Dati macro, eventi, cda, emiss. obblig., notizie per mercoledì 10 aprile (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO

Cina
Ore 02.00
Bilancia commerciale, dato di marzo. Attesa: 15.25 mld $


Francia
Ore 08.45
Produzione industriale, dato di febbraio. Attesa: 0.4%

Italia
Ore 10.00
Produzione industriale, dato di febbraio. Attesa: -0.5% Prec. 0.8%

Usa
Ore 20.00
Fed pubblica i verbali dell'ultima riunione


EVENTI

Usa
Ore 14.20
Discorso di Lockhart
Ore 14.30
Kocherlakota modera un incontro di economisti
Ore 23.00
Discorso di Fisher


EVENTI SOCIETARI

Italia
OPA
Opa su Impregilo a 4 euro. Terminerà il 12/04
Cda
Iren, Sadi


COLLOCAMENTI

Italia
Asta Bot. Scadenza 3 e 12 mesi. Ammontare massimo offerto: 3 miliardi per il trimestre e 8 miliardi per l'annuale

Germania
Asta Schatz Scadenza 2 anni. Ammontare massimo offerto: 5 miliardi di euro

:ciao:
 

anonimus08

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MERCATO USA

Wall Street chiude in rialzo, nuovo record per il Dow Jones. Vola First Solar
A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. Il Dow Jones evidenzia un progresso dello 0,41%, il Nasdaq Composite dello 0,48%.

Acquisti sui titoli tecnologici (Microsoft +3,57%, Cisco Systems +1,94%, Intel +3,13%). Invariata Alcoa (-0,48%). Il colosso dell’alluminio ha chiuso il primo trimestre con un utile per azione di 0,13 dollari, in crescita rispetto ai 9 centesimi dello stesso periodo di un anno prima e superiore al consensus (0,08 dollari). Delude invece il giro d’affari fermo a 5,83 miliardi di dollari, in calo del 2,9% rispetto al primo trimestre 2012.
Crolla Jc Penney (-12,22%). La catena di grandi magazzini statunitense ha annunciato un cambio ai vertici. Myron Ullman sarà il nuovo Ceo al posto di Ron Johnson. Positiva Lif e Technologies (+1,32%). Secondo indiscrezioni una cordata di fondi guidata da Kkr potrebbe offrire oltre 12 miliardi di dollari per rilevare la società del settore delle biotecnologie. Vola First Solar (+45,53%). Il produttore di pannelli solari ha annunciato di attendersi nel 2013 un utile per azione compreso tra 4 e 4,5 dollari per azione, più di quanto atteso dagli analisti. Deciso rialzo per Gain Capital (+23,42%). Fxcm ha offerto 210,4 milioni di dollari per il broker statunitense.


MERCATI ASIATICI

Prosegue la corsa del Nikkei
Scenario grafico immutato per il Nikkei che, pur terminando la seduta in territorio positivo a 13288,13 punti (+0,73%), in prossimità di una prima resistenza in area 13300, fatica ad inviare segnali di forza in grado di lasciarsi alle spalle il lato superiore de l canale rialzista disegnato a partire dai minimi di novembre e rilanciare così l’uptrend con obiettivi a 13600 e 14000 punti. Resta tuttavia elevato il rischio di un deterioramento, anche se probabilmente solo temporaneo, delle prospettive a causa della condizione di ipercomprato che si è creata sugli oscillatori grafici più comuni. Tale circostanza potrebbe favorire flessioni fino a 12400 circa, base del citato canale, senza modificare la struttura rialzista di breve termine. La violazione di questo limite farebbe invece scattare un primo campanello di allarme, preludio al test a 11805, minimo del 2 aprile, un riferimento importante che avrà il compito di scongiurare il ritorno in area 11000.
Il rialzo e' stato favorito dal recupero dei titoli delle societa' esportatrici sulle attese di risultati trimestrali brillanti dopo il recente indebolimento dello yen.

Tra i titoli che si sono messi in particolare evidenza da segnalare Oki Electric, Nippon Sheet Glass e Showa Denko KK con rialzi superiori al 10%. Sul fronte macroeconomico invece la Bilancia Commerciale cinese ha fatto registrare a marzo un deficit di 0,88 miliardi di dollari, a fronte di un surplus atteso pari a 15,40 miliardi. Le esportazioni sono cresciute del 10% rispetto ad un anno fa, in calo dal +21,8% registrato nella lettura precedente, mentre le importazioni sono salite del 14,10% rispetto allo stesso periodo del 2012, battendo le attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 5,20%.

