MERCATO USA
Borsa Usa: Dow Jones e Nasdaq chiudono in rialzo, Google sopra quota 800 dollari
Chiusura positiva Wall Street. Il Dow Jones evidenzia un progresso dello 0,39%, il Nasdaq Composite dello 0,68%. Sui mercati a stelle e strisce ha prevalso l'ottimismo dopo il dato sulla fiducia degli investitori tedeschi, salito ai massimi degli ultimi 3 anni.
Sul fronte societario vola OfficeMax (+20,93%). Secondo indiscrezioni la catena di negozi dei prodotti da ufficio sarebbe in trattative avanzate per fondersi con la rivale Office Depot (+9,37%). Deciso rialzo anche per il numero uno del settore Staples (+13,13%).
Poco mossa Dell (-0,04%) in attesa della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre. Il consensus stima un utile per azione di 0,39 dollari, in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ben com prata Best Buy (+2,73%) dopo la promozione di Barclays. Il broker ha alzato il rating sul gruppo dei negozi di articoli elettronici a overweight da equal weight.
Positiva Google (+1,76%). Il titolo del motore di ricerca ha superato per la prima volta quota 800 dollari per azione.
In rialzo Microsoft (+0,96%) nel giorno del lancio ufficiale del servizio mail outlook.com.
In progresso General Mills (+1,88%). Il produttore di cereali ha annunciato un outlook superiore alle attese.
MERCATI ASIATICI
Il Nikkei preme sulle resistenze
Il Nikkei ha chiuso le contrattazioni odierne a quota 11468,28 facendo registrare un rialzo dello 0,84%. Dopo la seduta di consolidamento di ieri i prezzi sono dunque tornati a salire, mettendo pressione alla resistenza di area 11500, livello gia' testato in pre cedenza lo scorso 6 febbraio. Il superamento di tale ostacolo scongiurerebbe il rischio che i corsi possano disegnare un pericoloso (per il trend rialzista di fondo) doppio massimo su tali livelli, aprendo la strada alla realizzazione di un ulteriore allungo verso il target dei 12270 punti.
Lo scenario rialzista appare per il momento il piu' plausibile. Solo il perentorio ritorno al di sotto di quota 10950 (primi segnali di cedimento alla violazione di area 11000) potrebbe infatti mutare dette aspettative, introducendo una correzione di tutto il recupero degli ultimi mesi che potrebbe estendersi fino ai 10400 punti almeno, dove oltre ai minimi del 9 gennaio e’ posizionato anche il 38,2% di ritracciamento dello stesso rialzo.
MERCATI EUROPEI
Borse europee contrastate in avvio
Apertura contrastata per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,06%, l’Aex di Amsterdam lo 0,3%, il Ftse100 di Londra lo 0,17%. Sopra la parità il Cac40 di Parigi (+0,06%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%).
Sale France Telecom (+2%). Il gruppo tlc francese ha chiuso il 2012 con ricavi pari a 43,5 miliardi di euro, in calo del 3,9% rispetto al 2011 e con un utile netto di 820 milioni di euro (3,9 miliardi nel 2011). Sul risultato hanno pensato una serie di svalutazioni. Escludendo le poste straordinarie i profitti ammontano a 3,39 miliardi di euro.
Poco mossa Credit Agricole (-0,18%). ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita di 6,47 miliardi di euro a causa di cessioni e svalutazioni. Nel solo quarto trimestre il rosso è ; stato pari a 4 miliardi di euro, superiore rispetto alla perdita di 3,1 miliardi attesa dagli analisti. Non prevista la distribuzione del dividendo.
Vendite su Lufthansa (-3%). La compagnia aerea tedesca ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2012 con un utile netto di 990 milioni di euro contro la perdita di 13 milioni del 2011. Non prevista la distribuzione del dividendo.
In leggero rialzo Deutsche Boerse (+0,14%). L’operatore della Borsa tedesca ha chiuso il 2012 con ricavi e utili in calo a causa delle difficili condizioni di mercato. Il giro d’affari è sceso del 9% a 1,93 miliardi di euro mentre i profitti hanno accusato una flessione del 25% a 645 milioni di euro.
Negativa Bollorè (-0,5%). Il gruppo francese ha chiuso il 2012 con ricavi pari a 10,2 miliardi di euro, in crescita del 20% rispetto al 2011.
