Da qualche giorno, aggiungo ai legumi il succo d'uno spicchio di limone (1 Viewer)

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
A me mi ânno detto che ê tutta una questione di dimensioni, di misure, cioê che la vitam c nel limone ce nê pochissima e che la carne di cavallo; skifosissima ; ã un pô piû di ferro delle altre ma cambia poco l'effetto sul nostro organismo. Quindi i casi sono 2 : o uno non ha problemi; oppure deve prendere integratori in pastikke o farmaci.
 

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
Eggiâ ; le dimensioni contano. Es. Una fetta di limone avrâ 3-4 mg di vit c. Una pastikka cebion ne ha 500 o 1000.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Eggiâ ; le dimensioni contano. Es. Una fetta di limone avrâ 3-4 mg di vit c. Una pastikka cebion ne ha 500 o 1000.

Nein!

Gli integratori sono un business fruttuosissimo, ma di scarsa (se va bene) efficacia.



... alcuni studi hanno sottolineato l’effetto particolarmente protettivo degli agrumi nei confronti del cancro gastrico, dei vegetali ricchi di beta-carotene nei confronti del cancro del polmone ...

Negli anni ottanta questi risultati dell’epidemiologia osservazionale hanno stimolato la partenza di numerosi studi sperimentali controllati di intervento con integratori alimentari (in genere cocktail di vitamine antiossidanti e sali minerali), spesso rigorosamente condotti in doppio cieco.
A parte i risultati suggestivi di una modesta efficacia per la prevenzione del cancro dello stomaco e dell’esofago in alcune popolazioni cinesi caratterizzate da un’alimentazione piuttosto povera, i risultati di questi studi sono stati generalmente deludenti, e talvolta drammatici: la supplementazione con beta-carotene ha causato un aumento significativo dell’incidenza del cancro del polmone nei fumatori; alte dosi di vitamina E hanno fatto aumentare la mortalità generale; la supplementazione con crusca di cereali o con fibre solubili non ha ridotto e in certi casi sembra aver fatto aumentare l’incidenza di polipi intestinali; ma in generale i risultati sono stati nulli.
Le ragioni di questo fallimento non sono note con precisione. Le ipotesi principali sono che certe sostanze antiossidanti diventino proossidanti ad alte dosi o in condizione di elevata pressione parziale di ossigeno, oppure che dosi troppo alte di antiossidanti possano impedire meccanismi apoptotici che sfruttano vie ossidative.
Rimane quindi valida la raccomandazione di consumare un’ampia varietà di cibi vegetali ma non di ricorrere ad integratori alimentari ad alte dosi.
Fonte: La prevenzione alimentare dei tumori - Franco Berrino
 

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