Dati macro, eventi, cda, emiss. obblig., notizie per giovedì 14 marzo (1 Viewer)

anonimus08

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DATI MACRO

Spagna
Ore 09.00
Vendite al dettaglio (annuale). Attesa: -11.2%% Prec. -10.7%%

Europa
Ore 10.00
Rapporto mensile BCE. Attesa: 0.1% Prec. 0.7%
Variazione livello occupazione (trimestrale). Attesa: -0.1% Prec. -0.2%

Usa
Ore 13.30
Indice prezzi alla produzione (annuale/mensile). Attesa: 1.7%/0.7% Prec. 1.4%/0.2%
Partite correnti. Attesa: -112.8B Prec. -107.5B
Richieste disoccupazione continua. Attesa: 3.100K Prec. 3.094K
Richieste sussidi disoccupazione. Attesa: 350mila Prec. 340mila
Ore 21.30
La FED pubblica il rapporto sul capitale delle banche


EVENTI SOCIETARI

Italia
Cda
A2A (esercizio 2012 e proposta dividendo)- ENI (esercizio 2012 e proposta dividendo)- Ascopiave (esercizio 2012) - Bolzoni (esercizio 2012) - Cad IT (esercizio 2012) - Caltagirone (esercizio 2012) - Carraro (esercizio 2012)- Cembre (esercizio 2012) Fullsix (esercizio 2012) - I Grandi Viaggi (1° trimestre 2012/2013)- IMA (esercizio 2012)- Isagro (esercizio 2012- CdA* ore 09.30)- Landi Renzo (esercizio 2012)- Marr (esercizio 2012) - Olidata (esercizio 2012) - Poltrona Frau (esercizio 2012) - Reply (esercizio 2012) - Risanamento (esercizio 2012)- Servizi Italia (esercizio 2012)- Sorin (esercizio 2012)- TamburiIP (esercizio 2012)- Tesmec (esercizio 2012)
Conference Call
Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Conference call a commento dei risultati del 2012 (ore 09.30)
Generali. Conference call a commento dei risultati del 2012 (ore 12.00).
ENI. Incontro a commento dei risultati del 2012 e della presentazione del piano strategico per il periodo 2013/2016 (Londra)
Isagro. Conference call a commento dei risultati del 2012 (ore 15.00).
Tesmec. Conference call a commento dei risultati del 2012 (ore 15.30).
Assemblee azionisti
Fondiaria-SAI (ordinaria, azione di responsabilità contro amministratori – ore 10.30)
Milano Assicurazioni (ordinaria, azione di responsabilità contro amministratori – ore 14.30).
Operazioni straordinarie
Vengono riofferti i diritti rimasti inoptatati, relativi all’aumento di capitale di BE Think. L’operazione termina il 19 marzo.
In corso l’OPA residuale lanciata da Hera su Acegas-APS. L’offerta terminerà il 27 marzo.

EUROPA
Trimestrali
Hugo Boss, Lufthansa, Volkswagen


COLLOCAMENTI

Spagna
Emissione di titoli di stato con scadenze nel 2020, 2040 e 2041.

USA
Ore 18.00
Asta obbligazioni a 30 anni. Prec. 3.180%%
 

anonimus08

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Il Sole 24 ore in crisi di liquidità


Il gruppo Sole 24 Ore è di fronte a una svolta. Le perdite stanno bruciando la cassa e serve una decisione: o una ricapitalizzazione, o la strada dell'indebitamento, o l'ingresso di nuovi soci.


E in ogni caso servirà un nuovo piano industriale con i tagli e cessioni. Entro pochi mesi, con l'assemblea di bilancio, il gruppo dovrà rinnovare i vertici e sembra scontato che il presidente di Confindustria, a cui spetta l'ultima parola sul Sole, sia intenzionato a trovare un nuovo presidente e un nuovo ad al posto di Giancarlo Cerutti, che ha portato il gruppo in Borsa, e di Donatella Treu, arrivata nel 2010. Giorgio Squinzi avrebbe incaricato il suo vice Aurelio Regina di iniziare una selezione di manager.

