Dati macro, eventi, cda, emiss. obblig., notizie per mercoledì 27 febbraio (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO PER LA SEDUTA

Germania
Ore 08.00
Indice Gfk fiducia dei consumatori (febbraio). Attesa: 5.9

Francia
Ore 08.45
Fiducia consumatori (febbraio). Attesa: 86

Italia
Ore 10.00
indice fiducia imprese ( febbraio). Attesa: 88.2

Europa
Bce
Ore 10.00
Massa monetaria M3 (gennaio) Attesa: +3.2% a/a
Ore 11.00
Indice fiducia economica (febbraio) 89.9 punti
Indice fiducia consumatori (febbraio) Attesa: -23.6 punti

Gran Bretagna
Ore 10.30
Pil 4° trimestre, seconda lettura. Attesa: -0.3% t/t , 0,0% a/a

Usa
Ore 13.00
Indice settimanale richieste mutui
Ore 14.30
Ordini beni durevoli (gennaio). Attesa: -4.7% m/m
Ordini beni durevoli escluso trasporti (gennaio). Attesa: +0.3% m/m
Ore 16.00
Vendite case esistenti (gennaio). Attesa: 1.5% m/m Prec. -4.3%


EVENTI

Europa
Ore 09.30
Discorso di Peter Praet, membro Comitato esecutivo della Bce
Ore 15.00
Discorso di Yves Mersch, membro del Comitato esecutivo della Bce
Ore 18.30
Discorso del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi

Usa
Ore 16.00
Audizione di Bernanke sulla politica monetaria alla commissione servizi finanziari della Camera Usa


EVENTI SOCIETARI

Italia
Opvs
Offerta di Hera su Acegas. Termina il 27/02
Aumento di capitale
Cape Live: 19 azioni nuove ogni 5 possedute al prezzi di0.0933. Diritti quotati sino al 15 febbraio. Termine operazione 27/02
Be Think: 19 azioni nuove ogni 20 possedute al prezzo di 0.19. Termine operazione 01/03
Cda
Danieli, Espresso, Piaggio, Prysmian, Saras, Snam
Conference Call
Piaggio, Prysmian
Assemblee
Atlantia, MeridianaFly

EUROPA
Trimestrali
Basf

USA
Trimestrali
NRG Energy Inc


COLLOCAMENTI

Italia
Ore 11.10
Emissione Btp novembre 2017 (tasso di interesse annuo lordo: 3,5%; codice ISIN: IT0004867070). Ammontare compreso tra gli 1,75 e i 2,5 miliardi di euro. Emissione Btp maggio 2023 (tasso di interesse annuo lordo: 4,5%; codice ISIN: da attribuire). Ammontare compreso tra i 3 e i 4 miliardi di euro.

USA
Ore 19
Asta Buoni Tesoro 7 anni.


:ciao:
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA

Borsa Usa: Dow Jones e Nasdaq chiudono in rialzo, bene Home Depot
A New York i principali indici hanno terminato la seduta in rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,84% e il Nasdaq Composite lo 0,43%. Il presidente della Fed, Ben Bernanke, nell'audizione in corso alla Commissione bancaria del Senato ha indicato la volontà dell'Istituto centrale Usa di continuare a portare avanti il piano di stimolo all'economia (quantitative easing). Buone indicazioni dai dati macroeconomici pubblicati in giornata.

È stato reso noto che l'Indice S&P/Case Shiller, che misura l'andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali città americane, ha evidenziato nel mese di dicembre un incremento del 6,8% rispetto allo stesso periodo del 2011, battendo le stime degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 6,6%.
L'Indice Prezzi Abitazioni pubblicato dalla Federal Housing Finance Agency (FHFA) è salito dello 0,6% m/m nel mese di dicembre, in linea con le attese. Il dato precedente relativo a novembre era risultato pari a +0,4%.

