clemm coemm (3 lettori)

Sissa

Forumer storico
Forse ho perso per strada qualcosa, ma se non ricordo male le trombe suonarono non perché LUI fosse stato convocato in tribunale, come denunciato, piuttosto che come denunciare del Sig. Masoni.
Inoltre fornì l'elenco di una serie di detrattori, che avrebbero dovuto "a breve", comparire in tribunale. Se i presenti in tale lista volessero informarci degli sviluppi gliene saremmo grati.
Soprattutto i Sig.ri Lo Manzo e Madre Canepa.
Infine vorrei sapere dove il Sig.Zanatta scrive che LUI è finito in galera. Dal post si capisce che in galera c'è finito il compare di partito.
Oltre a non saperlo scrivere, neppure sa leggere l'italiano.

E' una tecnica fare la vittima per poter dire poi una frase da eroe, come quella di intimidire. Tecnica che non insegnano certo dove rilasciato le vere lauree
 

Sissa

Forumer storico
Il dissenso sulla informazione libera. | Gallura News

Vedi l'allegato 536108
Al solito, si agisce con le minacce, poi si passa alle querele. E basterebbe raccontare la verità dei fatti.
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Il dissenso su chi produce libera informazione è sempre più marcato e stizzito. Oggi, essere liberi provoca mal di pancia in coloro che non accettano qualcuno che cerca solamente di far emergere la verità dei fatti e delle cose. Il perché è presto detto, non piace quando una voce non allineata si vuole accertare di come stanno le cose e della verità che si cerca di trovare, qualsiasi siano le ragioni per farlo.

La fase successiva verso le voci fuori dal coro, definite scomode, è quella intimidatoria e legale. Si passa dalle minacce alle querele per provare a far desistere chi della verità dei fatti sta solo cercando la conoscenza. Alternative per chi per indole, se non per mestiere, ve n’è solo una, continuare a raccontare quei fatti sulla base di prove incontestabili e documentazione acquisita.

Nonostante esistano le norme costituzionali sulla libertà di stampa e sulla manifestazione del pensiero, le sponde sicure si cercano lo stesso. Perché gli interessi in ballo sono a volte enormi e nessuno si deve frapporre tra “il potere e suo interesse”. Men che meno una piccola vocina fuori dal coro che non ha, né cerca, santi nel paradiso dei poteri, piccoli o grandi che siano.

La voce roboante del potere presume di avere il diritto di sovrastare anche le norme costituzionali e quindi, sorretto da appoggi politici e ingerenti, cerca di spianarsi la strada contro ogni voce oppositrice. Fastidiosa come mosca, incorruttibile, poco disposta ad accettare compromessi, la voce oppositrice va in cerca solo della verità non delle vendette. Dovrebbe essere il compito della stampa, ritenuta libera nelle norme ma non nei fatti. Non a caso, l’Italia viaggia al 43° posto nel mondo, una classifica che la dice lunga sulla gestione dell’informazione nel nostro paese.

Dissenso e paura, concetti antitetici
Quando il potere cerca di gestire il dissenso, può ottenere risultati di natura opposta. Quello che “il potere” si augura è un accomodamento che metta il dissenso in letargo. Quando parliamo di potere, non dobbiamo pensare soltanto a chi occupa la “stanza dei bottoni”. Dobbiamo pensare alle mille sfaccettature del potere, alle seconde e alle terze linee di esso, alle cosiddette “zone grigie” che vanno identificate con l’anticamera del potere, e che difficilmente sono riconoscibili.

Il sentimento che scaturisce quando la pressione del potere si fa violenta, è la paura, concetto in se antitetico rispetto a chi intende portare avanti il suo lavoro di ricerca e verità. La paura è uno stato d’animo legittimo ma è anche consapevolezza che esiste il coraggio, la molla che tutto risolve se armati e corazzati non solo di buona volontà e ardimento ma anche di oggettività delle informazioni che si hanno. Qualcuno ha definito la paura come “la briglia elettorale”, cosa significhi tale concetto è facilmente intuibile. E’ quella morsa che cerca di stringere chi produce informazione per condurlo nell’alveo politico del potere. Le astuzie di chi pratica questo perverso “modus operandi” sono tante e tutti le conoscono. Sono promesse, aiuti, sostegni, a volte anche soldi. E questi tempi grami dove la povertà impera, sono terreno ideale per tale modello operativo che conosciamo molto bene.

