Dati macro, eventi, cda, collocamenti dell'1 marzo (1 Viewer)

anonimus08

Forumer storico
DATI MACRO NELLA SEDUTA

CINA
Ore 02.00
Pmi manifatturiero (febbraio). Attesa: 50.20 Prec. 50.40

Germania
Ore 08.00
Vendite al dettaglio (gennaio). Attesa: 1.0% Prec. -1.7%
Vendite al dettaglio (annuale). Attesa: -1.8% Prec. -4.7%
Ore 09.55
Pmi manifatturiero (febbraio). Attesa: 50,1 punti

Italia
Ore 09.45
Pmi manifatturiero (febbraio). Attesa: 47.6 p Prec. 47.80 p
Ore 10
Tasso di disoccupazione (mensile): Attesa 11.3% Prec. 11.2%
Tasso di disoccupazione (annuale): Attesa 10.8% Prec. 10.6%
Ore 11.00
Pil annuale. Attesa: -2.2%

Francia
Ore 09.50
Pmi manifatturiero (febbraio). Attesa: 43,6 punti

Europa
Ore 10.00
Pmi manifatturiero (febbraio). Attesa: 47,8 punti
Ore 11.00
Inflazione (febbraio). Attesa: +1,9% a/a
Tasso disoccupazione (gennaio). Attesa: 11,8%

Usa
Ore 14.30
Redditi personali, dato di gennaio. Attesa: -2% m/m
Spese consumi personali, dato di gennaio. Attesa: +0,2% m/m
Spese consumi personali core, dato di gennaio. Attesa: +0,1% m/m, +1,3% a/a
Ore 15.00
Pmi manifatturiero, dato definitivo di febbraio. Attesa: 55.20
Ore 15.55
Fiducia consumatori Michigan, dato definitivo di febbraio. Attesa: 76,3 punti
Ore 16.00
Indice Ism manifatturiero, dato di febbraio. Attesa: 52,5 punti
Spese costruzioni, dato di gennaio. Attesa: +0,5% m/m


EVENTI
Bce
Ore 12.00
Annuncia ammontare del rimborso del secondo finanziamento Ltro


EVENTI SOCIETARI
Italia
Aumento di capitale
Be Think: 19 azioni nuove ogni 20 possedute al prezzo di 0.19. Termine operazione 01/03
Cda
Retelit
Conference Call
Luxottica


:ciao:
 

anonimus08

Forumer storico
Italia: disoccupazione al record storico

Il tasso di disoccupazione in Italia è pari all'11.7% . il tasso di disoccupazione tra i giovani è pari al 38.7%. nuovi record storici
 

anonimus08

Forumer storico
MERCATO USA

Borsa Usa: Dow Jones e Nasdaq chiudono in leggero calo, male Groupon e Jc Penney
Chiusura in leggero calo a Wall Street. Il Dow Jones dopo aver toccato nelle primissime battute della seduta il nuovo massimo dal 2007 ha terminato la seduta in ribasso dello 0,15% Sotto la parità anche il Nasdaq Composite (-0,07%).

Sul fronte macroeconomico sono arrivate indicazioni contrastanti. Negli Stati Uniti il Bureau of Economic Analysis ha rivisto al rialzo il calcolo della crescita del PIL del quarto trimestre 2012 indicando un incremento pari al 0,1% annualizzato dal -0,1% della prima lettura. Le attese erano per un incremento dello 0,5%.

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 22 febbraio si sono attestate a 344 mila unità, inferiore sia al consensus degli analisti (pari a 360 mila unità) sia alla precedente rilevazione (366 mila unità, rivisto da 362 mila). Il numero totale di persone che richiede l'indennità di disoccupazione si attesta a 3,074 milioni, inferiore ai 3,160 milioni attesi. E' stato tuttavia rivisto al rialzo il dato precedente, a 3,165 milioni di unità da 3,148 milioni. L'Indice PMI Chicago (attivita' manifatturiera) nel mese di febbraio e' salito a 56,8 punti dai 55,6 punti del mese precedente, risultando superiore alle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 54,3 punti.

