Il non fare costa 40 miliardi l’anno
Ogni anno spese 269 ore per pagare le tasse e adempiere agli obblighi formali connessi
a Germania viene spesso indicata come il modello da imitare. Ma la strada da fare è ancora molta per avvicinarsi. A dirlo è l’ultima classifica stilata dalla Banca Mondiale sulla facilità di fare impresa: Doing Business 2014. Sebbene l’Italia abbia migliorato il proprio ranking di due posizioni, passando dal 67˚ al 65˚ posto e la Germania sia peggiorata di due – dal 19˚al 21˚– il divario resta impietoso.
Basta scorrere le varie classifiche tematiche per rendersi conto delle due velocità dei Paesi. Per effettuare un allacciamento elettrico, ad esempio, in Italia servono 5 passaggi burocratici e 124 giorni di attesa media. Alle imprese tedesche sono sufficienti tre procedure e appena 17 giorni di tempo.
Sul fronte dell’export, una delle voci dove molto spesso (che si tratti di macchinari, di meccanica o di agroalimentare) Roma e Berlino si trovano a confrontarsi, anche lì le cose non vanno molto meglio. La preparazione dei documenti necessari all’esportazione di merci richiede quattro giorni di tempo e un costo di 175 dollari in Germania. E se in Italia il costo è di poco superiore (180 dollari) il tempo necessario per i documenti sale a 11 giorni. Nel nostro Paese, tutte le procedure richiedono la bellezza di 19 giorni e poco meno di 1.200 dollari. Per le aziende tedesche tutte le operazioni vengono espletate in appena 9 giorni e il costo complessivo è minore rispetto a quello sopportato dalle concorrenti italiane: 905 dollari. Per quanto riguarda le importazioni la situazione è molto simile: sette giorni e 940 dollari in Germania, 18 giorni (quasi quattro settimane lavorative) e 1.145 dollari in Italia.
Quando si parla di sviluppo bloccato e burocrazia, i permessi a costruire sono una delle note dolenti del nostro Paese. Servono undici procedure e 233 giorni e mezzo per espletarle tutte (30 giorni per il nulla osta dal Genio civile, ad esempio, o 135 giorni per il permesso a costruire vero e proprio). La burocrazia teutonica, invece, c’è bisogno di 9 procedure e 97 giorni. Non a caso Berlino è al 12˚ posto, stabile, mentre l’Italia è peggiorata di 11 posizioni, passando dal 101˚al 111˚posto.