tontolina
Forumer storico
NIENTE “LISTONE” LEGA -FORZA ITALIA, BERLUSCONI ESCLUSO. LE RAGIONEVOLI RICHIESTE DEL PD AI CINQUE STELLE. Poi chissà…….
Nonostante tutte le voci di accordo fra Lega e Forza Italia, non ci sarà nessuna lista unica fra i due partiti, e forse nessun accordo. Si tratta non di voci ma del risultato ufficiale dell’incontro fra i dei leader del CDX. Quello che doveva essere l’accordo del notaio, cioè firmato davanti ad un legale, non ci sarà, proprio non partirà neanche. Troppe le differenze fra le due parti, e ne indichiamo alcune:
Invece si fa molto più probabile, anzi praticamente quasi concluso, almeno a livello teorico, il prossimo governo M5s PD. L’eventuale scissione del PD fra renziani e Zingaretti non dovrebbe portare a particolari problemi nella formazione perchè, pur mancando l’obiettivo comune di governo, vi è lo scopo dell’esercizio del potere e della permanenza al comando. Secondo indiscrezioni Zingaretti punta ad un governo di programma, mentre Renzi si accontenterebbe di qualcosa di più temporaneo. Martina , Boccia e Franceschini aderiscono in modo entusiasta al programma, mentre nel colloquio fra D’Alema e Zingaretti pare che si sia concordato sulla necessità di un cambio del presidente (quindi via Conte) sostituito da un’altra figura politica, (pare Fico). Indubbia l’accettazione da parte dei Cinque Stelle.
Chi ora sta cantando all’accordo con Berlusconi quindi sta prendendo un grosso abbaglio, mentre si realizza l’intesa sul lato opposto..
Nonostante tutte le voci di accordo fra Lega e Forza Italia, non ci sarà nessuna lista unica fra i due partiti, e forse nessun accordo. Si tratta non di voci ma del risultato ufficiale dell’incontro fra i dei leader del CDX. Quello che doveva essere l’accordo del notaio, cioè firmato davanti ad un legale, non ci sarà, proprio non partirà neanche. Troppe le differenze fra le due parti, e ne indichiamo alcune:
- il veto preventivo di Forza Italia verso la candidatura di Toti;
- un numero di collegi eccessivo e diviso in modo scientifico;
- la volontà di non “Sparire” in un simbolo comune e di mantenere la presenza del nome di Silvio Berlusconi.
Invece si fa molto più probabile, anzi praticamente quasi concluso, almeno a livello teorico, il prossimo governo M5s PD. L’eventuale scissione del PD fra renziani e Zingaretti non dovrebbe portare a particolari problemi nella formazione perchè, pur mancando l’obiettivo comune di governo, vi è lo scopo dell’esercizio del potere e della permanenza al comando. Secondo indiscrezioni Zingaretti punta ad un governo di programma, mentre Renzi si accontenterebbe di qualcosa di più temporaneo. Martina , Boccia e Franceschini aderiscono in modo entusiasta al programma, mentre nel colloquio fra D’Alema e Zingaretti pare che si sia concordato sulla necessità di un cambio del presidente (quindi via Conte) sostituito da un’altra figura politica, (pare Fico). Indubbia l’accettazione da parte dei Cinque Stelle.
Chi ora sta cantando all’accordo con Berlusconi quindi sta prendendo un grosso abbaglio, mentre si realizza l’intesa sul lato opposto..