Sul fronte societario crolla Groupon (-24,28%). Il gruppo statunitense specializzato nelle offerte su internet ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 638,3 milioni di dollari, in crescita del 29,7% rispetto allo stesso periodo di un anno prima e in linea con le attese, e con una perdita di 81 milioni (0,12 dollari per azione) contro il rosso di 65,3 milioni del 4Q 2011. Gli analisti si attendevano profitti pari a 0,03 dollari per azione. Per il trimestre in corso la società si attende ricavi compresi tra 560 e 610 milioni di dollari, meno rispetto ai 645 milioni attesi dagli analisti. Forte ribasso per Jc Penney (-16,97%).

Il retailer statunitense ha chiuso il quarto trimestre con ricavi pari a 3,8 miliardi di dollari, in calo del 28,4% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Le vendite su base comparabile sono diminuite del 31,7% a/a. Il risultato netto del periodo è negativo per 552 milioni di dollari contro l’utile di 291,4 milioni del 4Q 2011. A livello adjusted la perdita per azione è pari a 1,95 dollari, nettamente più alta rispetto agli 0,28 dollari attesi dagli analisti. Al momento il titolo nel pre mercato a Wall Street cede oltre dieci punti percentuali.

Bene Mylan Inc. (+3,64%). La società farmaceutica statunitense ha annunciato l’acquisto del gruppo indiano Strides Arcolab per 1,6 miliardi di dollari.


MERCATI ASIATICI

Nikkei positivo in chiusura di settimana
Il Nikkei ha chiuso la settimana in territorio positivo, mettendo a segno un rialzo dello 0,28% che lo ha spinto fino a quota 11606,38, avvicinandolo ulteriormente ai massimi di inizio settim ana. L'indice conferma dunque di attraversare un buon momento e di essersi ripreso egregiamente dallo scivolone che a meta' ottava aveva spinto le quotazioni fin sotto alla linea di tendenza che guida il recupero dai bottom di novembre. Il quadro grafico resta dunque favorevole ad una evoluzione al rialzo che spinga i corsi verso il target ipotizzabile nei dintorni di quota 12270, circostanza che troverebbe ulteriori conferme a seguito di chiusura superiori agli 11660 punti. Tali aspettative verrebbero compromesse solo dalla violazione del sostegno di area 11000 (prime indicazioni negative gia' sotto 11200) preludio ad un ampliamento della correzione in direzione di area 10400, riferimento strategico nello scenario di medio lungo periodo dell'indice. Molti i dati macro comunicati questa mattina.

Il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni giapponesi ha reso noto il dato relativo all'inflazione "core", ovvero al netto dei cibi freschi. Nel mese di gennai o tale rilevazione ha fatto segnare un calo dello 0,2% su base annuale in linea con il consensus. Il dato totale sull'inflazione nazionale e' sceso dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2012, sotto le attese (pari a -0,2%) ed in peggioramento rispetto alla rilevazione precedente (-0,1%). Il valore rimane ancora distante dall'obiettivo di inflazione del 2,00% fissato dalla Bank of Japan, dimostrando come l'economia giapponese sia ancora intrappolata in un ciclo deflazionistico. Il dato relativo ai consumi di gennaio e' risultato in crescita del 2,4% su base annuale. Tale rilevazione ha battuto le attese degli analisti che avevano stimato un valore pari a +0,3%. Il Tasso di Disoccupazione e' risultato pari a +4,2% a gennaio, confermando sia il dato rilevato nel mese precedente che le stime degli analisti.

Il rapporto tra richieste di lavoro evase e richieste totali di lavoro si e' attestato a gennaio a 0,85. Il dato e' superiore alle attese degli analisti (pari a 0,83) e superiore alla rilevazione del mese precedente pari a 0,82.
Il Ministero delle Finanze ha comunicato il dato relativo alla Spesa in Conto Capitale delle aziende nipponiche nel quarto trimestre 2012. Tale rilevazione ha fatto segnare un calo dell'8,70% su base annuale, deludendo le attese degli analisti che avevano stimato una contrazione limitata al 7,0%. Il risultato mostra un'inversione della tendenza rispetto ai trimestri precedenti: nel primo trimestre la spesa era aumentata del 3,30%, nel secondo trimestre del 7,70%, mentre nel terzo del 2,20%. In Cina l'Indice PMI manifatturiero a febbraio si e' attestato a quota 50,10, in moderata flessione rispetto a gennaio (50,40 punti). Le attese degli economisti erano per un valore dell'indice pari a 50,20 punti. La rilevazione risulta comunque superiore ai 50 punti, livello che separa l'espansione dalla contrazione dell'attivita' manifatturiera. In territorio negativo invece Hong Kong e Shanghai mentre Seul ha guadagnato piu' di 1 punto percentuale.