Il dissenso sulla informazione libera
Per il Centro di Coordinamento delle attività di monitoraggio sugli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, nel 2017 sono stati 126 gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.
Vedi l'allegato 536109

È un periodo oscuro quello che stiamo attraversando, e non solo in Italia. Oscuro perché viviamo un clima di odio diffuso che alimenta nuovi razzismi e fascismi pericolosi, oltreché sottostimati nelle loro potenzialità. Fascismi che vestono i panni della democrazia formale, razzismi che soffiano su paure, povertà e crisi economica, sociale, culturale, sventolando lo spauracchio degli stranieri rappresentati attraverso false notizie create ad arte.

Questo clima diffuso ha pesanti ricadute su libertà di stampa e diritto dei cittadini ad essere informati.

I dati estratti da Arci.it sono impietosi e veritieri. La verità fa male solo a chi la vuole nascondere non a chi la deve estrarre tra mille difficoltà e bocche chiuse. Non bastasse questo clima da paese sotto tirannia, le istituzioni ammoniscono i dipendenti della sanità sarda a rilasciare dichiarazioni, la briglia anti democratica, da regime, che è oggetto di interrogazione parlamentare dell’on. Lapia che afferma “Benché giuridicamente legittima e conforme al codice di comportamento dei dipendenti pubblici, la circolare trova un limite nel principio costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero. Ricordo ai dipendenti che un’eventuale sanzione disciplinare sarebbe impugnabile davanti al giudice del lavoro. Se sono rispettati i limiti della veridicità, dell’interesse pubblico a divulgare la notizia, senza espressioni di per sé ingiuriose, il diritto di critica del lavoratore non può essere sanzionato neanche sotto il profilo disciplinare”.

Il dissenso impone una scelta
Quando si parla di questo argomento, spesso viene in mente l’immagine del temerario Don Chisciotte, e questo lavoro di informazione assomiglia tanto all’inutilità di andare contro potenziali nemici. In realtà, non sono nemici personali semmai negatori della verità. E se qualcuno ti impedisce di arrivare a determinare quella verità, non ci sono due scelte ma una sola. Andare avanti e cercare, a tutti i costi, di farla emergere. Anche se farà male, in primis a noi stessi, e produrrà effetti in chi la verità la deve subire. Ecco un altro devastante effetto dell’informazione: la verità che si subisce. La potenza etica della verità però vola al di sopra di qualsiasi intimidazione, minaccia o querela. Chiunque metta bavagli o querele contro la potenza della verità, si rassereni. La paura fa morire due volte e personalmente morirò una sola volta.


Tutta la mia solidarietà al Sig. Masoni, poter manifestare un pensiero è la prima condizione per essere liberi, gli auguro che tutti i sardi vogliano esserlo
 

willyVM

Forumer storico
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Maurizio Sarlo
18 NOVEMBRE 2019

omississ. . .


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Con tale incontro, avremo modo di fare anche il punto della situazione di tutto quello che ruota attorno al Programma PVU.

PVU, pensaci tu.

Link per accedere all’incontro.
Fino ad esaurimento posti.

https://forms.gle/7Cu9SNN4gC5V9ko3A

Vedi l'allegato 536097

Il Segretario PVU Non è Dott. lo ha detto anche lui !
Perchè insistere ?
Fa titolo per attirare più gente?
 

willyVM

Forumer storico
E' la forma di sudditanza di chi fa le locandine, alla fine diranno che aveva un altro significato altrimenti avrebbero scritto Dott. non Dr.


Posso convenire che vi sia una forma di sudditanza , ma Le due abbreviazioni dott. e dr. sono usate indifferentemente al posto della parola "dottore": è vero che nel linguaggio comune si utilizzano per indicare chi svolge la professione di medico, ma bisogna precisare che il titolo di "dottore" appartiene a chiunque abbia una laurea, in qualunque disciplina. Capita di frequente infatti trovare aggiunta, nell'intestazione delle ricette, nella carta intestata, nei biglietti da visita dei medici, oltre alla dizione dott. o dr. Pinco Pallino, la specificazione della qualifica (ad es. medico generico, medico chirurgo, pediatra, neurologo, ecc.) proprio per rendere chiara la professione effettivamente svolta, che non sarebbe trasparente soltanto attraverso l'abbreviazione, dott. o dr. che sia. Tutte e due le abbreviazioni dott. e dr. (sempre col punto) sono attestate nei dizionari italiani e si possono utilizzare indifferentemente. È vero che dr. deriva dall'inglese, ma la trasparenza della sigla, dovuta alla forma simile delle due parole in italiano ed in inglese, ne ha favorito la diffusione e l'uso.

fonte :