In rialzo tra le altre piazze azionarie asiatiche Seul (+0,77%) e Hong Kong (+0,18%) mentre Shanghai arretra dello 0,12%.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: indici positivi
Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,79%, il Ftse100 di Londra lo 0,38% e l’Ibex35 di Madrid l’1,5%.

Ben comprata E.On (+2%). Morgan Stanley ha alzato il rating sull’utility tedesca a equal weight da underweight.
Denaro su Saint Gobain (+0,5%). Il gruppo francese ha annunciato di aver firmato un accordo da 200 milioni di dollari con il Kuwait. Sale Bourbon (+1,6%). Il fornitore di navi per l’industria petrolifera ha raggiunto un accordo per la vendita di una flotta alla cinese Icbc per 1,5 miliardi di dollari. Lettera su France Telecom (-1,5%). Goldman Sachs ha tagliato il rating sull’operatore telefonico francese a conviction sell da sell.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari tonica in avvio. Denaro su bancari, Azimut, Finmeccanica e Fiat
Il Ftse Mib segna +1,1%, il Ftse Italia All-Share +1,1%, il Ftse Italia Mid Cap +1,3%, il Ftse Italia Star +0,3%. Borse europee in ascesa. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,35%, il Nasdaq Composite a +0,48%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in rialzo dello 0,3% circa. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +0,73%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng segna +0,5% circa.

Buona partenza per i bancari con Mediobanca (+3,9%) e Banco Popolare (+3,4%) in evidenza.

Azimut (+3,8%) prolunga il rally di ieri grazie alla decisione di BofA-Merrill Lynch di migliorare la raccomandazione sul titolo da "neutral" a "buy" (acquistare). La società attiva nel risparmio gestito ha comunicato di aver registrato nel mese di marzo 2013 una raccolta totale positiva per €175 milioni.

Denaro su Finmeccanica (+2,7%): l'attuale esecutivo ha deciso di lasciare al nuovo governo il compito di reintegrare il cda di Finmeccanica dopo le uscite dall'ex presidente e amministratore delegato, Giuseppe Orsi, e del consigliere Franco Bonferroni. L'assemblea degli azionisti verrà quindi posticipata di circa un mese.

Fiat (+2,4%) guadagna terreno grazie a indiscrezioni di stampa in base alle quali la fusione con Chrysler dovrebbe essere realizzata entro giugno 2014. L'a.d. Marchionne in assemblea ha escluso l'ipotesi di aumento di capitale per sostenere l'operazione.

Debole Telecom Italia (-1,6%). In un'intervista al Sole 24 Ore Marco Fossati, secondo azionista di Telecom Italia con quasi il 5% (tramite Findim), ha affermato che l'integrazione con 3Italia non è strategica, ma può essere presa in considerazione se fosse conveniente sul piano economic o-industriale.


TITOLI DEL GIORNO

Mediobanca è uno dei soggetti che avrebbe molto da guadagnare se le indiscrezioni che vogliono la cinese Hutchinson Whampoa interessata al 29,9% di Telecom Italia si dimostrassero reali. Non solo Hutchinson Whampoa infatti sarebbe intenzionata a fondere la controllata 3Italia con Telecom ma potrebbe anche pagare le azioni detenute da Telco al prezzo di 1,2 euro per azione (mentre oggi il titolo quota in borsa 0,6 euro scarsi). I contanti di Hutchinson Whampoa finirebbero quindi nelle tasche degli azionisti di Telco, quindi di Telefonica, che detiene il 46% del totale, Generali con il 30,6%, Mediobanca ed Intesa Sanpaolo con l'11,5% ciascuno. In particolare le due banche incasserebbero 414 milioni di euro ognuna, ai quali sono da dedurre i 300 milioni di debito pro quota. A fronte di un prezzo di carico di 107 milioni il guadagno sarebbe "solo" di 7 milioni di euro ma l'operazione permetterebbe di togliersi da un impiccio non di poco conto: sperare che Tel ecom Italia possa tornare a quotare 1,20 euro in tempi brevi e con le sole proprie forze infatti e' un azzardo notevole. I massimi toccati a 4,18 euro da Mediobanca nella seconda seduta della settimana, con un rialzo superiore al 4%, per il momento non alterano il quadro grafico per il titolo, orientato al ribasso dopo che a fine febbraio le quotazioni sono scese contemporaneamente, violando quota 4,80, al di sotto della linea disegnata dai minimi di luglio 2012 e della media mobile a 100 giorni. La reazione ha tuttavia il merito di allontanare i prezzi dal supporto critico di area 3,60, ultimo dei ritracciamenti di Fibonacci calcolati per il rialzo in atto dallo scorso luglio, supporto al di sotto del quale il trend ribassista visto dal top di inizio anno acquisterebbe nuova forza proponendosi per il ritorno sui 3 euro almeno. La rottura di 4,21, media mobile a 200 giorni, fornirebbe invece lo spunto per tentare una estensione del rimbalzo verso 4,70. Solo oltre questo ostacolo poss ibile poi il ritorno in area 5,06-5,20 dove i prezzi il 26 febbraio hanno lasciato un evidente gap ribassista.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 4,21 per il target a 4,70, stop sotto 4,00
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 3,75

