Dati macro, eventi, cda, emiss. obblig., notizie per martedì 19 marzo (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO

Italia
Ore 10.00
Produzione industriale (gennaio). Attesa: -0.3%

Gran Bretagna
Ore 10.30
Indice di inflazione (febbraio). Attesa: 0.7% m/m, 2.8% a/a
Indice dei prezzi alla produzione (febbraio). Attesa: 1.5% m/m, 0.8% a/a

Germania
Ore 11.00
Indice ZEW situazione corrente (marzo). Attesa: 6,0
Indice ZEW sentiment economico (marzo). Attesa: 48,1

Europa
Ore 11.00
Indice ZEW sentiment economico (marzo). Attesa: 42,4

Usa
Ore 13.30
Permessi edilizi (febbraio). Attesa: 915mila, +2,8%
Nuovi cantieri (febbraio). Attesa: 923mila, +2,1%


EVENTI SOCIETARI

Italia
Opvs
Moleskine
OPA
Opa su Impregilo a 4 euro. Terminerà il 12/04
Opa residuale di Hera su Acegas-APS. Terminerà il 27/03
Cda
Acegas, Bca Pop Milano, Bca Carige, Cairo, Confai, Cred Valtellinese, Eems, Interpump, Ratti, Sat
Conference Call
Cred. Valtellinese, Saras
Assemblee
BB Biotech

EUROPA
Trimestrali
Porsche


COLLOCAMENTI

Grecia
Asta Bill. Scadenza 3 mesi. Ammontare massimo offerto: 1 miliardo

Spagna
Ore 10.40
Asta Letras. Scadenza 3 e 9 mesi.

:ciao:
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA

Wall Street chiude in calo, acquisti su Apple e Hp
A New York i principali indici hanno terminato la seduta in ribasso. Il Dow Jones evidenzia un calo dello 0,43% e il Nasdaq Composite dello 0,35%.

L'Indice del Mercato Immobiliare NAHB si e' attestato nel mese di marzo a 44 punti. Il dato è inferiore sia alle attese degli analisti fissate su un indice pari a 47 punti che con la rilevazione precedente, pari a 46 punti.
Ad appesantire i listini a stelle e strisce sono state anche le notizie negative provenienti dall'Europa a causa della delicata situazione di Cipro.

Sul fronte societario acquisti su Apple (+2,72%). Secondo Bloomberg il gruppo di Cupertino potrebbe aumentare il dividendo di oltre il 50%.

Bene Hewlett-Packard (+2,93%). Morgan Stanley ha alzato il rating sul produttore di pc ad overweight da equal weight.

Deciso rialzo per Palomar (+4,36%). Cynosure ha siglato un accordo per l'acquisto dell'azienda di tecnologie medicali per circa 294 milioni di dollari (pari a 13,65 dollari per azione) metà cash e metà in azioni.
In rialzo Verizon (+1,52%). Citigroup ha alzato il rating sul gruppo telefonico a buy.

Sugli scudi Jc Penney (+6,2%). Secondo Isi Group la catena di grandi magazzini potrebbe scorporare le proprietà immobiliari.

Negativa Schlumberger (-3,85%). L'amministratore delegato del gruppo dei servizi per l'industria petrolifera ha avvertito che l'andamento del business in Nord America nel primo trimestre è stato inferiore alle attese.


MERCATI ASIATICI

Il Nikkei reagisce dopo l'affondo di ieri
Bella reazione del Nikkei che dopo il perentorio ribasso di ieri ha recuperato terreno questa mattina facendo registrare un rialzo del 2% circa a quota 12468,23. Lo scenario grafico resta sostanzialmente immutato rispetto ai giorni scorsi con i prezzi che stanno cercando di scaricare le tensioni accumulate sugli oscillatori piu' veloci in attesa di riprendere la corsa verso il target posto a quota 13000. In tale ottica il superamento di quota 12700 rappresenterebbe una nuova ed importante conferma. Discese fino alla l inea che guida il recupero da novembre, ora a 11900 circa, resterebbero compatibili con lo scenario rialzista. Sotto tale riferimento invece scatterebbe un primo campanello di allarme, preludio al test del sostegno a 11650 baluardo che avra' il compito di scongiurare il ritorno in area 11000.

