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Val

Torniamo alla LIRA
.....ne abbiamo noi di isole .......però mi sa tanto che sarebbero subito colme.

La Danimarca intende confinare i richiedenti asilo che sono stati respinti e che hanno commesso crimini a vivere su un’isola remota al largo della costa:
lo ha annunciato il governo del Paese, secondo quanto riferiscono diversi media internazionali, tra cui l’Independent.

Situata a circa un miglio e mezzo dalla costa, l’isola di Lindholm ospiterà anche coloro che non possono rimanere in Danimarca
ma che non possono essere espulsi per motivi legali e si trovano dunque in una sorta di limbo giuridico.

La misura fa parte dell’accordo di coalizione del governo che include il Partito Popolare Danese (Dansk Folkeparti), dalle posizioni fortemente anti-immigrazione.
La formazione politica ha festeggiato l’annuncio pubblicando un cartone animato sui social media
in cui si vede un uomo dalla pelle scura, vestito con abiti da musulmano, che viene scaricato su un’isola deserta.

“Gli stranieri criminali – si legge nel testo che accompagna il video – non hanno motivo di stare in Danimarca.
Finché non riusciremo a liberarcene, li trasferiremo sull’isola di Lindholm”.
 

Val

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C'è un mondo politico di colore giallo che non ha le idee molto chiare, anzi.....dei veri dilettanti
ramificati in gruppi, anche in lotta tra loro. Con idee bislacche. Questa è una delle tante.

Per l'auto arriva un provvedimento last minute che, unendo una nuova (ennesima) tassa sul settore
alla volontà di favorire le vendite di veicoli a basse o zero emissioni, ha però tutte le carte in regole per tramutarsi in una misura regressiva.


In pratica, attraverso un sistema bonus-malus, sarebbero premiate le vetture più care e penalizzate quelle più popolari.
A questo si aggiunge il rallentamento del rinnovo del parco circolante, mentre a uscirne con le ossa rotte
sarebbero le classi meno abbienti e con una minore capacità di acquisto delle nuove tecnologie.

Il provvedimento, contenuto in un emendamento approvato dalla Commissione bilancio della Camera,
rischia ora di portare il governo a un pericoloso conflitto con le associazioni di categoria, già sul piede di guerra, e anche i sindacati.

La misura propone di applicare, già dal primo gennaio 2019 e per tutto il 2021, un'imposta crescente - da 150 ai 3mila euro -
sull'immatricolazione di auto nuove con emissioni di Co2 superiori ai 110 grammi/km.

Parallelamente, questa misura prevede un incentivo - da 6mila a 1.500 euro all'acquisto di veicoli con emissioni tra 0 e 90 grammi/km di Co2.

Anfia, che riunisce la filiera italiana, porta come esempio quello del modello più venduto in Italia, la Fiat Panda 1.2
prodotta a Pomigliano, tra le vetture non ibride con le più basse emissioni di Co2.
Ebbene, con il nuovo sistema pagherebbe un'imposta che varia dai 400 ai mille euro.

E sempre Anfia, da pochi giorni presieduta da Paolo Scudieri, spiega poi che anche molte utilitarie a gas,
veicoli ad alimentazione alternativa, oltre a non avere alcuun bonus, rischierebbero di pagare un malus di 150 euro.

«Un provvedimento come questo colpisce la filiera industriale italiana che si è impegnata a investire nell'elettrificazione
e mette in difficoltà gli operatori e il mercato, andando esattamente nella direzione opposta
rispetto all'attenzione dichiarata nei confronti di un comparto chiave per il Paese».

Il riferimento è alle parole che il premier Giuseppe Conte ha pronunciato l'altro giorno, a Roma, proprio in occasione dell'assemblea annuale di Anfia:
«Non siamo sordi alle proposte di miglioramento, vogliamo essere vicini all'auto per affrontare e vincere le sfide, siete un comparto chiamato a sforzi sempre più rilevanti».
 

