CREDERE NON E' FiDARSI. AMARE NON E' SOPPORTARE. ACCONTENTARSI NON E' VIVERE. (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Dato che siamo in tema .....

"Siamo pronti ad espellere gli imam che predicano l’odio e a intervenire nei luoghi di culto dove si professa la violenza", dice il titolare del Viminale invitando la comunità musulmana italiana a "una forte presa di distanza dalla violenza". "La nostra strategia è di non provocare nessuno - dice - c'è il diritto di culto per un 1 milione e 600mila musulmani che vivono in Italia, ma diciamo loro di prendere posizione chiara contro la violenza. Noi saremo severissimi".
 

Val

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Come scritto da tante persone.

Qualcuno ha sponsorizzato in passato questi fanatici - (USA)
Qualcuno ha perso il controllo dei fanatici - ( USA)
Qualcuno ha voluto destabilizzare certi "mercati" che chissà perchè hanno risorse petrolifere e gas in abbondanza - ( Usa - Francia - Inghilterra)
Qualcuno combatte chi combatte sul campo questi fanatici - (Turchia)
Qualcuno lancia le armi a qualcun altro, per destabilizzzare un'altro Stato dopo Iraq e Libia e sbaglia pure i lanci - (USA)

E noi ? Ascoltando tanti giornalisti che ieri straparlavano e che fanno retorica c'è da accapponarsi la pelle e qualcosa d'altro .......ma noi siamo "garantisti" ..........

Boh, chissà le risate che si fanno i fanatici. Ma qualcuno ieri ha detto quella che io reputo una verità : "perchè dovrebbero attaccare l'Italia ? E rompere il giocattolo ?
Qui possono fare tutto quello che vogliono e li paghiamo pure".......
 

Val

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Oh poveri noi ......

C'era Alessandra Sardoni in diretta con Enrico Mentana per il TgLa7 quando è andata in onda una scena che sarebbe stata comica, se solo non ci fosse stato uno dei più gravi attacchi terroristici che l'Europa abbia mai conosciuto solo poche ore prima. In piazza Colonna, davanti a Palazzo Chigi, riporta Dagospia che arriva una volante della Polizia di Stato, parcheggia con il cofano davanti a un'altra auto della Polizia che ha il cofano alzato. Dalla volante escono due agenti con i cavetti in mano: l'auto dei colleghi era rimasta in panne, proprio davanti al palazzo di Matteo Renzi, in uno dei luoghi più delicati dal punto di vista della sicurezza dell'Italia intera. La gazzella della Polizia è ripartita poco dopo grazie ai cavetti dei colleghi.
 

rotolo

Forumer storico
Non mi facciano credere che non sapessero degli attacchi:mmmm: il problema e' che gli fa comodo aver la scusa per intervenire sul campo in Siria.
quattro (o tre) attentatori che si sono fatti esplodere davanti allo stadio hanno fatto solo 1 vittima...ma dai.. o erano rincoglioniti oppure dovevano fare solo rumore...
Non si può dire che sapevano, di certo con tutto il rispetto per le persone decedute, questi attentatori non sembrano delle infallibili macchine da guerra, sembrano più :mmmm:
 

Val

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E vabbè, ormai siamo abituati ....

Nella politica italiana arriva la risposta napoletana e ambientalista a Beppe Grillo. Giobbe Covatta è stato eletto nuovo portavoce dei Verdi durante l'ultima assemblea del partito ambientalista a Chianciano Terme. Covatta ha raccolto il consenso bulgaro del 98% dei delegati ambientalisti.
 

Val

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È scoppiata una rissa di tweet tra Fabrizio Rondolino, oggi collaboratore de l'Unità, e i sostenitori di Emergency.
A onor del vero a cominciare è stato il giornalista del giornale Dem che su Twitter ha scritto: "Emergency è un'organizzazione politica antioccidentale mascherata da ospedale ambulante. Va isolata e boicottata".

I sostenitori dell'associazione di Gino Strada hanno voluto dimostrare a Rondolino tutta la propria stima per le opinioni diverse dalle proprie, così lo hanno devastato di insulti e minacce. Fino all'ultima, quella di farlo cacciare con una petizione dell'Unità.

Tanto che lo stesso Rondolino ha scritto, con un tag a Cecilia Strada: "Per aver twittato l'ovvio (Emergency fa politica contro l'Occidente) da ieri i piccoli talebani di Cecilia Strada urlano di cacciarmi dall'Unità".
 

Caront€

Succube a prescindere!
E vabbè, ormai siamo abituati ....

