willyVM
Forumer storico
L'obbiettivo del 70% in parlamento è quasi raggiunto !
Molti non lo crederanno - in particolar modo fra i detrattori -, ma già da molto tempo anche le grandi firme dei quotidiani a tiratura nazionale scrivono della fuffa.
La repubblica.it
La catena di S.Antonio che porta ai creduloni
MEA culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Per non aver partecipato alla straordinaria convention della COEMM alla Chiamata del Porto, alcuni mesi fa. Non so come mi sia sfuggita, e ho perso l'occasione della mia vita. Userò il flagello penitenziale non appena scritte queste righe, sperando che mi si ripresenti una prossima occasione per fare ammenda. Già, perché in questo mondo dove si fa fatica a sbarcare il lunario, c'è un'associazione benefica, un paladino della giustizia sociale, un mecenate illuminato che ti può aiutare economicamente, senza chiederti niente in cambio. Oddio, non è proprio così. Ti chiede solo un euro, uno solo al mese, il costo di un caffè, e che cosa vuoi che sia, in cambio di un vitalizio di ben 1.500 euro al mese. Sì, avete letto bene, 1.500 euro mensili finché morte non vi separi da questa valle lacrimosa, e vi conduca alla fine dei tempi a quella di Giosafat. Una moltiplicazione di denaro che avrebbe fatto impallidire i cinquemila presenti sul lago di Tiberiade con nostro Signore alle prese con pochi pani e pochi pesci. Altro che reddito da cittadinanza! Diamo un nome a questa entità, che non saprei come altro definire: COEMM, acronimo per Comitato Etico per un Mondo Migliore. Non lo finanziano gli uomini più ricchi al mondo come Bill Gates, Warren Buffet o Ingvar Kamprad (che tutti conoscono come Ikea Man), ma, miracolo, si autofinanzia.
SEGUE A PAGINA VI
NON sto scherzando: è quanto asseriscono i conduttori/fondatori di COEMM. I quali, attraverso convention come quella che mi sono perso e il passa parola, pare siano riusciti a convincere centomila persone (forse più forse meno, i dati sono riservati) a versare il famoso euro, il che significa incassare centomila euro al mese. Ma per centomila fortunati utenti che incassano 1.500, occorrono centocinquanta milioni mensili. Eppure pare che qualcuno li abbia presi (organizzatori a parte, che se li meritano tutti). Abbandonata la pancia credulona e innestato il meccanismo razionale del cervello, le schede della memoria mi hanno ricordato che tutto questo è stato già fatto e sperimentato da un italiano, mr. Charles Ponzi, negli anni 20, in America. Uno dei più gradi truffatori della storia: lui, mica la COEMM. Si chiama anche catena di Sant'Antonio (da Padova o il Santo Abate d'Egitto?), metodo illegale che tutti conoscono e in cui molti ancora cascano. D'altra parte si sa che la mamma degli allocchi è una fattrice senza sosta. Da piccolo avevo inventato anch'io un sistema per fare soldi che proposi a mia madre. Se ogni italiano mi avesse dato una lira, ci saremmo potuti comprare una casa, e che casa!
All'epoca non capii perché mia madre si mise a ridere così tanto da non riuscire più a continuare gli esercizi al pianoforte.
Questa mia infantile idea è invece diventata patrimonio della COEMM, che pare trovi nella Liguria un terreno particolarmente fertile: gira infatti voce che prossimamente sarà nel Tigullio a far proseliti. Questa volta non me li voglio perdere, un'occasione così ghiotta non me la lascio più scappare.
Non per dare un euro, ma per divertirmi a guardare in faccia quelli che lo fanno.
La catena di S.Antonio che porta ai creduloni - la Repubblica.it
Molti non lo crederanno - in particolar modo fra i detrattori -, ma già da molto tempo anche le grandi firme dei quotidiani a tiratura nazionale scrivono della fuffa.
La repubblica.it
La catena di S.Antonio che porta ai creduloni
MEA culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Per non aver partecipato alla straordinaria convention della COEMM alla Chiamata del Porto, alcuni mesi fa. Non so come mi sia sfuggita, e ho perso l'occasione della mia vita. Userò il flagello penitenziale non appena scritte queste righe, sperando che mi si ripresenti una prossima occasione per fare ammenda. Già, perché in questo mondo dove si fa fatica a sbarcare il lunario, c'è un'associazione benefica, un paladino della giustizia sociale, un mecenate illuminato che ti può aiutare economicamente, senza chiederti niente in cambio. Oddio, non è proprio così. Ti chiede solo un euro, uno solo al mese, il costo di un caffè, e che cosa vuoi che sia, in cambio di un vitalizio di ben 1.500 euro al mese. Sì, avete letto bene, 1.500 euro mensili finché morte non vi separi da questa valle lacrimosa, e vi conduca alla fine dei tempi a quella di Giosafat. Una moltiplicazione di denaro che avrebbe fatto impallidire i cinquemila presenti sul lago di Tiberiade con nostro Signore alle prese con pochi pani e pochi pesci. Altro che reddito da cittadinanza! Diamo un nome a questa entità, che non saprei come altro definire: COEMM, acronimo per Comitato Etico per un Mondo Migliore. Non lo finanziano gli uomini più ricchi al mondo come Bill Gates, Warren Buffet o Ingvar Kamprad (che tutti conoscono come Ikea Man), ma, miracolo, si autofinanzia.
SEGUE A PAGINA VI
NON sto scherzando: è quanto asseriscono i conduttori/fondatori di COEMM. I quali, attraverso convention come quella che mi sono perso e il passa parola, pare siano riusciti a convincere centomila persone (forse più forse meno, i dati sono riservati) a versare il famoso euro, il che significa incassare centomila euro al mese. Ma per centomila fortunati utenti che incassano 1.500, occorrono centocinquanta milioni mensili. Eppure pare che qualcuno li abbia presi (organizzatori a parte, che se li meritano tutti). Abbandonata la pancia credulona e innestato il meccanismo razionale del cervello, le schede della memoria mi hanno ricordato che tutto questo è stato già fatto e sperimentato da un italiano, mr. Charles Ponzi, negli anni 20, in America. Uno dei più gradi truffatori della storia: lui, mica la COEMM. Si chiama anche catena di Sant'Antonio (da Padova o il Santo Abate d'Egitto?), metodo illegale che tutti conoscono e in cui molti ancora cascano. D'altra parte si sa che la mamma degli allocchi è una fattrice senza sosta. Da piccolo avevo inventato anch'io un sistema per fare soldi che proposi a mia madre. Se ogni italiano mi avesse dato una lira, ci saremmo potuti comprare una casa, e che casa!
All'epoca non capii perché mia madre si mise a ridere così tanto da non riuscire più a continuare gli esercizi al pianoforte.
Questa mia infantile idea è invece diventata patrimonio della COEMM, che pare trovi nella Liguria un terreno particolarmente fertile: gira infatti voce che prossimamente sarà nel Tigullio a far proseliti. Questa volta non me li voglio perdere, un'occasione così ghiotta non me la lascio più scappare.
Non per dare un euro, ma per divertirmi a guardare in faccia quelli che lo fanno.
La catena di S.Antonio che porta ai creduloni - la Repubblica.it
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