CRISI UCRAINA-GUERRA.POLITICA ETICA MORALE CONSIDERAZIONI RANDOM (1 Viewer)

angy2008

Forumer storico
Grazie per indicarmi che si dice cash............. Fantastico.
per chi ha capito ciò për bròca, non intendevo tradurre il contante linguisticamente ma solo dire che quasi ovuunque quando si parla di vendita di immobili si definisce per contanti o cash il pagamento senza mutuo anche se fatto col bonifico o assegno
 

m.m.f

Forumer storico
15.47 – Erdogan: «Verso Russia e Ucraina la politica turca è bilanciata»
Rispondendo ai giornalisti durante la sua visita a Belgrado, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto che la Turchia ha sempre portato avanti una «politica bilanciata» nei confronti di Russia e Ucraina, e che tale politica proseguirà. «Non voglio fare nomi, ma vi sono alcuni Paesi in Occidente il cui comportamento da noi non è ritenuto corretto. Tali Paesi portano avanti una politica basata sull'istigazione. Quando fate una politica di provocazione non potete ottenere risultati», ha detto il leader turco. A suo dire non vi può essere un vincitore della guerra russo-ucraina, non ve ne sono, ma vi è solo un gran numero di sconfitti. «Non posso dire che a vincere è la Russia o l'Ucraina, ma finora abbiamo portato avanti determinate politiche, sperando che questa guerra si potesse concludere presto. Purtroppo vedo che ciò non è possibile», ha aggiunto Erdogan.
 

m.m.f

Forumer storico
15.21 – Erdogan: «A Kiev mandano ferri vecchi non armi»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene inefficaci gli aiuti mandati all'Ucraina dall'Occidente e definisce «ferri vecchi» le armi con cui i Paesi occidentali stanno sostenendo la resistenza ucraina. «Non vale neanche la pena parlare degli aiuti economici. Tutti rivendicano di aver mandato soldi in Ucraina, ma questi soldi non si capisce che fine abbiano fatto. Tutti dicono di aver mandato armi, ma in realtà hanno mandato tutti i ferri vecchi che avevano da parte in Ucraina», ha detto Erdogan da Belgrado, dove si trova in visita
 

angy2008

Forumer storico
15.21 – Erdogan: «A Kiev mandano ferri vecchi non armi»
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ritiene inefficaci gli aiuti mandati all'Ucraina dall'Occidente e definisce «ferri vecchi» le armi con cui i Paesi occidentali stanno sostenendo la resistenza ucraina. «Non vale neanche la pena parlare degli aiuti economici. Tutti rivendicano di aver mandato soldi in Ucraina, ma questi soldi non si capisce che fine abbiano fatto. Tutti dicono di aver mandato armi, ma in realtà hanno mandato tutti i ferri vecchi che avevano da parte in Ucraina», ha detto Erdogan da Belgrado, dove si trova in visita
per i soldi si sa bene che fine hanno fatto ... imboscati dagli oligarchi ucraini ... solo briciole arrivano al popolo, la gran parte torna in occidente.
Per la ricostruzione ci sara' poi l'abbuffata del secolo, potremmo mandare come consulenti gli esperti dei nostri 110 taroccati e il commissario per l'emergenza Covid
 

russiabond

Contadino della finanza
Erdogan: "Putin ha ragione, il grano ucraino non va a paesi poveri"
"Putin sul corridoio del grano ha ragione". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan oggi, dopo che ieri il collega russo Vladimir Putin ha manifestato la volonta' di ridimensionare l'intesa per il passaggio del grano ucraino attraverso il Mar Nero. "Il grano passato attraverso il Mar Nero purtroppo va verso Paesi ricchi e non poveri"
 

russiabond

Contadino della finanza
Borrell ha parlato dell'interesse dell'UE per i primi colloqui di pace tra Russia e Ucraina
L'Unione europea vorrebbe tenere i colloqui di pace sulla questione ucraina "il prima possibile", ma la decisione dovrebbe essere presa dall'Ucraina, ha affermato il capo della diplomazia europea Josep Borrell. Ha osservato che l'Europa deve negoziare con la Russia su una serie di questioni. Secondo lui, i paesi europei sono pronti a dialogare con chiunque si rivolga a loro, compresa la leadership russa.
Non so quando dovrebbero iniziare i primi colloqui di pace. Non posso consigliare il Presidente dell'Ucraina su questo tema perché sta affrontando questa invasione. Per noi, prima è, meglio è”, ha affermato Borrell durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo (citato da RIA Novosti).

Josep Borrell ha osservato che una serie di problemi "non possono essere risolti senza i russi". Secondo lui, è necessario continuare i negoziati con la Russia sulla situazione alla centrale nucleare di Zaporozhye. "Ci sono tutti i canali diplomatici necessari per questo", ha osservato il capo della diplomazia europea. Ha ricordato che i negoziati con la partecipazione dell'ONU hanno contribuito alla conclusione di un "grain deal", che ha consentito di sbloccare i prodotti agricoli per l'approvvigionamento sui mercati mondiali.

Allo stesso tempo, il signor Borrell ha affermato che la revoca delle sanzioni anti-russe nelle condizioni attuali è impossibile. “Insistiamo sul fatto che queste sanzioni funzionino. Non possiamo cancellarli finché non portano risultati", ha detto Josep Borrell.

L'11 settembre, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che la Russia non rifiuta i negoziati di pace con l'Ucraina. Secondo lui, il rinvio del processo negoziale da parte di Kiev ostacola la soluzione della questione. Ad agosto, l'ufficio del presidente dell'Ucraina ha annunciato che Kiev intende tornare ai colloqui di pace solo dopo che la Russia non sarà in grado di continuare l'operazione militare.
 

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