Fonte Il Giornale
 

anonimus08

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MERCATO USA

Wall Street chiude in leggero rialzo
Chiusura in leggero rialzo a Wall Street. Il Dow Jones evidenzia un progresso dello 0,04% mettendo così a segno la più lunga serie positiva degli ultimi 17 anni mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,09%.

Il Dipartimento del Commercio ha comunicato che le vendite al dettaglio sono cresciute negli Stati Uniti dell'1,1% a febbraio a fronte di un aumento atteso dello 0,5 per cento. Il dato di gennaio è di +0,2% (rivisto al rialzo da +0,1%). Negli USA a gennaio le scorte all'ingrosso hanno fatto segnare un incremento dell'1,0% m/m, a fronte di un incremento dello 0,4% atteso dagli economisti. Nel mese di dicembre le scorte erano aumentate dello 0,3% su base mensile.

Sul fronte societario acquisti su Boeing (+0,7%). Il gruppo ha ricevuto l’ok dalla Federal Aviation Administration a i test sulle batterie del modello 787. Positivi i titoli del settore retail (Wal-Mart Stores +0,07% e Macy’s +0,81%).
Crolla Spectrum Pharmaceutical (-37,33%). Il gruppo ha annunciato di attendersi un forte calo dei ricavi a causa della perdita dell’esclusiva su un proprio farmaco di punta. Il giro d’affari stimato è decisamente inferiore alle attese degli analisti. Bene Netflix (+5,63%). Il gruppo del noleggio di video online ha introdotto uno strumento per il collegamento diretto da Facebook. Forte rialzo per Research in Motion (+8,15%) in scia ai buoni dati sugli ordinativi dei nuovi Blackberry.


MERCATI ASIATICI

Nikkei in rialzo ma con volumi bassi
Il Nikkei torna a salire dopo due sedute interlocutorie chiuse in territorio negativo. I prezzi hanno archiviato la giornata odierna in crescita dell'1,16% a quota 12381,19, con volumi che sono pero' apparsi inferiori alla media degli ultimi giorni. Il rischio che la correzione partita dai recenti massimi non sia ancora terminata permane elevato e troverebbe conferma a seguito di discese sotto 12200, preludio ad un approfondimento verso la linea di tendenza che sale dai bottom di novembre, attualmente a 11800 circa, ribasso che resterebbe comunque compatibile con lo scenario rialzista di fondo dell'indice. Il raggiungimento di nuovi massimi annuali ed il contemporaneo superamento di area 12700, invece, proietterebbero direttamente i corsi verso il target a quota 13000. Il recupero e' stato agevolato dalla decisione del parlamento di accettare ufficialmente la nomina di Haruhiko Kuroda come nuovo presidente della BoJ.

Sul fronte macroeconomico da segnalare che il Ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria giapponese ha comunicato questa mattina il dato finale sulla Produzione Industriale di gennaio. L'indice è cresciuto dello 0,3% rispetto all'aumento dell'1,0% della lettura preliminare. Su base annuale il dato ha fatto segnare una contrazione del 5,8%, mentre la capacità di utilizzazione degli impianti è aumentata del 1,7% a fronte di un incremento pari allo 2,9% rilevato in dicembre. Poco mosse le altre principali piazze azionarie asiatiche che si muovono poco sopra la parita'.


MERCATI EUROPEI

Borse europee: indici in rialzo
Avvio positivo per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,8%, il Cac40 di Parigi lo 0,61%, il Ftse100 di Londra lo 0,4% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,92%.

Sul fronte societario denaro su K+S (+2,6%). Il produttore di fertilizzanti ha chiuso il 2012 con ricavi pari a 3,935 miliardi di euro, in calo dell’1,5% rispetto al 2011, e con un utile netto adjusted di 639,7 milioni (+10%). Il board ha proposto un dividendo di 1,4 euro per azione, 10 centesimi in più rispetto ad un anno prima. Per il 2013 il gruppo prevede un miglioramento dei risultati. Lettera su Merck (-0,22%). Commerzbank ha tagliato il rating sul gruppo farmaceutico a reduce da hold. In calo Inditex (-0,5%). Exane ha rivisto il giudizio sulla catena di abbigliamento a neutral da outperform.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari in netto recupero. Brillano gli assicurativi
Il Ftse Mib segna +1,3%, il Ftse Italia All-Share +1,3%, il Ftse Italia Mid Cap +1%, il Ftse Italia Star +0,4%. Borse europee in verde. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a +0,13%, il Nasdaq Composite a +0,09%. Attualmente i future sui principali indici USA sono in leggero rialzo. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a +1,16%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare +0,28%. Assicurativi protagonisti dell'inizio di seduta positivo a Milano.