MERCATI EUROPEI

Borse europee poco mosse
Avvio in leggero rialzo per le principali Borse europee. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,12%, il Cac40 di Parigi lo 0,03%, il Ftse100 di Londra lo 0,02% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,3%. In deciso ribasso Lloyds Banking Group (-3%). La banca inglese ha chiuso il 2012 con una perdita di 1,43 miliardi di sterline contro il rosso di 2,8 miliardi del 2011. Il dato è sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. Per l’esercizio in corso il gruppo si attende un incremento dell’utile operativo. Poco mossa Areva (+0,15%). Il gruppo nucleare ha chiuso il 2012 con una perdita di 99 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al rosso di 2,5 miliardi del 2011.

Torna positivo invece il risultato operativo a 118 milioni contro il –1,87 miliardi di un anno prima. L a società francese prevede di chiudere l’esercizio in corso con un utile netto. Ben comprata Telefonica (+2%). Barclays ha alzato il rating sull’operatore telefonico spagnolo a equal weight da underweight. Lettera su Deutsche Bank (-2,6%) dopo il downgrade di Goldman Sachs. Il broker ha rivisto il giudizio sul gruppo bancario tedesco a sell da neutral.


APERTURA MERCATO ITALIANO

Piazza Affari sotto la parità. Bancari in flessione, sale il lusso, acquisti su TI Media
Il Ftse Mib segna -0,5%, il Ftse Italia All-Share -0,4%, il Ftse Italia Mid Cap -0,2%, il Ftse Italia Star +0,2%. Borse europee poco mosse in avvio. Ieri sera l'S&P 500 ha chiuso a -0,09%, il Nasdaq Composite a -0,07%. Attualmente i future sui principali indici USA sono sulla parità. A Tokyo il N ikkei 225 ha terminato a +0,41%, mentre a Hong Kong l'Hang Seng ha fatto segnare -0,61%. Avvio debole per i bancari con Banco Popolare (-1,4%), Unicredit (-1,4%), UBI Banca (-1,3%), Banca Carige (-3,9%) in evidenza. In rosso anche Telecom Italia (-1,3%) e Enel Green Power (-1,3%).

Lettera anche su Banca MPS (-1,2%) all'indomani dell'emissione dei Monti bond. Secondo indiscrezioni di stampa le indagini dei pm senesi si spingono fino al cosiddetto “gruppo della birreria” che comprenderebbe Mussari, l'ex sindaco Ceccuzzi e altri notabili senesi: al vaglio diverse operazioni immobiliari.
Non si ferma la flessione di Gr. Ed. l'Espresso (-2,2%) dopo l'uscita l'altro ieri dei deludenti dati 2012. Il titolo oscilla a ridosso del fondamentale supporto a 0,74 euro, al di sotto del quale verrebbe completato il potenziale doppio massimo formatosi tra settembre e gennaio: in tal caso probabile il ritorno in area 0 ,55 circa.

In verde Luxottica (+1,9%) il cui fatturato del 2012 ha superato i 7 miliardi di euro, miglior risultato della sua storia: 7.086 milioni di euro (+13,9% a cambi correnti e +7,5% a parità di cambi) rispetto ai 6.222 milioni di euro del 2011. L’utile netto adjusted si è attestato a 567 milioni di euro, +24,4% a/a. Denaro anche sugli altri titoli del settore lusso, Ferragamo (+1,5%) e Tod's (+1,4%). Prysmian (+1%) guadagna ulteriore terreno: gli analisti di Mediobanca hanno alzato la raccomandazione su Prysmian a "outperform" (farà meglio del mercato/settore) dal precedente "neutral" portando il target price a 19,0 euro da 16,2 euro, contro i 16,9 circa attuali. Anche Citigroup ha alzato il target su Prysmian a 19,5 euro, con raccomandazione "buy" (acquistare) confermata.

Molto Bene TI Media (+4%) che dovrebbe chiudere per la vendita di La7 al gruppo Cairo nel cda di lunedì prossimo. Stamane però il quotidiano MF ha scritto che una cordata formata dal fondo Clessidra e da Diego Della Valle potrebbe presentare in extremis una nuova offerta.