Il recupero e' arrivato in scia all'indebolimento dello yen nei confronti delle altre principali valute, circostanza che ha favorito gli acquisti sui titoli delle societa' esportatrici e su quelli del comparto dei trasporti marittimi, quest'ultimo in evidenza anche grazie al quattordicesimo rialzo consecutivo del Baltic Dry Index, indicatore dei costi di trasporto delle merci via mare.
Tra i maggiori rialzi da segnalare quelli di Sony (+6,8%) e Taiyo Yuden (+8,23%) il cui rating e' stato innalzato da parte di CLSA Asia.
Sul fronte macroeconomico da segnalare che il leading index giapponese (indice anticipatore) è salito nel mese di gennaio a 95 punti dai 92,8 punti del mese precedente. Lo ha comunicato l'Ufficio di Gabinetto del governo giapponese che ha pubblicato i risultati preliminari. Battuta d'arresto invece per l'indice coincidente, che riflette le condizioni economiche attuali, sceso a 91,6 punti da 91,9 punti.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: indici sotto la parità, male ThyssenKrupp
Avvio negativo per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,4%, il Cac40 di Parigi lo 0,46%, il Ftse100 di Londra lo 0,25% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,26%. Gli investitori attendono novità da Cipro dove oggi è atteso in parlamento il voto sul pacchetto di salvataggio che prevede il prelievo forzoso su tutti i depositi bancari.
Sul fronte societario male in particolare i titoli minerari.

Negativo anche il settore auto dopo i dati sulle immatricolazioni in Europa a febbraio che hanno evidenziato un calo del 10,2%.

Deciso ribasso per ThyssenKrupp (-6%). Secondo indiscrezioni il colosso dell'acciaio potrebbe lanciare quest'anno un aumento di capitale da oltre 1 miliardo di euro.

Sale Telefonica (+1%). Morgan Stanl ey ha alzato il rating sul gruppo telefonico spagnolo a overweight


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari poco mossa in avvio. Deboli Fiat e petroliferi, in ulteriore rialzo STM e A2A, fermento sugli editoriali
Il Ftse Mib segna -0,1%, il Ftse Italia All-Share -0,1%, il Ftse Italia Mid Cap +0,2%, il Ftse Italia Star +0,3%.
Borse europee in lieve calo. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a -0,55%, il Nasdaq Composite a -0,35%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in sostanziale pareggio. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +2,03%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare -0,19%.

Debole Fiat (-1,6%) che a febbraio ha visto scendere le immatricolazioni in Europa del 15,2% a/a, un risultato peggiore rispetto al -10,2% del mercato, ma leggermente meglio del -17,4% registrato dal mercato italiano.
Parmalat (-1, 4%) ritraccia leggermente dopo il poderoso balzo in avanti messo a segno nel finale della seduta di ieri, rialzo che ha permesso al titolo di riattivare il recupero in forza da inizio 2012 e di puntare con decisione verso 2,15 euro.

In rosso i petroliferi con Tenaris (-1,2%) ed Eni (-0,8%) in evidenza. Scende soprattutto Saras (-3,1%) che ha archiviato il 2012 con ricavi del gruppo a €11.889 milioni (+8% a/a), e risultato netto reported a -€90,1 milioni. Niente dividendo per l'esercizio 2012.

A2A (+1,4%) guadagna ulteriore terreno dopo il report positivo di ieri di Goldman Sachs. La banca americana oggi ha confermato la raccomandazione "buy" (acquistare), e il target a 8 euro, contro i 6,25 circa attuali, su STMicroelectronics (+1,3%).


