Dati macro, eventi, cda, emiss. obblig. per mercoledì 3 aprile (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO

Cina
Ore 03.00
Indice PMI non manifatturiero. Prec. 54.50
Ore 03.45
Indice Pmi servizi Hsbc (marzo). Attesa: 46.0

Europa
Ore 11.00
Indice di inflazione (marzo). Attesa: 1.7% a/a

Usa
Ore 14.00
Indice settimanale richieste mutui, dato al 22 marzo.
Ore 14.15
Stima Adp, nuovi posti lavoro settore privato (marzo). Attesa: 200mila Prec. 198mila
Ore 16.00
Indice Ism Servizi (marzo). Attesa: 55.88 Prec. 56.00


EVENTI SOCIETARI

Italia
OPA
Opa su Impregilo a 4 euro. Terminerà il 12/04
Assemblee
D'Amico

USA
Trimestrali
Monsanto


COLLOCAMENTI

Germania
Collocamento bond. Durata 5 anni. Ammontare massimo offerto: 5 miliardi
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA

Wall Street chiude in rialzo, nuovi massimi per Dow Jones e S&P500
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,61%, il Nasdaq lo 0,48%, lo S&P500 lo 0,52%.

Il Dipartimento del Commercio ha annunciato che gli ordini industriali hanno registrato nel mese di febbraio un incremento del 3,0% m/m, evidenziando un risultato migliore della variazione negativa del mese precedente (-1,0%). Le attese degli economisti erano fissate su un incremento del 2,9%.

Sul fronte societario deciso ribasso per Hewlett-Packard (-5,19%). Goldman Sachs ha tagliato il rating sul produttore di pc e stampanti a sell da neutral. Sugli scudi UnitedHealth Group (+4,7%) dopo la decisione del Cms di aumentare le tariffe del piano Medicare Advantage. Bene anche gli altri titoli del settore (Humana +5,45%, Aetna +3,67%).

Acquisti su AT&T (+0,86%) e su Verizon (+0,57%). Secondo indiscrezioni i due gruppi potrebbero lanciare una offerta per Vodafone per poi spartirsi gli asset. Denaro su Ford (+0,85%). La casa automobilistica ha annunciato di aver venduto nel mese di marzo negli Stati Uniti 236.160 auto, il 6% in più rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Positiva Urban Outfitters (+3,8%). La catena di negozi ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre con un giro d'affari in crescita tra il 7% e il 9%. Vola BGC Partners (+48,57%).

Nasdaq Omx ha annunciato l'acquisto della piattaforma eSpeed dal broker per 750 milioni di dollari. In rialzo General Motors (+0,47%). Le vendite del gruppo negli Stati Uniti nel mese di marzo sono cresciute del 6,4%. Il dato è inferiore alle attese degli analisti.


MERCATI ASIATICI

Nikkei in forte recupero
Seduta positiva per il Nikkei che termina gli scambi a 12362,20 punti, con un progresso del 2,99%. La reazione tenta di cancellare il brutto segnale ribassista di inizio ottava, generato dalla violazione della linea di tendenza che guidava il recupero dai bottom di novembre: l'ipotesi del recupero troverebbe conferma nel caso in cui i prezzi riuscissero a lasciarsi definitivamente alle spalle area 12300, circostanza che potrebbe favorire il pronto recupero degli ostacoli posti in area 12700, strategici in ottima di medio lungo periodo. Sotto la soglia dei 11700 punti si verrebbe invece a delineare una nuova fase di debolezza diretta verso il test del supporto successivo posto a 11000/11100 punti circa, quota pari al 38,2% di ritracciamento dell'intera salita in forza da novembre e riferimento in grado di scongiurare un deterioramento del quadro grafico di fondo.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: indici negativi
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,12%, il Cac40 di Parigi lo 0,5%, il Ftse100 di Londra lo 0,3% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,68%.

In calo Vodafone (-2,3%). Verizon ha confermato l'interesse per il 45% della joint venture Verizon Wireless in mano all'operatore britannico ma ha invece smentito le indiscrezioni su una Opa sull'intero gruppo.
Lettera su Eads (-0,8%). Il produttore dell'Airbus ha annunciato un piano di buy back da 3,75 miliardi di euro. Denis Ranque è stato nominato nuovo presidente del gruppo.
Negativa France Telecom (-2,5%). Ubs ha tagliato il rating sul gruppo telefonico francese a sell da neutral.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari in calo. Vendite su Telecom e Mediaset, positiva Fiat
Il Ftse Mib segna -0,8%, il Ftse Italia All-Share -0,7%, il Ftse Italia Mid Cap -0,1%, il Ftse Italia Star -0,1%.

