Che ci fa il Club Bilderberg a Roma? Alcune strane coincidenze (3 lettori)

f4f

翠鸟科
Messaggio distonico .... tipico della tua forma mentis: cioè da una parte mi ritieni in grado di fare propaganda, e nn so nemmeno da dove di inizia ... dall' altra nn mi ritieni in grado di riconoscere una pizza ... - mettiti d' accordo con te stesso ... ;)

psss: oltre ai post distonici, perso pure la memoria?!:eek::eek: Inaugurai un treddo tutto pi te, il cui argommento eran le pizze ... :D nn mi dire che tutta quella fatica, è stata persa come lacrime nella pioggia??


se non capisci, ti spiego:
eccome ti ritengo in grado di far propaganda, come già si è dimostrato
che tu la sappia fare bene o male, beh si capisce dai tuoi thread... un gran minestrone :rolleyes:
ed ancora non hai capito di che si parla in questo thread, tutto preso a parlare DI me e non CON me :rolleyes: :rolleyes:

il pizzaiolo piace farlo a te, pare, per ammissione tua ...
Comunque: magari facessi il pizzaiolo ... magari.
E mi piacerebbe pure farlo.
Come energia userei la legna di faggio ...

poi, certo, uno che confonde la margherita con grana&rucola, quanto valga si capisce ... :rolleyes: :rolleyes:



ps: siamo oltre la personalizzazione, siamo alle diagnosi cliniche ... stai percorrendo tutto il cursus honorum, come previsto :up: grazie per l'ennesima dimostrazione

mica male per uno che una volta scrisse
La polemica deve essere sulle posizioni dell'avversario e non sull'avversario!
anche se io preferisco dire 'interlocutore' e non 'avversario' ... ma sono finezze semantiche sciupate con chi vuole solo scontro, eeeehhh :rolleyes:
 

lorenzo63

Age quod Agis
se non capisci, ti spiego:
eccome ti ritengo in grado di far propaganda, come già si è dimostrato
che tu la sappia fare bene o male, beh si capisce dai tuoi thread... un gran minestrone :rolleyes:
ed ancora non hai capito di che si parla in questo thread, tutto preso a parlare DI me e non CON me :rolleyes: :rolleyes:

il pizzaiolo piace farlo a te, pare, per ammissione tua ...
Comunque: magari facessi il pizzaiolo ... magari.
E mi piacerebbe pure farlo.
Come energia userei la legna di faggio ...
poi, certo, uno che confonde la margherita con grana&rucola, quanto valga si capisce ... :rolleyes: :rolleyes:



ps: siamo oltre la personalizzazione, siamo alle diagnosi cliniche ... stai percorrendo tutto il cursus honorum, come previsto :up: grazie per l'ennesima dimostrazione

mica male per uno che una volta scrisse
La polemica deve essere sulle posizioni dell'avversario e non sull'avversario!
anche se io preferisco dire 'interlocutore' e non 'avversario' ... ma sono finezze semantiche sciupate con chi vuole solo scontro, eeeehhh :rolleyes:

:-?:-?

Boh.
Chissà che c'entra il suo astio verso di me col Bilderberg ....
 
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lorenzo63

Age quod Agis
Tornando al tema del thread

Ricostruzione che a mio avviso potrebbe diventare veritiera nel momento in cui NON si compiono infrastrutture come porti, rigassificatori, elettrificazione stretto Messina, etcec; E reali manovre a riduzione del debito, insomma tutto ciò che deve essere messo in atto a salvare il paese ... Quindi se quanto sopra NON avvenisse ALLORA i big player devono rientrare - comunque- QUINDI lo scenario è quello sotto .. imho ..


BILDERBERG ROMA/ Ecco i nomi di chi ha partecipato e perché. Obiettivo finale: svendere l?Italia.


I PARTECIPANTI ITALIANI E STRANIERI
Alle 19.45 è stato visto entrare Ignazio Visco, governatore della Banca Centrale; un quarto d’ora dopo il ministro del Lavoro Elsa Fornero, seguito dal presidente del Consiglio Mario Monti, avvistato intorno alle 20.30. Tra i ministri del governo tecnico erano presenti anche Corrado Passera (delega allo Sviluppo Economico) e Francesco Profumo titolare del dicastero all’Istruzione
Tra gli altri invitati Mauro Moretti, ex sindacalista della Cgil; Angelo Cardani, presidente di Agcom; Fulvio Conti dell’Enel; Anna Maria Tarantola presidente della Rai; Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit; Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni; Franco Barnabè di Telecom Italia, Alberto Nagel ad di Mediobanca, Enrico Cucchiani di Mediaintesa e Rodolfo de Benedetti del Gruppo Cir.
Dall’estero sono invece arrivati Tom Enders, Ceo della Eads, Marcus Agius di Barclays, il canadese Edmund Clark boss della Td Bank, Kenneth Jacobs numero uno di Lazard e l'americano capo dell'Alcoa Klaus Kleinfeld.
C’erano anche il francese Henri Castries presidente del gruppo Axa, il tedesco Josef Ackermann presidente del consiglio di amministrazione del Gruppo Executive Committee Deutsche Bank, lo statunitense Keith Alexander comandante dell’Us Cyber Command e direttore dell’Agenzia di Sicurezza Nazionale, lo spagnolo Joaquin Almunia vicepresidente Commissario per la concorrenza Commissione Europea, lo statunitense Roger Altman presidente della Evercore Partners, il portoghese Luis Amado presidente del Banco Internacional do Funchal, il norvegese Johan Andresent proprietario e amministratore delegato della Ferd, il finlandese Matti Apunen direttore Finnish Businness and Policy Forum Eva, il turco Ali Babacan vice primo ministro per gli affari economici e finanziari, il portoghese Francisco Pinto Balsemao presidente e Ceo di Impresa ed ex primo ministro, il francese Nicolas Baverez Partener della Gibson Dunn & Crutcher LLP, il francese Christophe Béchu senatore e presidente del Consiglio Generale del Maine et Loire, e il turco Enis Berberoglu editore del quotidiano Hurriyet.
Tutti i nomi presenti sono personaggi abitualmente chiamati a partecipare agli incontri del Bilderberg anche quando si tengono in altre nazioni. A questi se ne aggiungono altri che restano segreti nonostante gli insiders provino in tutti i modi a stanarli.

