dalla suizzera (4 lettori)

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Ginevra, chiuso il "piano Maghreb"

Il progetto prevedeva un incentivo in denaro per il rimpatrio di immigrati
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GINEVRA - Il progetto pilota sperimentato a Ginevra per incoraggiare il ritorno volontario in patria degli immigrati magrebini plurirecidivi "non è più attivo". Lo ha indicato oggi la portavoce del Dipartimento della sicurezza, in seguito ad un articolo di "Le Matin". Secondo Caroline Widmer, un bilancio sull'esperimento sarà tratto dopo la conferenza nazionale del 21 gennaio organizzata dal Dipartimento federale di giustizia e polizia, nel corso della quale sarà discusso anche questo tema.
Il cosiddetto "piano Maghreb" consisteva nell'incoraggiare i plurirecidivi a rientrare in patria, versando loro una somma complessiva di 4.000 franchi. Un importo di 1.000 franchi, destinato a finanziare una formazione, era consegnato quando si trovavano sul volo di ritorno, mentre altri 3.000 franchi erano messi a loro disposizione per finanziare un progetto convalidato da una ONG locale.
 

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Canapa: Zurigo chiede di pensarci

Il Consiglio Comunale: si studi la fattibilità per un commercio legale
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ZURIGO - La maggioranza del consiglio comunale ha approvato mercoledì sera una proposta in cui la città di Zurigo chiede alla Confederazione di avviare uno studio nazionale sul consumo e su un possibile commercio legale della canapa e offre la sua collaborazione in merito. Nel 2010 Zurigo e Basilea avevano cercato di lanciare un progetto pilota comune volto ad autorizzare la vendita controllata di cannabis, un'idea non andata in porto perché contraria al diritto federale. Stando al rapporto presentato dal municipio erano comunque emerse diverse questioni che andrebbero ora chiarite. La responsabile del dicastero sanità e ambiente Claudia Nielsen (PS) si è rivolta quindi al consigliere federale Alain Berset auspicando un progetto di ricerca nazionale con la partecipazione di Zurigo: di suo, l'Ufficio federale della sanità pubblica ha mostrato interesse. Mercoledì sera in consiglio comunale ne è nato un acceso dibattito: l'UDC si è detta contraria a una partecipazione della città, "Zurigo non deve diventare la mecca dei fumatori di spinelli", ha osservato un esponente democentrista. Dai banchi della sinistra è stato invece sostenuto che non ha senso demonizzare un genere voluttuario e che la città della Limmat dovrebbe assumere un ruolo di avanguardia in materia. Il PLR si è da parte sua limitato a prendere atto del rapporto del municipio, dicendosi però contrario alla posizione dell'esecutivo: questo ha infatti ribadito di essere a favore della depenalizzazione del consumo di canapa. Alla fine il parlamento cittadino ha accolto il documento con 89 voti contro 30.




cdt, come tutto quanto innanzi :)
 

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Fondue da Guinness dei primati

A Zurigo 200 pentoloni in ghisa per altrettanti kg di formaggio: a tavola in 800
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ZURIGO - Zurigo detiene ormai il primato della fondue con il maggior numero di partecipanti - ben 800 - non certo però tutti seduti attorno allo stesso «caquelon»: le indispensabili pentole in ghisa o terracotta erano 200, in cui sono stati fatti fondere esattamente due quintali di formaggio, indica oggi la piattaforma on line gonna.do, organizzatrice dell'evento. Il vino bianco ha trovato posto solo nella miscela dentro i caquelon accanto a formaggio, aglio, maizena e kirsch. Il comunicato precisa infatti che, per accompagnare il pesante pasto, le otto centinaia di buongustai hanno sorseggiato tè, quello di una nota marca elvetica sponsor dell'evento. Stando al comunicato, la fondue è risultata «cremosa e prelibata» e alla stazione centrale di Zurigo regnava il buon umore.
Finora il Guinness dei primati non contempla alcun record riguardo al consumo di fondue. L'iscrizione dell'evento zurighese dovrebbe dunque essere scontata. Gonna.do, che stando alle sue indicazioni vuole incoraggiare attività di tempo libero in comune, non ha avuto alcuna difficoltà a reclutare gli 800 commensali.
 