Dott. e Dr.: che differenza c'è tra le due abbreviazioni e quale si deve usare per riferirsi a chi svolge la professione di medico? - Consulenza Linguistica - Accademia della Crusca
 

Sissa

Forumer storico
Posso convenire che vi sia una forma di sudditanza , ma Le due abbreviazioni dott. e dr. sono usate indifferentemente al posto della parola "dottore": è vero che nel linguaggio comune si utilizzano per indicare chi svolge la professione di medico, ma bisogna precisare che il titolo di "dottore" appartiene a chiunque abbia una laurea, in qualunque disciplina. Capita di frequente infatti trovare aggiunta, nell'intestazione delle ricette, nella carta intestata, nei biglietti da visita dei medici, oltre alla dizione dott. o dr. Pinco Pallino, la specificazione della qualifica (ad es. medico generico, medico chirurgo, pediatra, neurologo, ecc.) proprio per rendere chiara la professione effettivamente svolta, che non sarebbe trasparente soltanto attraverso l'abbreviazione, dott. o dr. che sia. Tutte e due le abbreviazioni dott. e dr. (sempre col punto) sono attestate nei dizionari italiani e si possono utilizzare indifferentemente. È vero che dr. deriva dall'inglese, ma la trasparenza della sigla, dovuta alla forma simile delle due parole in italiano ed in inglese, ne ha favorito la diffusione e l'uso.

fonte :

Dott. e Dr.: che differenza c'è tra le due abbreviazioni e quale si deve usare per riferirsi a chi svolge la professione di medico? - Consulenza Linguistica - Accademia della Crusca

Verissimo, l'ha pure detto che non è laureato, bisogna avere una dignità col meno davanti per continuare a scriverlo
 

kok90

o COSì...o POMì
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Maurizio Sarlo
19 NOVEMBRE 2019

Crediti Formativi COEMM.
E Micro Credito Sociale (MCS)!


Nell’obiettivo di contribuire a creare in Italia una nuova coscienza civile e sociale, il cui etico fine è quello di raggiungere una collettiva ECONOMIA REALE e CIRCOLARE; ed altresì, nel computo di quanto già promosso, in altre nostre conferenze, ripetiamo quanto segue:
- chi partecipa agli eventi ufficiali* COEMM e ora anche ConSì e PVU (*ovvero solo quelli indicati nei miei post), riceve, e può inserire nel “suo conto di conteggio riservato”, il numero di CREDITI FORMATIVI donati con i post ufficiali e previsti nell’ultimo Regolamento COEMM.
- Tali Crediti Formativi, non appena prende avvio il Micro Credito Sociale - e vi dico che tale avvio ci sarà, malgrado tutto e tutti - potranno valere ai fini della continuazione a ricevere il suddetto MCS, anche nei mesi successivi alla prima erogazione.


Chiunque non prende sul serio o non si fida di quanto abbiamo fatto di socialmente utile fino ad oggi, e di quanto continueremo a fare, poi però, non dovrà lamentarsi di dover perdere del tempo a recuperare quello perduto (... a pensar male).

Siamo e saremo, sempre, eticamente inflessibili, pur con i nostri inevitabili errori organizzativi, in quanto, chi non si avvede dei veri errori e drammi che il “politichese” riversa sulle Collettività più deboli, diventa un Essere Umano che ignora e, addirittura, talvolta, si permette anche di giudicare chi è invece alla ricerca di “elevare coscienze” assopite da miriadi di falsità, dell’atavico e ignorante “bailamme” sociale; ovvero:
- bailamme televisivo
- bailamme giornalistico
- bailamme da Bar Spor
- bailamme politico

I veri disastri della realtà - almeno per una maggioranza del Popolo Italiano - li si vivono proprio per il suddetto “bailamme” sociale, che è poi causa principale per l’ignoranza popolare con la quale si crea quello politico.

La politica, quella con la P maiuscola, deve diventare il comparto di eccellenza delle eccellenze! Ogni Italiano che vuole essere onesto con se stesso e verso gli altri, deve iniziare ad interessarsi della buona Politica e attivarsi a renderla finalmente degna del Terzo Millennio d.c.!
Non ci sono se o ma!

Dico spesso: sbagliando politica, si attivano meccanismi perversi dell’attuale disequilibrio sociale, il quale, oggi, è ben evidente, almeno ai cuori ed agli occhi di quelli che sanno discernere fra Politica positiva e quella negativa.

Quindi, anche per i partecipanti agli incontri dei prossimi 24/11 in Sardegna e 01/12/2019 in Sicilia, potranno contare sull’erogazione di ben 500 Crediti Formativi COEMM per ogni partecipante all’evento.

