Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi (1 Viewer)
- Creatore Discussione METHOS
- Data di Inizio
chi nicchia e tergiversa, 
il tempo sta per scadere.
"non si può più attendere l'avvio del Fondo salva-stati".
Ilmigliore
Osserva e agisci
Altradeutsche-dichiarazione "terroristica" :
Crisi: Roesler, Servono Regole Per Gestire Default Paesi Eurozona
P.S Di questo passo la Germania sarà fuori dall'Eur" da sola"
non avendo una governance unica europea, i paesi fondatori più importanti (quindi anche solo Italia e Francia) dovrebbero fare una dichiarazione di guerra finanziaria alla Germania, perché fino a quando non ha il fuoco in casa il tedesco mica lo capisce che se brucia tutto intorno lui non avrà più tanto da prosperare nella sua solitudine da superstite...
ma è presto per queste cose, è presto... prima che l'italiano decida PER QUESTI MOTIVI di comprare lancia al posto di bmw (la nuova thema costa quasi uguale ad una 520d) ne deve passare di acqua sotto i ponti!
Comandante Gerard
Forumer storico
Gli ultimi giorni dell'euro...
Bisognerà arrivare a questo prima delle rotative...
?
Conoscendo i tedeschi mi sa di sì...ma è meglio non dare per scontato nulla...
Crisi debito: Credit Suisse vede nero nel breve termine, rendimenti Btp potrebbero superare il 9%
(22 Novembre 2011 - 11:09)
MILANO (Finanza.com) Sembra che siamo entrati negli ultimi giorni dell'euro come noi oggi lo conosciamo. Così inizia uno studio di Credit Suisse il cui titolo non lascia adito a dubbi: "The last days of the euro". La banca d'affari elvetica sottolinea che questo non significa che la rottura dell'eurozona sia molto probabile, ma probabilmente entro la metà di gennaio diverranno necessari interventi straordinari "per prevenire la chiusura progressiva di tutti i mercati dei titoli di stato dell'eurozona, potenzialmente accompagnata dall'escalation di attacchi speculativi anche alle banche più forti".
Credit Suisse rimarca che tale scenario può apparire eccessivamente pessimistico ma riflette l'inesorabile logica degli investitori che semplicemente non possono ritenersi sicuri su cosa stanno detenendo o acquistano sul mercato dei bond dell'eurozona. Nel breve termine la questione non può essere risolta né dalla Bce né dai nuovi governi in Grecia, Italia e Spagna. I mercati vogliono "segnali credibili" sulla forma di unione fiscale e politica molto prima che abbiano luogo le modifiche del trattato. Questo significherà per Germania e Francia mettere in atto misure più drastiche e risolutive di quanto al momento i due Paesi sono disposti a tollerare. Solo allora, secondo CS, sarà il turno della Bce di fornire "il ponte finanziario necessario per prevenire un collasso sistemico".
Il dibattito su un'unione fiscale probabilmente entrerà nel vivo già questa settimana con la presentazione da parte della Commissione Ue delle tre proposte per gli Eurobond garantiti vicendevolmente dagli stati. Proposta che fino ad oggi è stata osteggiata principalmente da Berlino. Discussione che continuerà al summit europeo del 9 dicembre.
Titoli di stato italiani e spagnoli oltre il 9%, possibili pressioni anche sui Bund
Fino a quando non si giungerà a conclusioni concrete le tensioni sui mercati si manterranno molto alte e Credit Suisse ipotizza un deciso incremento dei rendimenti dei titoli di stato. Le attese, in uno scenario di acuirsi della crisi del debito sovrano, sono pertanto di un aumento delle pressioni sui titoli di stato dei Paesi periferici e non solo. I rendimenti dei titoli di stato italiani e spagnoli sono visti da Credit Suisse salire oltre il 9%, quelli francesi al 5% e anche i Bund tedeschi potrebbero vedere i propri rendimenti salire nella fase più critica della crisi.
