Così eliminano la SCUOLA (1 Viewer)

tontolina

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Così eliminano la scuola – Che è lo scopo vero



Posto qui la deuncia di Enrico Galoppini, che è insegnante:
“A leggere le “linee guida” redatte dal Comitato tecnico-scientifico di cui si avvale Governo ed alle quali gli istituti scolastici ed i docenti si atterranno, si ha l’impressione di misure pensate più per un carcere o un sanatorio piuttosto che per ambienti adeguati per i bambini. “Distanziamento”, mascherine ogni tre passi, sanificazione di tutto e tutti. Il bambino teorizzato e trattato come presunto “untore”, e panico innescato al primo starnuto. Il tutto mentre i famosi “numeri” dei “contagi”, delle “terapie intensive” e dei “morti” testimoniano tutto l’opposto di una catastrofe sanitaria in atto.

Ora, se la scuola, in questa società moderna, dovrebbe rappresentare un importante momento della formazione della personalità umana, oltre che essere veicolo di competenze e nozioni, questa scuola, la scuola della “nuova normalità”, è l’esatto contrario di un luogo atto a che ciò possa realizzarsi.
Per quanto riguarda le classi d’età più giovani, queste “linee guida” è assai probabile che si rivelino fonte di stress e di vere e proprie psicosi in una fase cruciale dello sviluppo cognitivo e comportamentale del bambino. Un bambino che – sin dall’inizio di questa “pandemia” dichiarata da un’organizzazione finanziata perlopiù da privati che ha praticamente affermato tutto e il contrario di tutto e che non si capisce come mai certi governi seguono come l’oracolo – è stato il grande assente sulla scena mediatica sulla quale si sono esibiti “esperti” dalle dubbie intenzioni e professionalità.[ vedasi grazie a sostanziosi incentivi economici provenuti da organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutti i governi europei erano stati messi al corrente già dal mese di settembre del 2019 di cosa sarebbe successo, e hanno ricevuto enormi finanziamenti clandestini (nel senso di non ufficialmente dichiarati) una vera e propria pioggia di denaro, non certo destinata a finanziare e potenziare la sanità e gli ospedali, ma esclusivamente per dichiarare il lockdown e garantirne la tenuta attraverso un massiccio potenziamento delle forze dell’ordine per la gestione e la tenuta del lockdown e per corrompere i media, affinché mantenessero alto il clima di paura per il “virus” tratto da Bizzi: governi pagati da Oms e Fmi per imporre il lockdown | LIBRE]
Del bambino e delle sue esigenze, parliamoci chiaro, non è interessato né interessa niente a nessuno di questi “esperti” in quota politica: a simbolo di tutto ciò si prenda il disquisire, grottesco, sulla possibilità – mentre i proprietari di cani uscivano anche dieci volte al giorno – di consentire la “passeggiata genitore-figlio”. Solo chi ha dei figli sa che cosa ha significato sentire certe affermazioni e vedere certe scene.

Ed oggi che i numeri della cosiddetta “pandemia”, con le terapie intensive vuote ed i morti che si contano su una mano, sono da prefisso telefonico, a scuola, complici gli allarmismi sui “positivi” ai tamponi, si vuole mandare avanti ancora uno spettacolo indecoroso sulla pelle dei bambini, sfruttando l’inizio del nuovo anno scolastico.
Quale occasione per inscenare “l’efficienza del governo” e la sua “sollecitudine” nel predisporre tutte le misure a protezione e del personale scolastico e dei suoi utenti!
Persino l’acquisto di tutti questi banchi “monoposto” o con le rotelle, che comporta una spesa pubblica stupefacente in un comparto nel quale mancava tutto, dalla carta igienica alle risme di carta, s’inserisce in questa farsa che è stata messa su con la scusa della “ripartenza della scuola”.

Ma regole così (“non possono abbracciarsi, né toccarsi, né prestarsi oggetti eccetera”), impossibili da rispettare a meno che non si voglia mandare tutti al manicomio, o sono state pensare “all’italiana” per essere trasgredite o sono il parto di menti distorte, che intendono perseguire degli obiettivi nemmeno troppo nascosti.
Tra questi, la distruzione della scuola pubblica
, o quanto meno il suo abbandono da parte di quelle famiglie che non hanno ancora mandato il cervello all’ammasso e che non si abituano al pensiero di un figlio praticamente in carcere.
Ma c’è dell’altro, di più inquietante, perché nemmeno troppo velatamente si caldeggia l’osservanza delle “regole della scuola” anche al di fuori di essa, per cui non si esagera se si afferma che l’ambizione di questi ideologi al servizio della “pandemia” è quella di trasformare tutta la vita del fanciullo secondo i loro schemi paranoici.