TITOLI DEL GIORNO

Snam si mantiene al di sopra del supporto offerto a 3,56 dalla linea disegnata dai minimi di dicembre. Fino a che questo sostegno tiene le prospettive sono in favore di un nuovo test di area 3,80 dove si collocano i massimi dell'anno. Segnali in questo senso oltre 3,70. La rottura di 3,80/83 sarebbe un segnale di forza significativo anche in ottica di medio periodo, su quei livelli si colloca infatti il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top del 2011. Il superamento di questo importante livello di ritracciamento derivato dalla successione di Fibonacci permetterebbe infatti di considerare l'uptrend in atto dallo scorso luglio non piu' come un fenomeno correttivo ma come una vera e propria tendenza rialzista destinata ad estendere potenzialmente fino sui massimi del 2011 a 4,30. Pericoloso tuttavia dare per scontato il salto oltre l'ostacolo, meglio prudentemente, in caso di avvicinamento di 3,80, ridurre l'esposizione in attesa d i segnali di conferma dell'uptrend. Sotto 3,56 rischio invece di test a 3,50 della media mobile a 100 giorni ed a 3,45 della linea che sale da luglio 2012.
Per chi volesse comprare il titolo intervenire alla rottura di 3,70 per il test di 3,80 e stop sotto 3,65.
Per chi gia' detiene il titolo posizionare lo stop sotto 3,56, incrementare oltre 3,83 per il test di 3,95.

Situazione da seguire con attenzione quella di Tenaris che ieri ha lanciato un nuovo attacco alla resistenza a quota 16, soglia oltre la quale le attese favorirebbero un nuovo allungo fino alla linea di tendenza che scende dai record storici del 2008, in corrispondenza del picco segnato a febbraio a 16,40. La vittoria su questo riferimento non solo creerebbe i presupposti per il ritorno sui top del 2012 a 17 circa, ma offrirebbe un segnale rialzista affidabile in grado di avvalorare l’ipotesi di prosecuzione dell’uptrend con obiettivi a 17,80 e 19,00 euro. Fino a quando la t rend line che accompagna la crescita dai minimi del 2011 rimarrà inviolata sarà lecito credere nella realizzazione di questo scenario positivo. In caso contrario, sotto 14,90 circa, verrebbe deteriorata la consistenza dell’uptrend, favorendo ripiegamenti anche consistenti verso area 13,00, con primo supporto a 13,90 euro.
Per chi volesse acquistare il titolo: intervenire oltre 16,40 per 17, stop sotto 15,75.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 16,40 per i target a 17, 17,80 e 19 euro. Uscire alla violazione di 14,90.

Quadro grafico delicato per Milano Assicurazioni che, in seguito alle flessioni delle ultime sedute, ha completato il doppio massimo formatosi tra gennaio e febbraio. Si tratta di una configurazione ribassista avente obiettivo ideale a 0,33 circa, dove peraltro troviamo anche l'ex resistenza rappresentata dal top di fine dicembre. Per il momento il titolo riesce a resistere al di sopra dei sosteg ni a 0,3650/0,37 ma una chiusura di seduta inferiore a questi riferimenti costringerebbe i prezzi a ripiegare sui livelli citati in precedenza. L'eventuale tenuta dei supporti potrebbe invece favorire un tentativo di rimonta sul massimo di fine gennaio a 0,4345: conferme in tal senso oltre 0,40. In caso di superamento di 0,4345 le quotazioni avrebbero la possibilità di prolungare il movimento ascendente in forza dalla scorsa primavera con obiettivi a 0,48 e 0,60.
Per chi volesse acquistare il titolo: posizioni long oltre 0,40 per 0,4345, stop sotto 0,38.
Per chi detiene attualmente il titolo: incrementare oltre 0,4345 per 0,48 e 0,60, ridurre sotto 0,3650 e uscire alla violazione di 0,33.


