Coronavirus: a bocce ferme che cosa possiamo imparare? (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
Ho rafforzato la mia convinzione che i puttanieri siano gente di merda, la feccia dell'umanità
Coronavirus, il contagio non ferma le escort. Boom nella Milano in quarantena
E...
Che schifosi.

Vedi l'allegato 546741

Questa marmaglia che scrive proviene da Brescia e Bergamo, ovvero le province più colpite :-x
Nel primo screen, un compratore di sesso manifesta la sua preoccupazione nei riguardi del fatto che le donne prostituite, non avendo guadagnato molto, dopo la fine dell'emergenza potrebbero aumentare i prezzi delle prestazioni. Nel secondo, un altro compratore, rispondendo alla domanda di un suo simile, afferma, senza preamboli, di continuare a stuprare a pagamento, pur rinunciando al cosiddetto bacio alla francese. Nell'ultimo, un altro acquirente racconta di essere andato con una ragazza incinta. La sanità è un diritto anche per uomini così riprovevoli, ma, visto che le loro uniche preoccupazioni sono i prezzi degli stupri a pagamento e lo svuotamento dei testicoli, ci auguriamo che nel caso risultassero positivi i medici li curino per ultimi. La precedenza va data a chi ha contratto il virus lavorando, facendo la spesa o per altre ragioni, ma non per essere andati a prostitute. Avere un orgasmo tramite un altro corpo non è un diritto, e, soprattutto, non dovrebbe essere una priorità in un momento così delicato, quando ci viene chiesto di rimanere i casa e di uscire solo per motivi validi. E non stupirebbe se questi potenziali untori avessero moglie e figli a casa convinti che siano andati al supermercato o in farmacia. Fanno schifo.

FB_IMG_1584469731525.jpg


FB_IMG_1584469737497.jpg


FB_IMG_1584469762263.jpg
 

patatina 77

Creatore di UGC
Quindi i traker funzionano benissimo ed è normale, mentre non c'è una videochiamata che si riesca a seguire decentemente e lo si vede nei collegamenti con gli ospiti nele trasmissioni TV, ed anche questo è normale.
 

patatina 77

Creatore di UGC
I Leviti curano anche quelli della Samaria

Un comico ci ricorda che i medici salvano la vita anche agli evasori fiscali. Oggi loro e domani chissà chi altra categoria sarà "l'immeritevole" che nonostante tutto (per ora) sarà assistito.

È una parabola al contrario quella a cui stiamo andando incontro di una compassione condizionata e sottolineata.
O forse no, forse 2000 anni fa non andò come scrivono e "l'uomo che scese dal mulo per soccorrere il derubato" prima di lasciarlo sulle fascie gli scrisse "by samaritano 77"
 

Claire

ἰοίην
Quando l'epidemia finirà, non è da escludere che ci sia chi non vorrà tornare alla sua vita precedente. Chi, potendo, lascerà un posto di lavoro che per anni lo ha soffocato e oppresso. Chi deciderà di abbandonare la famiglia, di dire addio al coniuge o al partner. Di mettere al mondo un figlio o di non volere figli. Di fare coming out. Ci sarà chi comincerà a credere in Dio e chi smetterà di credere in lui». Per David Grossman, non è detto che l'emergenza coronavirus non possa insegnarci a essere più umani. Il celebre scrittore israeliano ha affidato la sua riflessione a una lettera tradotta da Alessandra Shomroni e pubblicata sull'edizione odierna de La Repubblica.

Pur non minimizzando la situazione e definendo l'epidemia da Covid-19 «più forte di qualsiasi nemico in carne e ossa che abbiamo affrontato o di qualsiasi supereroe che abbiamo mai immaginato o visto nei film», Grossman non crede che il mondo uscirà sconfitto da questa pandemia. «Siamo - scrive l'autore di Che tu sia per me il coltello - sofisticati, computerizzati, equipaggiati con uno stuolo di armi, vaccinati, protetti dagli antibiotici».

Che il coronavirus sia stato sottovalutato, però, è innegabile. Prosegue Grossman: «Di brutto sogno in brutto sogno sono gli uomini a passare... pensavano che tutto per loro fosse ancora possibile, il che presumeva che i flagelli fossero impossibili. Continuavano a fare affari, programmavano viaggi e avevano opinioni. Come avrebbero potuto pensare alla peste che sopprime il futuro?» Tra dati e paura di non sopravvivere alla pandemia, nelle nostre vite oggi va in scena un dramma che Grossman definisce quasi biblico. «Una certa percentuale della popolazione - dice lo scrittore - morirà. Negli Stati Uniti si parla di un milione di probabili decessi. La morte è tangibile». E ancora: «Sulle prime hanno proclamato "cancelliamo i voli". Poi hanno chiuso i bar, i teatri, gli asili, le scuole, le università. L'umanità spegne i suoi lampioni l'uno dopo l'altro».

Secondo Grossman, però, quando l'emergenza sarà finita, l'umanità ne uscirà migliore perché consapevole della sua fragilità e della caducità della vita. Uomini e donne fisseranno nuove priorità e impareranno a distinguere meglio tra ciò che è importante e ciò che è futile. «Ci sarà - spiega - chi, per la prima volta si interrogherà sulle scelte fatte, sulle rinunce, sui compromessi. Sugli amori che non ha osato amare. Sulla vita che non ha osato vivere. Uomini e donne si chiederanno perché sprecano l'esistenza in relazioni che provocano loro amarezza. Ci sarà forse chi si domanderà perché israeliani e palestinesi continuino a lottare a distruggersi la vita a vicenda da oltre un secolo, in una guerra che avrebbe potuto essere risolta da tempo». E conclude: «Ci sarà forse chi, osservando gli effetti distorti della società del benessere, si sentirà nauseato e fulminato dalla banale, ingenua consapevolezza che è terribile che ci sia gente molto ricca e tanta altra molto povera. Che è terribile che in un mondo opulento e sazio non tutti i neonati abbiano le stesse opportunità. E forse anche i mass media, presenti in modo quasi totale nelle nostre vite e nella nostra epoca, si chiederanno con onestà quale ruolo abbiano giocato nel suscitare il generale senso di disgusto che provavamo prima dell'epidemia».

David Grossman, ti amo
InchiostrOnline
 

ROVIGO

Forumer storico
Quando tutto sarà .....passato; TUTTO tornerà com'era. Le epidemie/pandemie sono CICLICHE: 30><40 anni! Ma tra una e l'altra:fiu:
 

ROVIGO

Forumer storico
La filosofia fa parte, insieme alla psicanalisi & psicologia, delle scienze-confuse; in cui le persone si “attaccano” cercando conforto quando sono spaventate o in situazioni che vivono al momento e non riescono ad affrontare da soli : una variante della religione.
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Alto