Possibile un sell-off simile a quello di inizio 2009, rifugio nei Treasury
Di contro i rendimenti dei titoli di stato Usa dovrebbero scendere ancora - o almeno non salire - nonostante il rafforzamento dei dati sulla congiuntura Usa nella parte finale dell'anno. Per quanto concerne i mercati azionari la previsione è di un sell-off simile a quello che caratterizzò il primo trimestre del 2009, ma di entità inferiore, fino a quanto non si perverrà a una soluzione politica della crisi.
"Il destino dell'euro sta per esser deciso - conclude il report del Credit Suisse - e la pressione per arrivare ai necessari passi in avanti sul piano politico arriverà con ogni probabilità dagli investitori alla ricerca di una protezione contro le conseguenze assolutamente catastrofiche di un collasso dell'euro".
(Titta Ferraro - Riproduzione riservata)
Crisi debito: Credit Suisse vede nero nel breve termine, rendimenti Btp potrebbero superare il 9% - Finanza.com
Bisognerà arrivare a questo prima delle rotative...
?Conoscendo i tedeschi mi sa di sì...ma è meglio non dare per scontato nulla...
Crisi debito: Credit Suisse vede nero nel breve termine, rendimenti Btp potrebbero superare il 9%
(22 Novembre 2011 - 11:09)
MILANO (Finanza.com) Sembra che siamo entrati negli ultimi giorni dell'euro come noi oggi lo conosciamo. Così inizia uno studio di Credit Suisse il cui titolo non lascia adito a dubbi: "The last days of the euro". La banca d'affari elvetica sottolinea che questo non significa che la rottura dell'eurozona sia molto probabile, ma probabilmente entro la metà di gennaio diverranno necessari interventi straordinari "per prevenire la chiusura progressiva di tutti i mercati dei titoli di stato dell'eurozona, potenzialmente accompagnata dall'escalation di attacchi speculativi anche alle banche più forti".
Credit Suisse rimarca che tale scenario può apparire eccessivamente pessimistico ma riflette l'inesorabile logica degli investitori che semplicemente non possono ritenersi sicuri su cosa stanno detenendo o acquistano sul mercato dei bond dell'eurozona. Nel breve termine la questione non può essere risolta né dalla Bce né dai nuovi governi in Grecia, Italia e Spagna. I mercati vogliono "segnali credibili" sulla forma di unione fiscale e politica molto prima che abbiano luogo le modifiche del trattato. Questo significherà per Germania e Francia mettere in atto misure più drastiche e risolutive di quanto al momento i due Paesi sono disposti a tollerare. Solo allora, secondo CS, sarà il turno della Bce di fornire "il ponte finanziario necessario per prevenire un collasso sistemico".
Il dibattito su un'unione fiscale probabilmente entrerà nel vivo già questa settimana con la presentazione da parte della Commissione Ue delle tre proposte per gli Eurobond garantiti vicendevolmente dagli stati. Proposta che fino ad oggi è stata osteggiata principalmente da Berlino. Discussione che continuerà al summit europeo del 9 dicembre.
Titoli di stato italiani e spagnoli oltre il 9%, possibili pressioni anche sui Bund
Fino a quando non si giungerà a conclusioni concrete le tensioni sui mercati si manterranno molto alte e Credit Suisse ipotizza un deciso incremento dei rendimenti dei titoli di stato. Le attese, in uno scenario di acuirsi della crisi del debito sovrano, sono pertanto di un aumento delle pressioni sui titoli di stato dei Paesi periferici e non solo. I rendimenti dei titoli di stato italiani e spagnoli sono visti da Credit Suisse salire oltre il 9%, quelli francesi al 5% e anche i Bund tedeschi potrebbero vedere i propri rendimenti salire nella fase più critica della crisi.
Possibile un sell-off simile a quello di inizio 2009, rifugio nei Treasury
Di contro i rendimenti dei titoli di stato Usa dovrebbero scendere ancora - o almeno non salire - nonostante il rafforzamento dei dati sulla congiuntura Usa nella parte finale dell'anno. Per quanto concerne i mercati azionari la previsione è di un sell-off simile a quello che caratterizzò il primo trimestre del 2009, ma di entità inferiore, fino a quanto non si perverrà a una soluzione politica della crisi.
