Che belli sti 5s hahahaahahahahah (1 Viewer)

alingtonsky

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maggio 25, 2018 ansa

MILANO. – Le tensioni sui BTP a cui stiamo assistendo potrebbero non essere ancora niente. Dopo la presentazione del programma di governo, infatti, arriverà il giudizio delle agenzie di rating (Fitch, Moody’s e S&P). E nel caso in cui tagliassero il merito di credito sotto l’investment grade il nostro Paese, gravato da 2.300 miliardi di debito pubblico, rischia di fare i conti con “la chiusura del mercato” ai BTP e l’aprirsi di “uno scenario greco”.

“Sono molto preoccupato, corriamo seri rischi” spiega all’ANSA il professore di economia politica della Bocconi, Francesco Giavazzi. “Nello spread – spiega – c’è una ‘non linearità’: fino a un certo punto si muove tranquillamente, aumenta di 10-20 punti base. Poi ad un certo punto si impenna, non di 20 punti, ma di 200 o 300. E quello che lo può far impennare è una notizia negativa e la notizia negativa che potrebbe arrivare a breve è un abbassamento del rating del debito pubblico italiano”.

Giavazzi ricorda le stime di spesa legate al ‘contratto di governo’ di Lega e M5S. “A regime 80 miliardi l’anno” l’equivalente di “quattro punti percentuali” in più di deficit che “invece che scendere lentamente verso quota 125%, come scritto nel Def”, salirebbe a rotta di collo. Con questi numeri, secondo l’economista, è impossibile evitare la scure delle agenzie di rating. “Siamo due gradini sopra l’investment grade. Se lo perdiamo la Bce non può più comprare il nostro debito e accettarlo come collaterale dalle banche per finanziarsi”.

Per Giavazzi lo scenario più probabile è quel del taglio di un solo gradino (tripla BBB con outlook stabile per S&P e Fitch, Baa2 con outlook negativo per Moody’s) dopo la presentazione del programma di governo “già la prossima settimana”.

“Si tratta di vedere se il taglio del rating farà rinsavire il governo, e a quel punto restiamo lì con lo spread a 200, o se invece proseguiamo sulla strada” tracciata dal contratto, rischiando di andare incontro al declassamento a spazzatura.

Se ciò dovesse accadere “il problema non sarebbe tanto il costo del rifinanziamento” ma “il fatto che non ci sarebbe più mercato per i nostri titoli di Stato”.

L’ombrello della Qe si chiuderebbe, 200 miliardi di Btp usati dalle banche come collaterale verrebbero trasferiti alla Banca d’Italia e per il nostro Paese e le sue banche potrebbe diventare estremamente difficile rifinanziarsi. Come in Grecia si potrebbe dover attingere all’Ela, la linea di credito emergenziale della Bce.

“Quello – spiega Giavazzi – è il momento in cui la crisi ha svoltato. E’ il segnale che si è arrivati alla frutta. Sarebbe un disastro”.

(di Paolo Algisi/ANSA)

Francesco Giavazzi: "Con il taglio del rating si apre scenario greco" - La Voce d'Italia


Moody's prepara bocciatura Italia: dubbi su proposte in contratto
 
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big_boom

Forumer storico
In un possibile futuro le agenzie di rating potrebbero fare il downgrade dei paesi che non puniscono con la morte le persone che non pagano i debiti e le tasse per il "DEBITO PUBBLICO (privatizzato)"
piu' in la ancora le agenzie di rating nomineranno direttamente il governo e per i paesi che non accettano ci potrebbe essere il downgrade con testate nucleari.
 

alingtonsky

Forumer storico
...
di Federico Fubini

I rendimenti dei titoli di Stato italiani e lo spread sui titoli tedeschisono esplosi stamattina per una ragione tecnica molto semplice: non ci sono compratori sul mercato, se non quelli che si sono presentati quasi su «appuntamento» all’asta di Buoni ordinari del Tesoro di stamattina. Poiché non ci sono compratori o quasi, ma solo venditori, i prezzi dei bond (che si muovono in senso inversamente proporzionale si rendimenti) cadono a piombo finché non trovano un acquirente a un livello molto più basso.

