Come fregare Mosca. La Polonia si prepara a un disastro ambientale nel Baltico (1 Viewer)

tontolina

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Come fregare Mosca. La Polonia si prepara a un disastro ambientale nel Baltico

© Sputnik. Igor Zarembo Mondo 14:53 16.11.2016(aggiornato 16:39 16.11.2016) URL abbreviato 302698053

Per dimostrare ancora una volta la sua indipendenza da Mosca,
Varsavia si prepara a riversare acqua di mare in una baia di acqua dolce che condivide con la Russia.
Sarà una rivincita veramente piccola, visto che sia i pesci della costa russa, sia quelli della costa polacca moriranno. ... [come dire... Ma quanto siamo cretini!]
Jaroslaw Kaczynski, leader in Polonia dallo scorso anno con il partito "Diritto e giustizia", era già abbastanza ambiguo da tutti i punti di vista, per le riforme che il suo partito stava mettendo in atto nella politica polacca.
Ora vuole anche mettersi al posto della natura.
Come riferiscono i media, Kaczynski ha annunciato che entro il 2020, al massimo entro il 2022, la Polonia scaverà un canale attraverso la striscia di terra baltica, che in Polonia chiamano Vislinskoj. Questa stretta striscia di terra separa dal mar Baltico per alcune decine di chilometri la baia di Kaliningrad. Kaczynski ha dichiarato che non presterà alcuna attenzione alle obiezioni russe.
La baia, questa stretta striscia di terra, è divisa in parti quasi uguali tra la Russia e la Polonia. Ed è ovvio che la Russia farà le sue obiezioni.
Il fatto è che Kaliningrad si trova in una baia naturale, dove l'acqua è dolce perché in essa sfociano le acque dei fiumi. Grazie ai fiumi, il livello dell'acqua nel golfo è più alto che in mare. Pertanto, essendo la baia situata più a nord rispetto al golfo del Baltico, l'acqua che vi si riversa è quella dolce mentre quella salata entra solo in piccole quantità. Vivono nel golfo decine di specie di pesci, piante e animali che per molti secoli si sono adattate a quel tipo di acqua. Non è difficile intuire cosa accadrà se un canale immetterà acqua salata: le alghe e i pesci moriranno. I pescatori e gli abitanti delle città polacche della costa meridionale della baia stanno già protestando, perché saranno loro, dopo l'attuazione del progetto, a dover raccogliere le carcasse dei pesci morti sulla sabbia, loro a dover sentire la puzza delle alghe in decomposizione.
Per Varsavia invece questa è una questione di principio. Perché la Polonia sarà in grado di dimostrare la sua piena indipendenza dalla Russia in questo modo. Perché per ora il passaggio nello stretto è controllato dalla Russia. Alla domanda come scavalcare la Russia il partito Diritto e Giustizia ha trovato una soluzione ed ecco, il canale è pronto! Quello che forse Varsavia ha in mente è di creare nella parte polacca della baia un porto militare per correre al tribunale della NATO e chiedere: la baia è adatta per le grandi navi, quelle basse e larghe? Oppure si tratta solo "uccidere" la baia, esclusivamente per fare dispetto alla Russia. I problemi locali, della popolazione polacca e delle sue proteste, ai politici polacchi non interessano, le ignorano, e non prevedono di rendere pubblico il dibattito sulla questione della costruzione del canale. Secondo le prime stime, il bilancio deve essere di circa un quarto di miliardo di euro. E le conseguenze previste sono il disastro ambientale che russi e polacchi dovranno dividere a metà. Perché non solo i pesci dei polacchi, ma anche quelli dei loro vicini russi, moriranno. Che piccola consolazione.

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tontolina

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Distruggeranno questa meraviglia.....
 

big_boom

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non e' un problema basta fare una diga sul confine cosi' i Polacchi potranno liberamente distruggere il proprio lago
 

tontolina

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Il vicepresidente della commissione Esteri della Duma Dmitry Novikov (Partito Comunista) ritiene che le autorità russe non debbano formulare dichiarazioni ufficiali in risposta all'idea nata dai deputati polacchi del partito al governo, secondo cui la Russia dovrebbe risarcire Varsavia.

Sabato alcuni esponenti del partito al governo in Polonia "Diritto e giustizia" avevano dichiarato che il proprio Paese non deve pretendere risarcimenti solo dalla Germania per i danni di guerra, ma anche dalla Russia.

Secondo il deputato Jan Mosinski, è giusta l'idea di "sedersi al tavolo e parlare di come implementare questi risarcimenti per danni di guerra". Il vice ministro della Giustizia Patryk Jaki a sua volta ha sottolineato che la Polonia dopo il 1945 ha "speso trilioni di zloty" per la ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Allo stesso tempo i politici ritengono che la Polonia abbia il diritto di chiedere compensazioni alla Russia.

"Se si parla di dichiarazioni ufficiali delle autorità russe non credo," — ha risposto Novikov alla domanda di RIA Novosti se la Russia debba rispondere a queste dichiarazioni provenienti da Varsavia.

"Anche se hanno difficoltà finanziarie, devono risolvere questi problemi con altri metodi." I politici polacchi cercano sempre la visibilità all'estero e all'interno del Paese", ha dichiarato il deputato. Novikov ritiene che, invece di ricordare gli eventi del 1921, i politici polacchi si ricordano solo gli eventi del 1945.

"Quando esattamente grazie all'Unione Sovietica e alla posizione sovietica alla conferenza di Potsdam in particolare nei rapporti con gli alleati nel dopoguerra, la Polonia ha ricevuto le frontiere che ha oggi", ha concluso il parlamentare.
 

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