I TEMI DELLA DISCUSSIONE
Di cosa si è discusso in questo vertice mondiale di governanti e banchieri di tutte le specie? Dell’andamento economico del globo, questo è certo nonostante non arrivino conferme ufficiali. E tenendosi in Italia, nel vertice si sarà discusso molto probabilmente di eurozona e degli andamenti economici di nazioni che non ce la fanno a stare al passo con la tabella di marcia imposta dai mercati.
Indiscrezioni raccontano però che, oltre a euro-questioni, durante l’incontro siano state affrontate anche tematiche legate alla politica italiana.
E infatti la domanda che si pongono gli italiani è che cosa ci facesse il premier Mario Monti a questo incontro insieme alla sua squadra di governo, praticamente al completo salvo rare eccezioni. Monti è un habitué del Bilderberg, tanto è vero che in passato ha già preso parte ad altri incontri insieme a Paolo Scaroni di Eni e Franco Barnabè di Telecom Italia.
Da fonti interne a Palazzo Chigi arrivano però soltanto dei rumours: Mario Monti avrebbe presentato una relazione su come far uscire l’Italia dalla crisi economica in cui è sprofondata. Manovre finalizzate a perseguire gli scopi dei vertici più alti delle banche mondiali, che coincidono però con le tanto agognate misure di impoverimento del Paese Italia messe in campo negli ultimi dodici mesi. Sempre secondo indiscrezioni emerge che si è parlato anche di un eventuale commissariamento dell’economia dei paesi più deboli della zona euro tra i quali oltre alla Grecia e alla Spagna guarda caso figura proprio l’Italia.
Perché mai l’incontro è stato previsto proprio a Roma e come mai alcuni ministri del Governo sono stati invitati alla mensa del Re? Probabilmente – e siamo nel campo delle ipotesi, perché di conferme ufficiali non ne arriveranno mai - i potenti del mondo hanno chiesto garanzie politiche ed economiche proprio ai banchieri di casa nostra, sempre disponibili e asserviti nei confronti delle lobby mondiali.

LE CONSEGUENZE PER L’ITALIA: ACCELERATA SUL MONTI BIS
Gli osservatori più attenti ritengono che si sia chiesto all’Italia di rispettare i patti e garantire, quindi, con il risanamento del debito pubblico attraverso la tassazione ai cittadini, la stabilità economica che le banche pretengono. Non per nulla la maggior parte degli appartenenti al Bilderberg rappresentano i più potenti istituti di credito del mondo. Tutto questo però potrebbe portare al disastro per l’Italia.
Una tesi portata avanti anche dal giornalista russo Daniel Estulin, specialista delle influenze del Bilderberg sull’economia mondiale, che parlando di Mario Monti, ha svelato il piano per la distruzione dell’Italia, risultante dal rispetto dei patti con il Bilderberg.
Qualunque governo che cercherà di ripagare questo debito distruggerà il proprio paese, tutto quello che finora si è fatto è stato obbligare i cittadini a pagare il debito pubblico gonfiato dagli interessi usurai della finanza internazionale e aggravato nell’eurozona, dall’impossibilità di ricorrere, a costo zero, all’ossigeno della moneta sovrana. Dal momento che non possiamo pagare e non può farlo nemmeno il governo, allora ci si rivolge alle istituzioni finanziarie internazionali. Chiunque tenta di farlo distruggerà il proprio paese”.
Con molta probabilità a Mario Monti è stato chiesto di impegnarsi ancora personalmente nella politica italiana per permettere che il sistema bancario continui ad avere la meglio sulla nostra economia. E questo, con qualsiasi altro premier, non sarebbe stato possibile come con il Professore.

IL DOPO BILDERBERG E LE DICHIARAZIONI IN KUWAIT
Solo in questa chiave è possibile spiegare le dichiarazioni che lo stesso Mario Monti ha rilasciato nella sua recente visita in Kuwait dove ai petrolieri asiatici si è presentato come l’unico in grado di poter fornire garanzie in vista di futuri investimenti in Italia.
"Non posso garantire per il futuro – questo ha dichiarato Mario Monti a chi gli chiede se abbia fornito in Kuwait garanzie sull'affidabilità dell'Italia dopo il suo mandato - chi governerà deve avere come obiettivo quello di continuare a garantire crescita, giustizia, lotta a corruzione e evasione. Le valutazioni sono ai minimi e servono capitali per la crescita. Abbiamo illustrato a potenziali investitori che è il momento in cui i titoli a reddito fisso e le valutazione delle imprese in Italia sono bassi”. Tradotto: venite a comprare che vendiamo a prezzi stracciati.
Dopo la riunione del Bildeberg lo stesso Monti ha assicurato però che “i conti pubblici stanno avviando un percorso di risanamento e le riforme sono sulla strada giusta: questo permetterà ai paesi euro, nel loro insieme e individualmente, di diventare più solidi e stabili".
Il premier ha anche ricordato che l'Italia ha adottato tutti gli strumenti necessari per rendere il paese più attraente agli investitori del Golfo.
Appena il mio governo si è insediato – ha anche sostenuto - abbiamo avviato una politica di risanamento dei conti basata su rigore ed equità, che ci permetterà di raggiungere nel 2013 il pareggio di bilancio”. Lo ha fatto citando anche le riforme strutturali adottate dal suo governo: quella del sistema pensionistico che rende sostenibile il sistema previdenziale per i conti pubblici, la riforma del mercato del lavoro e tutta una serie di provvedimenti per aumentare la concorrenza e favorire la liberalizzazione dei servizi e delle professioni.
Una serie di passaggi che fanno intuire quello che molte forze politiche vorrebbero che fosse reso pubblico. Il Bilderberg ordina a Monti di continuare a governare per la stabilità del sistema nel nostro Paese. A danno di chi? Dei cittadini che continueranno a vedersi impoveriti ogni giorno di più mentre i soldi pagati con le loro tasse andranno a colmare - in maniera insufficiente - il debito pubblico. Creando però disoccupazione, povertà e disperazione. E ricchezza per le banche, ça va sans dire.
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f4f

翠鸟科
:-?:-?

Boh.
Chissà che c'entra il suo astio verso di me col Bilderberg ....

per quanto riguarda l'astio, leggiamo:
si inizia così : >>> sempre cose a metà ---- sempre.
si prosegue distonico .... tipico della tua forma mentis
Soffri anche di Triscaidecafobia?!
Ah. Quando hai tempo oggi, porta 13 pizze margherita al tavolo 13 ... ricordati anche, per favore, 13 minerali (sparkling water pliz..) sicchè nn ci si appensantisce che dopo si deve proseguire con l' attività,.... noi ....

solo in qst thread... se avrò tempo&voglia specificherò analoghe situazioni in tantissimi altri thread


postare contro bilderberg ...
a banale evidenza di chi non abbia preconcetti contro la mia persona, non ho postato nulla contro Bildeberg, ma ho postato mettendo in evidenza come certi accostamenti sono contro la statistica e quindi l'inferenza: quindi, come da tema del thread, ho evidenziato qualcosa sulle coincidenze, a mio parere del tutto inconsistenti : cosa fatta anche da un altro forumer, MA se lo faccio io non va bene a un certo forumer ( mentre ad esempio il buon Enzo nulla ha ancora detto, e sempre ad esempio io nulla qui ho scritto per gli altri post di Bildeberg )

chiarissima evidenza della personalizzazione nei miei riguardi
grazie per l'ennesima dimostrazione
 

lorenzo63

Age quod Agis
Ritornando al tema del 3D ...