Borse europee deboli in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,52%, il Nasdaq Composite a +0,48%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggero rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +2,99%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare -0,11%.

Pesante calo per Telecom Italia (-2,6%) dopo il report di UBS. Gli analisti della banca elvetica hanno cambiato radicalmente la raccomandazione sul titolo, portandola da "buy" (acquistare) a "sell" (vendere), e tagliato il target price da 1 a 0,45 euro, ben al di sotto degli 0,55 circa attuali.

Debole Mediolanum (-1,7%), penalizzata dalla richiesta di 344 milioni di euro da parte dell'Agenzia delle Entrate per manc ato pagamento di imposte in merito all'attività della controllata irlandese. In rosso anche Mediaset (-1,9%): Societe Generale ha alzato il target price sul titolo a 1,6 euro da 1,5 ma ha confermato la raccomandazione "sell" (vendere). Acquisti su Fiat (+1,8%) che a marzo in Italia ha visto crescere le vendite del 5,3% a/a a fronte di un calo del 4,9% a/a del mercato. La quota del Lingotto è salita al 28,75% dal 28,48% di febbraio.


TITOLI DEL GIORNO


Prosegue la fase di consolidamento per Autogrill: la flessione generata dal test dei 10 euro si è per il momento limitata a riavvicinare i prezzi al supporto in area 9,00, definito dal passaggio della media mobile a 50 giorni e della linea di tendenza disegnata dai minimi dell’8 gennaio. Fino a che questi riferimenti resteranno a guardia dei corsi la fase laterale delle ultime settimane potrà essere interpretata come preparatoria ad un tentativo di rimbalzo più deciso. In ogni caso l’uptrend troverebbe nuove conferme solo al superamento di area 10, per obiettivi a circa 11,00, in corrispondenza dei massimi del 2011, e di 11,60, quota pari al 61,8% di ritracciamento di tutta la discesa partita nel 2007. Nella direzione opposta sotto 9,00 euro il ribasso potrebbe proseguire in direzione di 7,80, base del gap dell’11 dicembre, con supporto intermedio a 8,50 circa, livello strategico anche in ottica di medio lungo termine dove sono allineati i minimi di gennaio ed i top del 2012.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 9,50 con stop sotto 9,00, per gli obiettivi a 11 e 11,60 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 9,00 per obiettivi a 11 e 11,60 euro.

Banco Popolare inizia l'ottava post pasquale con un moderato calo (ma comunque in netta controtendenza rispetto all'indice Ftse Mib, che dopo una iniziale incertezza chiude invece la seduta in positivo) che tuttavia non comporta la violazione di livelli graficamente rilevanti. I prezzi hanno infatti toccato quota 0,952 rispettando il supporto offerto a 0,9455 dai minimi della scorsa ottava. Le oscillazioni delle ultime sedute hanno disegnato un piccolo potenziale doppio minimo, figura che troverebbe conferma oltre 1,015 euro. Il superamento di questa resistenza permetterebbe la costruzione di un rimbalzo con obiettivo inizialmente a 1,10 ma che oltre questa soglia avrebbe fac olta' di estendere a 1,15. Solo la rottura anche di questi livelli farebbe capire di essere di fronte ad un tentativo di rimbalzo articolato che potrebbe mettere nel mirino il gap ribassista del 26 febbraio, lasciato in area 1,34-1,3880. Resistenza intermedia a 1,25. La mancata rottura delle resistenze indicate e la violazione del sostegno a 0,9445, renderebbero invece probabile il proseguimento del ribasso che il titolo sta subendo dai massimi di febbraio a 1,60 circa, ribasso con obiettivi a 0,90 e 0,8730.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 1,02 per il test di 1,15, stop loss a 0,95.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere a 0,94 lo stop per le posizioni in essere, incrementare oltre 1,02 per il test di 1,15.

