Dati macro, eventi, cda, emiss. obbl., notizie per martedì 19 febbraio (1 Viewer)

anonimus08

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DATI MACRO PER LA SEDUTA CORRENTE

JPY
Ore 00.50
Verbali riunione politica monetaria

Spagna
Ora da fissare
Bilancia commerciale. Attesa -2.40B -1.40B

Europa
Ore 11.00
Vendite auto nel mese di gennaio. Dato atteso: -16.3%
Indice Zew situazione corrente, dato di febbraio. Attesa: 35.5 p Prec. 31.2 p

Germania
Ore 11.00
Indice Zew sentiment economico, dato di febbraio. Attesa: 35 p Prec. 31.5 p
Indice Zew situazione corrente, dato di febbraio. Attesa: 9 punti

Usa
Ore 16.00
Indice Nahb, dato di febbraio. Attesa:: 48 punti


EVENTI

Grecia
Visita di Hollande

EVENTI SOCIETARI

Italia
Opvs
Offerta di Hera su Acegas
Aumento di capitale
Cape Live: 19 azioni nuove ogni 5 possedute al prezzi di0.0933. Diritti quotati sino al 15 febbraio. Termine operazione 22/02

EUROPA
Trimestrali
Danone

USA
Trimestrali
Dell Inc, Medtronic Inc,


COLLOCAMENTI

Spagna
Aste Letras. Scadenza: 3 e 9 mesi. Collocamento 4 mld. Prec. 0.441%

USA Ore 17.30
Asta Buoni del Tesoro 3, 6 mesi. Prec. 0.085%, 0.120%

:ciao:
 

anonimus08

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MERCATO USA

Wall Street chiusa per festività


MERCATI ASIATICI

Seduta interlocutoria per la borsa nipponica
Seduta interlocutoria questa mattina per il Nikkei, archiviata con una flessione dello 0,31% a quota 11372,34. Graficamente i prezzi si sono mossi all'interno del range di oscillazione di lunedi', mantenendo dunque immutato il quadro grafico di fondo, ancora orientato al rialzo.

Tra i singoli titoli da segnalare il forte rialzo di Bridgestone che ha chiuso in crescita del 9,75% dopo che la societa' ha comunicato utili in crescita a fine anno a 235 miliardi di yen rispetto ai 206 preventivati. Rialzi superiori ai 4 punti percentuali anche per JGC Corp, Tokuyama, Kirin Holdings e Unitika mentr e hanno ceduto terreno tra gli altri Fanuc e Uny.

Sul fronte macroeconomico da segnalare che il leading index giapponese (indice anticipatore) è salito nel mese di dicembre a 93,4 punti dai 92,0 punti del mese precedente confermando la lettura preliminare. Lo ha comunicato questa mattina l'Ufficio di Gabinetto del governo giapponese. L'indice coincidente, che riflette le condizioni economiche attuali, ha fatto registrare un moderato incremento dai 90,2 punti di novembre a 92,6 punti.

La Bank of Japan ha invece pubblicato le minute relative alla riunione di politica monetaria tenutasi il 21 e 22 gennaio: per rilanciare l'economia del paese, i membri del consiglio hanno deciso di adottare una politica più espansiva in conformità con la linea politica di Shinzo Abe, fissando il target di inflazione al 2% e annunciando che, a partire dal 2014, sarà messo in atto un programma di acquisti illi mitati di bond.

In ribasso della 0,9% la borsa di Hong Kong, Shanghai arretra dell'1,6% mentre Seul ha chiuso in crescita dello 0,2%.


MERCATI EUROPEI

Borse europee contrastate in avvio, bene Danone
Apertura incerta per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,12%, l’Aex di Amsterdam lo 0,10% e il Ftse100 di Londra lo 0,18%. Sopra la parità il Cac40 di Parigi (+0,35%), e l’Ibex35 di Madrid (+0,49%).

Sul fronte societario vendite sul settore auto. A gennaio le immatricolazioni di nuovi veicoli nell’Europa dei 27 è declinata dell’8,7 per cento a 885.159 unità. Le vendite di auto hanno raggiunto un minimo storico per questo mese sin dall’avvio delle rilevazioni nel 1990.