Fase delicata per Unicredit che, a seguito della flessione originata dal massimo di gennaio, oscilla poco al di sopra del supporto a 3,20 euro, livello coincidente con i minimi dello scorso ottobre e quota pari al 61,8% di ritracciamento del rialzo partito la scorsa estate. L'eventuale violazione di tale riferimento derivato dalla successione di Fibonacci metterebbe a serio rischio le possibilità di assistere nell’immediato alla realizzazione di un recupero, prospettando un deterioramento del quadro grafico anche in ottica di medio lungo termine. I prezzi a quel punto scivolerebbero verso quota 3,00, ultimo sostegno utile a scongiurare un affondo verso 2,25 e uro, minimi del 23 luglio 2012. Segnali di forza verrebbero inviati in caso di vittoria oltre il lato superiore del canale ribassista disegnato dai top annuali, attualmente a 3,70, 3,43, operazione che anticiperebbe un allungo verso la soglia dei 4,00 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 3,43 con stop sotto 3,20 e target a 3,70 e 4,00 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperta la posizione sopra 3,20 euro per i target a 3,70 e 4,00 euro.

Falck Renewables rimbalza dopo aver testato il supporto rappresentato dal minimo del luglio scorso a 0,79 euro. Il titolo si sta avvicinando all'ex sostegno posizionato sugli 0,90 circa, limite oltre il quale il recupero acquisirebbe sostanza, lasciando aperte le porte a un allungo verso 0,97. Al di sopra di questo ultimo ostacolo si creerebbero le premesse per assistere a un'inversione del trend negativo partito dal top di febbraio a 1,1650, con obiettivo intermedio a 1,01 . Una chiusura di seduta inferiore a 0,79 rafforzerebbe invece la tendenza ribassista in vista di approfondimenti sui bottom del 2011 a in area 0,67.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,90 per 0,97, stop sotto 0,86.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 0,97 per 1,01 e 1,1650, uscire alla violazione di 0,79.


HEADLINES

Cina, inatteso deficit della bilancia commerciale
La Bilancia Commerciale cinese ha fatto registrare a marzo un deficit di 0,88 miliardi di dollari, a fronte di un surplus atteso pari a 15,40 miliardi. Le esportazioni sono cresciute del 10% rispetto ad un anno fa, in calo dal +21,8% registrato nella lettura precedente, mentre le importazioni sono salite del 14,10% rispetto allo stesso periodo del 2012, battendo le attese degli addetti ai lavori fissate su un incremento del 5,20%.

Fmi: le banche centrali non temano l'inflazione in questa fase
Uno studio pubblicato dal Fondo Monetario internazionale evidenzia che nell'ultima crisi l'inflazione non è diminuita rapidamente e sembra improbabile attualmente che le strategie di politica monetaria ripetano gli errori degli anni Settanta spingendo il sistema verso la stagflazione. Le attese di inflazione sono più stabili e ancorate agli obiettivi delle banche centrali. Le r isposte inflattive ai cambiamenti ciclici della disoccupazione si sono inoltre attenuate. Queste rilevazioni del Fondo Monetario Internazionale sono state interpretate dagli osservatori internazionali come un incoraggiamento alla Bce a intraprendere una politica monetaria ancora più espansiva sulla scorta delle recenti manovre del nuovo governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda, i cui interventi hanno riscosso anche l'approvazione della Fed.