Pausa di riflessione per Iren che nelle ultime sedute ha interrotto la marcia di avvicinamento al massimo annuale visto intorno alla metà di febbraio a 0,6175 euro. L'eventuale superamento dei questo ultimo livell o decreterebbe la riattivazione del movimento ascendente originato dal minimo della scorsa estate con obiettivo di medio termine sul top del febbraio 2012 a 0,8525 e target di breve in area 0,70. Flessioni sotto 0,49 circa aprirebbero invece scenari negativi, con i prezzi destinati a quel punto a un test del supporto a 0,45, riferimento decisivo per scongiurare approfondimenti verso gli 0,38 toccati a dicembre.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,6175 per 0,70, stop sotto 0,55.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 0,6175 per 0,8525, ridurre sotto 0,49 e uscire alla violazione di 0,45.


HEADLINES

Immatricolazioni auto, calo contenuto a marzo
Calano anche se in modo contenuto le immatricolazioni auto nel mese di marzo. Meno 4,9% le vendite, con 132.020 nuove autovetture rispetto alle 138.816 dello stesso periodo del 2012. E' quanto rende noto il Ministero delle Infrastrutture; la flessione a febbraio era stata del 17,41%. Nel mese scorso il mercato italiano dell'auto perde quasi il 5% per via dello sciopero delle bisarche. Più 5,3% Fiat, che mette Panda, Punto, Ypsilon e 500L ai primi quattro posti della top ten. Ben accolta anche la promozione con la quale è stato possibile l'acquisto delle vetture bi-fuel di Fiat, Lancia ed Alfa Romeo, con un incentivo equivalente a quello previsto dal governo. In Francia le immatricolazioni del gruppo del Lingotto sono calate del 2,3%. In progresso del 5% le vendite di Chrysler, che hanno registrato il miglior dato dal dicembre 2007.

Verizon nega l'offerta su Vodafone
Ver izon ha smentito nella notte le indiscrezioni di un'offerta congiunta con AT&T per Vodafone, lasciando però aperta la porta all'acquisizione della quota della società britannica nella loro joint venture americana Verizon Wireless. Nella giornata di ieri si erano rincorse indiscrezioni in merito ad una possibile Opa delle statunitensi Verizon ed AT&T su Vodafone, per dividerla in due in un secondo tempo. La notizia era stata riportata dal "Financial Times"; l'offerta sarebbe stata di circa 260 pence per ogni azione della compagnia tlc britannica, con un premio del 40% rispetto ai livelli attuali. Le speculazioni in merito all'operazione avevano fatto impennare il titolo Vodafone alla Borsa di Londra, spingendo all'insù tutto il comparto delle Tlc nel Vecchio Continente.

JP Morgan taglia target di Mediaset
Gli analisti di JP Morgan tagliano il target price di Mediaset da 2,2 a 1,7 euro, il rating sul titolo e' "neutrale".

Brembo: gli analisti di Mediobanca tagliano il giudizio a neutral
Gli analisti di Mediobanca hanno ridotto il giudizio su Brembo a neutral alzando però il prezzo obiettivo a 14 euro.

Meridiana fly: approvato da CONSOB il documento relativo all'OPA volontaria totalitaria promossa da Meridiana SpA su azioni ordinarie Meridiana fly SpA
Approvato da CONSOB il documento relativo all'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Meridiana SpA su azioni ordinarie Meridiana fly SpA. Il corrispettivo in contanti per ciascuna azione è pari a Euro 0,60 e il periodo di adesione va dal giorno 15 aprile 2013 al giorno 10 maggio 2013 (estremi inclusi). La data di pagamento del corrispettivo è stata fissata al 17 maggio 2013. L'eventuale riapertura dei termini è prevista per i giorni 20, 21, 22, 23 e 24 maggio 2013, con relativa data di pagamento al giorno 31 maggio 2013.

Fannie Mae chiude il 2012 e il quarto trimestre in utile
Fannie Mae, una delle principali società a controllo pubblico degli Stati Uniti operative nel settore dei mutui immobiliari, ha registrato nel 2012 un utile netto di 17,2 miliardi di dollari e nel quarto trimestre profitti per 7,6 miliardi di dollari. Ai contribuenti la società ha versato 35,6 miliardi di dollari in dividendi fin dal 2008 e si attende di rimanere redditizia anche in futuro. A partire dal 2009 Fannie Mae ha finanziato il mercato dei mutui con circa 3.300 miliardi di dollari di liquidità. Il miglioramento delle performance del gruppo, riporta una nota odierna, è da collegare al miglioramento della situazione del credito (grazie anche a una flessione nel numero di mancati pagamenti delle rate), a una crescita dei prezzi delle abitazioni, a maggiori prezzi di vendita negli asset direttamente riferibili a Fannie Mae e alla risoluzione degli accordi con Bank of America.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

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