Il Conference Board ha annunciato che l'Indice di fiducia dei consumatori è salito nel mese di febbraio a 69,6 punti. Il dato è migliore delle previsioni degli addetti ai lavori (61,0 punti). Rivisto al ribasso il dato di gennaio da 58,6 a 58,4 punti.

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti (congiuntamente al Census Bureau) ha comunicato che le vendite di nuove abitazioni sono cresciute in gennaio del 15,6% rispetto al mese precedente, attestandosi a 437 mila unità (consensus 381 mila), in decisa crescita rispetto alle 378 mila unità della rilevazione precedente (rivista da 369 mila).

La Federal Reserve di Richmond ha comunicato che il proprio indice, che misura l'andamento dell'attività manifatturiera dell'area di Richmond, è salito nel mese di febbraio a 6 punti dai -12 punti del mese precedente. Il dato è superiore alle attese degli addetti ai lavori fissate a -4 punti.

Sul fronte societario deciso rialzo per Home Depot (+5,59%). La società del fai da te, ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 18,246 miliardi di dollari, in crescita del 13.9% rispetto allo stesso periodo di un anno prima, e con un utile netto di 1,021 miliardi (+31,9% a/a) pari a 0,68 dollari per azione. Quest'ultimo dato è superiore alle attese degli analisti (consensus a 0,64 dollari per azione).

Il board ha proposto un dividendo di 0,39 dollari per azione in aumento del 34% rispetto ad un anno prima. La società ha anche annunciato un buy back fino a 17 miliardi di dollari. In verde Saks (+1,63%). Il gruppo dei negozi di lusso, ha annunciato di aver chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 976,61 milioni di dollari contro i 925,104 milioni dello stesso periodo di un anno prima e con un utile netto di 20,432 milioni in calo rispetto ai 36,979 milioni di un anno prima. L'Eps adjusted è pari a 0,17 dollari, 2 cent in più rispetto alle attese.

Ben comprata Macy's (+2,78%). Il gruppo dei grandi magazzini ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 9,35 miliardi di dollari, in crescita del 7,1% rispetto allo stesso perio do di un anno prima, e con un utile netto di 730 milioni contro i 745 milioni del quarto trimestre dell'esercizio precedente. L'Eps adjusted è pari a 2,05 dollari, 6 cent in più rispetto alle attese.

Per il 2013 la società si attende un utile per azione tra 3,9 e 3,95 dollari. Il consensus era fermo a 3,85 dollari. Positiva Altera (+1,77%). Il gruppo dei semiconduttori ha raggiunto un accordo per la produzione di un circuito programmabile con Intel (+1,73%).

Lettera su Jp Morgan (-0,21%). La banca Usa ha annunciato un piano di riduzione dei costi per 1 miliardo di dollari nel 2013. Previsto il taglio di 4 mila posti di lavoro.


MERCATI ASIATICI

Prosegue il ribasso del Nikkei
Seconda seduta consecutiva achiviata in territorio negativo dal Nikkei che questa mattina ha chius o le contrattazioni sui minimi di giornata a quota 11253,97 facendo registrare un ribasso dell'1,27%. L'aspetto più significativo che emerge dal grafico è la violazione della linea di tendenza che stava guidando il rialzo dai bottom di novembre, primo sintomo di una debolezza che potrebbe indurre l'indice ad una correzione anche estesa dello stesso recupero.

Il prossimo sostegno in area 11000 potrà fornire ulteriori informazioni in merito ed in particolare potrà dire se i prezzi abbiano ancora la capacità di riprendere immediatamente il cammino rialzista di fondo verso l'obiettivo dei 12270 punti (conferme in tal senso solo con il perentorio ritorno al di sopra di area 11650) o se invece la discesa sia destinata a proseguire fino sui 10400 punti almeno, riferimento strategico nello scenario di medio lungo periodo.

