Conte chiede l'attivazione del Mes (1 Viewer)

tontolina

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UN TEDESCO DI SPIEGA LA TRAPPOLA DEGLI EUROBOND E DEL MES
UN TEDESCO DI SPIEGA LA TRAPPOLA DEGLI EUROBOND E DEL MES
A questo punto il debito italiano, dopo un prestito MES, NON E’ PIU’ SOSTENIBILE perchè c’è il debito privilegiato del MES. A questo punto bisogna risolvere il problema del debito italiano e ci sono solo tre vie:

a) un vero potente intervento del MES a fronte di un forte impegno dell’Italia sotto forma di imposta patrimoniale o di vendita forzosa di titoli ai ricchi (quest’ultima è l’idea di Monti);

b) una “Giapponesizzazione” dell’Italia con l’intervento della BCE ed acquisto del debito in eccesso, ma in questo caso si violerebbero le norme BCE;

c) un prolungamento delle scadenze del debito pubblico italiano, ma questo sarebbe un default del debito.

Odendhal afferma che è l’occasione per l’EuroZona per presentarsi come un elemento di stabilizzazione, ma questo non sembra possibile senza un cambiamento di mentalità che neanche lo stesso economista tedesco, per ora, viene. Le sue parole confermano come il MES non sia altro che uno strumento di strozzinaggio, un modo per farci affondare definitivamente dal punto di vista economico, ed appare incredibile che personaggio come Giavazzi , Reichlin e Stefano Feltri lo appoggino. Bisognerà ricordarsene , al momento giusto.
 

@221

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Complessivamente l'Italia avrebbe versato nei vari MES, EFSF e analoghi strumenti atti allo scopo di "aiutare i Paesi in difficoltà", istituiti dall'Unione europea nel corso degli anni, la somma di 60 miliardi di euro. (fonte Bankitalia)

MES, Rampelli: Ci vengano restituiti i nostri soldi

“Le condizioni per accedere al Mes erano state scritte in un’era che adesso è archeologica, spazzate via da una crisi pandemica che sta distruggendo popoli ed economie. Per questo il presidente Conte nella riunione dell’Eurogruppo di oggi reclami la restituzione dei fondi già versati dall’Italia per il loro utilizzo senza le condizionalità regolatorie scritte nell’a.c che sta per ante-coronavirus. Forse l’Ue non l’ha ancora capito. Ma ci ritroviamo all’anno 0 di una nuova società che necessita di nuovi strumenti. Se l’Europa non capisce che deve rinascere ora su nuovi impulsi si condanna all’eutanasia”.

E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.
 
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tontolina

Forumer storico
ma Conte ci è o ci fa?

Tarquinia, Giulivi attacca ancora più pesantemente il premier Conte: “Non sa di cosa sta parlando”
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Matteo Salvini con il sindaco di Tarquinia Sandro Giulivi

Posted By: Redazione Centrale 28 Marzo 2020

Il primo cittadino dopo l’ennesima burlata televisiva agli italiani: “Irricevibile la proposta di spendere il soldi del Fondo di solidarietà. Vengano utilizzati i soldi del Mes”. L’avvocato dei colletti bianchi ormai al delirio
TARQUINIA – A pochi minuti dal discorso del premier Conte che ha annunciato le misure a favore dei Comuni torna a prendere la parola il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi che critica aspramente gli interventi annunciati dal Presidente del consiglio dei ministri.

“Aver ascoltato il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte – afferma Giulivi – ci ha allarmato e preoccupa tutti i sindaci degli 8mila comuni d’Italia. Spostare l’attenzione del popolo sui sindaci è pericoloso così come è improponibile il contenuto della proposta del Governo.

Il trasferimento di 4,3 miliardi di euro ai Comuni anticipando il Fondo di solidarietà comunale è mandare in default tutti loro nel giro di pochi mesi. La struttura attuale del Fondo di solidarietà comunale è prevalentemente orizzontale, essendo alimentato esclusivamente dai comuni attraverso il gettito dell’imposta municipale propria, e non anche dalla fiscalità generale, come invece richiesto dalla legge n. 42 del 2009 in riferimento al fondo perequativo per le funzioni fondamentali”.

“Tale situazione – aggiunge il sindaco di Tarquinia – dipende dal fatto che la componente verticale, finanziata dallo Stato, di fatto è stata annullata dai tagli delle risorse del Fondo. Questo comporta che i trasferimenti complessivi (al netto delle compensazioni dei tributi soppressi) risultino negativi, ossia il comparto dei comuni finisce con il trasferire risorse allo Stato. Il presidente Giuseppe Conte sa di cosa sta parlando? Se il Governo anticipa questi soldi, con i quali i sindaci amministrano tra mille difficoltà nell’arco di un anno per poter affrontare le emergenze, a chi chiederanno i soldi quando sarà il momento di affrontare una spesa, anche la più banale?

Questa pandemia ha sicuramente scosso il nostro presidente del Consiglio che non ne ha azzeccata una, lasciando noi sindaci ad argine di un problema di portata mondiale.
La proposta di spendere questi soldi del Fondo di solidarietà è quindi irricevibile. ..........
non venga chiesto niente a noi sindaci e ai loro cittadini”.

“Annuncio iperbolico di 4,3 miliardi non suoi – conclude Giulivi – e una miseria, cioè 400 milioni destinati ad aiutare quei cittadini che in questi giorni di emergenza «non hanno soldi per fare la spesa». Siamo in guerra caro avvocato Giuseppe Conte, non saremo «le sue sentinelle sul territorio». Noi questo territorio lo difenderemo da Lei e da quell’Europa che doveva essere la nostra grande “madre” e che invece ha occhi solo per alcune nazioni”.