Forte rialzo per Danone (+5,44%). Il gruppo alimentare ha chiuso il 2012 con risultati in crescita e prevede per il 2013 un ulteriore aumento dei ricavi. La società ha anche annunciato un piano di tagli al personale ( 900 posti di lavoro in Europa).


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari sopra la parità. Bene il settore lusso, debole Fiat, vendite su TI Media
Il Ftse Mib segna +0,3%, il Ftse Italia All-Share +0,3%, il Ftse Italia Mid Cap +0,2%, il Ftse Italia Star +0,4%. Borse europee positive in avvio. Ieri Wall Street è rimasta chiusa per festività e al momento i future sui principali indici USA sono sulla parità. A Tokyo il Nikkei 225 ha terminato a -0,31%, a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare -1,02%.

Ottimo avvio per Tod's (+2,2%) grazie agli analisti di Nomura che hanno portano il giudizio sul titolo a "neutral" dal precedente "reduce", con target migliorato da 94 a 112 euro, ben al di sopra dei 102 circa attuali. Bene anche Ferragamo (+1,3%) che tocca il nuo vo massimo storico.

Fiat (-1,5%) perde terreno: secondo i dati Acea (Associazione dei costruttori automobilistici europei) a gennaio il gruppo torinese ha visto scendere del 12,4% le vendite in Europa (Ue 27+Efta), peggio del -8,5% del mercato nel suo complesso. La quota di mercato è scesa dal 6,9% di un anno fa al 6,6%.

TI Media (-7,5%) annulla parte del balzo in avanti messo a segno ieri dopo che il cda della controllante Telecom Italia (-0,7%) ieri sera ha deciso di avviare una trattativa in esclusiva con Urbano Cairo per la vendita di La7. Il board di Telecom ha considerato tardiva la manifestazione d’interesse di Diego Della Valle.


TITOLI DEL GIORNO

Seduta positiva in avvio di ottava per Terna che riesce a muoversi contro tendenza rispetto al mercato, che segna invece un ribasso trainato dalle banche. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 3,196 euro per poi terminare poco al di sotto di quei livelli. La flessione vista nelle ultime due sedute della scorsa settimana non ha quindi avuto per il momento un seguito, del resto il ribasso non ha violato supporti rilevanti ed ha quindi per il momento tratti correttivi. Le cose cambierebbero in caso di proseguimento della discesa al di sotto di area 3,13/14, dove i prezzi hanno stazionato per alcune sedute, nella seconda parte del mese di gennaio, con il rischio in quel caso di una accelerazione ribassista almeno fino a testare in area 2,97 la trend line che sale dai minimi di luglio 2012, coincidente da due mesi circa con la media mobile a 100 giorni. Supporto intermedio a 3,10. La tenuta di 3,10/14 e la rottura di 3,22 rilancerebb e l'uptrend prospettando il test a 3,30 del lato alto del canale ascendente disegnato dai minimi dello scorso luglio.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 3,22 per il test di 3,30, stop loss a 3,18.
Per chi gia' detiene il titolo mantenere uno stop al di sotto di 3,10, incrementare oltre 3,22 per 3,30.

La correzione che Ubi Banca ha avviato dopo aver fallito il confronto con i massimi del 2012, a 4,12 circa, potrebbe non essere terminata. Il prossimo banco di prova significativo per testare la consistenza dell'uptrend anche in un'ottica di suo sviluppo nel medio lungo termine si colloca a 3,30 euro, sulla trend line disegnata dai minimi di luglio e punto di passaggio della media mobile a 100 giorni. Il cedimento di questo riferimento rappresenterebbe dunque un forte segnale di debolezza per il titolo e rischia di aprire la strada a ribassi che potranno estendersi fino a 2,81 per la chiusura del gap rialzista del 29 novembre. Recuperi oltre 3,68 euro potrebbero favorire invece la realizzazione di un nuovo impulso verso l’alto con target in prima battuta sui massimi a 4,12 ed eventualmente a 5,25 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire al superamento di 3,68 con stop loss sotto 3,52 euro per il target a 4,12 euro.
Per chi detiene attualmente il titolo: mantenere le posizioni sopra 3,30 euro. Incrementare oltre 4,12 euro per il target 5,25 euro.

