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winston wolf

Forumer attivo
10/03/2020
Il Sole 24 Ore
Pagina 17

Cmc balla da sola Al lavoro sul rilancio

Cmc ha scelto una strada tutta sua, lo ha fatto quando ha deciso di mettere nero su bianco un piano di concordato che rilanciasse la società. E oggi, possibilmente, ancor più di prima l' obiettivo non è mutato: «La società è fortemente impegnata nel consolidamento del piano concordatario con l' obiettivo del proprio rilancio industriale», ha spiegato. Insomma, le voci che più volte si sono rincorse, rispetto a una potenziale adesione a Progetto Italia, al momento non avrebbero riscontro. «L' ipotesi di aderire al cosiddetto Progetto Italia non è mai stata presa in considerazione, nè Cmc è mai stata interessata ad alcuna operazione di acquisizione da parte di altre imprese», ha sottolineato l' azienda. Che, tornando al tema del rilancio, ha realizzato un primo concreto passaggio venerdì scorso con il via libera dei bondholder alla proposta di concordato. I commissari nominati dal Tribunale di Ravenna avevano depositato la loro "clean opinion" il 25 gennaio 2020 ed una successiva integrazione il 4 marzo 2020. Sul fronte industriale la società è in fase di definizione di un' importante aggiudicazione in Sudafrica per un lavoro autostradale dal controvalore di 200 milioni di euro nella zona di Durban. (R.Fi.
 
Ciao,
io li chiamo "padroncini", in realtà sono i creditori chirografari "non finanziari" (es. pavimentisti, idraulici, architetti, e fornitori più strutturati ) : nel data room c'è il loro elenco.E' sconfinato.
Devono votare anche loro con un'assemblea speciale.(non so se l'hanno già fatto).
L'11 Marzo vi sarà l'assemblea generale degli obbligazionisti, dove i 2 rappresentanti eletti nelle rispettive assemblee speciali formalizzeranno (serve il consenso di entrambe le assemblee) se il piano verrà o meno accettato. I creditori chiro finanziari oggi hanno detto sì.
Ti ringrazio per la risposta.
 

winston wolf

Forumer attivo
11/03/2020
Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
Pagina 8

Il virus non ferma l' udienza per Cmc Oggi attesi i creditori - di ANDREA TARRONI
Il presidente del tribunale: «Procedimento urgente. Impossibile avvisarli in tempo per un rinvio»
RAVENNA L' adunanza dei creditori che si dovranno esprimere sul piano di concordato per il salvataggio di Cmc oggi si terrà, nonostante il Coronavirus. Lo ha disposto, in applicazione delle eccezioni riguardanti il decreto legge dell' 8 marzo che ha di fatto reso l' intero Paese una zona rossa, il presidente del tribunale di Ravenna Roberto Sereni Lucarelli.
Un appuntamento del resto fondamentale per la continuità di azione del colosso cooperativo delle costruzioni, che venerdì aveva salutato con soddisfazione il via libera dei bond -holder. Gli obbligazionisti infatti, che detengono da soli un terzo del debito che ha portato Cmc in una difficile situazione finanziaria, si erano già espressi in maniera positiva sul piano concordatario approntato da Mediobanca assieme allo studio Trombone, con lo studio del professor Andrea Zoppini e l' avvocato Fabrizio Corsini come consulenti legali e che aveva trovato approvazione con "clean option" da parte di Antonio Gaiani, Luca Mandrioli e Andrea Ferri, nominati dal tribunale nel dicembre 2018 come commissari dal tribunale di Ravenna.
Un centinaio i creditori Oggi quindi si dovrà aprire l' udienza che consentirà l'espressione dei vari soggetti creditori di Cmc e che sono ufficialmente un centinaio, provenienti anche dall'estero. Del resto, al di là delle disposizioni di emergenza, non possono non tenersi «tutti i procedimenti la cui ritardata trattazione può produrre un grave pregiudizio alle parti - si legge nella lettera inviata da Lucarelli ai soggetti convocati per stamani -. Nel ca so di specie, l' estrema complessità della procedura ed il gran numero di creditori, anche esteri, che sarebbe impossibile avvisare di un rinvio con così breve preavviso, rende certamente sussistenti le condizioni per la dichiarazione di urgenza».
L' adunanza in Corte d' Assise Il presidente ha disposto che «l' adunanza si terrà nell'aula di Corte d' Assise che per le sue ampie dimensioni appare tale da scongiurare assembramenti eccessivi». Il giudice deciderà, avviata l' udienza, se e quanto tenerla aperta e per quanti giorni procrastinarla.
Al termine dell' ultima data di rinvio, i creditori avranno 20 giorni per esprimere il voto. Difficile pensare quindi, data la procedura, che possano crearsi particolari concentrazioni di pubblico all' udienza. Ma la data decisiva per Cmc è sempre più vicina.


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