Charles M. Cottle (1 Viewer)

GiuliaP

The Dark Side
...negli anni ho notato che osservazioni fini a se stesse e non tra le grandezze in gioco, non portano a nulla (Cancellare le vecchie convinzioni non è stato facile, si pensa sempre di essere più intelligenti e si capisce solo poi di essere stati miseri, in questo sono stata fortunata nel riuscire a comprenderlo e nella giusta tempistica)...

Devi lavorare ancora sulle "vecchie convinzioni", in particolare sulla definizione di "grandezze in gioco", ma sembra che ti stia avvicinando alla forma mentis giusta: finché il nostro saldo non va almeno come sperato, nella quantità, nei modi e nel tempo, si deve sempre pensare di essere "miseri". L'ideale sarebbe pensarlo sempre, ma mi rendo conto che con ottimi risultati diventa molto difficile.

Io non ho la vostra preparazione matematica.

Secondo me la preparazione matematica non è condizione ne necessaria ne sufficiente: è invece necessaria la forma mentis, che però spesso può derivare dalla prima. Allo stato attuale del mercato, oltre il metodo, conta molto di più una buona preparazione informatica.

Addirittura, sempre secondo me, una cultura di base statistica, soprattutto se mancante di una corretta e accurata visione d'insieme, è assolutamente controproducente, proprio perché allontana dal corretto modus operandi.

Ti racconto una favola: negli anni '99 e su di li, sul mercato italiano esistevano inefficienze enormi e facilmente osservabili senza particolari conoscenze e strumenti. In particolare, grazie alla pancia piena di commissioni ed alla scarsissima preparazione tecnica dei gestori del tempo, ce ne erano un paio sui mercati obbligazionari, di cui non se ne è mai apertamente parlato, che erano dei buchi neri con scalabilità e liquidità che facevano miseramente impallidire tutti i facili giochetti su azioni, opzioni, diritti, warrant e cw, che invece ormai sono praticamente diventati pubblici.

Lo stato dell'epoca del mercato nostrano, come la carenza di "osservatori adatti", soprattutto con la corretta forma mentis, aggiungeva un ingrediente importante che ha contribuito a portare alcuni trader italiani nati in quel periodo ad ottenere risultati realmente notevoli. E non mi riferisco agli ingegneri nati dai ritardi sui cw e con tanta voglia di mettersi in mostra (con il massimo rispetto per quelli che sono stati sinceri ed hanno anche vinto diverse gare internazionali :prr:), ma a diversi "smanettoni" senza dannosi schemi mentali pregressi e con la consapevolezza dell'importanza della discrezione, che vedevano il mercato solo come un giocattolo "vivo" da aprire, osservare e manipolare: alcuni di quei soggetti che hanno saputo evolversi sono finiti in giro per il mondo a gestire per se stessi e per cerchie ristrettissime di persone capitali che non oso nemmeno citare. Senza sapere praticamente niente di statistica, e spesso neanche di matematica, ma semplicemente con il giusto "atteggiamento".

Ma questa è solo una favola :)

Il mondo finanziario è talmente grande e complesso che pensare che non nasconda tantissime inefficienze sfruttabili è un'illusione pari a quella di credere di poter fare soldi con at, econometria ed oroscopi.

Oggi però anche pensare di trovare quelle inefficienze con la relativa facilità con cui lo si faceva agli albori è ridicolo :)
 

skew

Nuovo forumer
Ciao,

GiuliaP, fammi capire...

Per te le volatilità implicite (b&s^-1, per intenderci), non hanno nessun senso?
Di conseguenza, la forma dello skew di vola (con qualsivoglia modello descrittivo e/o interpolante) e come cambia nel tempo, non ha nessun senso?

A presto,
 

GiuliaP

The Dark Side
Ciao,

GiuliaP, fammi capire...

Per te le volatilità implicite (b&s^-1, per intenderci), non hanno nessun senso?...

Skew, ho sostenuto infinite volte che il calcolo delle IV dai modelli di prezzo è overfitting allo stato puro.

Ho anche illustrato il mio personale punto di vista riguardo la formazione dei prezzi sulle opzioni, ed ho invitato infinite volte in questo ambito ad "uscire dagli schemi" ed a concentrarsi sulla "dinamica" dei prezzi. In questo thread e nell'altro trovi tutto.