Evvvabbè .... se si diverte così, chi sono io per proibirgli simile divertimento?


Ri-Ritornando al tema del 3D ...

Che dicono che si discuta nei loro meting, ufficialmente?

A seguiire elenco argomenti...


31 May-3 June 2012 Chantilly, Virginia, USA
The State of Trans-Atlantic Relations
Is Vigorous Economic Growth Attainable?
The Future of Democracy in the Developed World
The US Political Landscape
The European Political Landscape
A Conversation on US Foreign Policy
The Politics and Geo-Politics of Energy
Stability and Instability in the Middle East
Imbalances, Austerity and Growth
Sustainability of the Euro and its Consequences

What Does Putin 2.0 Mean?
What Can the West Do about Iran?
How Do Sovereign States Collaborate in Cyber Space?
China's Economic and Political Outlook

Interessanti i temi ... per certi versi i titoli danno un' idea ...
 
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tontolina

Forumer storico
Piano Bar : I "pastori"... del pianeta... Prologo

di Virginio Frigieri | 14/11/12 07:51 | servizio Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta …
Prologo:
Sono passati dieci anni da quando Jeremy Rifkin immaginava un futuro a idrogeno come alternativa ai combustibili fossili, ma finora più di qualche applicazione sperimentale non si è visto… i problemi di stoccaggio del medesimo sono risolti solo in parte e nel frattempo le compagnie petrolifere pur di spremere il pianeta fino all’ultima goccia di petrolio stanno facendo investimenti mastodontici su nuove tecnologie di estrazione come il devastante fracking (fatturazione idraulica) che oltre ad inquinare falde, e portare in superficie sostanze tossiche e maleodoranti quando non addirittura cancerogene sarebbero a detta di esperti del settore la causa di svariati terremoti. Naturalmente uso il condizionale perché non si può essere tuttologi ed esperti di tutto, ed io non so se hanno ragione quelli che si schierano a favore o contro queste tecniche.
Quel che è certo ma di cui nessuno vuole parlare, è che le risorse del pianeta con le conoscenze di oggi non possono garantire il tenore di vita e di spreco che abbiamo avuto per tutto il ‘900. Per dirla in altre parole, nel ‘900 abbiamo avuto mal contati un miliardo di persone su cinque (il 20%) che ha avuto a disposizione e sfruttato l’80% delle risorse del pianeta. Oggi si è varcata la soglia dei 7 miliardi di individui sul pianeta; se anche solo la metà di questi si dovesse mettere in testa di vivere, consumare e sprecare quello che consumiamo e sprechiamo noi del primo 20%, servirebbero da domattina altri due pianeti terra che non ci sono. E le teorie di Robert Maltus di cui vi ho dato ampio resoconto nella serie di articoli dedicati alla crisi alimentare dello scorso anno tornano prepotentemente d’attualità. La coperta è corta e i poteri forti e le lobbies che governano il pianeta ben lo sanno… non possono dirvelo in faccia per non aver contro tutte le chiese e le religioni del pianeta, ma state tranquilli che trovare energia, cibo, e lavoro per nove miliardi di individui fra meno di quarant’anni non sarà una sfida semplice.
Non si può nemmeno dire che su questo genere di intrecci delle grandi lobbies ai piani alti, nel corso degli anni non si sia scritto nulla, ma il problema è che si tratta spesso autori diversi che hanno scritto in periodi diversi e a distanza di diversi anni l’uno dall’altro.

Nel leggere il libro di Daniel Estulin “il Club Bilderberg” si apprezza il lavoro certosino di ricostruzione e di collegamento tra fatti avvenuti anche a diversi anni di distanza e tra citazioni fatte da autori diversi in libri diversi; sullo sfondo, mentre l’autore racconta le sue verità, l’ombra dei servizi segreti aggiunge quel pizzico di suspance che alleggerisce la pesantezza dei temi trattati.
Nei sette articoli di cui potete leggere i titoli qua sotto, ho provato a fare un riassunto molto sintetico delle circa 240 pagine (sono più di 370 ma molte sono fotografie) in modo che anche quelli che hanno poco tempo per leggere abbiano comunque un’idea di cosa c’è dietro certe sigle e certi nomi; naturalmente qua e là ho inserito anche qualche considerazione personale.
La scaletta e questa:
1. Solo un Club di eccentrici Miliardari?
2. Il reclutamento dei nuovi adepti
3. Il CFR – un’inquietante onnipresenza
4. Una fitta rete di “affiliate”
5. Il Progetto dell’Unione Europea
6. Il controllo sui media e la caduta di Berlusconi
7. Appendice – Peppone e il compagno Rochefeller…
seguitemi e buona lettura.

Virginio Frigieri

home_photo_8.jpg
Trader privato. Perito informatico ha lavorato in aziende di primaria importanza nazionale come Fiat e Gruppo Cremonini. Inizia ad interessarsi di borsa due o tre anni prima del bull-market del 1986. Nel 1990 iniziano le prime operazioni reali e anche le prime soddisfazioni. La sua formazione culturale lo porta ad addentrarsi ad appropriarsi e a sviscerare ogni sfaccettatura di ciò che sta analizzando. Nel 1998 decide di frequentare un corso di Analisi Tecnica organizzato da Lombardreport.com a Bologna e possiamo dire che è una svolta epocale. Il resto è storia recente di cui potete leggere in parte anche nel libro Top Trader d’Italia di Emilio Tomasini. Top Trader d'Italia. La passione, la costanza e la meticolosità lo portano ben presto a distinguersi. Lombardreport.com lo recluta come redattore e sin dall’inizio la Sua rubrica riscuote ampi consensi. Accanto all’analisi tecnica sui principali indici del mercato, valute e il comparto dei preziosi, nella rubrica Piano Bar trovano spazio argomenti socio-politico-economici. Un riassunto degli articoli più belli del 2004-2005 sono raccolti nel libro Top Trader Magazine Vol.1 del 2006. Top Trader Magazine. Vol. I, Libro di - Experta - Scienze sociali e professioni - ilmiolibro.it Saltuari e per questo motivo ricercati e frequentati i suoi corsi di Analisi Tecnica. Le ultime edizioni si sono tenute a Modena Bologna e Torino

