Che belli sti 5s hahahaahahahahah (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
ero certa che sarebbe successo solo dopo che ho saputo da Gioele che il prof. Conte è affiliato ad una UR-Lodge neoaristocratica....
l'europa è in una botte di ferro e noi sempre nel solito.....
Governo, Mattarella affida incarico a Conte. Lui: “Confermerò la posizione in Ue. Sarò avvocato del popolo italiano”
Governo, Mattarella affida incarico a Conte. Lui: "Confermerò la posizione in Ue. Sarò avvocato del popolo italiano" - Il Fatto Quotidiano

anche l'Eutopa si dichiara fiduciosa dopo il primo intervento del premier Conte

Non poteva essere diverso ... alcuni di loro appartengono alla medesima UR-Lodge, come Draghi Napolitano e Monti, sapranno gestire sotto coperta l'affaire itliano
 

tontolina

Forumer storico
si vabbe' ma conta 0,anche se fosse un grigio, e' un semplice testa di legno
CONTE PREMIER: LA GERMANIA MINACCIA L’ITALIA!
Scritto il 24 maggio 2018 alle 07:18 da icebergfinanza
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Ieri finalmente, il presidente Mattarella si è deciso a conferire l’incarico a colui che si è definito “l’avvocato del popolo”, Giuseppe Conte, specificando bene che il suo mandante è il contratto di Governo, un contratto che secondo gli ultimi sondaggi è sottoscritto da almeno il 60 % degli italiani.

A proposito di Italiani, ieri addirittura il Sole 24 Ore, il quotidiano della Confindustria che ieri ha minacciato il nuovo Governo, ha ricordato che l’Europa non è amata dagli italiani, girando intorno alle cifre come solo loro sanno fare…

Mentana e Mieli hanno dichiarato che mai nella storia della Repubblica, il nuovo Governo, ha avuto contro tutti gli editori e i fidi giornalisti come in questo momento, dimostrazione del fatto che ormai la carta stampata sta perdendo ogni credibilità, vista l’imponente campagna mediatica volta a cercare di destabilizzare il nuovo premier con una spettacolare ed incisiva campagna del fango

Davvero una cosa indecente la stampa e le televisioni in questi giorni, soprattutto i suoi cani da guardia, i vari Mentana, Floris, Fubini, Feltri, Sallusti, Travaglio, Gruber, Formigli, il peggio del giornalismo italiano, gente che rode come un castoro, che farà le pulci al nuovo governo come mai nella storia della Repubblica.

Chi invece sta davvero tremando sono i tedeschi, con un attacco senza precedenti in giornata da parte di un loro economista psicopatico qualunque. Nei giorni scorsi vi avevo preavvisato che qualcuno avrebbe invocato il trattamento ” Grecia” per il nostro Paese…

CONTRATTO DI GOVERNO: IL RITORNO DELLO SPREAD …
Rileggetevelo tutto perché penso che sia uno dei miei più incisivi ed efficaci atti di accusa contro questo sistema basato sul terrorismo finanziario e sulle minacce economiche, di un gruppo di psicopatici falliti.

Lo disse anche in tempi non sospetti Luigi ZIngales…

“Quella di dare liquidità alle banche è una decisione che prende qualsiasi banca centrale nel momento in cui stabilisce che le banche sono solventi ma illiquide. Questo perché la funzione principale di una banca centrale è quella di essere disponibile a fare prestiti in situazioni di tensioni di mercato alle banche che sono solventi.

Ora, nel caso della Grecia, abbiamo la certificazione fornita dalla stessa Bce qualche mese fa, che le sue banche sono solventi. Perché allora la Bce non fornisce loro liquidità
illimitata?
Perché la ELA(fornitura di liquidità di emergenza, ndr) è stata centellinata di giorno in giorno e poi bloccata (il 1° luglio La Bce ha fissato a 89 miliardi il livello massimo stabilito per l’erogazione di Ela alle banche greche, ndr)?
In sostanza, la Bce tiene la Grecia appesa a un filo“.

Attenzione se Mario Draghi farà la stessa cosa con il nostro Paese, diventerà il nemico numero uno!

Infatti ieri dalla Germania è arrivata puntuale la minaccia, di un economista psicopatico qualunque. Ci tengo a precisare che non bisogna generalizzare, identificare qualche idiota qualunque con l’intero popolo tedesco, in Germania ci sono anche persone intelligenti, peccato che oggi al potere ci sono solo personaggi che hanno applicato il dumping sociale nei confronti di tutta l’Europa, una concorrenza sleale con oltre 8 milioni di tedeschi che lavorano a 400 euro al mese.

