CREDERE NON E' FiDARSI. AMARE NON E' SOPPORTARE. ACCONTENTARSI NON E' VIVERE. (1 Viewer)

Val

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Gli anziani oggi in Italia sono 13,2 milioni, e altri tre milioni se ne aggiungeranno nei prossimi 15 anni: si tratta di uno straordinario, ma poco conosciuto, motore della ripresa. Sono 4,6 milioni gli anziani pronti a destinare eventuali risorse aggiuntive ai consumi. Ipotizzando una disponibilità di 80 euro al mese in più, come quella conseguente all’introduzione del bonus fiscale dello scorso anno, si avrebbe un incremento complessivo di spesa per consumi di 3,3 miliardi di euro in un anno. E con l’abolizione permanente della Tasi, tra gli anziani proprietari di case 2,6 milioni potrebbero destinare circa 600 milioni di euro in più ai consumi.
 

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Gli anziani sono anche grandi utilizzatori di soldi in contanti: il 54 per cento usa solo contante per gli acquisti, contro il 51 per cento rispetto alla media della popolazione. Redditi non alti ma certi, alimentano la sorprendente spinta a consumare degli anziani. La loro ricchezza (immobiliare e finanziaria) ha conosciuto infatti un vero e proprio boom negli ultimi vent’anni, con un incremento di valore del 118 per cento, cioè tre volte quello registrato dal patrimonio medio delle famiglie italiane, mentre nello stesso periodo quello dei giovani crollava del 26 per cento.
 

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Ammonta a 13 miliardi di euro all’anno la spesa di tasca propria che gli anziani sostengono per la propria salute, per far fronte con risorse proprie a bisogni non coperti dal welfare pubblico. Una cifra che corrisponde a quasi il 40 per cento della spesa sanitaria privata totale degli italiani, anche se gli anziani rappresentano poco più del 20 per cento della popolazione complessiva. Inoltre, sono sette milioni gli anziani che contribuiscono con i propri soldi al benessere della famiglia, di figli o nipoti, anche finanziando consumi altrui, continua il Censis.
Molti anziani hanno ancora voglia di lavorare. E non solo per disporre di una quota di reddito aggiuntiva. Sono 3,2 milioni quelli che già lavorano regolarmente o di tanto in tanto. E nei prossimi anni 225mila si preparano a cercare lavoro e 407mila proveranno ad avviare un’attività autonoma. È un legame con il mondo del lavoro – desiderato o praticato – che è uno dei modi in cui viene vissuta attivamente la longevità.
 

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L’84,5 per cento degli anziani giudica positivamente la propria vita in questo momento: il 48,6 per cento è molto o abbastanza soddisfatto perché fa cose che lo gratificano, il 35,9 per cento è soddisfatto ma vorrebbe fare ancora di più o cose diverse.
Sono 6,6 milioni gli anziani clienti di ristoranti e trattorie; 6 milioni frequentano cinema, teatri e musei; 3,1 milioni viaggiano all’estero; 2,8 milioni frequentano scuole di ballo e balere; 680mila sono stati in un bed & breakfast nell’ultimo anno; 410mila si muovono regolarmente in bicicletta, sette milioni guidano più o meno regolarmente l’auto. Sono dati che testimoniano una spinta evidente a investire nella propria vita, a cambiarla o riempirla di attività, progetti, relazioni.
 

DANY1969

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Buongiorno a tutti :)

:D:D
 

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tatteo

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Gli anziani oggi in Italia sono 13,2 milioni, e altri tre milioni se ne aggiungeranno nei prossimi 15 anni: si tratta di uno straordinario, ma poco conosciuto, motore della ripresa. Sono 4,6 milioni gli anziani pronti a destinare eventuali risorse aggiuntive ai consumi. Ipotizzando una disponibilità di 80 euro al mese in più, come quella conseguente all’introduzione del bonus fiscale dello scorso anno, si avrebbe un incremento complessivo di spesa per consumi di 3,3 miliardi di euro in un anno. E con l’abolizione permanente della Tasi, tra gli anziani proprietari di case 2,6 milioni potrebbero destinare circa 600 milioni di euro in più ai consumi.

ma chi produce?
Babbo natale e i folletti del bosco?
sistema destinato a fallire. Totalmente insostenibile. E c'è chi vuole difendere l'indifendibile.
Mentre i vecchi prendono e spendono, i giovani muoiono di fame e son senza lavoro.
 

Val

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Tat, come sei acido in questi giorni. Non ti va bene nulla.
Prendi l'aspetto positivo della ricerca.

Significa che la maggior parte od almeno il 50% degli anziani hanno una bella pensione.
Stanno bene. Vivono in maniera decorosa.
Pertanto lo stato potrà ridurre le pensioni a vantaggio del sistema.

I giovani muoiono di fame .......ma dai. Te l'ho scritto ieri.
Muoiono di fame quelli che non hanno voglia di fare niente.

Vuoi lavorare ? Vai a fare un lavoro che oggi stanno facendo i migranti. Prendi il loro posto. Vai nei campi a raccogliere pomodori. Vai a fare il pizzaiolo. Vai in fonderia.

Il lavoro non lo si crea dal nulla e ti do ragione. Non si trova più lavoro nelle piccole medie imprese perchè molte hanno chiuso.

E le grandi imprese hanno delocalizzato all'estero.

E qui, non c'è soluzione per quelle che hanno chiuso e devi trovare il sistema per riportare indietro i grossi complessi industriali.
 

Val

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Purtroppo la politica fa solo politica.

Ed i "tecnici" - che dovrebbero fare "economia" sono dei teorici. Non hanno il contatto con la realtà lavorativa. Mettici poi i sindacati che hanno contribuito a questo sfacelo ed il gioco è fatto.

Cosa pretendi di ottenere da tecnici falliti, protettori di benefici e politici ??
 

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