"Il destino dell'euro sta per esser deciso - conclude il report del Credit Suisse - e la pressione per arrivare ai necessari passi in avanti sul piano politico arriverà con ogni probabilità dagli investitori alla ricerca di una protezione contro le conseguenze assolutamente catastrofiche di un collasso dell'euro".
(Titta Ferraro - Riproduzione riservata)
Crisi debito: Credit Suisse vede nero nel breve termine, rendimenti Btp potrebbero superare il 9% - Finanza.com
mago gambamerlo
Xx Phuket xX
Dopo Grecia cosa ci dobbiamo aspettare ?
A questo punto , dopo Grecia , che succede ?
-Arriva PortoGallo ?
-Recessione Europa ?
-Il decennio perso ?
-Considerato livello prezzi su obl. euro , Si vende tutto ptf obl. e aspettiamo prox crisi x rientrare ? ( ci sara' periodo di pace o anche questa e' un' altra Calma prima della Tempesta ? mi sembra che ci siano troppe cose che bollono in pentola per avere un periodo di calma ? )
A questo punto , dopo Grecia , che succede ?
-Arriva PortoGallo ?
-Recessione Europa ?
-Il decennio perso ?
-Considerato livello prezzi su obl. euro , Si vende tutto ptf obl. e aspettiamo prox crisi x rientrare ? ( ci sara' periodo di pace o anche questa e' un' altra Calma prima della Tempesta ? mi sembra che ci siano troppe cose che bollono in pentola per avere un periodo di calma ? )
Comandante Gerard
Forumer storico
Ponzi Bond e LTRO
Dopo la sbornia del calo dello spread, dei "salvataggi" con default della Grecia, in attesa di repliche, si ricominciano a leggere analisi razionali su quello che è realmente accaduto e sta accadendo...
La finanza di carta è stata per ora salvata con la carta e sulla carta, non c'è alcun dubbio
Ma c'è assai poco da stare allegri se si legge nella sostanza e nei raffinati dettagli questo articolo di Zerohedge, tanto che la domanda vera è: quando e come finirà tutto ciò?
Perché lo schema Ponzi non può essere e non sarà, per quanto sia perfezionato e perverso, ricorsivo all'infinito...
Would A Ponzi By Any Other Name Smell As Bad? | ZeroHedge
L'articolo viene ripreso e commentato in italiano qui:
http://tradingnostop.finanza.com/2012/03/16/spread-bund-bond-ltro-dalla-padella-alla-brace/
Dopo la sbornia del calo dello spread, dei "salvataggi" con default della Grecia, in attesa di repliche, si ricominciano a leggere analisi razionali su quello che è realmente accaduto e sta accadendo...
La finanza di carta è stata per ora salvata con la carta e sulla carta, non c'è alcun dubbio
Ma c'è assai poco da stare allegri se si legge nella sostanza e nei raffinati dettagli questo articolo di Zerohedge, tanto che la domanda vera è: quando e come finirà tutto ciò?
Perché lo schema Ponzi non può essere e non sarà, per quanto sia perfezionato e perverso, ricorsivo all'infinito...
Would A Ponzi By Any Other Name Smell As Bad? | ZeroHedge
L'articolo viene ripreso e commentato in italiano qui:
http://tradingnostop.finanza.com/2012/03/16/spread-bund-bond-ltro-dalla-padella-alla-brace/
Ultima modifica:
radio.scarpa
Semper Veritas
Indagine conoscitiva sulla comunicazione della Commissione europea relativa all’Analisi annuale della crescita per il 2012
15-03-2012
http://www.bancaditalia.it/interventi/altri_int/2012/Magnani_150312.pdf
15-03-2012
http://www.bancaditalia.it/interventi/altri_int/2012/Magnani_150312.pdf
radio.scarpa
Semper Veritas
nel dettaglio...
dato che ci abito, aggiungo pure questo:
Osservatorio sindacale
sulle crisi nel settore
metalmeccanico della Lombardia
dato che ci abito, aggiungo pure questo:
Osservatorio sindacale
sulle crisi nel settore
metalmeccanico della Lombardia
