rischio di proseguimento della discesa è ora elevato, primo supporto a 0,332, successivo a 0,2985, minimo del 23 luglio 2012. Per rilanciare l'uptrend sarebbe necessario il superamento almeno di area 0,405. Il titolo potrebbe tentare la ricopertura del gap ribassista del 23 maggio con lato alto a 0,455 e di quello del 9 maggio lasciato tra 0,48 e 0,51.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 0,405 per intervenire con target a 0,455 e stop sotto 0,39.
Per chi gia' detiene il titolo neutralizzare le posizioni sui livelli attuali.


HEADLINES

Mediobanca: presentato piano 2014-2016.Prevista cessione partecipazioni Telco ed Rcs
Il nuovo piano di Mediobanca per il periodo 2014-2016 è concentrato prevalentemente sulle attività corporate & investment banking, retail e wealth management e prevede la riduzione dell'esposizione all'equity per 2 miliardi di cui 1,5 attraverso cessioni. Fra queste il 3% di Generali e, da subito, anche le partecipazioni Telco ed Rcs, che saranno portate a valore di mercato con una svalutazione complessiva di 400 milioni che impatterà sull'esercizio al 30 giugno 2013. Previsto un Roe a giugno 2016 del 10-11%, un Core Tier 1 stabile all'11-12% per tutto l'arco del piano, con un payout ratio del 40%. Ricavi attesi a 2,1 miliardi, con una crescita ponderata annua del 10% ed un costo del rischio stabile a 150 punti base. Saranno accorpati in un'unica area Cib e private banking e sarà avviata la Mediobanca Alternative Asset Management per lo svilu ppo delle attività a maggior contenuto commissionale e minor assorbimento di capitale. L'obiettivo è quello di raggiungere il cinque anni il 15% dei ricavi bancari totali. Saranno inoltre ripristinati i finanziamenti a imprese e famiglie e la raccolta impieghi e tesoreria si porterà ai livelli pre-crisi.

Eurogruppo: "solo" 60 miliardi per le banche in crisi, ma l'aiuto alla Grecia è finanziato per un altro anno
La ricapitalizzazione delle banche europee in crisi da parte del fondo salvastati ESM sarà limitata a 60 miliardi di euro sui 500 di potenza di fuoco dell’ESM (ai quali andrebbero aggiunti i 200 miliardi dell’Efsf). Lo hanno deciso i ministri delle Finanza riuniti nell’Eurogruppo. Oggi l’Ecofin continuerà nei lavori con l’importante tema delle ristrutturazioni delle banche in crisi. Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha però smentito le indiscrezioni che v olevano l'Fmi pronto a stoppare il proprio supporto al piano di aiuti alla Grecia: il programma di supporto ad Atene "è finanziato per un altro anno", ha specificato Dijsselbloem.

Gran Bretagna: alle banche servono altri 31,7 miliardi di euro
Alle banche britanniche servono 27,1 miliardi di sterline – circa 31,7 miliardi di euro – per rientrare nei criteri di Basilea III. Il PRA (Prudential Regulation Authority) ha calcolato che per avere un core tier 1 ratio di almeno il 7% (ossia un capitale “primario” pari ad almeno il 7% degli attivi ponderati per il rischio) le maggiori 8 banche del Regno Unito, ossia Barclays, Co-operative Bank, HSBC, Lloyds Banking Group, Nationwide, Royal Bank of Scotland, Santander UK, Standard Chartered dovranno complessivamente recuperare 27,1 miliardi di sterline. Inizialmente la stima era di 25 miliardi di sterline, ma con le ultime valutazioni è salita. Al momento delle prime valu tazioni le banche avevano predisposto degli interventi per recuperare 12,5 miliardi di sterline circa, che potrebbero portare a recuperi superiori alle stime e pari a 13,7 miliardi di sterline. Molte di queste azioni devono però essere ancora vagliate e approvate. Le banche stanno ora elaborando nuovi piani per reperire gli ulteriori 13,4 miliardi di sterline anche attraverso cessioni e ristrutturazioni. Il PRA ritiene che sia un percorso percorribile e specifica che gran parte degli interventi dovrebbe avvenire nel 2013 e solo una piccola parte dovrebbe avere effetto nel 2014.

Gabetti: firmato l'accordo di ristrutturazione dei debiti con tutte le banche creditrici
Gabetti Property Solutions ha firmato con le banche creditrici l'accordo di ristrutturazione dei debiti nell'ambito del nuovo Piano 2013-2016 di maggio. L'Accordo ex art. 182 bis l.f. firmato con le 10 banche creditrici prevede il riscadenzamento del debito finanziario chirografario B co n un periodo di pre-ammortamento per il rimborso delle quote capitale di 2 anni e un rimborso del residuo con cash-sweep al 50% del Free Cash Flow generato dal 2015 in poi (rate annuali minime di Euro 500.000 dal 2015 e quota residua bullet al 2020). Meccanismi invariati sul precedente Accordo, ma traslati al 31-12-2020, per i debiti chirografari A (NPL) con un cash-sweep al 100% del FCF della sola gestione del portafoglio NPL e conversione in capitale di Gabetti Property Solutions di eventuali perdite nella gestione degli stessi. Mantenuti i tassi di interesse sul debito consolidato all'Euribor 3 mesi + 100 Bps per il debito chirografario B e 1% fisso per quello A (NPL). Previsti anche: riscadenziamento degli interessi scaduti del periodo 10-2011/12-2012 al 31-12-2013, aumento di capitale sociale garantito di 19 mln; impegno di sottoscrizione da Marfin dell'aumento di capitale compreso eventuale inoptato e conversione di crediti bancari per 20 mln in capitale di Gabetti per debito d i categoria B e di 10 mln in un prestito Convertendo fruttifero al 2023 o conversione automatica in capitale di Gabetti Property Solutions in caso di "Trigger event" (al termine di un trimestre dall'1-1-2014 in poi se rapporto Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio Netto consolidato superi 3,0x o se il Patrimonio Netto scenda sotto 3 milioni). In caso di "Trigger event" conversione del Prestito Obbligazionario Convertendo fruttifero e un ulteriore Aumento di Capitale garantito per 3 milioni di Euro per cassa. L'accordo è già stato approvato dai comitati di tutte le banche creditrici e, con l'eccezione di 2 istituti di credito dovrebbero completare l'iter nelle prossime settimane. L'efficacia è subordinata al passaggio in giudicato del decreto di omologa dell'accordo ex art. 182 bis l.f., all'esenzione della CONSOB dall'opa.

Morgan Stanley si conferma positiva su Terna
Morgan Stanley ha confermato la valutazione "overweight" su T erna e ha alzato il prezzo obiettivo a 3,5 euro dai precedenti 3,1 euro.

Saras sigla joint venture con Rosneft
Saras ha siglato un accordo con Rosneft per la creazione di una joint venture per il commercio di petrolio e prodotti petroliferi. E' quanto rende noto la compagnia petrolifera russa in un comunicato, precisando che il documento è stato siglato dai due presidenti delle due compagnie. Secondo l'accordo, la jv al 50% sarà operativa nel 2014 e gli obiettivi, oltre alle operazioni di trading sono favorire l'ingresso in nuovi mercati usando il potenziale di entrambe le società. L'Opa di Rosneft sul 7,3% del capitale di Saras si è conclusa qualche giorno fa, portando la compagnia russa a detenere il 21% della società della famiglia Moratti.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

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