Questa è la ragione tecnica, poi però ce n’è una puramente politica. Subito dopo le elezioni, il 19 marzo, Clemens Fuest, uno degli economisti tedeschi più influenti, aveva dichiarato al Corriere: «Matteo Salvini ha detto che la politica di bilancio dell’Italia dovrebbe fare esattamente il contrario di ciò che chiede Bruxelles. Se fa ciò che dice, mette in discussione la partecipazione dell’Italia all’euro».
Il «contratto» di governo giallo-verde, emerso in seguito alle trattative tra i due partiti, e gli atti di numerosi rappresentati della Lega e di M5S hanno contribuito a rafforzare fra gli investitori (anche italiani) il dubbio sull’irrevocabilità dell’euro per l’Italia. I mercati hanno iniziato a percepire il rischio di essere rimborsati in futuro in una moneta svalutata — eventualità possibile anche contro le intenzioni dell’Italia stessa, se il rating dei titoli di Stato venissero tagliati sotto il grado «investimento», garanzia necessaria alla Bce per poterli acquistare : e hanno deciso di tenersi alla larga dai titoli italiani. Proprio l’ambiguità di Paolo Savona su questo punto ha portato il presidente Sergio Mattarella a respingere la sua candidatura nel ruolo di ministro dell’Economia.

Perché il crollo continua dopo lo stop a Savona?
Perché allora i mercati continuano a crollare anche dopo? Perché ciò che sta accadendo oggi si collega strettamente agli eventi dei giorni scorsi. Con Lega e M5S percepiti ormai dai mercati su posizioni anti-euro, come pronti a portare l’Italia fuori dalla moneta unica, le elezioni che si prospettano sembrano sempre di più un referendum sull’euro. E nessuno vuole farsi trovare esposto sull’Italia nel caso vincessero davvero le forze considerate anti-euro, quelle che — si sospetta — cercherebbero di convertire tutti i titoli in una nuova moneta svalutata. Anche quelli dei risparmiatori italiani.

I ruoli e le responsabilità
Dunque il crollo dei mercati di oggi non può certo essere colpa di Mattarella, come insinuano alcuni. Ma dell’incertezza sul posto futuro dell’Italia in Europa che alcune forze hanno diffuso, nel Paese e nel mondo.

29 maggio 2018 (modifica il 29 maggio 2018 | 12:56)
©
Ma perché lo spread continua a salire?
 

alingtonsky

Forumer storico
29/05/2018 - Federico Pirro

Come hanno ricordato alla redazione giornalistica di Sky, nel loro archivio v’è un intervento di Luigi Di Maio il quale nel febbraio scorso, affermando che Carlo Cottarelli era una figura interessante, capace di mettere nero su bianco i tagli necessari della spesa pubblica, aveva aggiunto poi che i partiti avevano commesso un grave errore a metterlo da parte. Il leader del Movimento Cinque stelle aveva auspicato infine di potersi confrontare con l’autorevole economista proprio sulle riduzioni mirate e non lineari della spesa pubblica.

Ecco, ora Di Maio avrebbe l’occasione per poterlo fare, perché – indipendentemente dalla durata del nuovo esecutivo – è bene che tutti i partiti (Lega e Cinque Stelle in testa avendo sottoscritto dopo le elezioni un contratto di governo) dicano esattamente dove sarebbe necessario ridurre la spesa pubblica del nostro Paese, per quali importi, intervenendo in quali capitoli del bilancio, operando in quali tempi e attivando quali procedure. È assolutamente necessario che questo accada perché – ancor prima che si discuta in sede europea sugli eventuali margini di flessibilità da richiedere (o da imporre) – si sappia dove e come recuperare almeno una parte delle risorse che si intendono destinare a reddito di cittadinanza o alla flax tax.

