Certificati di investimento - Cap. 5 (30 lettori)

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It's time to play the game
(Reuters) - La Banca centrale europea deve continuare ad alzare i tassi di interesse perché la crescita dell'inflazione sottostante rimane elevata e i rischi per le prospettive del costo della vita sono al rialzo.
Lo ha detto il membro del consiglio direttivo Peter Kazimir.
La Bce ha alzato ieri i tassi di 50 punti base e prevede un'inflazione al di sopra del target fino al 2025, ma non ha fornito indicazioni su eventuali ulteriori mosse di politica monetaria, poiché le recenti turbolenze dei mercati finanziari giustificano cautela e un approccio dipendente dai dati.
"Anche gli eventi attuali sui mercati finanziari non cambiano la mia opinione sulla necessità di continuare" scrive Kazimir, governatore della banca centrale slovacca, in un post.
"Sono ben consapevole della delicatezza della situazione... ma non siamo ancora al traguardo".
Kazimir, tuttavia, non si sbilancia a favore di un rialzo dei tassi già nella prossima riunione, definendo inutile speculare sul cosnsiglio Bce del 4 maggio.
Francoforte non ha fornito ieri la consueta valutazione del rischio sull'inflazione, ma secondo Kazimir prevale il rischio di rialzo e l'inflazione sottostante è "ostinatamente alta".
L'inflazione di fondo, che esclude i prezzi volatili dei generi alimentari e dell'energia, ha accelerato il mese scorso a 5,6% da 5,3%, indicando che i passati aumenti dei prezzi dell'energia si sono trasferiti sull'economia in generale e che l'inflazione rischia di rimanere alta più a lungo.
"Ci sono rischi per l'inflazione in entrambe le direzioni, ma a mio avviso i rischi di rialzo sono molto maggiori".
Tuttavia, Kazimir ha sostenuto che la politica monetaria sta funzionando e che i 350 punti base di rialzo dei tassi Bce da luglio a questa parte iniziano a dare i loro frutti.
 

CarloConti

Forumer storico
ultimamente le giornate "non negative" sembrano avere tutte la stessa sceneggiatura, partono fortissime e mano mano si spengono, riducendosi ad un pallido verdino.
 

enmontic

Forumer storico
askone a 940 sul JE00BGBBBK09 Eni presi 6
buffer del 11% sulla barriera compreso del dividendo di 0,22€ che stacca lunedì, rileva e scade il 23 marzo

Grazie per la segnalazione, anche io preso un cippino
Certo che é incredibile la velocità con cui é cambiato il sentiment sui petroliferi, con un 11% di buffer in 4 sedute solo una settimana fa anche quell'ask a 953 e poco sopra sarebbe stato abbattuto in pochissimo tempo
 

giancarlo22

Forumer storico
Prezzi 98.35 di lunedi scorso!
L'unica sotto è Mediobanca ,pur d'accordo sul settore e barriera per me è fuori prezzo.
Prezzi 98.35 di lunedi scorso!
L'unica sotto è Mediobanca ,pur d'accordo sul settore e barriera per me è fuori prezzo.

Vale quanto detto da JAvierCaptain e cioè lo scenario borsistico è cambiato in 2 giorni, a maggior ragione per le Banche, comprese quelle italiane.
Il mercato ragiona così, che piaccia o no ! Anche i gap bid/Ask sono aumentati su molti certificati e molti MM si sono rifugiati nel bid/only che è molto favorevole e poco rischioso per loro stessi.
Anch'io comunque ho comprato nei giorni scorsi il DE000VX4ERX5, simile a quello citato oggi (cedola più bassa e valore di acquisto più basso).
 
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