Piano Bar : I "pastori" del pianeta - Parte 1 di 7

di Virginio Frigieri | 16/11/12 01:10 | servizio Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta 1/7
Solo un club di eccentrici miliardari?
Ci sono persone convinte che certe organizzazioni siano nella peggiore delle ipotesi, un’oscura paranoia di menti squilibrate o nella migliore delle ipotesi una naturale estensione della politica del potere.
In realtà queste lobbies sono potentissime ben organizzate , ramificate e stratificate su molti livelli; al momento opportuno, riescono sempre ad intervenire in ogni angolo del pianeta infiltrando le persone ritenute “giuste” per il perseguimento dei loro obiettivi. Se definire tali organizzazioni “criminali” prima ancora di iniziare può sembrare esagerato, è comunque certo che poco hanno a che vedere con la democrazia e l’interesse dei popoli; volendo parafrasare il buon Marco Della Luna, questi signori sono alla fine in ultima analisi i veri “pastori” dell’umanità.
A dispetto di chi si immagina un ristretto club di duecento-trecento eccentrici pezzi grossi che ogni tanto si incontrano per fissare interessi e obiettivi comuni da perseguire, si constaterà andando avanti che in ogni centro di potere americano, dall’entourage della Casa Bianca, all’FBI, dalla Cia ai vertici militari Usa e della Nato, dalle grandi banche d’affari, come nella FED , non vi è settore della pubblica amministrazione americana dove si muova foglia che questo sistema di lobbies non voglia; non parliamo poi della fitta rete di appoggi e organizzazioni internazionali capaci di influire su scelte e decisioni di portata mondiale su cui queste lobbies possono contare per fare ingerenza negli affari interni di nazioni sovrane. Ma andiamo per ordine:
Nel 1954 dopo meno di un decennio dalla fine della seconda guerra mondiale, il principe dei Paesi Bassi, Bernhard è convinto e sostiene che diverse disgrazie economiche come la grande depressione si sarebbero potute evitare se i leader più influenti avessero potuto gestire gli eventi mondiali in privato, andando oltre le posizioni pubbliche che erano obbligati a mantenere. Per questo motivo nel 1954 propone un meeting di tre giorni durante i quali fare incontrare le menti più rappresentative del mondo economico, politico, industriale e militare. Questa riunione si terrà dal 29 al 31 maggio di quell’anno all’hotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda.

Alla fine del meeting i partecipanti a questo primo incontro decideranno di dar vita ad una società segreta.
Esiste anche una seconda versione secondo cui il principe Bernhard all’inizio degli anni ’30 era un ufficiale delle Reiter-SS e faceva parte dello staff di un ufficiale, un certo Farben Bilder a cui Bernhard dedicherebbe il nome “Bilderberg Group” in omaggio all’iniziativa di Bilder di costituire il “Circolo degli Amici” di Heinrich Himmler.
Quale che sia la versione giusta, è durante quel primo incontro che vengono stabiliti gli obiettivi e la missione del gruppo ribaditi e mantenuti in tutti questi anni allo scopo di creare una comunità di intenti tra Europa e Stati Uniti per governare assieme il mondo con accordi strategici politici ed economici. La Nato era inizialmente lo strumento ideale per agire o reagire, poiché forniva loro la possibilità di realizzare i loro piani di “guerra permanente” e le loro politiche di “ricatto nucleare”. Le riunioni annuali del gruppo sono segrete e né il pubblico né tanto mento la stampa o i media sono autorizzati ad assistere. Esiste una sorta di comitato permanente che è presente ad ogni raduno ed una cerchia di personaggi di spicco che vengono invitati di volta in volta; chi fa una buona impressione torna… gli altri a casa.
La seconda grossa organizzazione che opera nell’orbita del Bilderberg è la “Tavola Rotonda” che comprende il “Britains’ Royal Institute of International Affairs”, gli “Istituti di affari Internazionali” del Canada, dell’Australia, del Sud Africa e dell’India (ndr ex impero britannico sono tutti i paesi in cui si coniavano le sterline d’oro) ed ancora dell’Olanda; a questi si aggiungono gli “Istitute of Pacific Relation” di Cina, Russia e Giappone. Infine esiste un distaccamento della “Tavola Rotonda” con sede negli Stati Uniti che si chiama “Council on Foreign Relations” comunemente detto CFR, la cui origine risale addirittura al 1921 per opera tra gli altri di un tale Edward Mandell House, che fu il consigliere politico e vero manovratore dell’amministrazione Wilson dal 1913 al 1921. Terminato il mandato di Wilson nel 1921 House e i suoi sostenitore fondano appunto il CFR con l’intento di creare un governo unico mondiale basato su un sistema finanziario centralizzato e condito da un mix di capitalismo e socialismo , opportunismo ed idealismo. Al primo meeting del CFR si ritrova attorno al tavolo tutta l’èlite più ricca e famosa degli Stati Uniti. Entro il primo anno di vita, la Fondazione Rockefeller e la Carnagie stanziano dei finanziamenti che consentono al CFR di espandersi. Nel 1940 sotto l’amministrazione di Roosvelt il Dipartimento di Stato è pieno di membri del CFR e la successiva generazione di membri del CFR riuscirà ad inserirsi in quasi tutti i centri di potere. Nel 1929 Charles Pratt uno degli eredi della ricchezza della “Standard Oil” dei Rockefeller donerà al CFR una residenza a New York tra la Park Avenue e la 68esima strada chiamata Harold Prett House che è a tutt’oggi il quartier generale del CFR. Nonostante l’importante ruolo del CFR nella formazione di molte decisioni governative, si stima che solo un americano su cinquemila conosce l’organizzazione e ancora meno sono al corrente dei suoi reali scopi. (NDR laggasi … solo una pecorella su cinquemila conosce “il pastore” e meno di uno su cinquemila conosce effettivamente quali sono i suoi veri obbiettivi.) Nel 2006 oltre 4000 persone appartenenti all’establishment del potere degli Stati Uniti erano membri del CFR.