Quando affermo dal punto di vista teorico ma soprattutto dall'osservazione diretta che i settlement praticamente ignorano le IV di mercato, ci sono due possibilità: o io inconsapevolmente guardo le estrazioni del lotto invece di quelle del mercato delle opzioni, oppure ha torto Imar che afferma, link autorevoli alla mano ed invitando proprio te a testimoniare (se ricordo bene), che le clearing house estraggono le IV dal mercato. Il che, nelle intenzioni, è sicuramente vero, sia ben chiaro: come è vero per tutti i bravi trader di opzioni che si dilettano con i più famosi modelli di prezzo e i più rinomati software di calcolo basati sugli stessi. Con la sottile differenza che le casse sono "costrette" a creare il prezzo di settlement, e non hanno alternative.

Ci tengo a specificare che il fatto che una grandezza non sia misurabile (praticamente ma anche addirittura teoricamente) non significa che non esista, o che non ne siano misurabili le variazioni (a riguardo ricordo vagamente una simpatica vecchia discussione con paolino, se non erro).

Di conseguenza, la forma dello skew di vola (con qualsivoglia modello descrittivo e/o interpolante) e come cambia nel tempo, non ha nessun senso?

Biricchino! :)

La domanda non è ben posta :no:
 
Ultima modifica:

reef

...
Skew, ho sostenuto infinite volte che il calcolo delle IV dai modelli di prezzo è overfitting allo stato puro.

Ho anche illustrato il mio personale punto di vista riguardo la formazione dei prezzi sulle opzioni, ed ho invitato infinite volte in questo ambito ad "uscire dagli schemi" ed a concentrarsi sulla "dinamica" dei prezzi. In questo thread e nell'altro trovi tutto.

Quando affermo dal punto di vista teorico ma soprattutto dall'osservazione diretta che i settlement praticamente ignorano le IV di mercato, ci sono due possibilità: o io inconsapevolmente guardo le estrazioni del lotto invece di quelle del mercato delle opzioni, oppure ha ragione Imar che afferma, link autorevoli alla mano ed invitando proprio te a testimoniare (se ricordo bene), che le clearing house estraggono le IV dal mercato. Il che, nelle intenzioni, è sicuramente vero, sia ben chiaro: come è vero per tutti i bravi trader di opzioni che si dilettano con i più famosi modelli di prezzo e i più rinomati software di calcolo basati sugli stessi. Con la sottile differenza che le casse sono "costrette" a creare il prezzo di settlement, e non hanno alternative.

Ci tengo a specificare che il fatto che una grandezza non sia misurabile (praticamente ma anche addirittura teoricamente) non significa che non esista, o che non ne siano misurabili le variazioni (a riguardo ricordo vagamente una simpatica vecchia discussione con paolino, se non erro).

Proviamo a dire che le casse quando non possono "fare" il mercato lo devono "seguire"... Giusto? :mmmm: :bow:
 

GiuliaP

The Dark Side
Proviamo a dire che le casse quando non possono "fare" il mercato lo devono "seguire"... Giusto? :mmmm: :bow:

Le casse per potersi tutelare devono valutare in qualche modo il rischio, ovvero devono assegnare valori anche quando il mercato non fa prezzo, oppure non lo fa con la dovuta "precisione". E quindi sono costrette ad usare un modello. Ed evidentemente a quello scopo, grazie ad opportuni moltiplicatori di sicurezza, quei modelli sono relativamente efficienti (anche se ci sarebbe tanto da discuterne).

Ma sono approssimazioni accettabili quando vuoi tutelare i tuoi doveri di compensatore e garante, e quando puoi "allargarti" facilmente, non certo quando vuoi studiare e tradare il mercato.
 

reef

...
Le casse per potersi tutelare devono valutare in qualche modo il rischio, ovvero devono assegnare valori anche quando il mercato non fa prezzo, oppure non lo fa con la dovuta "precisione". E quindi sono costrette ad usare un modello. Ed evidentemente a quello scopo, grazie ad opportuni moltiplicatori di sicurezza, quei modelli sono relativamente efficienti (anche se ci sarebbe tanto da discuterne).

Ma sono approssimazioni accettabili quando vuoi tutelare i tuoi doveri di compensatore e garante, e quando puoi "allargarti" facilmente, non certo quando vuoi studiare e tradare il mercato.

Grazie, c'è da studiare per una vita... :help:
 

Imar

Forumer attivo
Buonasera.
Vorrei chiedere un parere su come poter risolvere questo problema.
Come da figura allegata, mi capita sovente che la iv non venga calcolata, attraverso il metodo che uso, su alcuni strike (Ditm o Dotm), ma che capiti che questi strike siano di opzioni nel mio portafoglio.
.............
Il risultato è quello di non vedere né payoff atnow, né tantomeno quelli shiftati per ipotetica variazione di iv (Tralasciate l'inesattezza di questa procedura, ne sono al corrente).
Ho cercato e continuerò a farlo, soluzioni (Interpolazioni?) che possano permettermi di recuperare il valore (Fosse anche approssimato, meglio di niente), ma nel frattempo chiedo a voi un suggerimento su come cercare di risolvere un problema per me importante.