TITOLI DEL GIORNO

BP Milano ha violato giovedi' scorso a 0,47 la media mobile a 100 giorni, poi recuperata in chiusura di ottava e tagliata nuovamente al ribasso in avvio di settimana (minimo lunedi' a 0,4518, ad un passo da quelli di venerdi' a 0,4494), ora resistenza in caso di rimbalzi. La violazione anche di area 0,45 aprirebbe la strada al test a 0,427 della media mobile a 200 sedute ed a 0,40 della base del gap rialzista del 13 dicembre. Per ritornare su di un sentiero di crescita il titolo, facendo leva sul supporto di 0,45, dovrà superare prima quota 0,50, poi 0,53. In quel caso realistico il ritorno sui massimi di febbraio a 0,619. Per chi volesse comprare il titolo sono possibili ingressi sui livelli prossimi a quelli della chiusura di lunedi' con target a 0,50 e stop loss sotto 0,45. Per chi gia' detiene il titolo mantenere subito sotto 0,45 lo stop per le posizioni in essere, incrementarle oltre 0,50 per il test di 0,53.

Fiat Industrial tenta di cancellare il segnale negativo generato dalla rottura a 8,80 circa della trend line che sale dai bottom di ottobre 2011. Se i prezzi dovessero confermarsi sotto questo riferimento, la cui significatività è avvalorata dal passaggio della media mobile a 100 giorni, aumenterebbe il rischio di un nuovo affondo in prima battuta a 8,28, dove si allineano i minimi di ieri e quelli di inizio anno, e successivamente più in basso a 7,90. Al contrario, reazioni decise oltre 8,80 permetterebbero di credere in un rimbalzo che acquisirebbe credibilità oltre 9,60. Probabile in tal caso un nuovo allungo fino ai massimi di inizio anno a 9,80 ed eventualmente fino ai record storici del 2011 a circa 11 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire sui livelli attuali con stop sotto 8,60 euro. Target a 9,60 e 9,80 euro. Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere aperte le posizioni sopra 8,27 euro, con target a 9,80 euro ed eventualmente 11 euro.

Grazie ai recuperi visti nelle ultime sedute Italcementi è riuscita a superare gli ostacoli posizionati in area 4,70 euro. Il titolo ha ora buone possibilità di guadagnare ulteriore terreno in direzione del massimo di metà gennaio a 5,09, resistenza oltre la quale verrebbe riattivato il movimento ascendente in forza dalla scorsa estate con obiettivo a 6,10, picco di inizio 2012. Segnali di debolezza verrebbero inviati a seguito di discese sotto 4,48 (minimo della scorsa ottava), prologo a un approfondimento sugli importanti supporti a 4,05/4,10 circa (minimi allineati di inizio e fine febbraio). Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long sui livelli attuali per 5,09, stop sotto 4,48. Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 5,09 per 6,10, ridurre sotto 4,48 e uscire alla violazione di 4,05.


HEADLINES

Fiat: immatricolazioni in Europa a febbraio -15,7%
Anche a febbraio prosegue il calo delle vendite di auto nell'Europa dei 27 più le nazioni aderenti all'EFTA. Infatti, con 829 mila immatricolazioni, il mercato perde il 10,2 per cento per cento rispetto a febbraio 2012. Nel primo bimestre dell'anno le registrazioni sono 1 milione 748 mila con un calo, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, del 9,3 per cento. In questo scenario ancora decisamente negativo, il Gruppo Fiat registra quasi 56 mila vetture per una quota del 6,8 per cento, in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto a gennaio 2013 e di 0,8 punti percentuali rispetto a dicembre 2012. A pesare sul risultato del Gruppo è il risultato negativo del mercato italiano che in febbraio perde il 17,4 per cento delle vendite. Risultati positivi per FGA arrivano dal Regno Unito dove aumenta i volumi di vendita dello 0,7 per cento rispetto a febbraio 2012. Le immatricolazioni del gruppo segnano una flessione del 15,7 per cento.