Pesano ancora i timori attorno all'Europa a seguito del risultato elettorale italiano e c'è a ttesa per l'esito dell'asta odierna dei Btp del Bel Paese.Tra i singoli titoli da segnalare i rialzi di Fujikura che ha guadagnato il 9,4% e GS Yuasa (+6,2%) mentre hanno ceduto terreno MS%AD Insurance, NKSJ Holding, Tokai Carbon e Okuma, tutti oltre i 4 punti percentuali di ribasso. Sul fronte macroeconomico il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria nipponico ha comunicato questa mattina il dato relativo alle Vendite al Dettaglio.

Nel mese di gennaio tale rilevazione è diminuita dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2012, dal +0,4% del mese precedente. Le attese degli addetti ai lavori erano fissate su un calo dell'1,3%. Positive le altre principali piazze azionarie asiatiche con Hong Kong in rialzo dello 0,28%, Shanghai dello 0,87% e Seul dello 0,2%.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: indici rimbalzano dopo tonfo di ieri
Avvio positivo per le principali Borse europee dopo la giornata nera di ieri. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,43%, il Cac40 di Parigi lo 0,63%, il Ftse100 di Londra lo 0,47% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,8%.

L'agenzia Moody's ha avvertito che l'esito del voto in Italia è negativo per il merito creditizio del paese a causa dell'elevato rischio di nuove elezioni e quindi di una possibile lunga fase di instabilità politica.

Sul fronte societario sale Repsol (+3%). Il gruppo petrolifero spagnolo ha annunciato di aver ceduto le attività di gas naturale liquefatto a Royal Dutch Shell (+0,3%) per 6,7 miliardi di dollari (debito incluso).

Bene Eads (+5%). La casa madre dell'Airbus chiude il 2012 con un utile netto in cres cita del 19% rispetto al 2011, a 1,2 miliardi. In salita del 15% a 56,6 miliardi di euro il giro d’affari. E’ quanto rende noto il gruppo franco-tedesco in un comunicato, nel quale precisa che nonostante l’incerto quadro macroeconomico, Eads ha registrato uno slancio costante nelle attività commerciali, mentre i ricavi della difesa sono stabili. Il Cda proporrà un dividendo a 60 centesimi per azioni, in aumento rispetto ai 45 dell’anno precedente. Per il 2013 Eads si aspetta un Ebit al netto delle imposte ricorrenti per 3,5 miliardi.

Deciso rialzo per Bouygues (+7%). Il gruppo francese attivo nei settori telecomunicazioni, media e costruzioni ha chiuso il 2012 con ricavi in crescita del 3% a 33,5 miliardi di euro. Il dato è superiore alle attese. L'utile netto è invece sceso a 633 milioni di euro (-41%). Il board ha proposto un dividendo di 1,6 euro per azione, in linea con lo scorso anno. Per il 2013 la societ&agr ave; prevede un giro d'affari stabile.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari in leggero progresso. Denaro su bancari, Premafin, TI Media
Il Ftse Mib segna +0,2%, il Ftse Italia All-Share +0,3%, il Ftse Italia Mid Cap +0,2%, il Ftse Italia Star +0,3%. Borse europee in verde. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,61%, il Nasdaq Composite a +0,43%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in lieve rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a -1,27%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare +0,25%. Milano in leggero progresso dopo il tonfo di ieri.

La situazione resta molto incerta come confermato dallo spread Btp/Bund che oscilla poco sotto i 350 bp, mentre il rendimento del Btp decennale scende sotto il 4,90% dopo aver toccato un picco al 4,96%. Alle 11:10 si terrà l'as ta dei Btp, momento topico per testare l'atteggiamento degli investitori istituzionali esteri nei confronti dell'Italia. Settore finanziario in recupero con Banco Popolare (+1,4%), BP Milano (+1,3%) e Unicredit (+1,2%) in evidenza, ma la miglior blue chip è Tenaris (+2,2%). Da segnalare Premafin in asta di volatilità a +8,27%. In controtendenza Mediobanca (-2%), sulla quale UBS ha confermato il target a 4,50 euro, sotto i 4,75 circa attuali. Salgono anche Prysmian (+1,6%), Autogrill (+1,1%) e Brembo (+1,8%), tutte inserite dall'ufficio studi di Mediobanca tra i titoli da comprare (nel "Long Portfolio").