La lista dei membri del CFR include i principali dirigenti del New York Times, del Washington Post, del Los Angeles Times, del Wall Street Journal, dela NBC, della CBS, della ABC, della FOX, del Time, di Fortune, di Business week, di U.S News e di World Report per citare solo le principali. Che ci sia qualche connessione tra questo elenco e il grande anonimato di cui il CFR ha goduto per oltre 50 anni della sua esistenza lo lasciamo decidere ai lettori…
Rispondendo ad una indagine della CIA oltre 25 anni fa , l’editrice del Washington Post Katherine Graham disse: “ci sono cose che all’opinione pubblica non servono e che non deve sapere su di noi”.
Se il CFR ha molta influenza nelle vicende interne statunitensi, il buon David Rochefeller nel 1973 per non farsi mancare nulla ha pensato bene di fondare un’altra organizzazione affine , sempre con l’obiettivo di un governo unico mondiale che si differenzia per il fatto che i suoi membri rappresentano l’alleanza mondiale del commercio nelle tre princpali macro aree: il Nord America, l’Europa Occidentale e l’Asia. Si chiama Trilateral Commission detta anche TC. Prima di fondarla nel 1972 al meeting del Bilderberg Group di Knokke in Belgio, Rockefeller ha testato e discusso l’idea di darle vita; il risultato finale, oggi è che molti appartenenti al CFR e al Bilderberg partecipano anche alla Trilateral Commission.
Quindi per riepilogare, e siamo solo al primo livello, abbiamo il CFR che coinvolge solo membri americani in vicende americane, il Bilderberg a cui partecipano solo personalità di Stati Uniti, Canada ed Europa Occidentale e Trilateral Commission che coinvolge tutto il potere finanziario del mondo. Il comune denominatore di questi gruppi è la famiglia Rockefeller.
Di seguito un pò di link per approfondire:
Sintesi sulla Trilateral Commission la trovate su Wikipedia
Elenco completo dei membri della Trilateral aggiornato al 2011
Un veloce curriculum dei membri italiani circa a metà pagina
Resoconto della riunione della trilaterale del 18 maggio 2010
Della riunione di aprile in cui Monti ha ceduto la presidenza a Jean Claude Trichet, da ampio resoconto il Sole 24 Ore
Altre informazioni le trovate qua
Non stupitevi del fatto che nell’elenco degli affiliati troverete dei vari paesi, personaggi di destra e di sinistra; queste organizzazioni hanno interesse a poter mettere in campo alla bisogna il personaggio ritenuto in quel momento quello adatto a gestire una certa situazione, a prescindere dall’orientamento politico; accade anche durante le elezioni del presidente degli Stati Uniti; e se alla fine il CFR non riesce a far eleggere il suo candidato alla Casa Bianca, potete star certi che riuscirà comunque ad avere in molti ruoli dell’amministrazione e dell’entourage del presidente uomini suoi o a lei collegati, in grado alla fine di condizionare pesantemente le scelte del Presidente stesso.
 
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tontolina

Forumer storico
Piano Bar : I "pastori"... del pianeta... Prologo

di Virginio Frigieri | 14/11/12 07:51 | servizio Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta …
Prologo:
Sono passati dieci anni da quando Jeremy Rifkin immaginava un futuro a idrogeno come alternativa ai combustibili fossili, ma finora più di qualche applicazione sperimentale non si è visto… i problemi di stoccaggio del medesimo sono risolti solo in parte e nel frattempo le compagnie petrolifere pur di spremere il pianeta fino all’ultima goccia di petrolio stanno facendo investimenti mastodontici su nuove tecnologie di estrazione come il devastante fracking (fatturazione idraulica) che oltre ad inquinare falde, e portare in superficie sostanze tossiche e maleodoranti quando non addirittura cancerogene sarebbero a detta di esperti del settore la causa di svariati terremoti. Naturalmente uso il condizionale perché non si può essere tuttologi ed esperti di tutto, ed io non so se hanno ragione quelli che si schierano a favore o contro queste tecniche.
Quel che è certo ma di cui nessuno vuole parlare, è che le risorse del pianeta con le conoscenze di oggi non possono garantire il tenore di vita e di spreco che abbiamo avuto per tutto il ‘900. Per dirla in altre parole, nel ‘900 abbiamo avuto mal contati un miliardo di persone su cinque (il 20%) che ha avuto a disposizione e sfruttato l’80% delle risorse del pianeta. Oggi si è varcata la soglia dei 7 miliardi di individui sul pianeta; se anche solo la metà di questi si dovesse mettere in testa di vivere, consumare e sprecare quello che consumiamo e sprechiamo noi del primo 20%, servirebbero da domattina altri due pianeti terra che non ci sono. E le teorie di Robert Maltus di cui vi ho dato ampio resoconto nella serie di articoli dedicati alla crisi alimentare dello scorso anno tornano prepotentemente d’attualità. La coperta è corta e i poteri forti e le lobbies che governano il pianeta ben lo sanno… non possono dirvelo in faccia per non aver contro tutte le chiese e le religioni del pianeta, ma state tranquilli che trovare energia, cibo, e lavoro per nove miliardi di individui fra meno di quarant’anni non sarà una sfida semplice.
Non si può nemmeno dire che su questo genere di intrecci delle grandi lobbies ai piani alti, nel corso degli anni non si sia scritto nulla, ma il problema è che si tratta spesso autori diversi che hanno scritto in periodi diversi e a distanza di diversi anni l’uno dall’altro.

Nel leggere il libro di Daniel Estulin “il Club Bilderberg” si apprezza il lavoro certosino di ricostruzione e di collegamento tra fatti avvenuti anche a diversi anni di distanza e tra citazioni fatte da autori diversi in libri diversi; sullo sfondo, mentre l’autore racconta le sue verità, l’ombra dei servizi segreti aggiunge quel pizzico di suspance che alleggerisce la pesantezza dei temi trattati.
Nei sette articoli di cui potete leggere i titoli qua sotto, ho provato a fare un riassunto molto sintetico delle circa 240 pagine (sono più di 370 ma molte sono fotografie) in modo che anche quelli che hanno poco tempo per leggere abbiano comunque un’idea di cosa c’è dietro certe sigle e certi nomi; naturalmente qua e là ho inserito anche qualche considerazione personale.
La scaletta e questa:
1. Solo un Club di eccentrici Miliardari?
2. Il reclutamento dei nuovi adepti
3. Il CFR – un’inquietante onnipresenza
4. Una fitta rete di “affiliate”
5. Il Progetto dell’Unione Europea
6. Il controllo sui media e la caduta di Berlusconi
7. Appendice – Peppone e il compagno Rochefeller…
seguitemi e buona lettura.

