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patatina 77

Creatore di UGC
Ho visto sul tg3 veneto che hanno fatto un esposizione, non ricordo dove, con 150 produttori di orchidee home made. C'è chi lo fa da 30 anni chi sulla scia del fenomeno si sta cimentando da subito con buoni risultati. Ovviamente per ottimizzare lo sforzo si dedicano alle specie più rare,
I produttori si stanno associando.
Credo che questa passione stia prendendo piede anche grazie allo sviluppo tecnologico. Mi pare una pianta che si presta bene alla coltura idroponica. Miss T se non hai posto valuta di fabbricarti una grow room,
 

patatina 77

Creatore di UGC
Allora... Le specie rare quanto costano? Io ho comprato la mia quest'anno a 5.99€ ed è la specie più comune. Come me penso facciano gli altri, poiché non sono sicuri di riuscire a farle sopravvivere comprano quelle da pochi euro. Per le specie rare con un prezzo media diciamo 15€,secondo te c'è mercato?

mmmm... chi parlava in quell'intervista diceva che difficilmente si sarebbe separato dalla propria rara orchidea. Un modo per alzare l'asticella. In effetti quando le cose sono rare è anche difficile parlare di prezzi.
Come in altri ambienti, quando sei al top non si tratta più di vendere il prodotto ma la propria bravura. Per esempio la cosa più banale scrivi un libretto "Miss T vi insegna le Orchidee facili", oppure giri per fiere eventi, oppure ti dai all'infuence "Miss T: ecco il my selection" oppure testiomanial pubblicitaria, per le mie orchidee da campione uso fertilizzanti fuffagest. Oppure fai le live su youtube mentre curi le piante e fai monologhi in stile Gianfranco funari e rispondi nei commenti solo a chi effettua donazioni, in stile Favij.
 

Claire

ἰοίην
Grazie per le indicazioni preziosissime. Ne faccio tesoro!

Vorrei acquistarne altre, di colore e tipo diversi.
 

patatina 77

Creatore di UGC
la prima cosa da valutare sarà che acqua usare, dipende da quanto dura è l'acqua da te, da me è dura, lasciando asciugare le stoviglie restano macchie di calcare evidenti e nelle ciotoline dell'acqua delle gattine se ne accumula parecchia. una soluzione potrebbe essere quella di lasciar riposare l'acqua prima di usarla, ma non so se 1 o 2 gg sono sufficienti o no. l'altra soluzione è quella di comprare l'acqua demineralizzata, costa un po' ma penso che si possa fare metà e metà con acqua di rubinetto. in caso di acqua demineralizzata è necessario comprare un concime.

del substrato invece non so niente, penso che sia solo un supporto fisico che non svolga funzioni chimiche ma solo di garantire la giusta aerazione alle radici. ho visto che poi le radici tendono a uscire dal contenitore trasparente e che in diversi tutorial le tipe hanno praticato dei fori sulle pareti del contenitore di plastica e pensavo di farlo anche io, ma in questo periodo il clima è molto secco, forse non c'è bisogno, ho pensato che controllare se cè umidità sulle pareti dello stesso possa essere un indizio valido.... se le tipe dei tutorial vivono ai tropici probabilmente c'è umidità sopra 90% molto spesso, ma da noi...? buuuu :)

Per sapere la durezza del'acqua basta guardare le analisi dal sito del fornitore. Dalle mie parti è 19° gradi francesi, buono è 15 la ciottolina con l'alone starà ad almeno 25 gradi. Sulle analisi ci sta pure il <ph di solito intorno a 7 e ci sta la conducibilità elettrica che rappresenta i sali disciolti. Più sali più conducibilità elettrica penso per via dei cationi ioni e via discorrendo. Si misura in microsiemens o millisiemens. Occhio che se usi il fertilizzante liquido per far la dose devi guardarlo. Una pianta non sopporta un EC conducibilità superiore a 2000 microsiemens quindi se l'acqua sta a 1200 puoi aggiungere poco fertilizzante rispetto a un acqau con 500 microsiemens sennò se sfori sprechi concime e rischi di mandare la pianta in crisi. Con l'acqua distillata in effetti hai "spazio " 100% per il concime.

Ma direi che la soluzione più semplice ed economica è accumulare l'acqua piovana
 

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