Balza in avanti Generali (+5,5%) che chiude il 2012 con un utile netto di 90 milioni, molto inferiore agli 856 milioni del 2011 a causa di pesanti svalutazioni. L’utile operativo è invece salito poco sopra i 4,2 miliardi, +10,5% a/a, e per il 2013 è atteso in miglioramento. Mig liorano anche Solvency Ratio e Combined Ratio.

In forte rialzo anche Cattolica Assicurazioni (+4,5%) che ha chiuso il 2012 con un utile netto consolidato di 84 milioni di euro che raddoppia rispetto ai 42 milioni del 2011. L’utile è al netto di 48 milioni di euro di svalutazioni su investimenti in portafoglio e avviamenti. Denaro anche su Vittoria Assicurazioni (+5,2%), Unipol (+4,3%), Milano Assicurazioni (+3,5%) e Fondiaria-Sai (+2,8%). Vola Premafin (+9,39%, asta di volatilità).

Denaro anche sui bancari grazie alla discesa dello spread che dai 320 bp circa della chiusura di ieri scende in area 315. In evidenza BP Emilia Romagna (+2,6%) nonostante la perdita netta consolidata 2012 pari a €32,6 milioni, perdita determinata dall'elevato livello degli accantonamenti su crediti in conseguenza dell’applicazione di un approccio valutativo estremamente prudente.

In controtendenza UBI Banca (-2,2%) che prolunga la flessione di ieri. Deutsche Bank ha tagliato il target price del titolo a 3,1 euro da 3,5 euro con giudizio "hold". Exane Bnp ha tagliato il prezzo obiettivo a 3,8 da 4,4 euro ed il giudizio a "neutral" da "outperform". UBI Banca attualmente oscilla intorno ai 3,20 euro.


TITOLI DEL GIORNO

Fiat ha disegnato le ultime tre sedute tutte all'interno dell'intervallo percorso dai prezzi nella giornata di venerdi' 8 marzo, compreso tra i 4,19 ed i 4,66 euro. Fintanto che le quotazioni rimarranno in questo intervallo sara' difficile cercare di interpretare le intenzioni del mercato. Oltre area 4,66 la situazione si sbloccherebbe invece in favore di un rialzo, anche se destinato a scontrarsi gia' in area 4,80/4,90 con una resistenza formidabile (su quei livelli si contano infatti non meno di 5 massimi rilevanti toccati nell'ultimo anno circa). L'eventuale rottura d 4,90, da non dare affatto per scontata, aprirebbe nuovi ampi spazi di rialzo per il titolo: negli ultimi 15 mesi il titolo ha oscillato all'interno di una fase laterale con base a 3,25 circa e limite superiore a 4,90 e la rottura della resistenza segnalerebbe l'abbandono del trading range in favore di un rialzo potenzialmente ampio quanto la fase laterale stessa, 1,60/70 euro circa. La mancata r ottura di 4,66 e 4,90 potrebbe portare invece al test di 4,19. Sotto questa soglia probabile il test della fascia compresa tra 3,87 e 4,05, ultimo sostegno in grado di evitare il ritorno sui minimi di novembre a 3,28 euro.
Per chi volesse comprare il titolo attendere la rottura di 4,66 per intervenire con target a 4,90 e stop sotto 4,50.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere lo stop sotto 4,19, incrementare solo oltre 4,90 per 5,50 euro.

