Mi piace molto, e riporto di seguito, la definizione data dalla penna di Lory che merita molto più di tanti critici improvvisati:
"
proposta originale e interessante che vive di luce propria e con una propria autonomia artistica, in particolare per chi è orientato alla fotografia".
Proprio su questo tema ci siamo interrogati io e Docbol tempo fa. Certo questa non è la prima esperienza in tal senso, Giustino ad esempio è stato il primo a parlare e fare "arte partecipata" indirizzata a persone a volte bisognose e comunque con una forte connotazione al sociale, ma perché mai il mondo dell'arte e parlo di quello che muove i grandi capitali, non ha mai destinato un focus strutturato o comunque fatto nascere e prosperare un progetto similare e duraturo?
È una domanda che ha innumerevoli risposte e sfaccettature, ma certamente questa esperienza mostra la fattibilità di questa strada e senza necessariamente ipotizzare grandi budget se, ovviamente, i vari soggetti ci mettono tutti del loro.
Ma proseguiamo con gli scatti, devono essere loro a parlare.