L’allarme arriva da Clemens Fuest, presidente dell’istituto economico Ifo di Monaco, un osservatorio da sempre severo sul Sudeuropa, ritenuto punto di riferimento nel paese di Angela Merkel. Ed è lo stesso economista ad aver chiesto alla Bce di “verificare se si possano ancora acquistare bond italiani”. Se gli si fa notare che il governo non è ancora neppure stato nominato, la risposta è che i piani annunciati lasciano già prevedere che i titoli potrebbero non esser ripagati. (…) “Poiché il nuovo governo ha spiegato che non intende attenersi alle regole europee sulla solidità delle finanze statali, e vuole emettere una specie di valuta parallela (mini-bot), la Bce deve prevedere che il corso dei titoli cadrà e che magari addirittura i titoli non saranno ripagati. Le perdite dovrebbe assumerle la Banca d’Italia, ma non è chiaro se la Banca centrale italiana abbia a disposizione abbastanza capitale per questo. Se il governo in Italia ritratterà in modo credibile i suoi piani la Bce potrà riprendere gli acquisti”.

E’ abbastanza chiara la minaccia al popolo italiano o serve ritornare con il cappello e i compitini a Francoforte e chiedere scusa perché non accettiamo di farci devastare il Paese attraverso l’austerità?

Lo ha scritto forte chiaro il probabile prossimo ministro del Tesoro Savona:
Il problema dell’Ue non è l’autonomia delle sovranità fiscali nazionali, peraltro già vincolate dai parametri di Maastricht e rafforzate con il fiscal compact, ma l’assenza di un’unione politica in una delle forme conosciute di Stato. Spiace doverlo evidenziare, ma, cavalcando l’ideale elevato di porre fine alle guerre tra Paesi europei, non potendo procedere per via politica, i gruppi dirigenti hanno deciso di seguire una soluzione dove i principi democratici non hanno accoglienza. La conseguenza di questa scelta ha i contenuti di un fascismo senza dittatura e, in economia, di un nazismo senza militarismo”.

La traduzione è che in Europa, qualche inutile plutocrate o burocrate pensa che la democrazia passi dai salotti buoni e non dal voto, le scelte di politica economica o finanziarie, i trattati non sono affare del popolo!

Siamo di fronte ad un fascismo senza dittatura apparente e in finanza ed economia a puro nazismo senza intervento militare, come quello prospettato dal signor Fuest, un grigio funzionario qualunque.

Ve ne do un piccolo esempio…

TTIP: NON E’ ARGOMENTO DA DEMOCRAZIA!
Bruxelles – Non saranno manifestazioni o petizioni a bloccare i negoziati per il Ttip, il trattato di libero scambio tra Ue e Stati Uniti, perché il mandato negoziale “mi è stato dato dagli Stati membri in maniera unanime e solo loro possono cambiarlo”. Cecilia Malmstrom risponde alla polemica nata in seguito alla pubblicazione di un blog di John Hilary, il direttore della Ong, “War on want”, in cui Hillary scriveva che la commissaria gli aveva detto “il mio mandato non mi arriva da popolo europeo”.

Ripeto fascismo senza apparente dittatura e nazismo finanziario, bombardamento quotidiano senza interventi militari tradizionali, quello che noi sosteniamo da anni e che oggi incominciano a capire in molti, per fortuna!

Ieri ho usato un’espressione forte ma si tratta di nazismo finanziario!

Non credo serva aggiungere molto, nel frattempo Mister Greenback ieri è salito al Colle europeo, per il conferimento di moneta rifugio e moneta di riserva mondiale. Domani vi racconteremo la vera storia del ruolo del dollaro nella crisi che verrà.

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tontolina

Forumer storico
echisenefrega
hanno governato negli ultimi 25 anni [anno+ anno -] e sappiamo bene in che condizioni siamo
FI è nata per gestire al meglio gli interessi del suo fondatore lasciano incancrenire i problemi italici

a mio avviso, il fatto che FI non voterà la fiducia, mi fa capire che il nuovo governo forse farà gli interessi del popolo... forse neh perchè Conte è un massone neoaristocratico come Monti e Napolitano; questo mi preoccupa visto i precedenti.
 

tontolina

Forumer storico
Maledetti italiani!