Virginio Frigieri

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Trader privato. Perito informatico ha lavorato in aziende di primaria importanza nazionale come Fiat e Gruppo Cremonini. Inizia ad interessarsi di borsa due o tre anni prima del bull-market del 1986. Nel 1990 iniziano le prime operazioni reali e anche le prime soddisfazioni. La sua formazione culturale lo porta ad addentrarsi ad appropriarsi e a sviscerare ogni sfaccettatura di ciò che sta analizzando. Nel 1998 decide di frequentare un corso di Analisi Tecnica organizzato da Lombardreport.com a Bologna e possiamo dire che è una svolta epocale. Il resto è storia recente di cui potete leggere in parte anche nel libro Top Trader d’Italia di Emilio Tomasini. Top Trader d'Italia. La passione, la costanza e la meticolosità lo portano ben presto a distinguersi. Lombardreport.com lo recluta come redattore e sin dall’inizio la Sua rubrica riscuote ampi consensi. Accanto all’analisi tecnica sui principali indici del mercato, valute e il comparto dei preziosi, nella rubrica Piano Bar trovano spazio argomenti socio-politico-economici. Un riassunto degli articoli più belli del 2004-2005 sono raccolti nel libro Top Trader Magazine Vol.1 del 2006. Top Trader Magazine. Vol. I, Libro di - Experta - Scienze sociali e professioni - ilmiolibro.it Saltuari e per questo motivo ricercati e frequentati i suoi corsi di Analisi Tecnica. Le ultime edizioni si sono tenute a Modena Bologna e Torino

Piano Bar : I "pastori" del pianeta - Parte 1 di 7

di Virginio Frigieri | 16/11/12 01:10 | servizio Lombardreport.com
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta 1/7
Solo un club di eccentrici miliardari?
Ci sono persone convinte che certe organizzazioni siano nella peggiore delle ipotesi, un’oscura paranoia di menti squilibrate o nella migliore delle ipotesi una naturale estensione della politica del potere.
In realtà queste lobbies sono potentissime ben organizzate , ramificate e stratificate su molti livelli; al momento opportuno, riescono sempre ad intervenire in ogni angolo del pianeta infiltrando le persone ritenute “giuste” per il perseguimento dei loro obiettivi. Se definire tali organizzazioni “criminali” prima ancora di iniziare può sembrare esagerato, è comunque certo che poco hanno a che vedere con la democrazia e l’interesse dei popoli; volendo parafrasare il buon Marco Della Luna, questi signori sono alla fine in ultima analisi i veri “pastori” dell’umanità.
A dispetto di chi si immagina un ristretto club di duecento-trecento eccentrici pezzi grossi che ogni tanto si incontrano per fissare interessi e obiettivi comuni da perseguire, si constaterà andando avanti che in ogni centro di potere americano, dall’entourage della Casa Bianca, all’FBI, dalla Cia ai vertici militari Usa e della Nato, dalle grandi banche d’affari, come nella FED , non vi è settore della pubblica amministrazione americana dove si muova foglia che questo sistema di lobbies non voglia; non parliamo poi della fitta rete di appoggi e organizzazioni internazionali capaci di influire su scelte e decisioni di portata mondiale su cui queste lobbies possono contare per fare ingerenza negli affari interni di nazioni sovrane. Ma andiamo per ordine:
Nel 1954 dopo meno di un decennio dalla fine della seconda guerra mondiale, il principe dei Paesi Bassi, Bernhard è convinto e sostiene che diverse disgrazie economiche come la grande depressione si sarebbero potute evitare se i leader più influenti avessero potuto gestire gli eventi mondiali in privato, andando oltre le posizioni pubbliche che erano obbligati a mantenere. Per questo motivo nel 1954 propone un meeting di tre giorni durante i quali fare incontrare le menti più rappresentative del mondo economico, politico, industriale e militare. Questa riunione si terrà dal 29 al 31 maggio di quell’anno all’hotel Bilderberg di Oosterbeek in Olanda.

Alla fine del meeting i partecipanti a questo primo incontro decideranno di dar vita ad una società segreta.
Esiste anche una seconda versione secondo cui il principe Bernhard all’inizio degli anni ’30 era un ufficiale delle Reiter-SS e faceva parte dello staff di un ufficiale, un certo Farben Bilder a cui Bernhard dedicherebbe il nome “Bilderberg Group” in omaggio all’iniziativa di Bilder di costituire il “Circolo degli Amici” di Heinrich Himmler.
Quale che sia la versione giusta, è durante quel primo incontro che vengono stabiliti gli obiettivi e la missione del gruppo ribaditi e mantenuti in tutti questi anni allo scopo di creare una comunità di intenti tra Europa e Stati Uniti per governare assieme il mondo con accordi strategici politici ed economici. La Nato era inizialmente lo strumento ideale per agire o reagire, poiché forniva loro la possibilità di realizzare i loro piani di “guerra permanente” e le loro politiche di “ricatto nucleare”. Le riunioni annuali del gruppo sono segrete e né il pubblico né tanto mento la stampa o i media sono autorizzati ad assistere. Esiste una sorta di comitato permanente che è presente ad ogni raduno ed una cerchia di personaggi di spicco che vengono invitati di volta in volta; chi fa una buona impressione torna… gli altri a casa.
La seconda grossa organizzazione che opera nell’orbita del Bilderberg è la “Tavola Rotonda” che comprende il “Britains’ Royal Institute of International Affairs”, gli “Istituti di affari Internazionali” del Canada, dell’Australia, del Sud Africa e dell’India (ndr ex impero britannico sono tutti i paesi in cui si coniavano le sterline d’oro) ed ancora dell’Olanda; a questi si aggiungono gli “Istitute of Pacific Relation” di Cina, Russia e Giappone. Infine esiste un distaccamento della “Tavola Rotonda” con sede negli Stati Uniti che si chiama “Council on Foreign Relations” comunemente detto CFR, la cui origine risale addirittura al 1921 per opera tra gli altri di un tale Edward Mandell House, che fu il consigliere politico e vero manovratore dell’amministrazione Wilson dal 1913 al 1921. Terminato il mandato di Wilson nel 1921 House e i suoi sostenitore fondano appunto il CFR con l’intento di creare un governo unico mondiale basato su un sistema finanziario centralizzato e condito da un mix di capitalismo e socialismo , opportunismo ed idealismo. Al primo meeting del CFR si ritrova attorno al tavolo tutta l’èlite più ricca e famosa degli Stati Uniti. Entro il primo anno di vita, la Fondazione Rockefeller e la Carnagie stanziano dei finanziamenti che consentono al CFR di espandersi. Nel 1940 sotto l’amministrazione di Roosvelt il Dipartimento di Stato è pieno di membri del CFR e la successiva generazione di membri del CFR riuscirà ad inserirsi in quasi tutti i centri di potere. Nel 1929 Charles Pratt uno degli eredi della ricchezza della “Standard Oil” dei Rockefeller donerà al CFR una residenza a New York tra la Park Avenue e la 68esima strada chiamata Harold Prett House che è a tutt’oggi il quartier generale del CFR. Nonostante l’importante ruolo del CFR nella formazione di molte decisioni governative, si stima che solo un americano su cinquemila conosce l’organizzazione e ancora meno sono al corrente dei suoi reali scopi. (NDR laggasi … solo una pecorella su cinquemila conosce “il pastore” e meno di uno su cinquemila conosce effettivamente quali sono i suoi veri obbiettivi.) Nel 2006 oltre 4000 persone appartenenti all’establishment del potere degli Stati Uniti erano membri del CFR.