HEADLINES

Luxottica: ricavi oltre i 7 miliardi nel 2012
Il Consiglio di Amministrazione di Luxottica Group ha approvato il progetto di bilancio 2012. Il fatturato ha superato i 7 miliardi di euro, miglior risultato della storia di Luxottica: 7.086 milioni di euro (+13,9% a cambi correnti e +7,5% a parità di cambi) rispetto ai 6.222 milioni di euro del 2011. L'EBITDA adjusted è cresciuto del 19,9% rispetto al 2011 a quota 1.362 milioni di euro. Il risultato operativo adjusted, del 2012 è stato pari a 1.004 milioni di euro (+22,3%). Nel quarto trimestre del 2012, il risultato operativo adjusted, si è attestato a 164 milioni di euro rispetto ai 139 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente (+17,8%). L'utile netto adjusted dell'esercizio 2012 si è quindi attestato a 567 milioni di euro, in aumento del 24,4% rispetto ai 456 milioni di euro dell'anno precedente, corrispondente a un Earning per Share (EPS) adjusted, di 1,22 euro. Nel quarto trimestre del 2012 l'utile netto adjusted, è cresciuto da 73 milioni di euro a 87 milioni di euro (+19,3%). L'indebitamento netto al 31 dicembre 2012 è diminuito a 1.662 milioni di euro (2.032 milioni di euro a fine 2011), con un rapporto indebitamento netto/EBITDA adjusted, pari a 1,2x rispetto a 1,8x a fine 2011. Il Consiglio di Amministrazione proporrà un dividendo di 0,58 euro per azione ordinaria.

Parmalat: il pm chiede la revoca Cda e la nomina di un amministratore giudiziario
Su specifica richiesta di Consob, Parmalat comunica che si è tenuta ieri l'udienza di discussione nell'ambito del procedimento ex art. 2409 avviato dal Tribunale di Parma su richiesta della Procura della Repubblica. La discussione continuerà nell'udienza di oggi 1° marzo 2013 nella quale saranno sentiti i legali degli altri amministratori. Il Pubblico Ministero ha anticipato alla stampa le pr oprie conclusioni che, a modifica dell'originaria richiesta di ispezione, si sono sostanziate nella richiesta revoca dell'attuale Consiglio di Amministrazione e nella richiesta di nomina di un amministratore giudiziario. Il Collegio, all'esito delle discussioni di tutte le parti, si ritirerà in Camera di Consiglio per assumere i relativi provvedimenti; la decisione verrà resa nota contestualmente al deposito, ma allo stato non è possibile prevedere la data di deposito della decisione. Il caso verte sull'acquisto da parte di Parmalat di Lactalis Usa per 950 milioni di dollari. La venditrice è stata la controllante francese di Parmalat Lactalis.

Usa, ultime ore per scongiurare il sequester. Fmi: senza un accordo downgrade anche se crescita mondiale
Incontro alla Casa Bianca oggi tra repubblicani e democratici, per cercare di bloccare il sequester, il taglio automatico da 85 miliardi di dollari alla spesa pubblica che scatter&agra ve; automaticamente in giornata se non verrà raggiunto un compromesso. I più colpiti saranno i fondi per i programmi sociali, i salari l'educazione; a rischio infatti molte scuole ed asili nido, oltre ai fondi per la ricerca. Barack Obama ha accusato i repubblicani di mettere a rischio la ripresa economica statunitense, rifiutandosi di votare l'aumento delle tasse per i più ricchi. Il Fondo Monetario Internazionale ha fatto sapere che se non venisse scongiurato il sequester, sarebbe costretto a rivedere al ribasso le stime sulla crescita degli Usa e anche su quella globale. Nello specifico, il downgrade del Pil sarebbe di almeno 0,5% rispetto all'attuale +2% per la congiuntura americana nel'anno corrente.

Prysmian: Citigroup alza target
Citigroup ha alzato il target su Prysmian a 19,5 euro, contro i 16,9 circa attuali. Raccomandazione "buy" (acquistare) confermata.

Mediobanca positiva su Prysmian
Gli anali sti di Mediobanca hanno alzato la raccomandazione su Prysmian a "outperform" dal precedente "neutral" portando il target price a 19,0 euro da 16,2 euro.

Lloyds Banking Group: perdita dimezzata nel 2012
Lloyds Banking Group ha chiuso il 2012 con una perdita di 1,43 miliardi di sterline contro il rosso di 2,8 miliardi del 2011. Il dato è sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. Per l'esercizio in corso la banca si attende un incremento dell'utile operativo.


Fonte ADVFN Newsdesk
 

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