Mhhh, a parte che non vedo come la IV entri nel calcolo dell'AT NOW, il punto qua non è calcolare meglio (quindi è vero che non servono statistica né matematica) ma riflettere sul fatto che la IV calcolata su strike molto lontani dall’ATM operativamente non ti serve a nulla :eek:(oltre ad essere una forzatura, dato che per esplicita ammissione degli autori del paper del 1973, il modello di B&S serve a valutare opzioni ATM).


Intuitivamente, puoi pensare che tanto più una opzione è DITM, tanto più si comporta come un future, e – di conseguenza - tanto più la grandezza che chiamiamo "IV" (abbiamo detto 1000 volte che la definizione è inadeguata, ma se tutto il modo la chiama così tanto vale adeguarsi) è irrilevante ai fini di pricing o per fare analisi di sensitività.


Sulle DOTM, la IV è altrettanto poco significativa (ma non perché i MM allargano gli spread, vediamo se qualcuno spiega perché…. ).


Ovviamente, il fatto che tu abbia preso due casi in cui la cosidetta “IV” non serve a molto ha subito scatenato la nostra simpatica talebana.


Noi proviamo a tranquillizzarla ammettendo che è molto facile che i modelli finanziari non deterministici siano affetti ad overfitting (non solo B&S, ma anche il CAPM ne è un classico esempio), ma vorremmo solo sommessamente ricordate che – se come dice il poeta :D – “all models are wrong, but some are useful”, io non trovo – guardando le applicazioni pratiche – un modello più utile, utilizzato ed abusato di B&S in tutto il settore della finanza quantitativa (chiaro che è un giudizio soggettivo, può dipendere dalle mie conoscenze limitate…).


Per il resto non entro, dato che lo stridore delle unghie sui vetri :specchio:per le ripetute e simpatiche arrampicate di chi non sapeva che gli exchanges calcolano i settlements opzionari basandosi sui prezzi di mercato, e dunque utilizzando le IV dei MM, è assolutamente ilare e divertente e per quanto mi riguarda può proseguire da qui all’eternità :-o:lol:.
 

MartaB

Nuovo forumer
Devi lavorare ancora sulle "vecchie convinzioni", in particolare sulla definizione di "grandezze in gioco", ma sembra che ti stia avvicinando alla forma mentis giusta: finché il nostro saldo non va almeno come sperato, nella quantità, nei modi e nel tempo, si deve sempre pensare di essere "miseri". L'ideale sarebbe pensarlo sempre, ma mi rendo conto che con ottimi risultati diventa molto difficile.



Secondo me la preparazione matematica non è condizione ne necessaria ne sufficiente: è invece necessaria la forma mentis, che però spesso può derivare dalla prima. Allo stato attuale del mercato, oltre il metodo, conta molto di più una buona preparazione informatica.

Addirittura, sempre secondo me, una cultura di base statistica, soprattutto se mancante di una corretta e accurata visione d'insieme, è assolutamente controproducente, proprio perché allontana dal corretto modus operandi.

Ti racconto una favola: negli anni '99 e su di li, sul mercato italiano esistevano inefficienze enormi e facilmente osservabili senza particolari conoscenze e strumenti. In particolare, grazie alla pancia piena di commissioni ed alla scarsissima preparazione tecnica dei gestori del tempo, ce ne erano un paio sui mercati obbligazionari, di cui non se ne è mai apertamente parlato, che erano dei buchi neri con scalabilità e liquidità che facevano miseramente impallidire tutti i facili giochetti su azioni, opzioni, diritti, warrant e cw, che invece ormai sono praticamente diventati pubblici.

Lo stato dell'epoca del mercato nostrano, come la carenza di "osservatori adatti", soprattutto con la corretta forma mentis, aggiungeva un ingrediente importante che ha contribuito a portare alcuni trader italiani nati in quel periodo ad ottenere risultati realmente notevoli. E non mi riferisco agli ingegneri nati dai ritardi sui cw e con tanta voglia di mettersi in mostra (con il massimo rispetto per quelli che sono stati sinceri ed hanno anche vinto diverse gare internazionali :prr:), ma a diversi "smanettoni" senza dannosi schemi mentali pregressi e con la consapevolezza dell'importanza della discrezione, che vedevano il mercato solo come un giocattolo "vivo" da aprire, osservare e manipolare: alcuni di quei soggetti che hanno saputo evolversi sono finiti in giro per il mondo a gestire per se stessi e per cerchie ristrettissime di persone capitali che non oso nemmeno citare. Senza sapere praticamente niente di statistica, e spesso neanche di matematica, ma semplicemente con il giusto "atteggiamento".