La lista dei membri del CFR include i principali dirigenti del New York Times, del Washington Post, del Los Angeles Times, del Wall Street Journal, dela NBC, della CBS, della ABC, della FOX, del Time, di Fortune, di Business week, di U.S News e di World Report per citare solo le principali. Che ci sia qualche connessione tra questo elenco e il grande anonimato di cui il CFR ha goduto per oltre 50 anni della sua esistenza lo lasciamo decidere ai lettori…
Rispondendo ad una indagine della CIA oltre 25 anni fa , l’editrice del Washington Post Katherine Graham disse: “ci sono cose che all’opinione pubblica non servono e che non deve sapere su di noi”.
Se il CFR ha molta influenza nelle vicende interne statunitensi, il buon David Rochefeller nel 1973 per non farsi mancare nulla ha pensato bene di fondare un’altra organizzazione affine , sempre con l’obiettivo di un governo unico mondiale che si differenzia per il fatto che i suoi membri rappresentano l’alleanza mondiale del commercio nelle tre princpali macro aree: il Nord America, l’Europa Occidentale e l’Asia. Si chiama Trilateral Commission detta anche TC. Prima di fondarla nel 1972 al meeting del Bilderberg Group di Knokke in Belgio, Rockefeller ha testato e discusso l’idea di darle vita; il risultato finale, oggi è che molti appartenenti al CFR e al Bilderberg partecipano anche alla Trilateral Commission.
Quindi per riepilogare, e siamo solo al primo livello, abbiamo il CFR che coinvolge solo membri americani in vicende americane, il Bilderberg a cui partecipano solo personalità di Stati Uniti, Canada ed Europa Occidentale e Trilateral Commission che coinvolge tutto il potere finanziario del mondo. Il comune denominatore di questi gruppi è la famiglia Rockefeller.
Di seguito un pò di link per approfondire:
Sintesi sulla Trilateral Commission la trovate su Wikipedia
Elenco completo dei membri della Trilateral aggiornato al 2011
Un veloce curriculum dei membri italiani circa a metà pagina
Resoconto della riunione della trilaterale del 18 maggio 2010
Della riunione di aprile in cui Monti ha ceduto la presidenza a Jean Claude Trichet, da ampio resoconto il Sole 24 Ore
Altre informazioni le trovate qua
Non stupitevi del fatto che nell’elenco degli affiliati troverete dei vari paesi, personaggi di destra e di sinistra; queste organizzazioni hanno interesse a poter mettere in campo alla bisogna il personaggio ritenuto in quel momento quello adatto a gestire una certa situazione, a prescindere dall’orientamento politico; accade anche durante le elezioni del presidente degli Stati Uniti; e se alla fine il CFR non riesce a far eleggere il suo candidato alla Casa Bianca, potete star certi che riuscirà comunque ad avere in molti ruoli dell’amministrazione e dell’entourage del presidente uomini suoi o a lei collegati, in grado alla fine di condizionare pesantemente le scelte del Presidente stesso.
da Piano Bar : I "pastori" del pianeta - Parte 1 di 7
 

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Bilderberg-Borghezio

... leggo qui news sul club esclusivo Bilderberg (grazie Tontolina ! :up: )(+ Enzo L.)

.... al che mi è venuto in mente il FIGURONE che fece il MITICO Borghezio (gli voglio bene, anche se non voto lega ;) )

... per chi non lo ricorda ... :

10 giugno 2011 Ginevra - La conferenza “segreta” del Club Bilderberg, che ogni anno riunisce personalità «di importanza mondiale», è riunita da ieri a Saint Moritz, nel cantone svizzero dei Grigioni. L’incontro, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa elvetica Ats, si svolgerà nella discrezione più assoluta nel lussuoso albergo Suvretta House e dovrebbe concludersi domenica 12 giugno.

A quanto si sa, la conferenza Bilderberg è un club esclusivo che dal 1954 riunisce segretamente influenti personalità del mondo economico e politico. Il carattere estremamente riservato della riunione è regolarmente criticato da alcuni, che lo considerano antidemocratico. Tra di loro anche i giovani socialisti grigionesi, che hanno già annunciato l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta a Saint Moritz l’11 di giugno.

Il Bilderberg respinge Borghezio
Nel tardo pomeriggio di ieri, Mario Borghezio, parlamentare europeo della Lega Nord, ha riferito di essere stato «malmenato» dal personale che si occupa della sicurezza e della riservatezza proprio della riunione del Bilderberg: a quanto pare, l’esponente del Carroccio avrebbe chiesto di assistere alla riunione, esibendo passaporto e tesserino da parlamentare europeo, :cool::cool: ma sarebbe stato allontanato in malo modo dall’hotel Suvretta House.


«Sono stato assistito dalla polizia elvetica, ma il trattamento subito dalla sicurezza dell’incontro è stato brutale. Ho intenzione di presentare una denuncia - ha riferito Borghezio all’agenzia di stampa Ansa - Il trattamento subito mi conferma che questa è una riunione molto importante, chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun controllo popolare:eek::eek::eek: . È evidente che il club Bilderberg è una società segreta, come pensano in tanti, di cui meno si sa e meglio è».

In seguito, Borghezio ha riferito ancora che «la polizia svizzera ci ha messi in stato di fermo e ci sta portando in caserma, e io ho il naso che sanguina».



Un’auto su cui si troverebbe David Rockefeller arriva alla riunione del Bilderberg
La tradizione del Bilderberg
Il Bilderberg si definisce un forum internazionale «esiguo, flessibile, informale e off-the-record», sostenendo che la sua unica attività è la sua conferenza annuale. L’incontro non prevede né risoluzioni né voti, né dichiarazioni politiche.