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Ora l'euro è a 1,22 sul franco

La moneta UE è salita al livello di cambio più alto da oltre un anno
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ZURIGO - Euro sopra 1,22 franchi, per la prima volta da fine 2011: la moneta europea si è oggi rafforzata, arrivando a toccare fugacemente poco dopo le 15.30 quota 1,2201 franchi, per poi tornare a circa 1,2170. Era dal dicembre 2011 che l'euro non riusciva a superare di due centesimi la soglia minima di cambio di 1,20 fissata unilateralmente dalla Banca nazionale svizzera (BNS) il 6 settembre dello stesso anno. La valuta UE si è oggi peraltro mossa bene anche nei confronti del dollaro, raggiungendo un massimo da diversi mesi a 1,33 dollari.
Il movimento al rialzo viene spiegato fra l'altro con le raccomandazioni di Goldman Sachs, che ha fissato un obiettivo di corso a 1,37 dollari. L'euro aveva inoltre beneficiato già ieri delle dichiarazioni dei vertici della Banca centrale europea, interpretate come un segnale di allentamento sul fronte della crisi dell'Eurozona. Sull'indebolimento del franco potrebbe avere avuto un ruolo anche la notizia riguardo alla possibile introduzione di interessi negativi presso la Banca cantonale di Zurigo. Alla fine del 2012 erano infatti bastati annunci analoghi da parte di UBS e Credit Suisse in relazione ai depositi di altre banche per vedere conseguenze sul corso del franco.


11.01.2013 - 16:14


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Concordia, su i costi di rimozione

Il costo sale a 100 milioni di dollari - La tragedia un anno fa
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GROSSETO - Aumentano i costi per la rimozione della nave da crociera Costa Concordia: rispetto al progetto originale che prevedeva una spesa di circa 300 milioni di dollari il budget è stato innalzato di altri 100 milioni.
Lo ha reso noto la Costa in occasione dell'incontro al Giglio con i giornalisti, confermando anche che il cronoprogramma aggiornato prevede la rimozione del relitto entro la fine dell'estate 2013. Sarebbe comunque, sostiene la Costa, «fuorviante e poco attendibile determinare una data esatta»
 

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Nozze e adozioni gay: migliaia di no

In piazza a Parigi i manifestanti che si oppongono alla proposta di legge
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PARIGI - La manifestazione contro le nozze gay, alla quale hanno partecipato fra le 800'000 persone dichiarate dagli organizzatori e i 340'000 della polizia, è stata «consistente», secondo l'Eliseo, ma «non modifica la volontà del governo di aprire un dibattito in Parlamento per consentire che la legge venga votata». «Stando ai primi elementi - ha detto una consigliera della presidenza - è una manifestazione consistente. Esprime una sensibilità che dev'essere rispettata», ma «non modifica la volontà del governo di aprire un dibattito in Parlamento per consentire un voto».
 

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翠鸟科
Ticino e Regioni | Cronaca - 13 gen 2013 19:10
Bignasca, visione unitaria sulle querele