Ma questa è solo una favola :)

Il mondo finanziario è talmente grande e complesso che pensare che non nasconda tantissime inefficienze sfruttabili è un'illusione pari a quella di credere di poter fare soldi con at, econometria ed oroscopi.

Oggi però anche pensare di trovare quelle inefficienze con la relativa facilità con cui lo si faceva agli albori è ridicolo :)

Grazie mille:)
 

GiuliaP

The Dark Side
...Sulle DOTM, la IV è altrettanto poco significativa (ma non perché i MM allargano gli spread, vediamo se qualcuno spiega perché…. )...

Io credo assolutamente il contrario, quindi non posso rispondere all'appello :prr:

...Per il resto non entro, dato che lo stridore delle unghie sui vetri :specchio:per le ripetute e simpatiche arrampicate di chi non sapeva che gli exchanges calcolano i settlements opzionari basandosi sui prezzi di mercato, e dunque utilizzando le IV dei MM, è assolutamente ilare e divertente e per quanto mi riguarda può proseguire da qui all’eternità :-o:lol:.

:)

Aldilà dell'importanza di stabilire ciò che io sapevo o non sapevo (che per giunta mi lusinga anch'essa :D, qualunque cosa voglia dimostrare), direi che almeno è chiaro che i settlement siano ben lontani dall'avere un senso "pratico" (a parte il calcolo dei margini, ovviamente).

Cosa di cui sono felice a prescindere dalla mia ignoranza sui calcoli dei settlement, visto che così almeno, al di là della pipì lontano lontano, facciamo del bene a qualche poveraccio che per un anno ha raccolto margherite nel prato, e magari se le sta ancora mangiando :D
 
Ultima modifica:

MartaB

Nuovo forumer
Mhhh, a parte che non vedo come la IV entri nel calcolo dell'AT NOW, il punto qua non è calcolare meglio (quindi è vero che non servono statistica né matematica) ma riflettere sul fatto che la IV calcolata su strike molto lontani dall’ATM operativamente non ti serve a nulla :eek:(oltre ad essere una forzatura, dato che per esplicita ammissione degli autori del paper del 1973, il modello di B&S serve a valutare opzioni ATM).


Intuitivamente, puoi pensare che tanto più una opzione è DITM, tanto più si comporta come un future, e – di conseguenza - tanto più la grandezza che chiamiamo "IV" (abbiamo detto 1000 volte che la definizione è inadeguata, ma se tutto il modo la chiama così tanto vale adeguarsi) è irrilevante ai fini di pricing o per fare analisi di sensitività.


Sulle DOTM, la IV è altrettanto poco significativa (ma non perché i MM allargano gli spread, vediamo se qualcuno spiega perché…. ).


Ovviamente, il fatto che tu abbia preso due casi in cui la cosidetta “IV” non serve a molto ha subito scatenato la nostra simpatica talebana.


Noi proviamo a tranquillizzarla ammettendo che è molto facile che i modelli finanziari non deterministici siano affetti ad overfitting (non solo B&S, ma anche il CAPM ne è un classico esempio), ma vorremmo solo sommessamente ricordate che – se come dice il poeta :D – “all models are wrong, but some are useful”, io non trovo – guardando le applicazioni pratiche – un modello più utile, utilizzato ed abusato di B&S in tutto il settore della finanza quantitativa (chiaro che è un giudizio soggettivo, può dipendere dalle mie conoscenze limitate…).


Per il resto non entro, dato che lo stridore delle unghie sui vetri :specchio:per le ripetute e simpatiche arrampicate di chi non sapeva che gli exchanges calcolano i settlements opzionari basandosi sui prezzi di mercato, e dunque utilizzando le IV dei MM, è assolutamente ilare e divertente e per quanto mi riguarda può proseguire da qui all’eternità :-o:lol:.

Ciao.
L'impossibilità di riuscire ad avere una iv di un'opzione che ho in ptf diventa per me importante quando non riesco a calcolare gli shift di portafoglio stesso per variazione iv a prezzo costante e per ogni livello di prezzo che mi interessa conoscere (Come ho già scritto, è questa un'approssimazione forse grave, lo so, ci sto lavorando).
Non ho chiaramente problemi a calcolare il payoff at now.
Per risolvere, come mi pare di aver capito, ipotizzando la presenza in portafoglio di un'opzione che è diventata otm, non potendone calcolare la iv per come la calcolo io, verrebbero a mancare anche theta vega gamma delta e dovrei dunque fare come se non fosse in portafoglio.
O forse non ho capito.
Ad ogni modo ogni scritto è per me spunto per approfondire e di questo ringrazio.
 

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