Conte chiede l'attivazione del Mes (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
UNA RAFFICA DI EURO-SCHIAFFI
- IL GOVERNO TEDESCO SCHIANTA LE SPERANZE ITALIANE: ''IL MES È UTILE MA VA USATO CON LE REGOLE ATTUALI''. QUINDI, SE VUOI I SOLDI, TI BECCHI LE CONDIZIONI DELLA TROIKA.
MA NON FINISCE QUI: ''EUROBOND? NO, BASTANO LE CONSIDEREVOLI MISURE PREDISPOSTE FINORA''
- CENTENO, CAPO DELL'EUROGRUPPO, HA TEMPO DA PERDERE: ''I DETTAGLI PER GLI AIUTI DEL MES ARRIVERANNO ENTRO IL 5 APRILE. 11 GIORNI IN QUESTO PERIODO SONO UN'ETERNITÀ. BASTERANNO A FAR CAMBIARE IDEA AI FALCHI DEL NORD?

25 mar 13:07
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1.CENTENO A LEADER UE, DETTAGLI AIUTI MES ENTRO 5 APRILE

MARIO CENTENO

(ANSA) - L'Eurogruppo ha dato "ampio sostegno" a un 'Pandemic Crisis Support', nell'ambito del Mes, costruito nel quadro dell'attuale Enhanced Conditions Credit Line (ECCL)". Il sostegno Mes "sarà usato per i costi collegati all'epidemia, sanitari ed economici. Nel lungo periodo, gli Stati dovranno assicurare un percorso sostenibile. Propongo di sviluppare i dettagli tecnici entro la prossima settimana". Così il presidente dell'Eurogruppo Mario Centeno nella lettera al presidente Ue Charles Michel.
"Abbiamo un ampio consenso sul fatto che il Pandemic Crisis Support è una slavaguardia rilevante per ogni Stato che aderisce al Mes toccato dallo shock simmetrico dovuto alla pandemia, e sarebbe disponibile per tutti sulla base di una valutazione iniziale delle istituzioni", scrive Centeno. "C'è anche un ampio sostegno che dovrebbero essere spostate sul Pandemic Crisis Support risorse significative e che il Mes potrebbe fissare come parametro di base il 2% del Pil dello Stato interessato, che può essere aggiustato in base all'evoluzione della pandemia", aggiunge il presidente. "Rendere disponibile il Pandemic Crisis Support del Mes sarebbe un importante e tempestivo primo passo, basato sugli strumenti esistenti", conclude.

2.CORONAVIRUS: BERLINO, MES È UTILE, CON REGOLE ATTUALI
(ANSA) - "Il governo tedesco ritiene che il Mes possa essere uno strumento utile, se fosse necessario, per elargire sostegno veloce agli Stati, con le regole in vigore". Lo ha detto il portavoce della Merkel Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino.

3.CORONAVIRUS:BERLINO,EUROBOND? GIÀ MISURE CONSIDEREVOLI

Steffen Seibert portavoce Merkel
(ANSA) - Il governo tedesco ritiene che si stia mettendo in piedi "già una considerevole serie di misure per contrastare gli effetti economici del Coronavirus" a livello europeo. È quello che ha risposto il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert in conferenza stampa, ad alcune domande sulla posizione tedesca sugli eurobond. "Anche l'enorme pacchetto in via di approvazione al Bundestag darà degli effetti anche per gli altri Stati europei", ha rimarcato, rimandando anche alla efficacia del Mes. "Delle ulteriori misure in discussione che si prenderanno riporteremo quando saranno prese".

4.NESSUNA INTESA ALL'EUROGRUPPO SCONTRO SULL'USO DEL FONDO SALVA-STATI
Marco Bresolin per “la Stampa
Un' intesa tra i ministri delle Finanze Ue ancora non c' è.
E spetterà ai capi di Stato e di governo, nella riunione di domani, trovare un accordo sugli strumenti da utilizzare a livello europeo per rispondere alla crisi economica dovuta alla pandemia che si annuncia pesantissima (per il 2020 l' agenzia Moody' s stima una recessione del 2,7% nell' Eurozona). Paolo Gentiloni dice che «tutte le opzioni sono sul tavolo, inclusi gli Eurobond», anche se su questo strumento l' opposizione di Germania e Olanda è netta.