In forte rialzo TI Media (+4%). Secondo indiscrezioni di stampa in giornata potrebbe riunirsi il cda di TI Media per siglare l'accordo di vendita di La7 al gruppo Cairo. TI Media dovrebbe ricapitalizzare La7 con 95 milioni di euro, annullare crediti per 63 milioni e affittare i multipl ex con uno sconto.

Denaro anche su Acegas-Aps (+2,5%) nell'ultimo giorno per aderire all'Offerta pubblica di acquisto e di scambio promossa da Hera (+0,5%) con l'obiettivo è superare la soglia del 90% per poter avviare le procedure per il delisting.

L'agenda macroeconomica odierna prevede alle 10:00 M3 nell'area euro e indice fiducia imprese in Italia, alle 10:30 il PIL nel T4 del Regno Unito, alle 11:00 gli indici di fiducia nell'area euro.

Negli USA alle 14:30 ordinativi di beni durevoli, alle 16:00 indice Pending Home Sales e intervento di Bernanke (Fed) su politica monetaria presso commissione servizi finanziari della Camera e alle 16:30 le scorte settimanali di petrolio e derivati. Alle è previsto un intervento di Draghi (BCE). Attenzione alle 11:10 all'asta dei Btp.


TITOLI DEL GIORNO

Il trend rialzista di Azimut in atto dai minimi di luglio si è bruscamente arrestato quando i prezzi sono giunti, a inizio anno, al cospetto con i massimi (storici) del 2011, a quota 13,30 euro. Nelle ultime settimane il titolo ha più volte messo sotto assedio questa resistenza disegnando un potenziale doppio massimo, figura dalle implicazioni ribassiste che necessiterebbe in ogni caso della violazione della sua base, il minimo del 5 febbraio a 12,00 euro, per essere completata. In quel caso diverrebbe probabile il rischio di una correzione estesa di tutta la salita vista negli ultimi sei mesi, ipotesi che troverebbe nuove conferme al cedimento a 11,50 della trend line che sale dai minimi a 6,83. Al contrario la tenuta del supporto a 12,00 euro e la rottura dei massimi a 13,30 invierebbero un segnale di forza in grado di proiettare i prezzi su obiettivi ipotizzabili a 16,30 e in area 17 euro, riattivando l’uptrend in forza dal settembre 2011. Per chi volesse comprare il titolo: intervenire oltre 13,30 con target a 16,30 euro e 17 euro. Stop loss sotto 12,60 euro. Per chi già detiene il titolo: ridurre le posizioni sotto 12,00 euro ed uscire alla violazione di 10,50 euro. Incrementare oltre 13,30 per i target a 16,30 e 17 euro.

Luxottica, quadro grafico delicato ma non ancora compromesso. Luxottica ha testato con i massimi di fine gennaio a 35,10 euro il limite superiore del canale rialzista disegnato dai minimi di ottobre 2011, una resistenza che successivamente, il 20 febbraio, è stata nuovamente messa alla prova ma senza successo. Le oscillazioni delle ultime settimane hanno quindi disegnato quello che potrebbe anche rivelarsi un "doppio massimo", figura dalla implicazioni ribassiste. Il doppio massimo troverebbe comunque conferma solo al di sotto dei minimi di febbraio a 32,88. Possibile in quel caso il test della media mobile a 100 giorni passan te a 31,20 ed eventualmente della base del citato canale rialzista, in transito attualmente a 30,45. La rottura decisa di area 35 permetterebbe di considerare invece la fase laterale disegnata dai prezzi da fine gennaio un "rettangolo", figura di continuazione del precedente trend crescente, capace di proiettare obiettivi proporzionali alla sua ampiezza. Oltre area 35 gli obiettivi per il titolo sarebbero quindi collocati a 37,30 ed a 38,75. Resistenza intermedia a 36,50. Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di area 35 per il test di 36,50, stop loss a 34,50. Per chi già detiene il titolo mantenere uno stop subito sotto 32,88, incrementare oltre 35 per 36,50.