Come se tutto ciò non bastasse, su tutte le famiglie che mandano i figli in questa scuola incombe lo spauracchio di “quarantene” e “tamponi” a catena. Sì, perché quella che i media riversano nelle case degli italiani è oramai una “pandemia di tamponi”. Tamponi che diagnosticamente sono inaffidabili ma che vengono fatti in numero crescente perché questo governo ha un estremo bisogno di “malati” inventati di sana pianta. E tutto questo, ignobilmente, sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie.

Che dire poi della “didattica a distanza”? Se già non è il massimo per gli studenti delle superiori (costretti pure alla mascherina al banco!), com’è possibile pensare di aggiogare per ore un bambino al computer senza che quello abbia a patirne pedagogicamente ed emotivamente?
Avrà o no bisogno dell’assistenza d’un adulto?
Pensiamo un attimo perché si potrebbe rendere “necessario” il ricorso alla “didattica a distanza”.
Di nuovo per dei tamponi “positivi” e conseguente chiusura di classi e/o intere scuole. Ma anche nella malaugurata ipotesi di nuovi “lockdown” che un governo disperato potrebbe dichiarare sempre a colpi di “decreti d’urgenza” dalla più che dubbia legittimità ed opportunità, pur di salvare la propria nave che affonda sotto il peso delle catastrofi che ha provocato.
Ultima – ma solo in ordine di tempo perché ne combinerà altre – quella dell’acquisto di milioni di banchi mentre quelli vecchi, ci fanno pure vedere senza vergogna, vengono lanciati prima dalla finestra e poi nella discarica. Ci sarà pure un giudice che vorrà indagare per danno erariale? Si appelleranno, questi demolitori della Nazione italiana e dello Stato, alle magnifiche sorti e progressive garantite dai “fondi europei” (andare alla voce “indebitamento”)?

Ma qui andremmo oltre lo scopo del presente scritto, anche se è evidente che questa “pandemia”, alla quale i governi aderiscono in maniera entusiastica quando sono in sintonia coi poteri che hanno in odio le Nazioni per favorire un “Nuovo ordine mondiale”, ha molto a che fare con la svendita dello Stato e la ristrutturazione in senso “globalista” delle nazioni, da riprogrammare, sin dalla più tenera età, finanche nei modi di pensare.
La scuola, che già da troppi anni è diventata la prateria nella quale scorazzano i fautori delle varie “teorie” contro natura, è il campo di battaglia nel quale il pensiero “conservatore” e/o “sovranista” ha l’imperativo categorico di dare battaglia, fino alle barricate. Perché di guerra si tratta. Una guerra dichiarata dai cosiddetti “progressisti” adepti della “rivoluzione permanente”.
“Avanguardie dell’inferno” per le quali la preda più ambita e succulenta è l’innocenza del bambino.

 
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tontolina

Forumer storico
Il generale Mini: Covid, guerra civile nel New World Order
Scritto il 16/8/20 • nella Categoria: segnalazioni


Le guerre del futuro saranno collocate in un Nuovo Ordine Mondiale, anche se le guerre sono sostanzialmente sempre le stesse dal 500 avanti Cristo, da quando Sun Tzu delineò “L’arte della guerra” e fino allo scoppio della bomba nucleare. L’approccio ai conflitti del futuro, però, sarà molto diverso e nebuloso per i decisori pubblici: saremo tutti soldati di queste nuove guerre, ma bisogna stabilire con quali mezzi. La guerra globale si combatterà sia per un Ordine Mondiale che per il profitto. Inoltre, si scontreranno attori statali e non. Questi due gruppi possono agire anche contemporaneamente, sovrapponendosi o confondendosi.
- Esistono false guerre scatenate al solo scopo di accedere alle risorse, che si concretizzano attraverso il terrorismo e la guerra civile (come in Libia, Siria e Iraq). In questi casi ci si rende conto che, senza interessi interni ed esterni, gli scontri non si sarebbero mai verificati.
- Ci sono anche delle false guerre giustificate da motivi umanitari: ma cosa c’è di umanitario in una guerra che provoca 300.000 morti? E’ sempre esistita una guerra per le risorse, in senso generale, ma oggi non la si fa solo per accaparrarsi quelle tradizionali.

