Corea del Nord (2 lettori)

marofib

Forumer storico
per quanto mi riguarda, ogni volta che c'e' una proposta per chiudere nato, basi ecc....la firma ce la metto sempre
 

tontolina

Forumer storico

magari fosse Ve4ro

gli USA sono dei veri pallisti perchè allora dovrebbero bombardare se stessi
per aver ucciso bambini Irakeni ed yemeniti totalmente innocenti

e che dire dei bambini libici morti sotto i bombardamenti intelligenti?
 

big_boom

Forumer storico
magari fosse vero cosa? una guerra accidentale?

cose che capitano quando invadi militarmente un paese
anche se fino ad oggi hanno usato mercenari e fanatici per piccoli paesi o casus belli preconfezionati per invasioni punitive
la reata' e' che mentre loro invadevano altri si preparavano
 

marofib

Forumer storico
a me quel "magari fosse vero" mi ha fatto sobbalzare della sedia....ma forse non ho capito...lo spero vivamente
 

alingtonsky

Forumer storico
12 apr. (askanews) - Se c'è una cosa che la diplomazia di Pechino odia, questa è l'imprevedibilità. E cosa c'è di più imprevedibile della Corea del Nord, un paese che continua ad agitare il panno rosso sulla faccia del toro americano, continuando a testare al suo confine ordigni nucleari e missili balistici, sordo agl inviti alla prudenza del fratello maggiore cinese?

Solitamente la Cina è considerata il principale alleato della Nordcorea e, effettivamente, senza Pechino la Repubblica popolare democratica di Corea neanche esisterebbe. Quando nel 1950 Kim Il Sung, nonno e fondatore della Corea del Nord, attaccò il Sud e fu schiacciato dalle forze americane, fu Pechino ad accorrere, inviando 1,3 milioni di soldati e perdendone 600mila tra morti e feriti, e salvare il regime nordcoreano.Si tratta di un imprinting è rimasto nella mente della dinastia dei Kim. La Cina fu pronta a salvare quello stesso Kim Il Sung che aveva lanciato l'attacco al Sud nonostante le perplessità dell'allora leader cinese Mao Zedong e solo dopo aver avuto dal numero uno sovietico Stalin il via libera, a patto che un eventuale intervento fosse stato a carico dei cinesi. D'altro canto, anche a Pechino la lezione è servita. Se la Guerra di Corea è stata la prima guerra combattuta dalla Cina dopo l'arrivo al potere dei comunisti di Mao, una guerra che ha scrollato di dosso il senso d'umiliazione per il dominio subito nel secolo precedente, è anche vero che la Cina non avrebbe alcun piacere nell'essere trascinata di nuovo in un conflitto per comportamenti altrui che considera irresponsabili. La verità è che però, se la Corea del Nord ha bisogno della Cina, anche la Cina ha strategicamente bisogno della Corea del Nord. La Penisola coreana è una specie di dito del continente eurasiatico puntato sul Giappone o, vista dal punto di vista nipponico, un ponte verso la Cina. Attraverso la Corea sono arrivati in Giappone elementi fondanti della sua civiltà: il buddhismo, il confucianesimo, gli ideogrammi. Chi controlla la Corea, controlla l'Asia nordorientale. Non per nulla nei secoli la Penisola è stata il campo di battaglia sul quale gli imperi regionali hanno combattutto le loro guerre, come nel 1592-98, quando il comandante militare giapponese Toyotomi Hideyoshi lanciò l'invasione della Corea con l'obiettivo di conquistare poi la Cina, o come la prima guerra sino-giapponese del 1894-95 combattuta proprio per il controllo del Regno eremita o come la guerra russo-giapponese del 1904-05.Non stupisce, quindi, che le potenze uscite egemoni dopo la seconda guerra mondiale se la siano spartita lungo il 38mo Parallelo, una linea gravida di significati storici per la Corea stessa. Il Nord comunista, il Sud sotto la protezione degli Stati uniti. Una divisione, questa, che anche con la fine della guerra fredda non è arrivata a una conclusione, come invece è accaduto per le due Germanie. Il regime di Pyongyang, che aveva in quegli anni come leader reale Kim Jong Il (il padre di Kim Jong Un), perse il sostegno sovietico e dové contare solo su quello della Cina.
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Nasce in questi nodi storici, ideologici e politici un rapporto ambivalente tra Cina e Corea del Nord, che rende Pyongyang probabilmente il fattore d'incertezza e la questione più difficilmente affrontabile per la diplomazia cinese. E che Pechino ha la necessità di risolvere attraverso la via pacifica, senza azioni militari di forza da parte americana. La via maestra per il governo cinese è quella di una ripresa dei negoziati a sei (Corea del Nord, Corea del Sud, Cina, Russia, Giappone e Stati uniti), iniziati nel 2003 e fermi dal 2009.Pechino ha aderito alle risoluzioni Onu che vietano a Pyongyang di testare bombe atomiche e missili balistici, nonostante avesse il potere di bloccarle con un veto. E, negli ultimi tempi, ha dato il via libera a inasprimenti senza precedenti della sanzioni nei confronti del regime dei Kim.

Quando il presidente Usa Donald Trump invita la Cina ad agire contro la Corea del Nord non parla a vanvera. Dopo la fine dell'Urss, il principale canale di approvvigionamento di Pyongyang passa proprio attraverso i commerci formali e informali con la Cina. Dandong è il luogo dove materialmente è possibile vedere quanto intensi siano gli scambi, a dispetto delle sanzioni. Alcune stime valutano che il commercio con la Cina ammonti al 70 per cento di quello globale nordcoreano. Anche lo stop alle importazioni cinesi di carbone nordcoreano, un'importantissima fonte di valuta fresca per Pyongyang fermata all'inizio di quest'anno, non ha ancora intaccato in maniera vitale le casse di Kim Jong Un.

Oggi, attraverso uno dei giornali di stato, Pechino ha minacciato Pyongyang di promuovere in sede Onu sanzioni "senza precedenti" se non si asterrà dal fare un nuovo test nucleare o missilistico. In particolare, la minaccia è quella di bloccare le forniture di petrolio. Bisogna capire quanto la minaccia sia seria e sia presa sul serio da Kim Jong Un: la Cina non può permettersi un crollo del regime nordcoreano, sia per la massa di profughi che rischia di dover affrontare, sia per non avere un buco nero d'instabilità e guerra al suo confine, sia in un più lungo periodo per non trovarsi le forze di una potenza ostile - gli Stati uniti - al di là del fiume Yalu. E questo la Corea del Nord lo sa.
12 aprile 2017
L'imprevedibile Kim Jong Un: per la Cina un alleato scomodo



China Halted Coal Shipments From North Korea The Day After Trump Bombed Syria


150 mila riservisti in allerta - BUTAC - Bufale un tanto al chilo
 
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