Nella politica italiana arriva la risposta napoletana e ambientalista a Beppe Grillo. Giobbe Covatta è stato eletto nuovo portavoce dei Verdi durante l'ultima assemblea del partito ambientalista a Chianciano Terme. Covatta ha raccolto il consenso bulgaro del 98% dei delegati ambientalisti.

:up::up:
però hai dimenticato il comico per eccellenza..
zio Silvio :)
 

Val

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Riporto un articolo :

Gli attentati dell’11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti seguivano una strategia terroristica classica: cercare di spingere il governo preso di mira a reagire in una maniera spropositata che alla fine avrebbe fatto gli interessi dei terroristi.

L’obiettivo di Al Qaeda era fregare gli Stati Uniti, spingendoli a invadere dei paesi musulmani.



Al Qaeda era un’organizzazione rivoluzionaria che aveva l’obiettivo di rovesciare i governi arabi e a prendere il potere nei loro paesi per poi trasformarli in base alla sua ideologia estremista. Il problema era che i movimenti islamisti faticavano ad avere un sostegno popolare nel mondo arabo, e senza un sostegno di massa è difficile fare una rivoluzione.
L’innovazione introdotta da Osama Bin Laden è stata quella di spostare la mira dai governi arabi a quelli occidentali, nella speranza di spingere questi a lanciare delle invasioni che avrebbero radicalizzato molti arabi, gettandoli tra le braccia degli islamisti.

Le sue speranze si sono concretizzare con l’invasione dell’Iraq nel 2003.


Non servono più delle rivoluzioni popolari. La strategia fondamentale oggi è semplicemente la conquista

Dopo che le truppe occidentali sono entrate in Iraq, c’è stato un netto calo degli attentati terroristici nei paesi occidentali. Al Qaeda voleva che le truppe occidentali rimanessero in Medio Oriente e che le popolazioni locali si radicalizzassero.

Quindi non aveva senso lanciare una campagna terroristica che poteva causare il ritiro delle truppe occidentali.
 

Val

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La resistenza irachena è cresciuta rapidamente, attirando combattenti islamisti da tanti stati arabi.

Il gruppo originariamente noto come “Al Qaeda in Iraq” ha cambiato nome varie volte, diventando “Stato islamico in Iraq” nel 2006, quindi “Stato islamico in Iraq e Siria” (o più semplicemente Isis) nel 2013, e infine semplicemente “Stato islamico” nel 2014.

Ma i componenti principali e gli obiettivi a lungo termine sono rimasti gli stessi nel corso degli anni.



L’uomo che oggi si definisce “califfo” dello Stato Islamico, Abu Bakr al Baghdadi, ha inizialmente aderito ad “Al Qaeda in Iraq” e ha cominciato a combattere le forze d’occupazione statunitensi in Iraq nel 2004.

Nel corso del tempo, tuttavia, la strategia è cambiata e il gruppo Stato islamico è diventato così forte da conquistare ampi territori di Iraq e Siria che oggi formano il cosiddetto Stato islamico.



Non servivano più delle rivoluzioni popolari. La strategia fondamentale oggi è semplicemente la conquista.



Stando così le cose, perché il gruppo Stato islamico e Al Qaeda continuano ad attaccare degli obiettivi occidentali?

Uno dei motivi è che oggi il mondo jihadista è diviso tra due gruppi rivali che si contendono i sostenitori.



La rottura si è consumata nel 2013, quando lo Stato islamico in Iraq e Siria (Isis), dopo aver lanciato una sua succursale di grande successo in Siria, nota come Fronte al nusra, ha provato a riportare quest’ultimo sotto il controllo dell’organizzazione madre.
La filiale siriana si è opposta, cercando il sostegno di Al Qaeda, la casa madre di entrambi i gruppi jihadisti.

Al Qaeda ha sostenuto i siriani, e l’Isis ha interrotto i rapporti con Al Qaeda, diventando un suo concorrente diretto.



Lo Stato islamico in Iraq e Siria e il Fronte al nusra si sono dati battaglia per tre mesi all’inizio del 2014, combattendo una guerra che ha ucciso migliaia di militanti.

Il primo ha finito per controllare buona parte della Siria orientale.

Poco dopo, l’Isis ha invaso gran parte dell’Iraq occidentale, cambiando il nome del gruppo in Stato islamico.



Lo Stato islamico e la filiale locale di Al Qaeda, il Fronte al nusra, stanno attualmente osservando una tregua in Siria, ma i due gruppi sono ancora impegnati in un’aspra lotta per conquistare la fedeltà dei gruppi jihadisti del resto del mondo musulmano.
 

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