La guerra è volta anche ad appropriarsi dei beni comuni: i cosiddetti “global commons” come gli oceani, i fondali sottomarini, l’Artide, l’Antartide, l’atmosfera, lo spazio esterno, il cyberspazio. Tutto è circondato da una grande ipocrisia, che colloca qualsiasi episodio in una sorta di zona grigia, dove tutto si confonde. Ci sono guerre ambigue, in cui non si sa chi è il vincitore, e guerre ibride dove convergono anche una serie di fattori tradizionali. Il potere militare è aumentato a dismisura, con crescenti investimenti economici, che in questo periodo di pandemia sono bloccati. Il Deep State? E’ quella parte dell’establishment che cerca di conservare l’equilibrio precedente e la gerarchia, in un contesto in cui tutti gli Stati sono in profonda competizione tra loro.
Una possibile guerra sarà quella combattuta dalla “generazione zero”, cioè quella dei giovani nati tra il 2002 e il 2022: toccherà a loro avviare o evitare il conflitto nucleare. Al momento non ci sono le condizioni, perché chi possiede l’ordigno può attivarlo, ma certamente non sarà in grado di resistere alle reazioni che si verificheranno.
Le guerre, oggi, sono diffuse e vengono considerate piccole, da chi le vede dall’esterno, mentre sono immense per chi è costretto a viverle in prima persona. Ma, tra un decennio, il campo di battaglia cambierà. Tra il 2030 e il 2050 ci saranno guerre nel cyberspazio, con super-soldati e piattaforme a controllo autonomo, guidate dall’intelligenza artificiale. In quel contesto, saranno impiegati nei combattimenti meno uomini; ma questo, paradossalmente, comporterà anche meno riguardi verso la vita umana. Per questo nuovo tipo di guerra, non a caso, è in corso la realizzazione di progetti di sopravvivenza. Penso anche al Super-Robot ed effetto sciame, che si basa sulle tre leggi della robotica di Isaac Asimov, coniate intorno agli anni ’50: la prima è quella di non recare danno agli umani; la seconda è che il robot deve obbedire agli ordini impartiti dall’uomo; la terza è che il robot deve pensare alla propria sopravvivenza, purché non sia in contrasto con le altre due leggi precedenti. Nel suo “Discorso sulla servitù volontaria, Étienne de La Boétie dice: «Il padrone usa, per distruggerci, i mezzi che noi stessi gli forniamo».

Nella guerra globale emergono due concetti importanti, che possono essere accumunati all’attuale periodo del Covid-19:
- il primo è che questo virus può essere considerato come un livellatore sociale, che incide sulla sovrappopolazione del pianeta;
- il secondo è che può paragonarsi a una guerra di distruzione di massa, in cui le cose sembrano apparentemente più chiare, ma allontanano dalla comprensione della realtà.
I morti ci saranno, ma le conseguenza economiche e sociali saranno ancora peggiori. Pandemia e guerra?
Quella del Covid-19 è un’epidemia davvero strana, che non si sa da dove arrivi e che è risultata imprevedibile, sebbene fosse stata ipotizzata anche dall’intelligence statunitense. Più propriamente, potrebbe trattarsi di una guerra civile: e lo si può notare dai comportamenti della società, dove le persone sono viste come potenziali untori e quindi da abbattere. In condizioni di emergenza, tra l’altro, all’interno degli ospedali sembra che si sia dovuto decidere chi salvare e chi no.

Si dovrà considerare e paragonare quello che viene chiesto ai virologi e quello che si vuole sapere dall’intelligence. Ovvero, le informazioni che servono per legittimare le scelte politiche, aspetto importante per comprendere quanto sta accadendo. Di sicuro è che attualmente la cura al virus non è stata ancora trovata [I medici italiani sconfiggono il Covid, ma il governo li ignora].

Le guerre biologiche mettono a nudo le vulnerabilità dell’intero sistema sociale perché, quando si ammalano gli anziani, si registra l’inadeguatezza dell’organizzazione. Quando qualcuno parla di eutanasia praticata alle persone anziane, questa non è altro che la conseguenza della cattiva organizzazione dei sistemi sanitari, che sono strutturati in base a logiche privatistiche, in funzione degli utili e non dei bisogni della collettività.
Alla Conferenza di Yalta – con Roosevelt, Churchill e Stalin – si disegnarono i destini del mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale. Oggi, il Nuovo Ordine Mondiale è nelle mani di Trump, Putin e Xi Jinping, con tarature differenti rispetto agli statisti del 1945, ma che certamente definiranno l’ordine che impatterà sul futuro dell’umanità, con esiti totalmente imprevedibili.