I MAESTRINI

Niente da fare è più forte di loro. Non riescono proprio a togliersi quel misto di vanità e arroganza con cui sono soliti occuparsi degli affari degli altri.
Quando si tratta dell’Italia poi, il narcisismo ed il senso di superiorità dei governanti francesi e tedeschi travalica le Alpi e dilaga nella nostra politica come un’orda di Galli e di Ostrogoti in preda a frenesia predatoria.
È come se l’Italia fosse roba loro; o comunque una provincia, una terra politicamente da saccheggiare o peggio ancora da “educare”, perché il loro modo di rapportarsi a noi ha sempre qualcosa di pedagogico; come i maestrini che devono richiamare all’ordine i loro alunni somari.

Simbolo iconico di questa arroganza fu lo scambio di sorrisetti tra Sarkozy e la Merkel contro Berlusconi nel 2011; un’ironia beffarda, oltraggiosa nei confronti non solo di un Primo Ministro che cercava di difendere gli interessi del suo Paese, ma nei confronti di un’intera nazione che quel Premier rappresentava.
Quei sorrisetti furono una sorta di segnale convenuto con il quale aprire la campagna d’Italia per lo screditamento del legittimo governo italiano eletto democraticamente ma ostile alle politiche di austerity che Parigi e Berlino volevano imporre; e con la complicità della tecno-finanza europea, dei media e di una banda di sicari italiani guidati da Giorgio Napolitano riuscirono ad imporre Mario Monti, il tecnocrate perfetto, l’uomo che avrebbe ammansito le velleità sovrane dell’Italia.

Ora che il nostro Paese torna ad esprimere un Governo almeno apparentemente non espressione dell’élite eurocratica, ecco che rispunta il vizietto franco-tedesco d’interferire nelle nostre scelte; addirittura prima ancora che questo Governo si formi e si insedi.

La recente dichiarazione del Ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, non è solo un’analisi preoccupata sul futuro dell’eurozona a causa del nuovo governo Lega/M5S (cosa che dal suo punto di vista di europeista compulsivo è legittima); ma è un vero e proprio pizzino indirizzato alla nostra sovranità: “Tutti devono capire in Italia che il futuro dell’Italia è in Europa e da nessun’altra parte, e perché questo futuro sia in Europa ci sono regole da rispettare”.
Praticamente un ministro francese ci viene a dire cosa dobbiamo capire noi. Dando per scontato che lui abbia capito tutto.

Ora che in Italia torna un Governo apparentemente non espressione dell’élite eurocratica, rispunta il vizietto franco-tedesco d’interferire nelle nostre scelte
Il messaggio è chiaro: cari italiani scordatevi qualsiasi retorica sulla sovranità; non avete scampo, o vi sottomettete a queste regole che poi sono quelle imposte da noi e dalla Germania, oppure la pagherete.

Al francese ha fatto eco il tedesco. In assenza del simpaticone di Schulz, il “Kapo” socialista che per anni ha dato lezioni non richieste all’Italia (salvo poi scomparire dalla scena politica), è arrivato tale Weber, il Kapetto popolare (cioè del PPE) ad ammonirci: State giocando col fuoco” .
E giù la solita retorica sulle regole che devono essere rispettate, che non possono essere cambiate perché altrimenti crolla l’eurozona e con essa l’Europa e con essa il mondo e persino il Sistema solare potrebbe uscirne danneggiato. Poco importa se queste regole spesso valgono per qualcuno e non per altri.

FURBETTI FRANCESI
Nel gennaio scorso il francese Pierre Moscovici, Commissario Ue agli Affari economici, è entrato a gamba tesa nella campagna elettorale italiana attaccando l’ipotesi di ridiscutere il tetto del 3% nel rapporto Deficit/Pil ipotizzata dai 5Stelle e dai partiti sovranisti (Lega e Fdi) orientati a rivedere il Trattato di Maastricht: “un controsenso assoluto” l’ha definito il custode dell’ortodossia europeista. In realtà un controsenso relativo, perché se gli italiani lo ipotizzano sono colpevoli di leso-europeismo, se i francesi lo applicano nessuno dice niente.

Dal 2011 al 2016 la Francia ha sistematicamente violato il tetto del 3% nel rapporto Deficit/Pil; l’Italia, dal 2012 lo ha sempre rispettato. Ed anche se nel 2017 il governo di Parigi ha annunciato trionfalmente la discesa sotto il limite consentito (più per trovate contabili che per altro), secondo le stime quinquennali del FMI, il dato è destinato ad aumentare fino al 2022.