Il movimento correttivo di Igd originato dal massimo di inizio anno a 0,9575 euro nelle ultime due settimane ha subito uno stop in corrispondenza delle ex resistenze a 0,8150 circa. Si tratta di un riferimento decisivo in ottica di medio periodo dato che l'eventuale violazione dello stesso decreterebbe non solo la ripresa del downtrend ma anche duro colpo ala solidità della struttura rialzista in forza da inizio dicembre: quasi inevitabile a quel punto un'inversione di tendenza verso 0,76 almeno. Il tit olo potrebbe altresì sfruttare il supporto per tentare un recupero verso 0,87, ostacolo oltre il quale si creerebbero le premesse per un allungo in direzione di 0,91 e quindi del picco di inizio anno.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,87 per 0,91, stop sotto 0,8450.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 0,87 per 0,91 e 0,9575, uscire alla violazione di 0,8150.


HEADLINES

La7: Telecom Italia tratta in esclusiva con Urbano Cairo
Avviata con Urbano Cairo una trattativa in esclusiva per la vendita di La7. Lo ha deliberato ieri il Cda di Telecom Italia con l'obiettivo di concludere l'operazione entro i primi di marzo. Viene quindi scartata l'offerta del fondo Clessidra che aspirava ad acquisire anche i multiplex. Considerata tardiva quella di Diego Della Valle, che aveva palesato solo una manifestazione d'interesse. L'offerta di Urbano Cairo riguarda solo l'emittente LA7; la tv dovrebbe essergli consegnata pulita dai debiti e con le perdite appianate. La proposta del patron di Tod's è stata considerata troppo generica; Della Valle potrà rientrare in partita solo se la trattativa con Cairo sfumasse all'ultimo o se i due imprenditori si alleeranno. Cairo al momento ha negato qualsiasi contatto.

Fiat al 6,6% del mercato europeo dell'auto a gennaio
Prosegue anch e in gennaio il calo delle vendite di auto nell'Europa dei 27 più le nazioni aderenti all'EFTA. Infatti, con poco più di 918 mila immatricolazioni il mercato perde l'8,5 per cento rispetto a gennaio 2012. In questo scenario ancora fortemente negativo, il Gruppo Fiat registra oltre 61 mila vetture e ottiene una quota del 6,6%, con un miglioramento di 0,6 punti percentuali sul dicembre 2012. Pesante la penalizzazione del mercato italiano (a gennaio -17,6% nelle vendite), il Gruppo Fiat cresce però nel Regno Unito – dove i volumi crescono del 6,9 per cento e la quota è al 2,9 per cento – e registra sensibili miglioramenti in Belgio/Lussemburgo (+63,2 per cento), in Svezia (+18,4 per cento), in Austria (+8,9 per cento), in Danimarca (+8,4 per cento). Fiat ha immatricolato a gennaio in Europa quasi 47 mila auto, ottenendo una quota del 5,1 per cento, in crescita sia rispetto a gennaio 2012 (+0,2 punti percentuali) sia rispetto al 4,4 per cento otten uto a dicembre.

Ubs alza il target price di Saras
Ubs ha confermato il giudizio neutral su Saras ma ha alzato il target price a 1 euro da 0,9 euro.

Recordati: downgrade di Jefferies a hold
Jefferies ha abbassato il rating sull’azione Recordati a hold dal precedente buy.

Auto: Acea, a gennaio minimo storico nelle nuove immatricolazioni
A gennaio la domanda di nuove auto nell’Europa dei 27 è declinata dell’8,7% a 885.159 unità. Le nuove registrazioni di auto hanno raggiunto un minimo storico nel mese sin dall’avvio delle rilevazioni nel 1990. L’Acea (l’Associazione europea dei costruttori di autoveicoli) evidenzia che la Gran Bretagna ha registrato una crescita dell’11,5% nelle immatricolazioni, mentre la Germania ha ceduto l’8,6%, la Spagna il 9,6%, la Francia il 15,1% e l’Italia il 17,6 per cento. La Germania rimane comunque il maggiore mercato europeo con 192.090 auto per passeggeri immatricolate nel mese. Seguono Regno Unito (143.643 unità), Francia (124.798 auto registrate) e Italia (113.525). La Spagna ha immatricolato 49.671 nuove auto, meno del Belgio (50.684).