Lettera su Havas (-2%). Il gruppo pubblicitario francese ha annunciato d i aver chiuso il 2012 con un fatturato di 1,778 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto al 2011. A livello organico l’incremento del giro d’affari è del 2,1%. La società si è detta fiduciosa per il 2013.
APERTURA MERCATO ITALIANO
Piazza Affari stabile dopo le prime battute. A2A e TI Media in rialzo, debole Telecom
Il Ftse Mib segna -0,1%, il Ftse Italia All-Share -0,1%, il Ftse Italia Mid Cap -0,1%, il Ftse Italia Star +0,2%.
Borse europee poco mosse in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,73%, il Nasdaq Composite a +0,68%. Attualmente i future sui principali indici USA sono sulla parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +0,84%, a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare +0,71%.
Debole Telecom Italia (-1%) dopo che ieri pomeriggio la controllante Telco ha svalutato la partecipazione da 1,5 a 1,2 euro per azione. Il Sole 24 Ore scrive stamattina che l'emissione del bond ibrido a 60 anni da massimi 3 miliardi di euro oggetto di un roadshow la settimana scorsa è stata rinviata a causa dello scarso entusiasmo emerso tra gli investitori e della eccessiva volatilità del mercato dei capitali in vista delle elezioni. L'operazione è stata quindi rimandata a tempi migliori.
Balza in avanti A2A (+3,4%) nonostante la debolezza del settore utility con i ribassi di Enel (-0,4%) e Hera (-0,7%).
Ancora acquisti sui titoli del settore Lusso con Tod's (+0,6%) e Ferragamo (+1,1%) in evidenza. Quest'ultima tocca il nuovo record storico e si dirige verso 22,9 euro circa, obiettivo ideale del triangolo formatosi tra aprile 2012 e gennaio 2013.
TI Media (+5,6%) rimbalza in un'ottava caratterizzata da altissima volatilità per TI Media.
Ieri pomeriggio Urbano Cairo, presidente del gruppo Cairo Communication, ha espresso soddisfazione per la trattativa in esclusiva per la vendita di La7.
TITOLI DEL GIORNO
Fase di consolidamento per Autogrill che da alcune settimane oscilla in un box compreso tra 9,08 e 9,37 euro. La pausa che il titolo sta completando può infatti essere considerata un aggiustamento correttivo, una fisiologica pausa dopo la lunga corsa culminata sui massimi di inizio mese, a 9,5750, su livelli che non si vedevano da maggio 2011. Fino a quando i prezzi rimarranno al di sopra del supporto a 9,08, valore coincidente con il picco del 4 gennaio, rimarrà comunque intatta la possibilità di prosecuzione dell’uptrend. Conferme in tal senso giungerebbero però solo al di sopra di 9,37, e a maggior ragione oltre 9,5750. Obiettivi del rialzo si collocherebbero in area 10 euro e sui record del 2011, a circa 11 euro. Sotto 9,08 euro saranno invece possibili flessioni fino a 8,80 circa, riferimento significativo nel breve termine in grado di scongiurare una correzione più estesa verso la trend line disegnata dai minimi di luglio, attualmente a 8,00 euro. Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire al superamento di 9,37 con stop sotto 9,08, per gli obiettivi a 9,5750 e 10 euro. Per chi detiene attualmente il titolo: ridurre le posizioni sotto 9,08 ed uscire alla violazione di 8,80. Incrementare oltre 9,5750, per obiettivi a 10 e 11 euro.
Seduta positiva martedi' per Fiat Industrial che tuttavia non riesce a superare resistenze di rilievo. Il titolo ha disegnato nel corso delle ultime settimane, dal top del 29 gennaio a 9,80 euro, una fase sostanzialmente laterale che potrebbe anche dimostrarsi a posteriori una zona di distribuzione, ovvero preparatoria ad una discesa. I prezzi potrebbero infatti voler tornare a testare dall'alto la ex resistenza critica, ora supporto, di area 8,65, ostacolo contro il quale si sono infrante a partire dallo scorso aprile a piu' riprese le speranze dei rialzisti. Un "return move" fino in area 8,65 non sarebbe qui ndi da guardare con timore, anzi potrebbe fornire una nuova occasione di ingresso al rialzo a chi per il momento si e' mantenuto ai margini in termini di operativita'. Solo discese sotto area 8,50, dove transita la media mobile a 100 giorni, farebbero temere una flessione piu' accentuata. La tenuta di 8,65 e la rottura di 9,80 rilancerebbero fin da subito l'uptrend in atto dai minimi di ottobre 2011, con target a 11 euro circa. Per chi volesse comprare il titolo intervenire in caso di discese in area 8,60/80 con target a 11 euro e stop subito sotto 8,50.Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop subito sotto 8,50, incrementare oltre 9,80 per il test di area 11.