Inoltre, come ha ricordato Alberto Bagnai, economista ed oggi parlamentare della Lega, al pari dell’Italia anche la Francia ha aumentato il debito pubblico infrangendo un’altra regola di Maastricht secondo cui lo sforamento del rapporto Debito/Pil poteva essere tollerato solo a fronte ad un abbassamento del debito pubblico.

Se si guarda il Debito aggregato (Stato ma anche imprese e famiglie), l’Italia è tra le nazioni virtuose, meglio della Francia
D’altronde anche quella del Debito è una narrazione da cambiare.
Come ha segnalato sul Sole 24Ore Vito Lops, uno dei più seri giornalisti economici italiani, se si guarda il Debito Pubblico l’Italia è il Paese più a rischio dell’eurozona dopo la Grecia.
Ma se si amplia lo sguardo al debito aggregato, ovvero non solo quello dello Stato ma quello di tutti gli attori economici (anche imprese, banche e famiglie)l’Italia si rivela “un Paese nella media, senza grossi problemi di debito”.
Ed indovinate un po’ quale diventa il Paese più esposto finanziariamente? La Francia appunto, che sommando esposizione di società, banche e famiglie “viaggia con una leva enorme, che supera il 400% del Pil, pari a 9mila miliardi di debiti cumulati” a fronte del 350% dell’Italia e del 270% della Germania.

DINAMITARDI TEDESCHI
D’altronde quanto sia necessario rivedere Maastricht e i criteri di valutazione delle economie lo dimostra un altro dato inquietante che riguarda la Germania e i paesi apparentemente più virtuosi: le cosiddette “contingent liabilities”, cioè le passività potenziali che i governi accumulano sotto forma di garanzie poste sui debiti contratti da organismi controllati, istituzioni pubbliche o finanziarie. Vere e proprie “bombe ad orologeria” di indebitamenti che però non vengono calcolati nei bilanci ufficiali degli Stati ma che, qualora le cose andassero male, si scaricherebbero sui cittadini.

Cosa succederebbe se l’Italia, paese fondatore dell’Ue e terza economia dell’euro zona decidesse di non abbassare più la testa ai diktat di Berlino, Parigi e Bruxelles?
Secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al 2016, le garanzie prestate dalla Germania ammontano a quasi 450 miliardi di euro, oltre il 14% del Pil; la Francia ha garanzie per 116 miliardi (5,2% del Pil) e l’Italia solo per 41 miliardi (2,4% del Pil). In altre parole noi italiani mostriamo una maggiore oculatezza nella gestione del debito.

La cosa incredibile è che se si sommasse il Debito ufficiale con questo Debito fuori bilancio (ma reale) si scoprirebbe che la tanto criticata Italia ha un debito complessivo di poco superiore a quello tedesco e l’obbligo di riduzione imposto alla nostra economia scenderebbe di oltre il 60%.

COSA SPAVENTA DELL’ITALIA?
In realtà la paura che ora aleggia nei circoli europei non è legata all’azione di un Esecutivo italiano che ancora deve iniziare a governare (perché i governi si giudicano dal loro operato); ma dal timore che l’Italia inizi a non rispondere più agli ordini dei suoi padroni.

In questi anni, l’operazione svuotamento della sovranità ha garantito all’Europa un’Italia docile e remissiva, con governi sottomessi ai placet dell’eurocrazia: Presidenti del Consiglio (da Monti a Renzi fino a Gentiloni) e leadership italiane composte da servizievoli esecutori di decisioni altrui; Presidenti della Repubblica (da Napolitano all’attuale Mattarella) sfacciatamente orientati a rifiutare quel principio di sovranità nazionale fondamento della nostra Costituzione che loro dovrebbero difendere.

Che cosa potrebbe succedere se ad un certo punto l’Italia, paese fondatore dell’UE e terza economia dell’eurozona, dovesse decidere di non abbassare più la testa ai diktat di Berlino, Parigi, Francoforte o Bruxelles?
Cosa accadrebbe se un nuovo governo a Roma dovesse iniziare a battere i pugni sul tavolo e a reclamare pezzi di sovranità; a chiedere di ridiscutere regole e trattati, a rivendicare ruolo internazionale e ad imporre il proprio interesse nazionale prioritario rispetto alle astratte leggi comunitarie che penalizzano i suoi cittadini e la sua economia?

Ecco, è questo il vero pericolo di un governo sovranista e populista. Ed ecco perché siamo tornati ad essere i “Maledetti italiani!”

Su Twitter: @GiampaoloRossi

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