La stessa quantità vale anche per i due appuntamenti precedenti del 05/10 di Bologna e del 10/11 di Avella (SA).

Ripetere giova: malgrado incomprensioni di troppi, noi continuiamo ad insistere e a credere in quello che facciamo.
Abbiamo detto, fin dal primo Salotto Solidale, COME SI SAREBBE POTUTO CONVINCERE I MECENATI E FARE IN MODO CHE IL LORO EVENTUALE INTERVENTO VERSO GLI ADERENTI AI CLEMM DIVENISSE SICURO E IN PERFETTO ALLINEMANETO CON LE ATTUALI LEGGI COSTITUITE.

Con saggezza, tempo, creatività ed altrettante fatiche, stiamo per raggiungere l’obiettivo. Chi ce lo ha permesso, si senta un vero EROE di questa nostra visione programmatica; visione che ci porterà a costruire alla fase del Nuovo Umanesimo!

Secondo noi, solo i migliori Italiani potranno creare questa nuova fase da “Paradiso in Terra”: quegli EROI che diventano l’Uno che cambia il Novantanove! Vedrete presto.

Oggi, si deve e si può!
Maurizio Sarlo
 

willyVM

Forumer storico
- Tali Crediti Formativi, non appena prende avvio il Micro Credito Sociale - e vi dico che tale avvio ci sarà, malgrado tutto e tutti - potranno valere ai fini della continuazione a ricevere il suddetto MCS, anche nei mesi successivi alla prima erogazione.

Il mau è carico come la molla di una sveglia ! Sforna un pappone al giorno, come il pane fresco :rotfl::rotfl::rotfl:

Qialsiasi cosa scriva per i clementinis va sempre bene come : ai fini della continuazione a ricevere il suddetto MCS . . .

Vorrebbe dire che il MCS te lo danno ogni mese AHAHAHAAH si giù per la schiena :rotfl::rotfl::rotfl:
 

kok90

o COSì...o POMì



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La farsa del Coemm e del PVU, l'imbroglio di un faccendiere truffatore.

Il Cazzaro,

Pubblico questa nota di Daniele Zanatta, un amico piemontese che segue da anni la vicenda Coemm-PVU, oggi ridotta ad una serie incontenibile di alienati mentali dediti allo spaccio di credulità a buon mercato. Una truffa gigantesca che nasce da 4 anni e oltre e che si riproponeva di erogare un regalo di 1.500 € a ciascun aderente in cambio di un solo euro al mese. La moltiplicazione dei pani e dei pesci 3.0 per beoti rincoglioniti. La mega truffa è divenuta oggi una serie di consorzi dove la posta in palio sono gli immobili degli iscritti. Come dire, se fallisce il consorzio, cosa non probabile ma certa, sti patacconi ci rimettono anche i loro beni. Contenti loro!

Spiegato in tutte le salse e in ogni lingua, persino quella aliena, la truffa è oggi ridotta a qualche decina di migliaia di impenitenti sodali che millantano le meraviglie in essere del futuro apparentamento col Popolo della Famiglia del torvo Adinolfi.

Si, avete capito bene, quello della teoria gender. Il gender è un neologismo (prestito linguistico dall’inglese gender theory) coniato in ambienti conservatori cattolici negli anni novanta del XX secolo per riferirsi in modo critico agli studi di genere. Chi fa uso di tale espressione sostiene che gli studi di genere sottendano un progetto predefinito mirante alla distruzione della famiglia e di un supposto «ordine naturale» su cui fondare la società. In sostanza l’espressione teoria del gender è un termine ombrello usato come parola d’ordine d’opposizione ai movimenti femministi e LGBT e alle lotte, rivendicazioni, saperi e teorie che tali movimenti hanno elaborato e prodotto.

Il cazzaro verde bile, di Daniele Zanatta
«Il cazzaro. Sappiamo come oggi di cazzari pubblici è piena l’Italia. In politica, nello spettacolo, negli ambienti di lavoro. Il cazzaro verde fa parlare di sé nel bene e nel male ma soprattutto nel male. Il più nominato al momento è sicuramente Salvini che con le sue uscite pubbliche, vedi quella sugli ospedali aperti di notte solo in Veneto, dimostra quanto sciattume intellettuale riversa sulla sua plebaglia ignorando quanto ciarlatano lui stesso sia.