Mediobanca dovrà mantenersi al di sopra della media mobile a 200 giorni, a 4,00/4,10 euro, se vorrà conservare la possibilità di un rimbalzo a correzione della recente discesa partita dai massimi di fine gennaio a quota 5,66. Oltre 4,70 diverrebbe possibile una reazione verso 5,05 per il test dal basso della trend line disegnata dai minimi di luglio. Se il "return move" dovesse concludersi senza il superamento della linea il segnale che ne deriverebbe sarebbe decisamente ribassista, probabile in quel caso la violazione in successione dei minimi del 4 marzo a 4,27 e del supporto dinamico a 4,00/4,10, con obiettivi negativi a 3,55/3,60, 61,8% di ritracciamento della salita avviata la scorsa estate. Solo il superamento di 5,66 fornirebbe dunque indicazioni di ripresa interessanti.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire alla rottura di 4,70 euro per il test di 5,05 e 5,66 euro. Stop loss sotto 4,27 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: chiudere le posizioni al di sotto di 4,00 euro.

Fase delicata per Banco Desio Brianza che, a seguito della flessione originata dal massimo di gennaio, oscilla poco al di sopra dei supporti a 1,80/1,85 euro. L'eventuale violazione di detti livelli metterebbe a serio rischio le possibilità di assistere all'estensione del recupero partito la scorsa estate. I prezzi a quel punto scivolerebbero verso quota 1,65, ultimo sostegno utile a scongiurare un affondo sugli 1,4750 del 25 luglio 2012. Segnali di forza verrebbero inviati in caso di vittoria oltre il picco di venerdì scorso a 2,05, operazione che anticiperebbe un allungo verso 2,19 e successivamente sul massimo annuale a 2,3720.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 2,05 per 2,19, stop sotto 1,97.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 2,05 per 2,19 e 2,3720, ridurre sotto 1,80 e uscire alla violazione di 1,65.


HEADLINES

Generali: +10,5% l'utile operativo 2012. Dividendo confermato a 0,20 euro
Generali chiude il 2012 con un utile netto di 90 milioni dopo svalutazioni per 1,7 miliardi, di cui 1,3 miliardi nel quarto trimestre. Nel 2011 l'utile netto era stato pari a 856 milioni. E' quanto rende noto il gruppo triestino in un comunicato. L'utile operativo si è posizionato poco sopra i 4,2 miliardi, con un incremento del 10,5% rispetto all'esercizio precedente e per il 2013 è atteso in miglioramento. Un risultato in linea con le stime degli analisti. Il Solvency I si è rafforzato fino a 150% contro il 117% di fine 2011, con un'eccedenza di 9 miliardi ed un patrimonio netto salito del 28% a 19,8 miliardi. Il conbined ratio dei rami Danni è al 95,7%, con un miglioramento dello 0,8% e nonostante l'impatto di eventi catastrofici per 0,5 punti. Il Cda proporrà all'assemblea un dividendo di 0,20 euro per azione, in linea con quello del 2011.

Banca popolare dell'Emilia Romagna: perdita di 32,6 milioni nel 2012, Core Tier 1 ratio all'8,27%
Il Cda della Banca popolare dell'Emilia Romagna ha approvato i risultati consolidati del 2012. Il Risultato netto consolidato è negativo per € 32,6 milioni, ridotto a € 11,3 milioni al netto della quota di pertinenza di terzi. Il risultato è influenzato dall'elevato livello degli accantonamenti su crediti per l'applicazione di un approccio valutativo molto prudente volto a favorire un significativo incremento delle coperture sui crediti deteriorati. Il Core Tier 1 ratio è all'8,27%, bassa la leva finanziaria e buona la posizione di liquidità. Buona tenuta dei ricavi caratteristici e positivo risultato della finanza. I costi sono in calo del 3% a seguito di azioni di efficientamento e il Margine di intermediazione è di € 2.154,9 milioni (+2,6%): il margine di interesse è in calo dell'1,6% e subisce il forte ca lo dei tassi di mercato a breve, le commissioni nette crescono del 2% e il contributo del risultato netto della finanza è positivo. Il Risultato di gestione di € 1.182,9 milioni (-32,4% a/a) è penalizzato da rettifiche su crediti legate alla crisi economica. Il costo del credito complessivo sull'anno è pari a 199 bps rispetto ai 71 bps del 2011. Consistente incremento del livello di copertura dei crediti deteriorati complessivi al 36,8% e delle sofferenze al 54,9% (rispetto al 33,8% e al 52,8% di fine 2011). Il Cost income ratio è al 56,0% in significativa diminuzione dal 59,1% dell'anno precedente. Prosegue l'attività di razionalizzazione e semplificazione del Gruppo, in coerenza con gli obiettivi del Piano industriale tra le quali l'incorporazione di Meliorbanca nella Capogruppo.