La pesante flessione di ieri ha spinto Unipol sotto il supporto a 1,80 euro circa, circostanza che ha dato nuovo vigore al movimento ribassista partito a fine gennaio. Il titolo potrebbe ora scendere a testare area 1,68, ultimo sostegno utile per scongiurare l'ipotesi di inversione della tendenza rialzista in forza da dicembre, con target a 1,50 almeno e quindi sugli 1,2990 dell'11/12. Segnali incoraggianti al superamento della linea discendente tracciata dal top di fine gennaio attualmente passante per quota 2 euro, con obiettivo a 2,20/2,30, dove troviamo anche il top di agosto. Al di sopra di questo ultimo riferimento verrebbe completato il potenziale testa e spalle rialzista in formazione dalla scorsa estate, pattern capace di proiettare i corsi oltre area 3,10. Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 2 per 2,20, stop sotto 1,88. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 2,30 per 3,10, uscire alla violazione di 1,68.


HEADLINES

USA: Bernanke (Fed), proseguiamo con il quantitative easing
Il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke ha affermato ieri al Senato degli Stati Uniti che la banca centrale continuerà per il momento a comprare bond ai livelli attuali e negato i timori di accresciuti rischi per l'inflazione che potrebbe rimanere in prossimità o al di sotto degli obiettivi attuali intorno al 2 per cento. Nei giorni scorsi alcuni esponenti della FOMC, il direttorio della Fed, si erano detti favorevoli a un rallentamento delle politiche monetarie straordinarie che permettono alla banca centrale Usa di acquistare asset finanziari tramite il cosiddetto alleggerimento quantitativo (quantitative easing). Gli acquisti mensili della Fed di bond per circa 85 miliardi di dollari hanno infatti portato il bilancio della banca centrale americana a circa 3.100 miliardi di dollari.

Salini deposita in Consob documento offerta Opa su Impregilo
Salini ha presentato ieri in Consob il documento di offerta relativo all'Opa volontaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Impregilo. È quanto rende noto la società in un comunicato. Il 6 febbraio scorso il gruppo Salini, azionista con poco meno del 30% del capitale del General Contractor, aveva annunciato un'Opa sul 100% del capitale ordinario di Impregilo a 4 euro per azione.

Meridiana fly: opa da parte di Meridiana spa a 0,60 euro per azione
Meridiana S.p.A.comunica l'intenzione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie Meridiana fly, con esclusione di 95.644.209 azioni ordinarie Meridiana fly, rappresentative dell'89,91% del capitale sociale della stessa, già detenute dall'Offerente. L'Offerta ha pertanto ad oggetto 10.731.394 azioni ordinarie Meridiana fly,rappresentative del 10,09% del capitale sociale della stessa, prive di indicazione del va lore nominale. L'Offerente riconoscerà agli aderenti all'Offerta un corrispettivo pari a Euro 0,60 per ciascuna azione ordinaria Meridiana fly portata in adesione. L'Offerta è finalizzata alla revoca delle azioni ordinarie Meridiana fly dalla quotazione.

Beni Stabili Siiq: contratto con Fondazione Cassa di Risparmio di Torino per la compravendita di una quota di Beni Stabili Property Service
Beni Stabili Siiq ha ceduto a Fondazione Cassa di Risparmio di Torino il 12% delle azioni di Beni Stabili Property Service, società specializzata nella gestione di patrimoni immobiliari attraverso attività di property management e advisory. A luglio 2012 Beni Stabili Siiq aveva ceduto a Banca Finnat Euramerica e a Regia rispettivamente il 36% e il 15% delle azioni di BSPS. Con questa ulteriore cessione la quota di partecipazione residua di Beni Stabili Siiq si riduce dal 49% al 37%.