Telecom, l'attenzione rimane concentrata sul dossier 3 Italia
Telecom Italia ieri ha guadagnato il 3,8% sulla scorta di rinnovate indiscrezioni sul dossier 3 Italia. La società ha ribadito che le risultanze dei contatti informali e preliminari con la controllata di Hutchinson Wampoa saranno esaminate al cda di domani 11 aprile 2013 e la holding Telco ha dichiarato di non avere avuto nessun contatto con il gruppo asiatico. Permane un certo scetticismo da parte dei soci della compagnia telefonic a italiana. Le indiscrezioni ipotizzano la cessione del 29% di Telecom Italia a Hutchinson Wampoa per 1,2 euro a titolo, ma non mancherebbero i problemi di antitrust e riluttanze finanziarie su un titolo che in Borsa vale 0,6 euro. Circolano intanto voci di un disimpegno di Telefonica, socio spagnolo di peso nella holding Telco.

Enel: Morgan Stanley abbassa il target
Morgan Stanley ha abbassato il target price su Enel da 3,2 a 2,9 euro, ancora ben al di sopra dei 2,6 circa attua.

Azimut: BofA-Merrill Lynch migliora raccomandazione
BofA-Merrill Lynch ha migliorato la raccomandazione su Azimut da "neutral" a "buy" (acquistare). Ieri la società attiva nel risparmio gestito ha comunicato di aver registrato nel mese di marzo 2013 una raccolta totale positiva per €175 milioni, di cui € 157 milioni di risparmio gestito, portando la raccolta netta totale nel primo trimestre a € 744 milioni. Il commento di Pietro Giuliani, Presidente e CEO del Gruppo, dipinge una situazione molto soddisfacente: "Il dato di raccolta di marzo conferma il trend positivo di inizio anno, con il miglior trimestre della nostra storia".

Usa, oggi Obama presenta la proposta di budget 2014 al Congresso
Giornata importante oggi per l'economia statunitense. Barack Obama presenterà la propria proposta di budget a Capital Hill, cercando di trovare un accordo con i repubblicani. Secondo indiscrezioni, il numero uno della Casa Bianca proverà a convincere i conservatori a suon di tagli al Social Security e al Medicare, aggiungendo anche una formula meno generosa per calcolare il Cpi, l'indice dei prezzi al consumo. E' infatti proprio in base al Consumer Price Index che vengono aggiornate le indennità di disoccupazione, malattie e vecchiaia. Un asso nella manica indigesto per molti democratici ma che potrebbe aprire la strada verso un compromesso, dal momento che i repubblicani volevano inserire una chainged Cpi già nell'accordo di Capodanno per evitare il fiscal cliff. Obama però in cambio vuole che il Grand Old Party accetti un aumento delle imposte. Il piano ridurrebbe il deficit di 1.800 miliardi di dollari in 10 anni; Obama cercherà inoltre di annullare alcuni dei tagli da 85 miliardi di dollari entrati automaticamente in vigore il primo marzo e che hanno influito pesantemente anche sulle spese militari. Il piano di budget per il 2014 dei democratici conterrà inoltre una proposta per realizzare l'accesso gratuito alla scuola materna, possibile in virtù di un aumento dell'imposta sul tabacco.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

anonimus08

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Risultato Asta Bot Italia

Scadenza 3 mesi ammontare offerto 3 miliardi al tasso del 0.24% (prec. 0.76%)
Scadenza 12 mesi ammontare offerto 8 miliardi al tasso del 0.92% (prec. 1.28%).

Spread stabile a 305 dopo l'emissione.
 

anonimus08

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Risultato asta Schatz Tedeschi

Scadenza 2 anni ammontare offerto 5 miliardi di euro collocati al tasso dello 0.020% (prec. 0.060%).

Come si vede la differenza con i rendimenti dei nostri BOT rimane sempre abissale.
:(
 

anonimus08

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Verbali Fed: usciti in anticipo rispetto all'ora previsto

L'uscita è stata anticipata rispetto alla consueta ora (ore 20 italiane) perché la Fed temeva l'uscita di indiscrezioni.

Nel documento è specificato che molti Governatori vorrebbero che il piano QE rallentasse nel corso dell'anno e che venisse bloccato a fine anno. I Governatori ritengono che le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate e di conseguenza è opportuno rallentare prima e bloccare dopo il programma QE.

Fonte Bloomberg
 

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