Sotto questo profilo nel contratto di Lega e Movimento 5 Stelle era scritto che si sarebbero reperite ingenti risorse tagliando gli sprechi della spesa pubblica, ma non si scendeva poi nel dettaglio individuando con precisione i settori sui quali operare e le quantità di impieghi da ridurvi. Basterebbe al riguardo leggersi quanto ha scritto Cottarelli con assoluto rigore documentario sugli acquisti della Pubblica amministrazione nel 2016 per constatare come sarebbe possibile e necessario intervenire con misure anche molto forti per centralizzare sempre di più acquisti che, non passando ancora dalla Consip, non consentono ancora i risparmi che pure sarebbe possibile ottenere.

Ma se si ambisce candidarsi a guidare il Paese è indispensabile dire con chiarezza dove ridurre gli sprechi e come recuperare i mezzi utili per specifici interventi di detassazione o di sostegno sociale presentati con grande enfasi in campagna elettorale e ripresi poi in un contratto di governo.

Naturalmente questo – che a nostro parere è un vero e proprio imperativo categorico – è valido per tutte le forze politiche chiamate a spiegare con chiarezza ai cittadini dove si intende reperire le risorse per rispondere a loro conclamate esigenze. E questa azione è ormai ineludibile, e senza imputare poi alla Germania l’eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi di risanamento della nostra spesa pubblica che tocca a noi e solo a noi conseguire. Senza se e senza ma.

Caro Di Maio, confrontati nel merito con Cottarelli - Formiche.net
 

tontolina

Forumer storico
Ecco i partiti finanziati dal costruttore dello Stadio. Dove sta il M5S ?

insomma ... da quel che ho capito
tutti i partiti hanno incassato... tutti tranne il Movimento 5 Stelle


adesso mi guardo anche questo video e da quel che mi pare di capire... quelli lì digrignano i denti
Otto e Mezzo (La7) 15 Giugno 2018 - Marco Travaglio, Stefano Zurlo, Stefano Cappellini
 

marofib

Forumer storico
nessuno dice che abbiano incassato, pero' un noto corruttore seriale gira per i loro uffici....commettere poi il crimine basta poco (rischiava di diventar sottosegretario alla presidenza se non c'era la lega.... e si e' appena iniziato)...abbiamo pur criticato la famiglia renzi per il traffico di influenze!?

ora vuoi dire che la classe politica non viene giudicata per chi gli ruota intorno? essere onesto ma incompetente e' grave =, se non peggio

ps: a me che sapere il 5s non abbia preso na lira non basta se li ha presi lui e la sua cricca
Per mesi ha disputato da regista tutte le partite più importanti, specie sulle partecipate (i lavoratori ricordano ancora gli incontri sulla Multiservizi),
 
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tontolina

Forumer storico
nessuno dice che abbiano incassato, pero' un noto corruttore seriale gira per i loro uffici....commettere poi il crimine basta poco (rischiava di diventar sottosegretario alla presidenza se non c'era la lega.... e si e' appena iniziato)...abbiamo pur criticato la famiglia renzi per il traffico di influenze!?

ora vuoi dire che la classe politica non viene giudicata per chi gli ruota intorno? essere onesto ma incompetente e' grave =, se non peggio

ps: a me che sapere il 5s non abbia preso na lira non basta se li ha presi lui e la sua cricca
Per mesi ha disputato da regista tutte le partite più importanti, specie sulle partecipate (i lavoratori ricordano ancora gli incontri sulla Multiservizi),
ok
a me sembrava che il titolo della trasmissione della Gruber fosse:" i 5stelle hanno perso la verginità" nel senso che avevano incassato .... INVECE NO... sotto quell'aspetto sono sempre vergini cioè onesti

Affinché avvenga una corruzione ci deve essere un corruttore e un corrotto.
ovvio che i corruttori girino intorno ha chi ha il potere di favorirli ma in questo caso non sono riusciti a corrompere i pentastellati... tutti gli altri hanno incassato.

Pare ci sia un conflitto di interesse [non ho ben capito come] però nessuno ha mai processato in quel modo rabbioso né Berlusconi e neppure Renzi che pure erano a conoscenza dei fatti delittuosi ma che cercavano di coprirli

in questo caso la Raggi non era neppure a conoscenza... Dunque processiamo tutti i 5stelle?
 

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