Nelle ultime 4/5 settimane il rally che Acea ha intrapreso a partire da novembre ha subito un rallentamento. Il titolo sta ora tentando di ritornare sul top di inizio anno a 4,92 euro, limite oltre il quale assisteremmo a un attacco ai 5,08 toccati a settembre. Una vittoria oltre questo ultimo ostacolo determinerebbe un significativo miglioramento del quadro grafico di medio periodo, con i prezzi in grado a quel punto di ambire ad estensioni verso 5,40 e 6,10/6,20. Chiusure di seduta inferiori a 4,50 decreterebbero invece il completamento del testa e spalle ribassista in formazione da inizio anno, un pattern capace di respingere le quotazioni fino in area 4,05 e quindi compromettere le ambizioni rialziste di Acea: conferme in tal senso sotto 4,40. Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 4,92 per 5,08, stop sotto 4,78. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 5,08 per 5,40 e 6,10, ridurre sotto 4,50 e uscire alla violazione di 4,40.
HEADLINES
Ghizzoni: pronto nuovo piano riduzione filiali per Unicredit
E' stato approvato ieri dal Cda di Unicredit un nuovo piano di riduzione delle filiali in Italia; 350 chiuderanno entro il 2015, 110 nell'anno corrente mentre 150 sono già state decurtate nel 2012. E' quanto ha dichiarato il Ceo dell'istituto di Piazza Cordusio Federico Ghizzoni. Il manager ha ricordato che dal 2009 Unicredit ha già chiuso circa 800 filiali e che dalla soppressione delle 110 previste per il 2013 si attendono risparmi immobiliari per circa 15 milioni.
Banca Imi alza il target price di Banca Generali
Gli analisti di Banca Imi hanno alzato il target price di Banca Generali a 15,9 euro dal precedente 13,1 euro. Il giudizio sul titolo viene confermato "add".
Exane alza il target price di Indesit
Gli analisti di Exane hanno alzato il target price di Indesit a 5,4 euro ed hanno confermato il giudizio "neutral".
France Telecom-Orange: utile in forte calo nel 2012
Il gruppo France Telecom Orange ha chiuso il 2012 con un calo dell’utile netto del 30,7% a 3,38 miliardi di euro (su base comparabile). Al netto dell’impatto del nuovo accordo per il Part-Time for Seniors (-726 milioni di euro dopo le imposte nel 2012) e della svalutazione dell’avviamento e di asset per 1,841 miliardi di euro nel 2012 e di 991 milioni di euro nel 2011, l’utile netto del gruppo è stato pari a 820 milioni di euro. I ricavi del gruppo sono scesi a quota 43,515 miliardi di euro (-2,7% su base comparabile e -0,6% al netto delle misure regolatorie, in linea con il consensus).
Lufthansa: utile netto di 990 milioni di euro nel 2012, nessun dividendo
La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2012 con un utile netto di 990 milioni di euro contro la perdita di 13 milioni del 2011. Non è prev ista la distribuzione di dividendi.
AkzoNobel: ricavi in crescita, esercizio in perdita, ma eps adjusted sopra le attese
AkzoNobel ha chiuso il 2012 con ricavi da 15,39 miliardi di euro (+5%) e un ebitda da 1,901 miliardi di euro (+4%). L’esercizio segna una perdita di 2,169 miliardi di euro (utile da 477 milioni nel 2011). Da segnalare oneri da svalutazioni per 2,106 miliardi di euro registrati nel terzo trimestre del 2012 collegati alla divisione Decorative Paints che portano a perdite operative da 1,244 miliardi di euro. Al netto di questi oneri da impairment, l’utile operativo sarebbe di 862 milioni di euro. L’eps adjusted per il 2012 si attesta a 3,26 euro (3,10 nel 2011, consensus 2012 a 3,14 euro). AkzoNobel proporrà un dividendo da 1,45 euro per il 2012 invariato rispetto alla cedola precedente.
Fonte ADVFN Newsdesk