Repsol: cedute attività di gas naturale liq uefatto a Royal Dutch Shell
Repsol, gruppo petrolifero spagnolo, ha annunciato di aver ceduto le attività di gas naturale liquefatto a Royal Dutch Shell per 6,7 miliardi di dollari (debito incluso).

Apple chiude con il segno più dopo rumor su split azionario
Chiude in rialzo dell'1,39% a 448,97 dollari Apple dopo aver iniziato la seduta a Wall Street col segno meno. Il titolo ha beneficiato di indiscrezioni in merito ad uno split azionario che potrebbe essere annunciato oggi durante l'assemblea degli azionisti. Si tratterebbe di un frazionamento nell'ordine di 10 nuove azioni in cambio di una vecchia. Nessun commento per ora dalla società di Cupertino. Non sarebbe la prima volta che il gruppo californiano produttore di i-Phone ricorre ad uno split azionario. L'ultima è stata nel 2005, quando Apple ha applicato un frazionamento due a uno.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

anonimus08

Forumer storico
Risultato Asta Btp: rendimenti in forte rialzo
(però il 10 anni rimane sotto la soglia del 5%)

Collocamento scadenza 2017 al rendimento di 3.59% in forte aumento rispetto al 2.94% precedente.
Collocamento scadenza 2023 al rendimento del 4.83% rispetto al 4.17% precedente.

SPREAD in calo a 337.62.
 

anonimus08

Forumer storico
Risultati elezioni 2013: Moody's: "Instabilità mette a rischio il rating per l'Italia"

Il risultato delle elezioni politiche in italia, che ha disegnato un quadro di incertezza sul governo del paese, mette il rating sul debito italiano a rischio in ottica di un downgrade da parte di Moody's. Secondo l'agenzia, la situazione che si è venuta a creare è tale che potrebbe portare a una seconda tornata elettorale che comunque potrebbe non essere risolutiva.

"Invece di migliorare la visibilità sulla direzione politica del paese, le recenti elezioni in Italia hanno aumentato il rischio che la fase di riforme avviata dal governo monti possa sospendersi, se non completamente bloccarsi", si legge in una nota dell'agenzia, che aggiunge quanto una situazione di incertezza in italia, terza economia europea e primo mercato obbligazionario, possa contagiare altre economie deboli dell'area quali spagna e Portogallo "potenzialmente riaccendendo la crisi del debito dell'area euro".

Inoltre, per Moody's, la difficoltà ad accedere ai mercati pubblici del crediti e la necessità di una assistenza esterna potrebbero portare "a livelli di rating sostanzialmente più bassi". Bisogna ricordare che il giudizio di Moody's sul debito italiano è baa2, due livelli sopra il giudizio "junk", ovvero spazzatura, mentre standard and poor's ha un giudizio bbb+ (tre livelli sopra il grado "non -investment"), e fitch ha un rating a- (quattro livelli sopra il giudizio "junk").

Intanto di fronte all'esito del voto e al rischio ingovernabilità l'Abi (Associazione bancaria italiana) chiede ai partiti "di non vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi, dopo tante misure di austerità e tante tasse". A dirlo è il Presidente dell'associazione bancaria, Antonio Patuelli, intervenuto in diretta a 'l'economia prima di tutto" su radio1 rai. "Bisogna avere piena consapevolezza - continua Patuelli - e senso di responsabilità: l'italia non vive in maniera isolata, siamo al centro di un sistema europeo e di mercati sempre più complessi".

In un'intervista a Repubblica l'economista Nouriel Roubini ipotizza scenari preoccupanti: "L'Italia - dice il guru della New York University - può tornare nella zona a rischio ma questa volta sarà peggio del 2011" E aggiunge: "L'Ingovernabilità è la parola peggiore per i mercati".

Fonte Notizie, ultim'ora e commenti su l'Huffington Post
 

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