Saras: in 2012 ricavi del gruppo a €11.889 milioni (+8% a/a), risultato netto reported a -€90,1 milioni
Nell'esercizio 2012 i Ricavi del Gruppo sono stati pari a 11.889 milioni di Euro, in crescita dell'8%
rispetto all'esercizio 2011. Tale andamento è riconducibile principalmente ai maggiori ricavi generati dal settore Raffinazione, in funzione di prezzi più elevati per i principali prodotti petroliferi. Il Risultato Netto reported di Gruppo è stato pari a -90,1 milioni di Euro, in calo rispetto al Risultato Netto reported di Gruppo conseguito nell'esercizio 2011 che era stato pari a 58,8 milioni di Euro, sostanzialmente per i medesimi motivi commentati a livello di EBITDA. La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2012 è risultata pari a -218 milioni di Euro, in ampio miglioramento rispetto alla posizione di inizio anno (-653 milioni di Euro). In considerazione del Risultato Netto adjusted di Gruppo negativo nell'esercizio 2012, ed in linea con la politica di distribuzione dei dividendi della società, il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea degli Azionisti di deliberare nessuna distribuzione di dividendo per l'esercizio 2012.

Fitch allinea i rating bancari al rating sovrano italiano
L'agenzia di rating Fitch ha allineato i rating dei maggiori gruppi italiani al rating nazionale a seguito del declassamento del rating a lungo termine della Repubblica Italiana a 'BBB+' da 'A-' con outlook negativo, reso noto il giorno 8 marzo scorso. Intesa Sanpaolo informa che Fitch ha ridotto il rating assegnato alla Banca per il lungo termine a 'BBB+' da 'A-', con outlook negativo, e il Viability Rating a 'bbb+' da 'a-'. Mps informa che Fitch ha rivisto al ribasso l'Outlook assegnato alla Banca, portandolo a "negativo" da "stabile". L'agenzia di rating Fitch ha allineato il rating di Uni Credit: rating individuale (Viability) rivisto a 'bbb+' da 'a-'. Di conseguenza sono stati rivisti i rating sui titoli senior, subordinati e di capitale. L' outlook "negative" resta invariato. Fitch ha confermato per UBI Banca il Support Rating che il Support Rating Floor. Di seguito si riepilogano i principali rating di UBI Banca: Long-term IDR, 'BBB+' (non interessato dall'azione di revisione), short-term IDR : 'F2' (non interessato dalla revisione). Fitch ha confermato anche i rating di lungo e breve termine del Banco Popolare rispettivamente a 'BBB' e 'F3', modificando l'outlook sul lungo termine da 'stabile' a 'negativo'.

ACSM-AGAM: risultati in crescita, la cedola sale a 0,04 euro
Il consiglio di amministrazione di ACSM-AGAM ha approvato il bilancio consolidato dell'esercizio 2012. I ricavi complessivi delle vendite consolidate si attestano a 257,8 milioni di euro in crescita rispetto ai 217,21 milioni dell'esercizio precedente. Il margine operativo lordo passa da 36,2 a 37,12 milioni di euro e, al netto delle poste non ricorrenti cresce da 36 a 40,8 milioni di euro. Le poste non ricorrenti positive per 3,8 milioni di euro derivano dai conguagli relativi a precedenti esercizi derivanti dai meccanismi di perequazione applicati dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE). Conguagli negativi derivano dall'ex regime CIP 6 per il termovalorizzatore. Il margine operativo netto cresce del 20,5% a 19,4 milioni di euro. Il risultato netto del gruppo passa da 5,65 a 7,75 milioni di euro, quello di gruppo da 4,23 a 6,35 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è negativa per 126,14 milioni di euro a fronte di un patrimonio netto di 158,65 milioni di euro. Il consiglio di amministrazione proporrà la distribuzione di una cedola di 0,04 euro per azione in crescita sugli 0,03 dell'esercizio precedente.

Ubs ha tagliato il target price di Unicredit
Gli analisti di Ubs hanno tagliato il target pri ce di Unicredit portandolo a 4,15 euro da 5 euro ed hanno confermato il giudizio "neutral".

Goldman Sachs si conferma negativa su Terna
Gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato la raccomandazione "sell" su Terna ma al contempo hanno alzato il target price a 3,35 euro da 3,2 euro.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

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