Val

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Un perito chimico ed un ingegnere energetico ..........mah.


Provocatoria la proposta di Pierangelo Decisi, neo vicepresidente di Anfia Componenti e titolare del gruppo Sigit:
«A questo punto, Fca sarebbe legittimata a rimettere in discussione il piano investimenti per l'Italia, viste le possibili ripercussioni sui consumi interni».

La pensa così anche Marco Bentivogli (Fim Cisl): «Il piano Fca di 5 miliardi rischia di diventare carta straccia».

«Il fondo stanziato pari a 300 milioni - afferma Michele Crisci, presidente di Unrae (costruttori esteri) -
oltre a essere scarso, così come orchestrato servirà solo a premiare circa 140mila auto, cioè lo stesso 8% del mercato 2018 relativo ai veicoli interessati.
Sono soldi buttati. È un provvedimento inutile e contro ogni interesse del settore».

All'attacco anche Federauto (concessionari):
«È una norma demenziale - taglia corto il presidente Adolfo De Stefani Cosentino - un vero boomerang con effetti recessivi sul mercato e sulle entrare tributarie.
Un disincentivo alle vendite che porterà a gravi conseguenze occupazionali».
 

Val

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Ad alzare l'asticella dello scontro è stato il togato di Area Giuseppe Cascini che nel corso del dibattito ha detto che

"se un ragazzino assume un incarico istituzionale bisogna fargli capire che non è più un ragazzino e che deve avere un atteggiamento consono al ruolo".

Parole che hanno scatenato l'ira del laico di Forza Italia, Alessio Lanzi, che ha chiesto "un intervento formale" del vicepresidente David Ermini
"perchè è inconcepibile che si parli come al bar definendo ragazzino un ministro della Repubblica".

Alla fine Cascini è stato costretto a rivedere le sue posizioni, affermando di non aver
"chiamato ragazzino il ministro dell’Interno" e scusandosi "se qualcuno ha inteso così significa che mi sono espresso male".

Il dibattito si è dunque allargato a tutto il mondo della giustizia.

Magistratura Indipendente
, ha definito "inusuale" la nota di Spataro rivolta a Salvini.
"È quantomeno inusuale - scrivono i i togati al Csm di MI - che un procuratore della Repubblica rivolga,
con un comunicato stampa, inviti al ministro dell'Interno sulle modalità di comunicazione ovvero ad assumere maggiori informazioni sulle operazioni del suo dicastero".

Per Mi le repliche di Salvini "per i termini, il modo ed il tono" non sono giustificate,
ma "si fa fatica a pensare che alle 8.57 del mattino, dopo la forse parziale esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare
con una operazione verosimilmente iniziata alle prime luci dell'alba, gli altri soggetti ancora non rintracciati abbiano appreso
della sussistenza della esecuzione della citata ordinanza leggendo il tweet e si siano dileguati.
Del resto lo stesso procuratore della Repubblica pare abbia saputo del tweet alle ore 12, come riportato da organi di stampa".

"Con riferimento al dibattito connesso alle dichiarazioni del Ministro dell'Interno e del Procuratore della Repubblica di Torino
- dice - va ribadita la necessità che siano rispettati i ruoli previsti dall'ordinamento e le prerogative a ciascuno riconosciute,
auspicando che ogni legittimo confronto e le connesse posizioni siano portate avanti abbassando i toni e rispettando i profili e i percorsi professionali".
 

Val

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Lo ripeto da anni, ma nessuno fa nulla.
Un magistrato non può fare politica.
Quando poi fa politica di parte, perde di credibilità e rispetto.

Ma ormai chi guarda più il rispetto ?
 

Val

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Eccone qui degli altri, molto molto molto in ........oppure down ?

Ci tocca aprire il portafoglio per i morosi delle bollette di luce e gas.


Il Tar della Lombardia, con una recente sentenza, ha dato il via a questo nuovo "percorso"
che porta gli utenti che pagano regolarmente a pagare anche per chi fa il furbo.