Ma ne abbiamo un altro, molto ma molto più piccolo e miserabile, subdolo, un artista della menzogna, a capo del PBA Premiato Bufalificio Associati dove confluiscono in un melmoso consorzio, associazioni e pseudo partiti, il coemm e il PVU ( partito valore umano). Un fallito della politica che in tanti anni ha vivacchiato in formazioni che nemmeno l’oratorio, nonostante l’intercessione divina di Don Bosco e i salesiani, lo hanno filato. ( a questa sezione del blog tutti gli articoli di questi anni)

Per chi mi legge la prima volta, stiamo parlando di Maurizio Sarlo, sedicende dottore, capo indiscusso della cricca, rastrellatore di donazioni e contributi ad minchiam, osannato e riverito da uno stuolo di fanatici belanti e leccanti in attesa di ricevere 1500 euro al mese. Promessi da 4 anni, senza fare una beata minchia se non riunirsi una volta al mese per chiedersi quanto si è pirla e discutere come scolaretti da terza elementare il tema del mese ordinato dalla maestrina psycopsicologa, complice del guru.

Il cazzaro finito nelle indagini di GdF e Procure e anche in una interrogazione parlamentare
Quanto riportato, è tutto regolarmente riportato in un dossier facente parte di una recente interrogazione parlamentare ad opera del senatore Elio Lannutti, atta a denunciare scandali e bufale perpetrati in questi anni sulle spalle di poveri ingenui. Ma il cazzaro verde bile, schiumante di rabbia repressa, è andato oltre. Ha vestito i panni di un malato incapace di intendere e molestare e si è cimentato a rispondere pubblicamente ad un mio commento, tra l’altro tra i più moderati, dove si evidenziava, nero su bianco, tutta l’incapacità di portare avanti l’effige di un partito. Un’accozzaglia di inetti, sospinta da dilettanti allo sbaraglio ed un segretario che ha della verità una visione paradossale quanto onirica. I precedenti politici parlano di 0,14%, e Sarlo si becca zuppe su zuppe ad ogni tentativo di partecipare a qualsivoglia tornata elettorale.

Contento di dimostrare di non conoscere la lingua madre sparacchia sui sui allevamenti che pascolano su facebook una lamentosa, presunta quanto ridicola persecuzione nei suoi confronti. Forse, noncurante del fatto che chi racconta menzogne minuto per minuto non può sfuggire dall’implacabile giudizio di chi, come l’opinione pubblica, lo svergogna quotidianamente.

A suo dire, io avrei scritto che Re Sarlo appartenga alla mafia! Vi giuro ho fatto una risata da mal di stomaco.

Il cazzaro verde interpreta a suo modo una frase per rafforzare il suo plebiscito tra i seguaci cazzari
Sarlo potrebbe appartenere alla mafia come uomo delle pulizie. Capisco non sia dottore, anche se millanta di esserlo, ma non saper leggere come uno scolaretto di prima elementare fa davvero ridere nonostante l’età. Ecco la frase incriminata come testualmente l’ho riportata nel post:

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“Dunque, ricapitoliamo: il PVU, non avendo il 60% dei voti e molto al di sotto della soglia di sbarramento con uno 0,nulla%, si è dovuto alleare durante le recenti elezioni dapprima con il partito il cui cofondatore è stato in galera per mafia…”

Capito? Ho scritto che il PVU si è accordato con un partito il cui cofondatore e stato arrestato per mafia. Se vuole posso produrre tutte le sentenze definitive di terzo grado scritte.

Il cialtrone ha interpretato, evidentemente sotto l’effetto di sostanze, che lui è mafioso. Ho fatto leggere il testo ad un bambino amico di mio nipote che ha immediatamente capito il senso della frase.

A Sarlo, ripijate! Leggi bene il testo di una frase prima di capirla! Fai fatica a capire? Non importa leggila ancora, rileggila più volte e se hai ancora dei dubbi scrivimi, l’indirizzo lo sai.

Te la spiego più volte e se necessario ti faccio i disegnini magari come quelli che fai solitamente tu sulla lavagna nelle tue conferenze patacca a pagamento. Per cui, ricapitolando, se il cazzaro verde bile si lamenta di presunte diffamazioni e calunnie si vada a prendere un buon ansiolitico o si vada a far trattare da uno sciamano da mondo migliore, qualche dipendente di case farmaceutiche che come secondo lavoro sottobanco fa la educatrice di psicodietologia, la trova sicuro. Tanto il trattamento sarà prevedibilmente gratis.

Potrà constatare in seguito che i de-trattorini non invaderanno i sonni inquieti di un ciarlatano da paese e che, se svegliato in piena notte, troverà allineato alle quattro regolette persino il comodino».

Peace & Love

Daniele Zanatta
 

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