Giappone: Taro Aso, non vogliamo cambiare la legge che governa la BOJ
Non prevediamo di cambiare a breve la legge che governa la BOJ. E' quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze giapponese Taro Aso. Il Governo di Tokyo sta cercando un nuovo candidato per la guida della Banca del Giappone; l'attuale presidente Masaaki Shirakawa infatti lascerà l'incarico il prossimo 19 marzo. Aso ha inoltre precisato che l'Esecutivo non chiederà alla BOJ di acquistare bond esteri; una mossa che porterebbe al conseguente indebolimento dello yen e che ieri era stata ventilata dal premier Shinzo ABe. Il ministro dell'economia giapponese ha però precisato che si trattava solamente di una ipotesi.

Fonte ADVFN Newsdesk
 

anonimus08

Forumer storico
Indicatore sentiment indice SP500

Interessante questo indicatore di sentiment sull'indice SP500 che segnala ormai il raggiungimento dei livelli di mx di sentiment.
L'indice ha avuto come mx storici 1552.87 nel marzo 2000 e mx storico a 1576 nell'ottobre 2007.
Possibile ancora il raggiungimento di uno dei due mx storici entro fine febbraio/marzo ma poi probabile una correzione.

Per vedere grafico e articolo in inglese:
BofA: We're In The 1% Of Investor Bullishness - Business Insider
 

anonimus08

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RAPPORTO MENSILE ABI – Febbraio 2013

(principali evidenze su prestiti, finanziamenti, tassi)

1. A gennaio 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle
banche operanti in Italia (1.919,3 mld di euro) (cfr. Tabella 1) è
nettamente superiore all'ammontare complessivo della raccolta da
clientela (1.752,8 mld) (cfr. Tabella 2). L’eccedenza di prestiti
rispetto alla raccolta supera i 166 mld di euro.

2. La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese è ancora in
flessione: la variazione annua è pari a -3,3% a gennaio 2013
contro il -2,5% di fine 2012 (cfr. Tabella 1). L’andamento è in linea
con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e
Investimenti).

3. La rischiosità dei prestiti (a seguito della crisi in atto) è in crescita
(le sofferenze nette hanno toccato a fine 2012 quota 64,3 mld, le
lorde 125 mld); in lieve aumento è il rapporto sofferenze nette su
impieghi totali, pari a 3,3% a fine 2012 (3,2% a novembre 2012;
2,7% a fine 2011) (cfr. Tabella 3).

4. A gennaio 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in
assestamento e sempre su livelli contenuti: il tasso sulle nuove
operazioni per acquisto di abitazioni si è portato a 3,75% (dal
3,70% del mese precedente); il tasso sulle nuove operazioni di
finanziamento alle imprese è salito al 3,71% (dal 3,59% ). Il tasso
sulle consistenze è invece risultato pari al 3,78% (lo stesso valore
del mese precedente) (cfr. Tabella 4).

5. L’andamento su base annua della raccolta complessiva (depositi +
obbligazioni) da clientela residente è in accelerazione (+2,5% a
gennaio 2013; +1,6% a fine 2012): è ancora sostenuta la crescita
della componente depositi (+6,8% contro +6,2% a fine 2012);
permane invece negativa la dinamica delle obbligazioni (-5,2%)
(cfr. Tabella 2).

6. A gennaio 2013 il tasso praticato sui depositi è in lieve flessione
(1,20% contro l’1,24% di dicembre 2012), mentre è in marginale
aumento quello sulle obbligazioni (3,38% contro il 3,37%) e in
aumento quelli sui PCT (3,00% contro 2,85%). Il tasso medio sulla
raccolta bancaria da clientela (depositi + obbligazioni + pronti
contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) si è
collocato al 2,07%, (2,08% a dicembre 2012) (cfr. Tabella 5).

7. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla
raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato pari a 1,71
punti base, vicino al minimo storico di 1,69 punti di novembre
2012 (lo stesso valore del mese precedente e 45 punti base al di
sotto del valore di gennaio 2012). Nella media del 2012 tale
differenziale è risultato pari a 187 basis points, -30 punti rispetto
alla media del 2011, prima dell’inizio della crisi finanziaria questo
spread superarava i 300 punti.

Fonte: Abi (per vedere le tabelle)
 

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