Si continua dunque a lavorare sul ruolo del Fondo Salva-Stati (Mes), per introdurre una linea di credito precauzionale ai Paesi che ne hanno bisogno. Ma resta l' incognita legata alle condizioni che potrebbero legare le mani all' Italia, qualora decidesse di chiedere aiuto.
Mario Centeno, presidente dell' Eurogruppo, ha assicurato che c' è un «vasto consenso» sull' utilizzo del Fondo. Vasto consenso vuol dire che non c' è l' unanimità, necessaria per prendere questo tipo di decisioni (tutti gli Stati dell' Eurozona sono azionisti del Fondo). Gli olandesi restano contrari perché continuano a vedere il Mes come uno strumento di ultima istanza. Dal loro punto di vista le misure sin qui adottate - il piano di acquisto di titoli della Bce, la sospensione del Patto di stabilità, il via libera agli aiuti di Stato, l' utilizzo dei fondi strutturali per le spese sanitarie e il maxi-piano di prestiti della Banca europea per gli investimenti - sono più che sufficienti. Ma sulla linea dura ci sono anche l' Austria e la Finlandia, con la Germania in posizione più defilata.

«C' è ancora molto lavoro da fare» ammette Centeno, ben sapendo che - qualora passasse l' idea di usare il Fondo Salva-Stati - il diavolo si nasconderebbe nei dettagli.

L' ipotesi al momento sul tavolo prevede l' utilizzo di una linea di credito dedicata all' emergenza da introdurre all' interno del Mes, che ha una dotazione globale di oltre 400 miliardi. Ovviamente le risorse a disposizione sarebbero più limitate: ogni Paese potrebbe avere diritto a una linea di credito pari al 2% del proprio Pil. Nel caso italiano circa 36 miliardi.


REGLING fondo salva stati
Klaus Regling, numero uno del Fondo, ha spiegato questa linea di credito sarebbe accessibile a tutti, ma che ovviamente i fondi saranno a disposizione soltanto di chi ne farà richiesta. Il meccanismo non è da sottovalutare, perché il semplice fatto di domandare l' apertura di una linea di credito rischia di esporre il Paese alle reazioni dei mercati. Per questo i governi del Sud premono per fare in modo che l' accesso al credito venga aperto a tutti, o comunque a gruppi di Paesi.
L' eventuale reazione dei mercati sarebbe legata alle condizioni che verrebbero imposte a chi chiede il prestito, dato che in tempi normali il Mes richiede un' analisi della sostenibilità del debito e la firma di un memorandum con alcuni impegni da rispettare in termini di riforme. E qui si arriva sull' altro elemento di scontro. Un' idea circolata nella discussione di ieri sera tra i ministri prevede una condizionalità "light" nel breve periodo per le spese direttamente collegate all' emergenza, anche se alla fine della quale tutto tornerebbe come prima.
Ma certo questo non è ciò che Conte aveva chiesto: il premier aveva proposto di consentire l' accesso a tutte le risorse del Mes per tutti gli Stati e senza condizioni. Scenario decisamente lontano dalla realtà. Domani toccherà a lui vedersela con i partner Ue.
 

tontolina

Forumer storico
EUROPA, SI CHIUDE?- URSULA SOSTIENE L'EMISSIONE DI "CORONA-BOND".