Sostanzialmente gli utenti dovranno pagare la parte di bolletta "evasa" da chi non paga per quanto riguarda gli "oneri generali di sistema"
che pesa per un 15 per cento in una singola bolletta della luce e per un 3 per cento per una bolletta del gas.

Questo tipo di costi per legge sono a carico dell'utente finale. Restano fuori così i fornitori e i distributori.

E così tutti gli oneri "generali di sistema" che non vengono incassati sono poi redistribuiti sugli utenti che di fatto pagano in modo regolare.

Il parere del Tar di fatto ha ribaltato la questione affermando la procedura attualmente in vigore:
a pagare per i morosi saranno comunque gli utenti che di fatto non hanno mai saltato una bolletta.
 

Val

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Ma questo già capita nei comuni per quanto riguarda le tasse sui servizi erogati, tipo raccolta dei rifiuti.

Il costo dell'operazione è ripartito sulla percentuale di chi paga sempre il servizio.

Fatto 100 il costo, su 100 abitanti, la tassa sarebbe 1.
Fatto 100 il costo ed 80 abitanti pagano il servizio, il costo sale a 1,25 per tutti.

Se poi lo paga anche la percentuale che la statistica dice "evasori del servizio", aumentano le entrate per il comune.
 

Val

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.....dalle stelle alle stalle ? No ragazza mia. La normalità.

Prima stavamo in mille metri quadrati e passa, con un giardino che era un parco.
 

Val

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"Nella tua vita sessuale qualcosa ti ha mai sorpreso?", domanda la iena.
"Oh, va beh... andiamo avanti. Quando aspetti una cosa e in realtà è un'altra.
Per essere felice devo farlo almeno tre volte a settimana".

E dopo il tema caldo, si va a parlare di molestie.
"Mi è successo soltanto una volta ma ho mandato a cagare. Se succede consigilio di tirare un bel calcio nei coglioni e andare a denunciare".

Confessa anche di aver ricevuto avance da donne: "Sì, ma non ci sono stata perché per me sono più tradizionalista".
 

Val

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Termino con il solito articolo sui buonisti che andrebbero presi a pesci in faccia.
Ma andate nei loro paesi e toccate con mano......

Però una domanda me la pongo. Il primo diretto interessato, non dice nulla ?
Dal soglio pontificio al prete di strada nessun commento ? Strano.........

“Stellina” al posto del nome di Maria, “il cielo” al posto di Betlemme. E così la canzone di Natale cambia.

A denunciare l’alterazione del testo è il sindaco di Gallarate Andrea Cassani tramite il suo profilo Facebook.
“Alle scuole medie Ponti di Gallarate le canzoni della recita “natalizia” sono state decristianizzate per non urtare chi Cristiano non è!!!
Storpiare le canzoncine natalizie su Gesù o Maria, quando il Natale stesso è una festa Cristiana legata alla Nascita di Cristo, è una cosa senza senso”.

Secondo il primo cittadino o si festeggia il Natale per quello che è oppure non si festeggia
e in quest’ultimo caso propone che le insegnanti che non lo celebrano si rendano disponibili
ad essere presenti in classe dal 23 al 31 dicembre per non urtare chi non è cristiano.

Cassani conclude con una domanda:
“Perché in questo Paese siamo noi che dobbiamo integrarci con chi arriva e non viceversa?”

Dal canto suo l’istituto replica, tramite la dirigente scolastica Francesca Capello, intervistata da Varesenews, che non vi è stata nessuna volontà di censura.
Le classi terze, ha spiegato, hanno partecipato ad un laboratorio teatrale da cui è nata una rappresentazione che comprende canti di vario genere,
tradizionali (come il gospel Oh Jesus) e non, e che prevede una coreografia con una ragazza che si muove tra le stelle.
In quest’ottica, assicura, è stata modificata la canzone.
 

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