QUESTO E’ IL DOCUMENTO CHE PROBABILMENTE CONTE NON HA NEMMENO LETTO
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@221

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Dal blog di Franco Ferrè Così va il Mondo: cosivailmondo.wordpress.com/2020/03/23/una-finestra-sul-futuro-i-leaks-di-varoufakis/

Una finestra sul futuro: i Leaks di Varoufakis

23 marzo 2020 Dalla Grecia, visioni dall'albero

Da quando sono uscite le trascrizioni degli audio delle trattative tra governo greco e Troika del 2015 (pubblicate da Diem25, il partito dell’allora ministro delle finanze Yanis Varoufakis) ho passato ogni momento libero a leggerle e tradurle. Ogni tanto mi sono anche sentito gli audio, per cogliere l’atmosfera di quelle riunioni e quello che ne emerso è un racconto agghiacciante. E ‘un racconto che sembra parlare del passato di un altro paese, ma che in realtà potrebbe benissimo raccontare del futuro del nostro, di paese. E’ il futuro che ci aspetta se dovessimo chiedere soldi all’Europa, con la scusa del Coronavirus, attraverso il MES.

Mai come in questi giorni di clausura, prigionieri di un virus sconosciuto e degli errori del nostro governo, è necessario che più gente possibile sappia cosa realmente significa essere debitori dell’Europa, condizione che sembra essere l’ossessione dell’”uomo solo al comando” Giuseppe Conte e del Quisling 2.0 Gualtieri. E’ talmente clamorosa l’insistenza con cui ignorano ogni possibile (e disponibile) alternativa al chiedere soldi all’UE, da far pensare che forse era proprio quello fin dall’inizio il motivo per cui sono lì…

Costoro, nonostante la BCE abbia approvato un acquisto incondizionato di 750 miliardi di titoli pubblici emessi dagli stati UE, e nonostante la stessa UE stia precipitosamente abbandonando – sotto la paura del contagio e delle sue conseguenze economiche – ogni regola di austerità, continuano ad offrire una sciagurata adesione da parte dell’Italia al MES, chiedendo che non ci siano condizioni. Il che non è ammesso dalle regole del MES stesso… quindi delle due l’una: a) non ci daranno un ghello, oppure b) ce li daranno, ma vorranno mettere le mani sul ns bilancio (vuoi vedere che stanno pensando di compensare le perdite future da COVID-19 con entrate straordinarie, tipo BeniPubbliciItaliani?)

Nelle pagine del documento scaricabile dal link sotto riportato sono esposte le conseguenze che avrebbe tale sottomissione: un gruppo di burocrati senza volto che pretende di decidere ogni singolo aspetto della vita pubblica del tuo paese, sottoponendolo a “cure” letali di austerità espansiva e ignorando ogni controprova del loro fallimento (non dimentichiamo che quello firmato da Tsipras era il terzo Memorandum, e i primi due avevano già ridotto in miseria il paese negli anni tra il 2012 ed il 2014). I cinque mesi raccontati nel documento sono un continuo e sterile rituale in cui una parte (la Grecia) cerca di dimostrare che le misure dei precedenti accordi erano sbagliate e che ci vuole un nuovo accordo, mentre l’Europa risponde che l’austerità non ha funzionato perché “ci vuole più austerità”. E, alla fine, non si argomenta nemmeno più: c’è solo lo scontro di potere tra chi chiede un cambiamento e chi risponde “si fa come dico io”.

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Il momento emotivamente più significativo è nell’Eurogruppo del 25 giugno 2015, quando, dopo l’ennesimo tentativo di avvicinamento da parte greca alle richieste della Troika, Schauble prende la parola e, nel suo pessimo inglese, tra “um” e balbettii, stronca ogni ipotesi di accordo al grido di “ci sono sette differenze tra il Memorandum nostro ed il vostro (…) Niente soldi freschi (leggi: se dite no ai nostri tagli), niente terzo Memorandum”. Il prolungato gelo che scende in sala dopo il suo intervento vale più di mille parole. (dal minuto 24 circa del leak)

Quando la Grecia indice il referendum (sperando di perderlo, racconta chi c’era), i “falchi” rispondono che “il popolo greco non può decidere anche per gli altri popoli” (che, nella loro narrazione, gli hanno prestato i soldi). I ministri ripetono come un “mantra” che i loro rispettivi parlamenti non accetteranno mai una rinegoziazione del debito greco ed un ammorbidimento dell’austerità, ma sono loro i primi responsabili di questa rigida opposizione. Loro che, incapaci di spiegare che il debito greco (debito privato, si badi bene) era il corrispettivo delle esportazioni tedesche, hanno alimentato tutti i peggiori (e falsi) racconti sui greci “cicale” che sperperavano soldi non loro, solo per ottenere consenso politico. Quel consenso politico che ora li “intrappolava” nel rifiutare ogni concessione.

La durezza e profondità delle misure adottate nel terzo memorandum, sottoscritto da Tsipras all’indomani del NO del 61,3% dei greci (riportate in sintesi nell’ultima parte del documento, la versione completa è QUI) si commenta da sola e le conseguenze disastrose che ne sono derivate sono sotto gli occhi di tutti. L’ultimo, triste capitolo di questa vicenda… potrebbe essere il primo capitolo della nostra, se non fermiamo il Quisling che sta a Palazzo Chigi.

Leggete, e meditate.

Ora e sempre #STOPMES

Per il riassunto dei leaks di #DIEM25, clicca QUI

Per la traduzione delle trascrizioni complete, clicca QUI
 

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