ANCHE MACRON E MERKEL SONO D’ACCORDO. IL VERO NODO, IL VERO FALCO ANTI-EUROBOND, È L'ECONOMISTA TEDESCO KLAUS REGLING, A CAPO DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES) [è un caso?]. HA SILLABATO: “ITALIA E SPAGNA DEVONO INGINOCCHIARSI”
Klaus Regling


Il vero nodo, il vero falco anti-eurobond, è l'economista tedesco Klaus Regling, l'attuale amministratore delegato del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Senza comprendere che la ricostruzione dell’Europa dovrà essere superiore a quella del secondo dopoguerra, ha sillabato: “Italia e Spagna devono inginocchiarsi”.
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Consiglio europeo, ecco il documento riservato sul tavolo dei leader: niente coronabond, linee di credito del Mes con le condizionalità

l Fatto Quotidiano pubblica in esclusiva il documento riservato portato alla riunione dell'Eurogruppo da Klaus Regling, il direttore generale del Mes. E' questa la base di discussione per i capi di Stato riuniti oggi in video conferenza
di Carlo Di Foggia | 26 Marzo 2020

Altro che Eurobond o “corona bond”. L’Eurogruppo, la riunione dei ministri delle Finanze dell’Eurozona, martedì scorso ha lavorato per attivare le linee di credito del Meccanismo europeo di stabilità (l’ex fondo Salva Stati) entro la prossima settimana e con tutte le condizionalità previste a legislazione vigente. Il Fatto Quotidiano pubblica qui sotto in esclusiva il documento riservato portato alla riunione da Klaus Regling, il direttore generale del Mes (in inglese European stability mechanism). Ed è questa la base di discussione sulla quale i leader Ue riuniti oggi in video conferenza al Consiglio europeo potrebbero dare all’Eurogruppo il mandato di lavorare, almeno secondo alcune bozze della dichiarazione finale circolate in queste ore.
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Il Mes, istituito nel 2012 inglobando il vecchio Fondo Salva Stati, serve a dare assistenza finanziaria ai Paesi che non possono più finanziarsi sul mercato: il tutto in cambio di pesanti condizionalità (sul modello già usato in Grecia) da inserire in un Memorandum of understanding (Mou). Ne sono membri tutti i Paesi dell’Eurozona, che partecipano al suo capitale in base al peso che hanno nel capitale della Banca centrale europea (l’Italia ne ha il 17.7%). In teoria dispone di una capacità residua di 410 miliardi. Il governo italiano,povero illuso,ha chiesto che tutti i Paesi possano accedervi ma senza le condizionalità previste dal trattato del Mes. Questa linea non rientra in nessuna delle ipotesi illustrate da Regling.

Il documento che leggete spiega che “gli strumenti ESM possono essere utilizzati per una risposta coordinata allo shock simmetrico esogeno causato dal coronavirus” ma “in linea con il Trattato del Mes”. Parla di due opzioni ma illustra solo la prima: permettere ai Paesi di usare le Eccl, Enhanced conditions credit line, linee di credito a “condizioni rafforzate” fornite dal Mes. La seconda opzione “Rapid Liquidity Facility” necessità di nuovi strumenti e non viene valutata.

In accordo con “le linee guida esistenti” le Eccl verranno rese disponibili a tutti i Paesi. Restano le condizionalità previste dalle regole esistenti ma adattate solo formalmente alla nuova crisi. Le linee di credito del Mes, si legge – andranno “usate per far fronte ai costi sanitari ed economici. I membri si impegnano a rispettare le norme fiscali dell’Ue e del semestre europeo (compresa la flessibilità applicata dalle istituzioni dell’Ue)”. Cioè dovranno rispettare le regole fiscali Ue, Fiscal compact compreso, una volta che queste verranno ripristinate dopo la crisi (al momento sono sospese).