Dal 1954, data del primo incontro in Olanda nell’Hotel Bilderberg che ha dato il nome all’evento, sinora sono state organizzate 57 conferenze. Tra le grandi personalità che vi hanno partecipato in passato è spesso citato l’ex segretario di Stato Usa Henry Kissinger, l’ex presidente americano Bill Clinton o il cancelliere tedesco Gerard Schroeder. Nel 2010, la lista dei partecipanti includeva tra gli altri gli italiani Bernabè (Telecom), Conti (Enel), Elkann (Fiat) e Scaroni (Eni), oltre a Eric Schmidt (Google), Richard Holbrooke e Lawrence Summ
 

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Piano Bar :I "pastori"del pianeta - Parte 2 di 7

di Virginio Frigieri | 22/11/12 07:10 | servizio Lombardreport.com
Piano Bar : I "pastori" del pianeta - Parte 2 di 7
Piano Bar di Virginio Frigieri
I “pastori” … del pianeta 2/7
Il reclutamento dei nuovi adepti
Abbiamo già accennato nella puntata precedente alla differenza tra i membri fissi che partecipano ogni anno alle conferenze del Bilderberg e color che sono invitati occasionalmente allo scopo di individuare qualche new entry che possa interessare per il raggiungimento delle finalità del gruppo.
Gli occasionali sono circa un’ottantina ogni anno; vengono scelti in base alle materie trattate che ricadono sotto la loro sfera d’influenza o per le loro competenze/conoscenze accademiche e professionali. La maggior parte di queste persone ignorano la rete delle strutture segrete che agisce dietro ma in nome e per conto del “Bilderberg Group” e dei suoi obiettivi più profondi; tra queste persone fresche che si avvicendano ogni anno, i responsabili del Bilerberg individuano pochi elementi che potranno essere utili strumento per i loro piani di globalizzazione; i prescelti verranno aiutati a scalare in pochissimo tempo posizioni politiche molto importanti: coloro che viceversa non impressionano il Gruppo non vengono più invitati.
Vediamo alcuni casi di reclutamento.
[FONT=&quot]Bill Clinton.[/FONT] Il caso più eclatante di reclutamento andato a buon fine risale al 1991 nella riunione tenutasi a Baden-Baden in Germania quando David Rochefeller spiegò all’allora sconosciuto governatore dell’Arkansas, Bill Clinton che partecipava al suo primo meeting che l’accordo per il libero mercato del Nord America (il NAFTA) non era una priorità per il Bilerdberg e che di conseguenza lui, avrebbe dovuto agire per sostenere le ragioni del Gruppo.
Nel 1992, (appena un anno dopo) Clinton veniva eletto Presidente degli Stati Uniti e guarda caso si rivelerà fin dall’inizio uno strenuo oppositore del NAFTA.
Video del 1991 con Bill Clinton: Bill Clinton admits to attending 1991 Bilderberg Meeting - YouTube
[FONT=&quot]E’ possibile attivare i sottotitoli[/FONT]
Tony Blair. Meno fulminea ma non meno luminosa sarà la carriera di un altro politico di primo piano: Tony Blair partecipa al meeting del 1993 e diventa leader del partito laburista a luglio del 1994, per poi essere eletto primo ministro a maggio del 1997.

Romano Prodi. L’anno successivo nel 1999 partecipa al meeting Romano Prodi che a settembre dello stesso anno riceve l’incarico di Presidente della UE che ricopre fino a Gennaio del 2005; nel 2006 viene eletto Presidente del Consiglio italiano.

George Robertson. Meno noto dei precedenti un tal George Robertson che partecipa al meeting del 1998 e nell’agosto del 1999 viene nominato Segretario Generale della NATO.
Di questi esempi è costellata la storia del Gruppo; abbiamo visto i casi più eclatanti dagli anni ’90 ad oggi, ma basta sfogliare all’indietro le pagine della storia per trovare altri casi non meno clamorosi:
Francois Mitterand. Nel 1980 l’establishment francese aveva definitivamente messo da parte la candidatura di Francois Mitterand alla presidenza della Repubblica, ma non aveva fatto i conti col “Comitato dei 300” del Bilderberg che il 10 dicembre di quell’anno ne ordina la resurrezione. John Coleman nel libro “La cerchia dei cospiratori: la storia del Comitato dei 300” racconta con dovizia di particolari gli eventi di questa vicenda. Mitterand si apprestava a ripulire la propria immagine per riprendersi e tornare al potere. Il discorso di rientro di Mitterand esprime disprezzo per il capitalismo: «lo sviluppo del capitalismo industriale rappresenta l’opposto della libertà. Dobbiamo porvi fine. I sistemi economici del XX e del XXI secolo useranno le macchine per dominare l’uomo, utilizzando soprattutto l’energia nucleare, che sta già dando incredibili risultati»

Spietata l’analisi di Coleman: «Il ritorno di Mitterand all’Eliseo è stato un grande trionfo per il socialismo; ha dimostrato che il “comitato dei 300” è abbastanza potente da esprimere una volontà sugli eventi futuri e di riuscire a metterla in pratica o con la forza o con ogni altro mezzo in suo possesso. E’ abbastanza potente da poter sconfiggere ogni opposizione, anche se questa, come nel caso di Mitterand, che era stato contestato pochi giorni prima a Parigi, è rappresentata da una protesta rilevante di un partito politico.
Questo “partito politico”, che si era opposto a Mitterand, insieme a una larga fetta del Partito Socialista a cui apparteneva, era il partito di estrema destra “Front National”. Guidato da Jean-Marie Le Pen, una vecchia conoscenza della politica francese, divenne famoso per aver lanciato una campagna per aumentare i controlli sull’immigrazione molto prima che il presidente Jacques Chirac adottasse politiche restrittive e perché nel novembre del 2005 organizzò manifestazioni di protesta in Francia, alle quali parteciparono soprattutto giovani disoccupati
Basta poi andare a scorrere l’elenco delle persone che il Bilderberg è riuscito a piazzare nella carica di Segretario Generale della NATO (l’odierno “Esercito Mondiale”) per capire chi detiene la leadership della più grande alleanza militare del mondo.
Joseph Luns (1971-1984), Lord Carrington (1984-1988), Manfred Wörner (1988-1994), Willy Claes (1994-1995), Javier Solana (1995-1999), Lord Robertson (1999-2004), Jaap G. de Hoop.
Per questioni di sintesi dobbiamo fermarci qua, ma chi avrà la pazienza di leggersi il libro di Estulin “Il Club Bilderberg“ potrà trovare ancora numerosi casi dove direttamente o indirettamente il Club dei 300 è riuscito a condizionare scelte e strategie politiche in ogni angolo della terra, dalla caduta della Tacher a cui fu almeno risparmiata la vita, al meno fortunato presidente del consiglio Italiano Aldo Moro.
alla prossima.
Approfondimenti in Video:
[ame="http://www.youtube.com/watch?v=j2VWVfwzUnc"]Report: La commissione Trilaterale e Mario Monti[/ame]

Paolo Becchi professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza di Genova in un articolo spiega:
[ame="http://www.youtube.com/watch?v=JnDAJjsw5lw&feature=relmfu"]Il colpo di Stato sobrio di Mario Monti.[/ame]
 

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