Deutsche Bank ed Exane tagliano il target di Ubi
Deutsche Bank ha tagliato il target price di Ubi a 3,1 euro da 3,5 euro con giudizio "h old". Exane Bnp ha tagliato il prezzo obiettivo a 3,8 da 4,4 euro ed il giudizio a "neutral" da "outperform".

Ubs alza il giudizio su Enel mentre Citigroup lo conferma
Ubs ha rivisto la raccomandazione su Enel a "neutral" da "sell" con prezzo obiettivo tagliato a 2,5 euro dai 2,9 euro precedenti. Citigroup ha invece confermato la raccomandazione "buy" ma ha abbassato il target price a 3,8 euro da 4 euro.

Cattolica: utile in forte crescita, proposto un dividendo di euro 0,8 per azione
Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato all'unanimità il Bilancio Consolidato 2012. Il Gruppo Cattolica chiude il 2012 con un risultato economico in forte crescita rispetto all'esercizio precedente ed una solidità patrimoniale sui livelli più elevati dell'ultimo triennio, in un anno caratterizzato dalla difficile congiuntura economica ed eventi catastrofali di rilie vo. Il cda propone quindi un dividendo di euro 0,8 per azione. Il Gruppo ha chiuso il 2012 con un utile netto consolidato di 84 milioni di euro che raddoppia rispetto ai 42 milioni del 2011; l'utile è al netto di 48 milioni di euro di svalutazioni su investimenti in portafoglio e avviamenti. L'utile netto di gruppo risulta pari a 62 milioni di euro contro i 38 milioni dell'esercizio precedente (+63%). La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 3.677 milioni di euro, in decremento del 7,2% rispetto ai 3.961 milioni dell'esercizio precedente. Il risultato degli investimenti è pari a 542 milioni di euro (rispetto a 259 milioni al 31 dicembre 2011). Gli investimenti ammontano a 15.939 milioni di euro (15.095 milioni al 31 dicembre 2011).

Impregilo, l'Opa di Salini partirà il 18 marzo
L'Opa di Salini su Impregilo partirà il 18 marzo e si chiuderà il 12 aprile. E' quanto è stato reso noto attraverso un comunicato dopo il via libera della Consob al documento di offerta. Il documento sarà pubblicato entro il prossimo 16 marzo.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

anonimus08

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Banca d'Italia: niente dividendo per le banche che chiudono in perdita


ROMA - La Banca d'Italia chiede alle banche che hanno chiuso in perdita nel bilancio 2012 o che hanno un indice patrimoniale inferiore al livello comunicato dalla Vigilanza di non distribuire i dividendi. È quanto si legge in una comunicazione di Via Nazionale agli istituti di credito. La Banca d'Italia si attende poi «particolare prudenza» anche per gli istituti di credito il cui indice patrimoniale Core Tier1 superi con un margine limitato (meno di un punto percentuale) il valore soglia. L'ammontare dei dividendi da distribuire, in ogni caso, è da «contenere entro il 50% dell'utile di esercizio distribuibile».


tutto l'articolo: Il Messaggero
 

anonimus08

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Spagna: esito collocamento straordinario


Venduti complessivamente 803 mln di bond, così suddivisi per scadenza:

Scadenza 2029: rendimento del 5.224% contro il 5.787% precedente. Collocati 134 mln

Scadenza 2040: rendimento sceso al 5.434% dal 5.893%. Collocati 304 mln

Scadenza 2041: rendimento sceso al 5.432% contro il 5.696% precedente. Collocati 365 mln


......grazie alla situazione di stallo politico in Italia la Spagna continua a fare meglio di noi nell'emissione di Titoli di Stato con rendimenti in calo.

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