Per usare le linee di credito rafforzate (Eccl) ai Paesi che ne faranno richiesta verrà fatta, in linea col trattato del Mes, una “valutazione della sostenibilità del debito” sulla base della “metodologia esistente” che sarà “fornita ai Paesi entro la fine di marzo”. L’analisi, stando all’articolo 13 comma 1 del trattato del Mes, viene assegnata alla Commissione europea, di concerto con la Bce. Le Eccl potranno erogare un massimo di risorse pari al 2% del Pil del Paese beneficiario (solo 36 miliardi per l’Italia) che potrà essere “aggiustato” in base alla profondità della crisi e avranno durata massima di due anni. Non solo: garantiranno al Mes una “commissione” di “85 punti base” (che si “potrà abbassare”). I Paesi dovranno rientrare dall’esposizione in 5/10 anni. Tutto il contrario di quanto chiesto dall’Italia e dagli altri otto leader Ue (tra cui quelli di Francia e Spagna) nella lettera inviata mercoledì al presidente del Consiglio europeo Charles Michel (“dovrà essere di dimensioni sufficienti e a lunga scadenza, per essere efficace e per evitare rischi di rifinanziamento”).

Le slide menzionano anche il possibile coinvolgimento del Fondo monetario internazionale, che ha messo già a disposizione dei paesi a basso reddito e dei mercati emergenti i suoi strumenti di finanziamento rapido per far fronte alla crisi del coronavirus (sono già 80 i Paesi che ne hanno fatto richiesta). Il documento chiarisce che i Paesi che aderiscono al Mes possono usare il Mes, e l’Fmi come “solo come consulente tecnico”.

Insomma, riguardo al coinvolgimento del Mes, i ministri delle finanze dell’eurozona non hanno discusso dell’emissione di un nuovo strumento senza condizionalità (i “coronabond”) che possa rappresentare una forma embrionale di eurobond. Anzi, le slide di Regling si chiudono con una frase quasi beffarda: “La linea di credito fornita dal Mes potrebbe essere finanziata attraverso ‘Obbligazioni per la stabilità sociale‘ o ‘obbligazioni corona’ per attirare gli investitori”. Cioè il debito emesso dal Mes per finanziarsi e prestare i soldi agli stati potrà chiamarsi anche “corona bond” per puro marketing, ma si tradurranno nei soliti prestiti condizionati.

Come previsto dai Trattati vigenti, la linea Eccl del Mes è l’anticamera dell’acquisto illimitato di titoli di Stato di un Paese da parte della Bce: le famose Omt lanciate da Mario Draghi col suo “wathever it takes” e mai usate. Non per caso: anch’esse comportano pesanti “condizionalità” sul modello greco. Anche su queste ultime, però, c’è uno scontro in atto. Tramite la Reuters, fonti autorevoli della Bce hanno fatto sapere che “Francoforte non intende impiegare il programma di emergenza Omt e ritiene che sia uno strumento inappropriato per contrastare la crisi da coronavirus”.
 

tontolina

Forumer storico
E' ufficiale: Conte non è meglio di Prodi o Amato

Come dice il giornale "appena appena" filogovernativo (Fatto Quotidiano), Conte ha chiesto di ottenere i "Corona Bond".

Questi, NON sono i famosi "Euro Bond", ossia prestiti "generici", obbligazioni standard ecc. ecc.

I Corona Bond sono FON-DA-TI sul MES e gli è già stato risposto che *adesso* gli darebbero il prestito subito, ma *poi* i soldi si *DOVRANNO RESTITUIRE COL SISTEMA GRECIA*

Per cui Conte ha insistito sulla "incondizionalità" dell'assenso a prestarci i soldi. Gli hanno dello: "OK lo studiamo". Ma l'incondizionalità *NON* si estende alla restituzione!!!

Ossia, adesso ci danno la ciliegina, ma poi dobbiamo restituire il mondo intero. Le norme MES prevedono la restituzione tramite *AUSTERITA'*.

Per dirla con Monti: "La Grecia è l'esempio del successo dell'Unione Europea".

Pronti a godere del successo greco ed europeo anche in Italia? Perché Conte vuole buttarsi a man bassa!
 

big_boom

Forumer storico
dicono dopo 6 ore ma in realtà dopo qualche minuto...

2 minuti di celebrità

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big_boom

Forumer storico
Merkel: 'Noi preferiamo il Mes'

si prendono vacanza di una settimana per riflettere

tranquilli fate con calma in Svizzera le aziende hanno già i soldi sul conto e in anche in USA

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