Crisi Spagna, la BCE deve prepararsi ad intervenire? (1 Viewer)

A dirla tutta la Spagna si trova in una non piacevole situazione: qualsiasi cosa fa sbaglia. Se il governo non annuncia nuove misure allora il mercato comincia a pensare che non ci sia un intento serio per raggiungere i risanamento dei conti pubblici. Se, al contrario, annuncia misure restrittive il mercato pensa che queste deprimeranno ulteriormente la crescita rendendo ancora più difficile il riequilibrio dei conti pubblici.
La buona notizia è che fino ad ora la Banca Centrale Europea non ha fatto mancare il suo appoggio con prestiti al sistema bancario e acquisti di Bonos spagnoli sul mercato secondario. Direttamente o indirettamente la BCE ha già finanziato la Spagna per almeno 100 miliardi di euro. La cifra scritta così dice poco, lo so. E’ più significativa se si pensa che in questo modo la dipendenza della Spagna dal debito estero si è abbassata dal 50 al 25%. Cosa significa? Vuol dire che per salvare la Spagna ci vogliono circa 150 miliardi più, diciamo, circa 50 miliardi per una ricapitalizzazione del sistema bancario. Questi 200 miliardi sono tanti? Non troppi se si pensa che il neonato fondo salva stati (ESM) ha una potenza di fuoco di circa 750 miliardi.

Il problema non è salvare la Spagna ma l'effetto contagio che comporterebbe il ricorso della Spagna all'ESM.
 

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