(Fabio Mini, dichiarazioni rilasciate l’11 maggio 2020 in video-conferenza al “Master in Intelligence” dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri; testo riassunto da “Kong News” e ripreso da “Mitt Dolcino“. Generale di corpo d’armata, Mini è stato capo di Stato maggiore del comando Nato per il Sud Europa, e dal gennaio 2001 ha guidato il comando interforze delle operazioni nei Balcani. Dall’ottobre 2002 all’ottobre 2003 è stato comandante delle operazioni di pace a guida Nato, nello scenario di guerra in Kosovo, nell’ambito della missione Kfor. Analista geopolitico, saggista ed esperto di strategia militare, scrive per “Limes”, “Repubblica”, “L’Espresso” e “Il Fatto Quotidiano”).
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tontolina

Forumer storico
mercoledì 16 settembre 2020
Verona, bimbo sviene in classe dopo aver tenuto per ore la mascherina


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16/09/2020 - A Verona c’è una caso che potrebbe far discutere la comunità scolastica.
Secondo quanto segnala il giornale locale “L’Arena”, un bambino è svenuto in classe dopo ore con la mascherina addosso. È successo in una scuola primaria del territorio scaligero, dove il bimbo è caduto e si è ferito al mento.




Portato al pronto soccorso, è stato poi tenuto in osservazione prima di essere dimesso.I pediatri frenano: “Non ci sono riscontri scientifici, il bambino potrebbe essere andato in iperventilazione”

Verona, bimbo sviene in classe dopo aver tenuto per ore la mascherina - Database Italia
 

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mercoledì 16 settembre 2020
Verona, bimbo sviene in classe dopo aver tenuto per ore la mascherina


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16/09/2020 - A Verona c’è una caso che potrebbe far discutere la comunità scolastica.
Secondo quanto segnala il giornale locale “L’Arena”, un bambino è svenuto in classe dopo ore con la mascherina addosso. È successo in una scuola primaria del territorio scaligero, dove il bimbo è caduto e si è ferito al mento.




Portato al pronto soccorso, è stato poi tenuto in osservazione prima di essere dimesso.I pediatri frenano: “Non ci sono riscontri scientifici, il bambino potrebbe essere andato in iperventilazione”

Verona, bimbo sviene in classe dopo aver tenuto per ore la mascherina - Database Italia
VERO-GIORNALE, edizione 16-09-2020 - Il telegiornale di Rinascimento Italia
 

tontolina

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Alcuni genitori hanno deciso di istruire i propri figli con l'istruzione parentale insomma hanno deciso di pagare di tasca propria l'istruzione privata dei propri figli

e cosa hanno fatto alcune assistenti sociali [assistenti sociali si fa per dire.... queste sono al soldo del 4° Reich e non hanno nessun interesse per la salute dei nostri figli]
hanno minacciato di presentarsi a casa con i carabinieri.....

grave minaccia denunciata da NONNA MAURA
VERO-GIORNALE, edizione 17-09-2020 - Il telegiornale di Rinascimento Italia

una volta l'Italia era una repubblica costistuzionale ... che è diventata?
 
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tontolina

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una vera vergogna degna solo dei LAger nazisti ... e questo a cui sottoponiamo i nostri figli?
anche lo scotch seve per asfissiarli completamente..... ma li vogliono Uccidere?
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tontolina

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BERLICCHE e i bambini
Maurizio Blondet 28 Settembre 2020

Tampone nel nasino, prima una narice e poi l'altra.
2 video
 

tontolina

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Esiste un’ampia letteratura sui traumi psicologici anche a lungo termine provocati da procedure invasive nei bambini prescolari
Il tampone è una procedura invasiva per la quale non esiste tecnica locale efficace a ridurre la paura ed il dolore nel bambino

“il diametro della narice di un lattante è più piccolo di quello della punta del tampone standard e che quindi per inserirlo nella cavità nasale la narice deve essere forzata. Le lesioni rappresentano poi dei loci minoris resistentiae per altre infezioni delle vie respiratorie.”

I pediatri sono obbligati – obbligati – da Ministero Sanità a far fare i tamponi ai bambini. Va dato atto a Zaia di aver chiesto al governo “ che torni ai medici e pediatri la facoltà di decidere se mandare al tampone un piccolo paziente oppure no, perché solo loro sanno distinguere situazione da situazione, sanno se quello tutti gli anni ha la bronchitina di stagione o la rinite allergica… tamponi per un naso che cola?”. Dal minuto 26.26

I pediatri sono obbligati – obbligati – da Ministero Sanità o fare i tamponi ai bambini. Va dato atto a Zaia di aver chiesto al governo “ che torni ai medici e pediatri di la facoltà di decidere se mandare al tampone un piccolo paziente oppure no, perché solo loro sanno distinguere situazione da situazione, sanno se che quello tutti gli anni ha la bronchitina di stagione o la rinite allergica… tamponi per un naso che cola?”. Sarà poco, ma è l’unico politico ad aver preso atto della stortura.
Dal minuto 26.26
Zaia al Governo: test rapidi in classe e pediatri più liberi
 

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