Il Consiglio della Magistratura in risposta a Bel Ticino: nessuno lo ha favorito
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LUGANO - Per incarti riconducibili allo stesso soggetto il Consiglio della Magistratura invita la Procura a riflettere «su eventuali misure di monitoraggio e di coordinazione sul lungo periodo». Queste le conclusioni del Consiglio dopo aver visionato le 243 denunce e querele a carico di Giuliano Bignasca dal 1991 al giugno 2012, su richiesta dell'associazione Bel Ticino, che aveva chiesto di accertare se vi fossero state «trattazioni manchevoli o intempestive» da parte dei procuratori pubblici. Nelle sue conclusioni il Consiglio di Magistratura, pur condividendo l'opinione di Bel Ticino secondo cui il dibattito politico dovrebbe svolgersi su temi e idee e non su attacchi personali, «ritiene che non sussistano le premesse per procedere ad accertamenti preliminari o all'apertura di procedimenti disciplinari contro singoli procuratori pubblici». Le verifiche hanno infatti permesso di accertare che non vi sono stati errori volontari. Tuttavia il Consiglio suggerisce al PG John Noseda di valutare eventuali misure di monitoraggio perché l'assegnazione di casi riconducibili allo stesso soggetto a più magistrati «rischia di comportare un'evasione senza la necessaria visione di insieme».
 

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Nasce la biblioteca "book free"

Dovrebbe partire in autunno a San Antonio, in Texas
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NEW YORK - Luci soffuse, scaffali stracolmi di volumi rilegati, grandi tavoli, persone impegnate nella lettura e ogni tanto qualche richiamo al silenzio e alla concentrazione. Tutti caratteristiche di una biblioteca che in futuro potrebbero non esserci più con la digitalizzazione dei libri, che già molte strutture universitarie hanno avviato. Ma a spingersi oltre è la città di San Antonio, in Texas, dove in autunno dovrebbe partire la prima biblioteca pubblica completamente «book free».
«Se si vuole avere un'idea di come sarà, basta andare in un negozio Apple», dice Nelson Wolff, giudice della contea di Bexar, l'uomo che sta dietro tutto il progetto che vedrà l'apertura di un intero sistema di biblioteche del genere nel territorio. In un'intervista al «San Antonio Express News», rilanciata da molti siti di tecnologia americani, Wolff spiega di essere stato ispirato dalla lettura della biografia di Steve Jobs scritta da Walter Isaacson.
La prima biblioteca pubblica «100 per cento digitale» si chiamerà BiblioTech e sarà lanciata nell'autunno 2013. L'idea alla base è questa: la struttura presterà agli utenti invece che libri, e-book reader (come il Kindle di Amazon, ma al momento non si sa di quale azienda saranno) per cicli di due settimane. «Prendiamo il nome di chi prende in prestito il lettore digitale che porta via per due settimane, proprio come un libro nelle biblioteche classiche. In questo lasso di tempo il dispositivo si scarica e non vale più la pena tenerlo», sottolinea Wolff. Secondo le prime informazioni, nella struttura oltre a non esserci libri di carta forse non ci saranno neanche cataloghi, sarà digitalizzato proprio tutto.
L'iniziativa nasce in una zona già prospera da un punto di vista tecnologico - diverse biblioteche universitarie stanno già sperimentando un sistema «misto» - e se dovesse funzionare, sarebbe un bell'esempio di digitalizzazione totale e di contenimento dei costi. Resta solo da capire come verrà accolto culturalmente. Qualche tempo fa, quando l'università di Drexel, Filadeflia, è diventata completamente «book free» - ma con pc e non con lettori e- book - su Time è nato un dibattito. «Ma una biblioteca senza libri può ancora chiamarsi così?», si chiedeva il settimanale ospitando interventi autorevoli.
«La biblioteca è da sempre un luogo d'ispirazione. Dubito che in una biblioteca senza volumi accada la stessa cosa», aveva commentato lo scrittore di bestseller Michael Connelly. «Volevamo trovare un sistema economico ed efficace per portare più cultura, ovviamente stando al passo con le nuove tecnologie», sottolinea fiducioso Nelson Wolff. Si stima che i costi iniziali per la biblioteca di San Antonio saranno circa 250'000 dollari per assicurare i primi 10'000 titoli per la biblioteca. Inoltre, il sistema «non sarà una sostituzione di quello tradizionale» già presente sul territorio, ma un «miglioramento».




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